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sabato 29 febbraio 2020

"Città Verde (la EG costruisce con voi la)" - Editrice Giochi (1977)



In cortile nessuno aveva questo gioco in scatola, che vedevo continuativamente tra le pubblicità dei Topolino (da cui è tratta l'immagine sopra - Topolino n° 1150 dell'11 dicembre 1977), quindi non posso dare giudizi sulla sua giocabilità effettiva.
Di certo la dotazione di pezzi non è minimale, come capitava spesso nei giochi in scatola del periodo non di marca Clementoni, che di norma metteva in vendita confezioni strapiene di accessori (cosa che rende arduo oggi trovarle complete).
Se, in questa epoca di ambientalismo un tanto al chilo, l'ecologia ha trovato spazio anche nei giochi dei bambini, alla fine degli anni 70 era, invece, abbastanza inconsueta come tematica, mentre la guerra, l'economia corsara, l'avventura, lo sport e i programmi televisivi andavano per la maggiore.
Ma poi "Città Verde" era un gioco ambientalista?
Sinceramente a me pare di no... a dispetto della grafica della scatola, l'illustrazione dello scopo del gioco ne rivela il bieco scopo da palazzinaro cementificatore ammantato dal brand "verde":
"Scopo del gioco è quello di costruire, partendo da lande desolate, una meravigliosa CITTA' VERDE". 

Intanto, a mio avviso, il verbo "costruire" nel contesto edile, è l'antitesti dell'aggettivo "verde" in senso ecologista.
Il fatto che una "landa" sia "desolata", non implica mica che ci si debba "costruire" sopra una "città", di qualsiasi colore essa sia, ed anche se la si definisce "verde", quel luogo sarebbe stato comunque più verde se fosse restato nella sua conformazioni originaria di "landa desolata", anche solo per le specie animali e vegetali che vi risiedevano e che saranno state spazzate...
Poi, se una giunta comunale ha un minimo di senso ecologista, una città si può anche fondare riducendo al minimo l'impatto ambientale, ma il sindaco e gli assessori di "Città Verde" ci riuscirono?
Il piano regolatore prevedeva l'edificazione delle seguenti strutture:
giardini pubblici;
camping;
ippodromo;
palazzo dello sport;
stadio;
cattedrale;
ville;
piscina olimpionica;
supermercato.

Dal tipo di strutture ivi presenti, questa città Verde sarebbe il paradiso dei cementificatori! ^_^
Che poi... in una città ci metti dentro un ippodromo, un palazzo dello sport, lo stadio e la piscina olimpica?
Kemmikia devi fare, le olimpiadi?



Il fatto che io non ci abbia mai giocato mi ha creato un ulteriore problema sulla dotazione del gioco, in quanto sia nel regolamento sotto il coperchio della scatola, che nel "Dizionario dei giochi da tavolo", viene riportata la presenza di 12 cartoncini fustellati denominati "SETTORI DI BONIFICA" (3 cartoncini per ogni zona colorata).
Pensavo che nella mia confezione mancasse qualcosa, ma leggendo il regolamento ho capito che si tratta dei cartoncini (2 triangolari ed un parallelogramma) su cui posizionare le strutture in plastica.



Nonostante che sulla confezione compaiano vari volatili esotici, una tigre, un leone ed una gazzella, il gioco è l'antitesi della città eco-sostenibile  ^_^


In base al regolamento il gioco non parrebbe brutto, interessante la parte "bastarda" che permetteva di opporsi alle costruzioni degli avversari esibendo la carta apposita, con l'interessante introduzione del martelletto per dirimere la disputa giudiziaria.
Il gioco, oltre ad essere il paradiso dei cementificatori, era il bengodi degli indebitati, in quanto, se non avevi abbastanza soldi per pagare ciò che dovevi alla banca, non scucivi il grano non in tuo possesso.
Interessante anche il fatto che i soldi si guadagnavano semplicemente tirando il dado, al numero uscito (1,2 o 3) andavano associati i relativi milioni, e i tiri potevano essere infiniti (altro eden)!
Solo che se usciva la faccia con il bollino rosso, perdevi tutto l'accumulato con i dadi fino a quel momento. Un ottimo insegnamento: la fortuna può girare!





La dotazione del gioco non è scarsa, di solito le confezioni della Editrice Giochi erano più minimaliste...


Il tabellone con le "lande desolate"...



Il tabellone una volta che i giocatori hanno comprato i "SETTORI DI BONIFICA", tre zone per ogni colore.



Il tabellone con tutte le costruzioni ultimate e posizionate, da notare che la sagoma delle Ville dei colori azzurro e viola, siano state stampate al contrario   :]






Il "SETTORI DI BONIFICA" della "zona centrale".



I "SETTORI DI BONIFICA" della zone "riviera" e "zona residenziale".
Ma nella zona residenziale ci metti una piscina olimpica?





In base al colore della pallina, si decideva se era possibile costruire o meno.
Mi sembra meglio che l'uso delle mazzette...



La carta "licenzia edilizia", se uno o più  avversari ti lanciava "l'opposizione", potevi opporti con un numero equivalente di "difesa", ammesso di averle.
A questo punto entrava in scena il martelleto con le palline rosse e verdi.



Ho scannerizzato tutte le "carte della speranza", un numero minimo sono doppie, le ho divise per tipologia, se possibile.








1 = un milione
2 = due milioni
3 = tre milioni
rosso comunista = perdi tutto   ^_^



Le strutture in plastica non sono brutte, fatte con cura.

5 commenti:

  1. Gioco bellissimo, ci ho giocato oggi con mio padre e mio figlio, era un must negli anni '80 con i miei cugini, unisce fortuna, strategia, velocità di gioco (una partita difficilmente arriva all'ora), per me un capolavoro poco conosciuto.

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    1. Grazie della testimonianza diretta, io non ci ho mai giocato ;)

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  2. Lo avevo pure io anzi direi che lo sto ricercando

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  3. QUI in vendita https://www.ebay.it/itm/144369078375

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    1. Ciao, scusa è un tuo l'annuncio su Ebay del gioco?
      Non mi piace molto che il blog venga usato a proprio scopo promozionale ;)

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