TITOLO: Manga e immaginario: letture d'oggi e atteggiamenti di domani
AUTORE: Anna Maria Costa
CASA EDITRICE: L'orientale editrice
PAGINE: 230
COSTO: 18€
CASA EDITRICE: L'orientale editrice
PAGINE: 230
COSTO: 18€
ANNO: 2005
FORMATO:
22 cm X 15 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE
ISBN: 8887466297
Per recuperare questo scritto ho
impiegato anni. Prima tramite normali librerie, che non riuscivano a
reperirlo. Poi attraverso ibs, che nonostante anche ora ne preveda la
consegna entro 3 settimane lavorative(...), disdiceva regolarmente
l'ordine. Infine, ma dopo molto tempo, mi è venuto in soccorso Ebay.
Devo ammettere che in realtà era
diventata una questione personale: dovevo reperire questo libro! ^_^
Anche perché, tra quando ho scoperto
della pubblicazione del titolo ad oggi, che l'ho ottenuto, il suo
valore informativo è abbastanza crollato.
Siamo nel 2018 ed un index come questo,
con l'elenco dettagliato dei manga pubblicati in Italia fino al 2004
(compreso), non è più una informazione rara. A mio avviso, però,
mantiene il valore di una fotografia di quello che le case editrici
misero in commercio fino a tutto il 2004, potrebbe essere una
informazione utile a qualche studioso. Il grande lavoro di
catalogazione dei manga tradotti per il mercato italiano è ad opera
di Ko Hanamae, su cui non ho trovato alcuna informazione, né nel
libro né sul web. Come non ho reperito informazioni su colei che ha
l'intestazione del libro, Anna Maria Costa, che si è occupata di
redigere l'analisi(?) sul fumetto giapponese da pagina 7 a pagina 36.
Poi sarebbe da capire perché la
persona che ha contribuito con il 10% delle pagine del libro risulta
essere l'autrice, mentre quella che si è fatta il mazzo a
raccogliere tutti i dati che occupano il restante 90% (da pagina 37 a
pagina 230) dello scritto è citata come “con un dizionario
ragionato dei manga di Ko Hanamae”...
Misteri dell'editoria... dal mio punto
di vista di lettore, l'autrice sarebbe dovuta essere Ko Hanamae, ed
il contributo si sarebbe dovuto ascrivere ad Anna Maria Costa.
Mi rendo conto che spesso passo per
persona antipatica, e forse anche presuntuosa, perché mi permetto di
criticare i contenuti di libri scritti da altri. Alcuni autori si
prendono male, in altri casi amici o conoscenti degli autori arrivano critiche o larvate minacce, però io cosa dovrei fare se leggo che “E' da
aggiungere inoltre che MOLTI fumetti giapponesi, così come MOLTI
cartoni animati(sic...), sono prodotti SOLO per essere venduti e diffusi in
occidente, ossia sono stati fatti SOLO a scopo commerciale, con il
risultato che il loro livello artistico è decisamente mediocre”?
Dovrei scrivere che è una analisi
corretta, perché altrimenti mi prendono a male parole?
Non che voglia fare il paladino di qualcosa, cosa che non sono, mi limito a leggere un libro e scrivere se mi è piaciuto, e nel caso spiegare perché si e perché no. Fine.
Non che voglia fare il paladino di qualcosa, cosa che non sono, mi limito a leggere un libro e scrivere se mi è piaciuto, e nel caso spiegare perché si e perché no. Fine.
Per esempio... quali sarebbero i manga prodotti SOLO per l'estero? Titoli? Mistero...
I manga sono TUTTI pubblicati per il
mercato interno (giapponese), e poi vengono venduti all'estero, idem
per i “cartoni animati”. Tra l'altro colpisce che Anna Maria
Costa in tutte le sue 29 pagine non usi mai una volta il termine
“anime”, ma sempre “cartoni animati”... in un libro del
2004...
E poi quali sarebbero le opere manga ed
anime NON a scopo commerciale?
Tutti i manga ed anime, tranne una
sparuta minoranza di opere sperimentali, sono prodotti a SCOPO
COMMERCIALE, per vendere qualsivoglia oggetto, ed in primis il manga
o l'anime stesso. Il manga di successo farà vendere la rivista in
cui è inserito, l'anime di successo farà aumentare gli ascolti
sul canale che lo trasmette, ergo soldi dagli sponsor. Devo farlo
notare io?
Anna Maria Costa stila una serie di 7
micro-capitolini, che dovrebbero introdurre il lettore al mondo dei
manga. Purtroppo ogni capitolo è cortissimo, da 2 pagine a massimo 5
pagine e mezzo, ed il loro contenuto, anche considerando che fu
scritto nel 2004, non apporta nulla.
Nel 2004 erano già stati scritti un
po' di titoli di saggistica su anima e manga (link), quindi si poteva
fare ampiamente meglio.
Mi ha fatto sorridere, nel capitolino
“I manga più conosciuti”, leggere l'accenno a “Capitano
Harlock”... Capitano?! Quindi prima era tenente? Ed ora l'avranno
promosso almeno a colonnello?
Il titolo del libro, a mio avviso, non ha alcuno sviluppo, tranne che nelle prime 2 pagine e mezzo (il primo capitolino). Sarebbe anche un argomento interessante, cioè come i manga modifichino la percezione del mondo nei giovani e giovanissimi, magari potrebbe spingere qualcuno ad acquistare il libro (tipo io...), poi ti accorgi che il dizionario ragionato non è "con", ma il 90% del libro... e il tema del titolo praticamente non è approfondito...Ko Hanamae stila ben 611 schede in ordine alfabetico su ogni manga arrivato Italia (a tutto il 2004), in cui sono presenti i dati di pubblicazione, e quasi sempre una breve sinossi.
Nel dividere per genere i vari manga Ko
Hanamae ha utilizzato una classificazione italiana, quindi non
troveremo genere shojo o shonen, ma genere avventura o sentimentali.
Scelta opinabile, visto che nel 2004 certi termini era già consueti,
ma l'appassionata giapponese si prefiggeva di far conoscere i suoi
adorati manga (la cito) alla platea italica, meno avvezza ai termini
giapponesi.
La pagina con la prima scheda.
Un lavoro di catalogazione, quello di Ko Hanamae, che avrebbe meritato maggior risalto dalla casa editrice.
Le pagine con la 611esima scheda e le riviste contenitore
Ko Hanamae ha inserito anche un elenco per genere, però sempre con la terminologia italiana.
Dall'indice si potrà facilmente evincere quanto sia ridotta in termini di contenuti la parte iniziale che dovrebbe essere di introduzione al tema dei manga.
Con tutto quello che ha passato, oggi Harlock sarà perlomeno Generale... :D
RispondiEliminaE' capitato anche a me di rimaner deluso da certi libri cercati per anni, sono cose che succedono.
Mi incuriosisce il titolo, letture di oggi lo capisco, atteggiamenti di domani chevvordì?
Come ho accennato nel post la titolare nominativa del libro considera che il fumetto sia lo specchio della società, ergo la sua lettura influenza a sua volta i giovani lettori (cioè gli "atteggiamenti di domani").
EliminaIl solo problema è che la frase nel titolo è sviluppata solo nel primo micro capitolino di 2 pagine e mezzo!!!
Ci sarebbe un'altra questione: dato che i manga sono, ovviamente, giapponesi, l'autrice avrebbe dovuto sviluppare la sua analisi sulla società giapponese. Ma ne aveva le conoscenze?
Non lo sapremo mai, visto che nulla di questo c'è nelle sue 29 pagine.
Il bello è che io ho cercato il libro per così tanto tempo proprio per il titolo interessante! ^_^
Pensavo fosse un saggio su come manga e società giapponese si influenzassero a vicenda...
Avrò capito male :]