TITOLO: I Love Japan, 101 cose da sapere sulla cultura del Giappone e sulle sue ultime tendenze
AUTORE: Nicole Miura
CASA EDITRICE: How2 Edizioni
PAGINE: 131
COSTO: 11€
ANNO: 2015
FORMATO: 24 cm x 14 cm
REPERIBILITA': reperibile online
CODICE ISBN: 9788899356644
Inizio
con alcune premesse:
il
libro l'ho preso online senza poterlo sfogliare in libreria;
non
faccio parte del target del prodotto;
io
non “I love Japan”;
a me
interessa il Japan;
è il
primo libro della How2 Edizioni che compro.
Allora
perché l'ho comprato?
Principalmente
perché dal punto di vista sociologico non trovo più nulla sul
Giappone, ergo recupero quello in cui mi imbatto. Poi nel sottotitolo
(ed in quarta di copertina) si parlava espressamente di “cultura ed
ultime tendenze” del Giappone, purtroppo questo non è un saggio di
carattere sociologico. Manca assolutamente di un approfondimento e/o
di una analisi su un qualsiasi aspetto della società giapponese.
L'autrice è italo giapponese e lavora in Giappone, ergo conosce
entrambe le società, ma non essendo un libro di saggistica
sociologica...
In
quale tipo di libro mi sono imbattuto?
Spero
che nessuno si offenda, anche se so bene che il termine che sto per
scrivere non è propriamente un complimento, lo utilizzo allo scopo
di rendere immediatamente quello che è, dal mio punto di vista, il
target del titolo:
è un
libro per “jappominkia” ^_^
Per
esempio a pagina 7, alla fine della brevissima introduzione, si può
leggere:
“Detto
questo, cosa bisogna fare per essere cool in Giappone?”
Ma il
mio obbiettivo nella vita è essere cool? Ed essere cool in Giappone?
No ^_^
Mentre
a pagina 51 si spiega come vestirsi in maniera Harajuku:
“Prendi
dimestichezza con la varietà di tutte le tendenze esistenti in
Giappone e non aver paura di esagerare: Indossa gli abiti a strati,
uno degli elementi caratteristici dello stile Harajuku. Si possono
mettere gonne, vestiti o giacche uno sopra l'altro, purché sia fatto
con cura, senza risultare troppo poco cool.”.
Io mi
chiedo quante persone vadano in Giappone per diventare alla moda in
Giappone... tanto ci starai massimo 2 o 3 settimane, ha senso perdere
tempo in questa attività? Inoltre uno dei consigli principali di chi
è stato in Giappone è quello di andarci con una valigia grande, ma
la più vuota possibile, in modo da riempirla di ogni ben di dio
nipponico (in base alle proprie preferenze), ma se la riempio di
vestiti cool, cosa potrò mai comprarci in Giappone?
Il
libro è pieno di consigli pratici (ma non so se sono giusti giusti 101!) su come comportarsi in Giappone,
ma sono consigli che mi son parsi pensati per ragazzi e ragazze
cresciuti a pane, manga ed anime subbati, convinti che il Giappone
sia il luogo più bello del mondo. Sia chiaro, l'autrice riporta
anche qualche stortura della società giapponese, ma scrive come se
il lettore avesse l'ambizione di andarci a vivere il giorno dopo.
Lo
scritto di Nicole Miura è diviso in due, nella prima parte (59
pagine) sono presenti 9 capitolini sul alcuni aspetti del Giappone,
nella seconda parte si racconta la storia, in pieno stile
manga/anime, di una adolescente: “Contenuto extra: una storia teen
jappo”.
Questa
seconda parte avrebbe, penso, lo scopo di mettere a contatto il
lettore/lettrice con la realtà quotidiana del Giappone, ma di
ragazzini giapponesi!!! ^_^
E'
difficile per me valutare questa seconda corposa parte, dato che io
non sono il target del libro.
Dato
che, come ho scritto sopra, l'autrice è italo giapponese e, per
giunta, lavora pure in Giappone, trovo fin blasfemo che io mi
permetta di fare un qualsivoglia tipo appunto, però mi ha sorpreso
leggere nel primo capitolo (“Arte e Cultura”) che “la
principale forma d'arte è ovviamente il manga”. A cui segue, poco
dopo, l'informazione che Ponyo e Mononoke siano due OAV. A me
risulterebbero essere due lungometraggi animati prodotti per il
cinema, un OAV è un'altra cosa.
Alla
fine di ogni capitolo c'è un mini sunto di consigli dal titolo “In
pillole...”.
Nel
secondo capitolo si raccomanda di non soffiarsi il naso in pubblico,
non abbracciare i giapponesi, arrivare puntuali, usare i cestini (che
poi io ho letto che sono abbastanza rari), non mangiare per strada,
non indicare col dito le persone etc etc etc
Un
argomento del secondo capitolo poteva essere interessante, lo
“hansei”, cioè le scuse pubbliche per fare ammenda di una
mancanza. Come esempio viene riportato quello della idol Minami
Minegishi, io, sinceramente, mi sarei aspettato quello del presidente
della Tepco o di qualche politico in occasione del disastro nucleare
di Fukushima... ma, appunto, io non sono il target corretto per
questo libro ^_^
Stranamente
nel quarto capitolo, che tratta di tecnologia, si fa riferimento ben
due volte a dati statistici e notizie del 2008, possibile che fino al
2015 non siano stati pubblicati dati o notizie degni di nota?
Comunque
alcuni capitoli mi sarebbero potuti anche interessare, quello sulla
scuola o sulle mode giovanili. Peccato che il primo ripete concetti
che ho già letto innumerevoli volte, ma senza alcun approfondimento,
mentre il secondo si limita ad elencare gli stili delle varie
tipologie di moda giovanile, con annesse marche degli accessori
usati. Dato che io sono la persona più lontana da un modaiolo, il
tutto mi risulta abbastanza inutile ^_^
In
chiusura di recensione metto la scan dell'avviso dell'editore che
campeggia a pagina due, ho riso molto :]
E' la
prima volta che leggo un avvertimento del genere, con un tono del
genere.
Ma
quindi io non posso neppure prestarlo questo libro?
Questo
libro è frutto di anni di studi dell'autrice? Anche dove raccomanda
di non soffiarsi il naso in Giappone?
Ma
quindi io leggo questo libro e non diventerò cool in Giappone? T_T
Ergo
se vado in Giappone, seguo le istruzione dell'autrice, e non divento
cool, non posso fare causa all'editore? >_<
Non
ho capito... leggendo questo libro dimostro di avere dei problemi di
natura mentale? O_O
L'indice del libro, tanto per dare un'idea dei microcontenuti.
Effettivamente la quarta di copertina non chiama in causa il sottoscritto, ma direttamente i ragazzi, l'ho notato ora >_<
Comunque sul web non era disponibile da visionare la quarta di copertina...
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