CERCA NEL BLOG

sabato 15 aprile 2017

I Love Japan, 101 cose da sapere sulla cultura del Giappone e sulle sue ultime tendenze



TITOLO: I Love Japan, 101 cose da sapere sulla cultura del Giappone e sulle sue ultime tendenze
AUTORE: Nicole Miura
CASA EDITRICE:  How2 Edizioni
PAGINE: 131
COSTO: 11€
ANNO: 2015
FORMATO: 24 cm x 14 cm 
REPERIBILITA': reperibile online
CODICE ISBN: 9788899356644

Inizio con alcune premesse:
il libro l'ho preso online senza poterlo sfogliare in libreria;
non faccio parte del target del prodotto;
io non “I love Japan”;
a me interessa il Japan;
è il primo libro della How2 Edizioni che compro.

Allora perché l'ho comprato?
Principalmente perché dal punto di vista sociologico non trovo più nulla sul Giappone, ergo recupero quello in cui mi imbatto. Poi nel sottotitolo (ed in quarta di copertina) si parlava espressamente di “cultura ed ultime tendenze” del Giappone, purtroppo questo non è un saggio di carattere sociologico. Manca assolutamente di un approfondimento e/o di una analisi su un qualsiasi aspetto della società giapponese.
L'autrice è italo giapponese e lavora in Giappone, ergo conosce entrambe le società, ma non essendo un libro di saggistica sociologica...
In quale tipo di libro mi sono imbattuto?
Spero che nessuno si offenda, anche se so bene che il termine che sto per scrivere non è propriamente un complimento, lo utilizzo allo scopo di rendere immediatamente quello che è, dal mio punto di vista, il target del titolo:
è un libro per “jappominkia” ^_^

Per esempio a pagina 7, alla fine della brevissima introduzione, si può leggere:
Detto questo, cosa bisogna fare per essere cool in Giappone?”

Ma il mio obbiettivo nella vita è essere cool? Ed essere cool in Giappone? No ^_^

Mentre a pagina 51 si spiega come vestirsi in maniera Harajuku:
Prendi dimestichezza con la varietà di tutte le tendenze esistenti in Giappone e non aver paura di esagerare: Indossa gli abiti a strati, uno degli elementi caratteristici dello stile Harajuku. Si possono mettere gonne, vestiti o giacche uno sopra l'altro, purché sia fatto con cura, senza risultare troppo poco cool.”.

Io mi chiedo quante persone vadano in Giappone per diventare alla moda in Giappone... tanto ci starai massimo 2 o 3 settimane, ha senso perdere tempo in questa attività? Inoltre uno dei consigli principali di chi è stato in Giappone è quello di andarci con una valigia grande, ma la più vuota possibile, in modo da riempirla di ogni ben di dio nipponico (in base alle proprie preferenze), ma se la riempio di vestiti cool, cosa potrò mai comprarci in Giappone?

Il libro è pieno di consigli pratici (ma non so se sono giusti giusti 101!) su come comportarsi in Giappone, ma sono consigli che mi son parsi pensati per ragazzi e ragazze cresciuti a pane, manga ed anime subbati, convinti che il Giappone sia il luogo più bello del mondo. Sia chiaro, l'autrice riporta anche qualche stortura della società giapponese, ma scrive come se il lettore avesse l'ambizione di andarci a vivere il giorno dopo.
Lo scritto di Nicole Miura è diviso in due, nella prima parte (59 pagine) sono presenti 9 capitolini sul alcuni aspetti del Giappone, nella seconda parte si racconta la storia, in pieno stile manga/anime, di una adolescente: “Contenuto extra: una storia teen jappo”.
Questa seconda parte avrebbe, penso, lo scopo di mettere a contatto il lettore/lettrice con la realtà quotidiana del Giappone, ma di ragazzini giapponesi!!! ^_^

E' difficile per me valutare questa seconda corposa parte, dato che io non sono il target del libro.
Dato che, come ho scritto sopra, l'autrice è italo giapponese e, per giunta, lavora pure in Giappone, trovo fin blasfemo che io mi permetta di fare un qualsivoglia tipo appunto, però mi ha sorpreso leggere nel primo capitolo (“Arte e Cultura”) che “la principale forma d'arte è ovviamente il manga”. A cui segue, poco dopo, l'informazione che Ponyo e Mononoke siano due OAV. A me risulterebbero essere due lungometraggi animati prodotti per il cinema, un OAV è un'altra cosa.
Alla fine di ogni capitolo c'è un mini sunto di consigli dal titolo “In pillole...”.
Nel secondo capitolo si raccomanda di non soffiarsi il naso in pubblico, non abbracciare i giapponesi, arrivare puntuali, usare i cestini (che poi io ho letto che sono abbastanza rari), non mangiare per strada, non indicare col dito le persone etc etc etc
Un argomento del secondo capitolo poteva essere interessante, lo “hansei”, cioè le scuse pubbliche per fare ammenda di una mancanza. Come esempio viene riportato quello della idol Minami Minegishi, io, sinceramente, mi sarei aspettato quello del presidente della Tepco o di qualche politico in occasione del disastro nucleare di Fukushima... ma, appunto, io non sono il target corretto per questo libro ^_^
Stranamente nel quarto capitolo, che tratta di tecnologia, si fa riferimento ben due volte a dati statistici e notizie del 2008, possibile che fino al 2015 non siano stati pubblicati dati o notizie degni di nota?
Comunque alcuni capitoli mi sarebbero potuti anche interessare, quello sulla scuola o sulle mode giovanili. Peccato che il primo ripete concetti che ho già letto innumerevoli volte, ma senza alcun approfondimento, mentre il secondo si limita ad elencare gli stili delle varie tipologie di moda giovanile, con annesse marche degli accessori usati. Dato che io sono la persona più lontana da un modaiolo, il tutto mi risulta abbastanza inutile ^_^
In chiusura di recensione metto la scan dell'avviso dell'editore che campeggia a pagina due, ho riso molto :]
E' la prima volta che leggo un avvertimento del genere, con un tono del genere.
Ma quindi io non posso neppure prestarlo questo libro?
Questo libro è frutto di anni di studi dell'autrice? Anche dove raccomanda di non soffiarsi il naso in Giappone?
Ma quindi io leggo questo libro e non diventerò cool in Giappone? T_T
Ergo se vado in Giappone, seguo le istruzione dell'autrice, e non divento cool, non posso fare causa all'editore? >_<
Non ho capito... leggendo questo libro dimostro di avere dei problemi di natura mentale? O_O









L'indice del libro, tanto per dare un'idea dei microcontenuti.





Effettivamente la quarta di copertina non chiama in causa il sottoscritto, ma direttamente i ragazzi, l'ho notato ora  >_<
Comunque sul web non era disponibile da visionare la quarta di copertina...



Nessun commento:

Posta un commento