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lunedì 10 settembre 2018
"Big Jim Giro d'Italia" - Giochi Mattel 1977
E' questo uno dei giochi in scatola che ebbe in cortile, per un non breve periodo, un enorme successo. Praticamente aveva monopolizzato il tempo dedicato ai giochi in scatola. Infatti, mediamente, in una giornata ludica estiva c'erano sempre un paio di sfide a pallone (o "di tedesca"), intramezzate da una sessione con un gioco di società (o Subbuteo), che poteva essere sostituita da un pomeriggio di nascondino (o giochi similari di gruppo). Poi c'erano le sfide serali a nascondino, questa, però, è un'altra epica e drammatica storia :]
Ma quando ci veniva il trip per un gioco in scatola specifico, era la fine :]
E dato che in cortile eravamo tanti, ma proprio tanti, capitava che ognuno prendesse in carico un singolo ciclista, creando delle vere e proprie squadre di corridori. Benché, talvolta, poteva mancare un po' lo spirito di squadra, che portava a gare un tantino personalistiche.
Una cosa che capitava sovente con questi giochi in scatola era che le regole di base non le seguivamo molto, diciamo che le snellivamo, non poco... infatti, leggendo il regolamento, per la prima volta in vita mia, nonostante le tante partite effettuate, mi son reso conto che ci perdemmo una modalità di gioco che era assai interessante.
Si potevano portare avanti varie strategie di squadra, che giocando alla carlona come facevamo noi, si persero totalmente, in quanto ci limitavamo a dare un punteggio ai corridori in base all'arrivo, poi si sommavano i punti di quelli dello stesso colore, avendo così la classifica finale di tappa. Molto limitante rispetto alle tante possibilità che pare desse il gioco.
Penso, però, che ai tempi ci fu una motivazione alla nostra decisione di semplificare il regolamento, il fatto che, leggendolo da adulto, l'ho trovato poco esplicativo... figuriamoci cosa poteva scatenare in un'orda di bambini assai agonisti...
Mi pare che sia scritto abbastanza male, lasciando adito a varie interpretazioni (cosa da non fare mai in giochi per i bambini...), senza contare che non c'è manco una figura... ed è questo un danno causato dal aver deciso di mettere il regolamento sul retro del coperchio:
Poco spazio, regolamento didascalico, nessuna figura = ci inventiamo le nostre regole!
Ovviamente vado a memoria, ma sono abbastanza certo che non usavamo le stelle colorate per evitare le penalità causate dal dado di cotta/foratura. E non mi pare che "trasferissimo" le penalità dal capitano ai gregari. Tra l'altro non rammento di aver mai indicato all'inizio del gioco quale numero fosse il capitano.
Di sicuro non usavamo il tracciato della cronometro con le regole apposite per il tracciato della cronometro. Infatti, per simulare la realtà, il regolamento prevedeva che si contassero singolarmente i tiri di dado per finire il tracciato, non che si giocasse tutti assieme contemporaneamente.
In pratica ho scoperto che l'hardware del gioco era il medesimo, seppur senza utilizzare i cartoncini (forse perché era facile perderli), ma il software era proprio diverso ^_^
Ecco un breve video con la confezione del gioco, ovviamente la scelta dell'audio era OBBLIGATA!
L'audio proviene da questo bel canale You Tube: https://www.youtube.com/watch?v=oTR6giflWFM
Era tanto che cercavo di recuperare questo articolo, ma proprio il gran numero di cartoncini mi ha sempre impedito di trovarlo completo, a prezzi ragionevoli.
Tra l'altro questa confezione è praticamente nuova, intonsa :]
Ho datato 1977 il gioco perché, in un catalogo Mattel del 1977. ho rinvenuto per la prima volta l'articolo:
Catalogo giocattoli Mattel - Natale 1977
Con la tappa di pianura ci si scaldava, si faceva la gamba ^_^
Ed era con le 2 tappe di montagna che iniziavano, a causa dei percorsi in rosso, i drammi delle forature e delle cotte... ho visto bambini in preda a crisi isteriche perché erano primi a poche casella dall'arrivo, e la dea bendata decise di far apparire la faccia con la "C" (cotta) sul dado speciale, ed un 4 sull'altro dado... 4 turni fermo... addio sogni di gloria...tutti ti superavano, tutti ti scherzavano e qualcuno non reggeva lo stress :]
Vedendo il tracciato della cronometro mi è tornata in mente la diatriba che regnava tra molti di noi, inerente al fatto che su questo percorso fosse presenti, o meno, tratti "rossi", ergo soggetti a cotte, forature o scatti. Come si può vedere, fino all'arrivo nello stadio olimpico, tutte le caselle sono nere, ma, nello stadio, sono rosse!
Ma erano rosse perché simulavano il tartan rosso della pista di atletica, oppure perché gli ideatori del gioco avevano piazzato, proprio alla fine della gara, solo caselle rosse?
A chi legge ora sembrerà un problema di lana caprina, ma in cortile si poteva rischiare un occhio...
Leggendo il regolamento si intuisce, seppur non dichiarato esplicitamente, che nel circuito c'erano caselle rosse, ergo potevano essere SOLO quelle dello stadio olimpico!
Il bellissimo, quanto estenuante da tenere aggiornato, tabellone. Probabilmente in una partita in appartamento ci sarebbe stata anche la tranquillità di tenerlo in ordine, ma nel caos di una gara in cortile era meglio evitare.
Purtroppo la Mattel prediligeva il regolamento stampato sul retro del coperchio, chissà quanto risparmiavano realmente sui costi di produzione...taccagni...
Per esempio io non rammento che noi si aggiudicassero i due gran premi intermedi (Big Jim, e della montagna), ergo non potevamo assegnare i power-up delle stelline colorate.
Vado sempre a memoria, ma non mi sembra che utilizzassimo neppure la regola presente alla voce "Arrivo", che comportava il termine immediato del gioco al primo che passava il traguardo, ed il conteggio della classifica. Noi continuavamo fino all'arrivo dell'ultimo corridore, per poi stilare la classifica finale.
Quindi, a causa di tutte queste nostre modifiche del regolamento, in realtà non posso dire se il gioco originale fosse giocabile, però le nostre regole artigianali lo erano :]
Non mi è passato neppure per la mente di staccare i cartoncini dal foglio fustellato :]
Quando ho visto questi pezzi non mi rendevo neppure conto di cosa fossero. Non li abbiamo mai usati, perché avevano lo scopo di sorreggere i cartelloni dell'arrivo al gran premio di Big Jim e del gran premio della montagna, che davano il diritto a possedere le stelline power-up.
Il dado speciale, a sinistra, recava le 3 lettere più tre 1:
S = Scatto (raddoppiare il punteggio)
C = Cotta (stare fermo)
F = Foratura (retrocedere)
Il dado di destra aveva come massimo il numero 4, e non il numero 6, avendo due volte il 2 e due volte l'1.
Quanto ho odiato la C e la F...
Se ti capitava un "C4" eri fottuto...
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Ma com'è che a fine anni 70 Big Jim era dovunque e ora è letteralmente sparito? Non sarà causa del femminismo che ha distrutto l'immagine maschile? Bando al sarcasmo, non sapevo che esistesse pure il gioco del ciclismo della Mattel. Io mi ricordo i giochi di cortile con i miei coetanei figli dei vicini di casa, allora nelle case di ringhiera a Milano c'era tutto un'altro spirito, ci si voleva bene, si scherzava e ci si divertiva davvero con poco. Io solitamente giocavo a nascondino ma organizzavamo altri giochi piacevoli. Non avevo notato mai il catalogo dei giochi 77 Mattel, beh Ken in puro stile anni 70 con capelli lunghi, basettoni e baffi e favoloso. Ho sempre sognato un look del genere.
RispondiEliminaKen tarro :]
EliminaIo adoravo questo gioco e ci passavo ore a fare gare anche se preferivo il ciclismo de La Domenica Sportiva di Clementoni.
RispondiEliminaHai ragione, il regolamento è troppo confuso e viene menzionata una fantomatica stella verde che nei componenti non esiste.
Io usavo queste regole: 4 stelle e 4 tabelloni. Decidevo a priori di assegnare la stella gialla ai cronomen, la rossa agli scalatori e ai passisti/scalatori, la nera agli scalatori e la blu ai velocisti e finisseur. Per limitare la casualità il 4 nel dado era un due tranne quando uno con la stella per la tappa faceva S+4, scattando di 8. Avevo anche una regola per lo slipstreaming: in pianura il corridore poteva colmare un vuoto di una casella davanti a se. In salita invece solo se davanti c'era un compagno di squadra. Facevo anche la cronosquadre in cui gettavo 4 volte il dado e poi distribuivo i valori tra i corridori perché come regola era mandatorio rimanere tutti uniti.
Usavo i tempi: se i corridori arrivavano senza intervalli erano classificati con lo stesso tempo, altrimenti ogni turno era 20" e ogni casella oltre il traguardo-3".
Al ciclismo della Domenica Sportiva Clementoni giocai poco:
Eliminahttp://imagorecensio.blogspot.com/2014/05/domenica-sportiva-1978.html
Eravate più fantasiosi nel regolamento, si vede che anche voi non lo digerivate come no ^_^
Grazie della bella testimonianza ;)
Ciao lo cerco da tantissimo, dove lo hai reperito e se posso chiedere a che cifra ? Grazie
RispondiEliminaCiao
EliminaMi pare su Ebay, il costo non lo ricordo, comunque come regola di certo sotto i 40/50 euro.
Ora e' molto sopra. Se decidessi di liberarti di qualche scatola fammi sapere
RispondiEliminaMagari quando sarò disoccupato, quindi spero mai :]
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