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domenica 23 aprile 2017

Problemi giapponesi



TITOLO: Problemi giapponesi
AUTORE:
Giovanni Cesare Majoni
CASA EDITRICE:
Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente
PAGINE: 21
COSTO: 5/10€
ANNO: 1934
FORMATO: 24 cm x 15 cm 
REPERIBILITA': rara
CODICE ISBN: 

 

Il 6 marzo 1934, presso l'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, l'ambasciatore italiano a Tokyo (forse era già un ex ambasciatore) faceva un discorso sulle problematiche che avrebbe dovuto affrontare il Giappone negli anni a seguire.
Questo scritto, che è la trascrizione di quel discorso, è interessante per svariati motivi. In primis il Giappone e l'Italia non erano ancora alleati, addirittura non avevamo ancora riconosciuto il Manciukuò giapponese. Ergo, pur essendo presente la classica retorica fascista del periodo, l'autore non aveva l'obbligo di incensare il futuro alleato.
Una delle tematiche affrontate da Giovanni Cesare Majoni riguardano la sovrappopolazione, che nel censimento del 1930 vedeva 969 abitanti per km quadrato. L'autore spiega che il giapponese, in realtà, non era molto incline all'emigrazione, neppure a quella interna, men che meno a quella all'estero, seppur in possedimenti coloniali nipponici, tanto che molti tornavano in patria. Questa considerazione è interessante perché, in seguito, l'invasione delle nazioni vicine (oltre a Corea, Formosa e Manciukuò già occupate da tempo) sarà motivata con l'emigrazione del popolo giapponese causata dalla sovrappopolazione.
Segue un'analisi della situazione economica, in cui Giovanni Cesare Majoni si rifiuta di considerare il Giappone un paese con un basso tenore di vita, in quanto i giapponesi godevano di possibilità ed abitudini precluse a molti paese occidentali. Semplicemente i costi di beni e servizi erano bassissimi.
Le considerazioni dell'autore si concludono con la valutazione del sistema democratico parlamentare, che godeva già di una scarsa fiducia da parte del popolo, con il crescente potere acquistato da militari e nazionalisti, che non si facevano problemi ad utilizzare l'omicidio politico, il quale non era mal visto dalla popolazione.
Visto che le pagine ammontano solo a 21, ho scannerizzato per intero il discorso di Giovanni Cesare Majoni, poi ognuno/a si potrà fare la propria idea sul suo contenuto.















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