TITOLO: I sogni e i loro messaggi (volume 12) - collana "Il mondo dell'occulto"
AUTORE: Stuart Holroyd
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAGINE: 144
COSTO: 8€ (variabile)
ANNO:
1976
FORMATO:
26 cm X 21 cm
REPERIBILITA':
Reperibile su internet
CODICE
ISBN:
Posto questi volumi della Rizzoli essenzialmente perché li trovo curiosi, più che altro trash... molto anticipatori di una vulgata attuale secondo la quale si può credere a tutto, a qualsiasi panzana pseudo scientifica o per nulla scientifica. E se nel 1976 al massimo venivano pubblicati dei libri, oggi ci sono trasmissioni televisive che fanno passare per vera qualsiasi vaccata che la gente si immagina realistica. Personalmente sono abbastanza scettico su tutto, non parliamo poi dei messaggi profetici insiti nei sogni... però anche questo volume riserva qualche perlata ^_^
I numeri recensiti fino ad oggi:
I sogni e i loro messaggi
Realtà inesplicabili
Il fascino dell’alchimia
Stregoneria e magia
Al di là del
tempo e dello spazio
Ovvio che questi volumi siano ben poco attendibili, però ho trovato interessante come venga sfruttata l'ignoranza (nel senso di non conoscere un argomento) dei lettori (e forse anche degli autori) per convincerli che le teorie esposte siano valide.
Mi ha colpito l'immagine sotto, che rappresenta un mostro del folclore giapponese, il rokurokubi. La stampa è tratta dalla raccolta "Hokusai Manga".
Secondo Stuart Holroyd la stampa rappresenta, invece, il sogno fatto da un oppiomane! ^_^
"Disegno di un sogno fatto da un oppiomane tratto dal Mangwa. Si può notare l'alterazione della realtà e la mancanza di logica tipica dei sogni degli oppiomani".
Non credo che Katsushika Hokusai fosse dedito agli oppiacei.
Ecco, secondo me, scritto con tutto il rispetto, qui, l'unico che si fumava l'oppio, era proprio Stuart Holroyd :]
Poi magari manco lui sapeva che è un rokurokubi, però perché inventarsi le cose? >_<
Interessante anche il fatto che si citi la fonte dell'immagine, che sarebbe tratta da una raccolta di disegni chiamata "Mangwa" del XIX secolo. Nell'elenco delle fonti iconografiche non è mai citato Hokusai, quindi non si capisce bene se l'autore conoscesse, ma solo musei inglesi, da dove, ipotizzo, furono riprese le immagini. Ma nel museo in cui c'era l'immagine del disegno di Hokusai, non c'era una didascalia informativa?
Certo, Stuart Holroyd non poteva leggere l'Enciclopedia dei mostri giapponesi M-Z di Shigeru Mizuki, ma ciò non lo discolpa dall'uso truffaldino di immagini prese a caso...
Chissà quante altre tonnellate di immagini di questi volumi subirono questo "adattamento" assai discutibile, per la serie che le "fake news" nascono da moooolto lontano ^_^
Per il resto ognuno si guardi queste scan, che vogliono essere solo indicative, comunque consiglio di reperire questi volumi, sono veramente unici!
In particolare le stupende illustrazioni a doppia pagina, questo volume ne contiene ben sei, ed il fatto che mostrino emerite baggianate non inficia la qualità del disegno.
Fin da bambino ho sempre trovato affascinanti queste illustrazioni.
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