Trovo interessante questo genere di articoli, dal Festacolor al Visore Mupi V35, perché ci rammenta quando un cartone animato, giapponese o meno, non era disponibile in qualsiasi momento, forma, dispositivo e chi più ne ha ne metta, come capita oggi.
Non solo non avevamo tablet, smartphone, computer, DVD (VHS), BR etc etc, ma neppure la tv ci veniva in soccorso... i cartoni erano trasmessi con molta parsimonia, non c'erano canali tematici in chiaro o a pagamento, e neppure lo streaming. L'attesa di "Scacciapensieri" il sabato verso le 18,00/19,00 sulla Svizzera Italiana rimase un appuntamento fisso per ogni bambino del nord ovest d'Italia fino all'arrivo degli anime.
Quindi per poter mettere in opera la ripetizione all'infinito di un cartone animato, pratica tanto comune per un bambino di oggi, ed altrettanto estenuante per un qualsiasi parente del bambino prima menzionato, ci si poteva rivolgere solo a questi rudimentali giocattoli visivi.
I primi esemplari proponevano pure pellicole in bianco e nero, e tutti questi erano mancanti di un piccolissimo particolare, il sonoro...
Però potevi fare una cosa che, personalmente, trovavo fin magica, girare piano piano la manovella per scoprire l'apparire di ogni fotogramma, oppure girarla al contrario per crearmi delle comiche animate.
E poi, a voler fare i pignoli, l'audio non mancava del tutto, era solo un po' diverso, un ripetitivo
RATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATATA
In questa bobina era presentati due brevi spezzoni di Pippo:
"Pippo cavaliere" e "Pippo pulitore di campane".
Entrambi gli episodi erano estratti da cartoni più lunghi, su cui tornerò più sotto.
La qualità è un po' scarsina, sia perché la bobina, nonostante fosse intonsa (ancora dentro la sua confezione originale), non doveva avere una grande qualità, ma anche perché riprendere il video, dovendo nel contempo girare la manovella, ha causato una certa oscillazione della ripresa :]
Corriere dei giocattoli, catalogo Natale 1970 del Corriere dei Piccoli e Upim
Ai tempi i giocattoli avevano una aspettativa di vita molto più lunga, erano molto meno usa e getta di oggi.
Un articolo come il Minicinex l'ho trovato in un catalogo del 1970, fino ad un altro del 1977, ma probabilmente il 1970 non fu la data del suo esordio sul mercato, ed il 1977 non fu l'anno del suo ritiro dagli scaffali.
Anche questo articolo, come il Festacolor, era prodotto dalla Harbert di Milano, su licenza della "Kenner Products Company" (Cincinnati Ohio, USA).
A spasso tra i giocattoli - Catalogo giocattoli Natale 1977
Un'altra causa probabile della scarsa qualità del ripreso, penso sia dovuta dalla grandezza del proiettato. Infatti lo schermo sui cui proiettare i filmini del Minicinex era presente all'interno della confezione, fatto comunque comodo per una bambino, ed in fondo si trattava sempre di un "mini cinema", ergo niente schermi a tutta parete :]
I due fianchi della confezione.
Ho avuto la fortuna di recuperare un pezzo praticamente nuovo, nessun danno, plastica che pare stampata ieri, scatola solo un po' rovinata esteriormente, ma internamente in condizioni perfette.
Il momento della proiezione.
Quella luce lampeggiante che proveniva dalla lente aveva un fascino unico, era il cinema, ma a casa tua!
Il montaggio della bobina nel proiettore, spiegato più sotto nelle istruzioni, non era molto agevole, io ho fatto un po' di fatica a farlo passare tra gli appositi incastri di plastica.
La caratteristica più interessante di questo modello di bobine è che sono auto-riavvolgenti. In pratica il bambino non deve riavvolgere il nastro alla fine del cartone, ma finito l'episodio, la storia ricomincia di nuovo, veramente all'infinito!
Come si può vedere la pellicola ritorna dentro la bobina, formando un anello, che permette l'autoriavvolgimento automatico.
Una genialata!
La bobina poteva esere usata sia per il Minicinex, cioè il modello base a manovella, che per il Motorcinex, in cui la pellicola girava grazie ad un motorino. Più aventi posterò anche quest'altro modello.
Il retro della confezione della bobina ci svela che erano ancora in commercio i filmini in bianco e nero T_T
In base alla sigla si poteva scegliere il soggetto del cartone.
"Pippo cavaliere" dovrebbe essere un estratto del cartone "A knight for a day" del 1946:
http://www.ilsollazzo.com/c/disney/scheda/AKnightForADay
Lo spezzone da titolo "Pippo pulitore di campane" dovrebbe provenire dal cartone "Clock Cleaners" del 1937, in cui erano presenti anche Topolino e Paperino:
http://www.ilsollazzo.com/c/disney/scheda/ClockCleaners
Per il problema del tremolio , la prossima volta ,mi ha detto mio zio che può aiutarti a girare la manovella mentre fai il filmato o viceversa! :-)
RispondiEliminaLone Wolf
Ciao Lone Wolf :]
EliminaTuo zio è sempre molto utile, se non esistesse dovrebbero inventarlo!
Molto interessante, sopratutto visto che ormai questi giocattoli sono scomparsi dalla circolazione.
RispondiEliminaP.S. Quel "RATATATATATA" alla lunga diventa ipnotico.
E' la colonna sonora della generazione pre VHS :]
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