CERCA NEL BLOG

lunedì 10 aprile 2017

"Basta con la televiolenza spaziale", di Giuseppe Bernardi e Bartolo Pieggi - "Domenica del Corriere" 26 aprile 1980


Questo articolo è eccezionale, a fronte di uno scritto abbastanza limitato, i contenuti sono la summa delle panzane che si potevano leggere sui quotidiani e settimanali nell'aprile del 1980, il mese in cui si scatenò la protesta dei 600 genitori di Imola:
600 genitori di Imola 1
600 genitori di Imola 2
600 genitori di Imola 3
600 genitori di Imola 4
600 genitori di Imola 5

Come ho già scritto numerose volte, non è che i 600 genitori di Imola chiedessero la luna, effettivamente gli anime robotici (e non) imperversavano (con nostro grande godimento!) su tutti i canali privati e nazionali, ci poteva anche stare la richiesta di limitarli un po', sostituendoli con programmi più educativi (dal punto di vista di un genitore). Purtroppo la loro protesta scatenò il solito isterismo mediatico italiota, con i giornalisti che pare facessero a gara a spararla più grossa, e con gli stessi promotori della petizione anti-robottoni che davano l'impressione di bearsi non poco della loro momentanea gloria. Infatti, oltre alle loro legittime critiche agli anime, troviamo anche un certo numero di foto, per esempio quella sopra con la maestra Maria Teresa Tabanelli e i suoi alunni, i famosi 15 minuti di notorietà  ^_^
Faccio presente che sulla copertina di questo numero della "Domenica del Corriere" (vedi alla fine del post) campeggia un Mazinga Z con il seguente titolo:
"Il caso Mazinga: fa bene o male ai nostri figli?"
A dimostrazione che l'argomento era diventato veramente di importanza nazionale!
Uno dei punti forti dell'articolo a cura di Giuseppe Bernardi e Bartolo Pieggi sono i trafiletti e le didascalie alle foto.
Un trafiletto si concentra su quello che per loro era il presidente della Toei dell'epoca, Chiaki Imada, che a me pare fosse solo uno dei produttori... ma magari sbaglio...
Il secondo dimostra l'invasione televisiva dei robottoni, "10 telefilm al dì".
Il terzo ha un titolo esemplificativo, "Chi sono i colpevoli", con un focus sui robottoni Goldrake, Jeeg, Mazinga Z e Danguard.
Ma è meglio iniziare dall'articolo principale, che comincia (buttata lì come se fosse ormai un'ovvietà), con la "fake new", come la chiameremmo oggi, per antonomasia:
"Nel 1977 la sezione disegni animati della Toei Animamtion Dynamic, un'importante casa cinematografica di Tokio, produce, con l'ausilio di un elaboratore elettronico, una serie di telefilm di fantascienza dal titolo Atlas Ufo Robot".
Allora....Goldrake è del 1975...
La Toei aveva altre "sezioni" oltre a quella dei disegni animati?!  >_<
Mica si occupava solo di animazione?  >_<
E' corretto il nome "Toei Animation Dynamic"?
Non era "Toei Doga" o, al massimo, "Toei Animation"?
Sull'elaboratore elettronico evito il punto interrogativo...
Possibile che  li chiamassero ancora "telefilm di fantascienza"?  >_<
Il titolo non era "Atlas Ufo Robot"... ma "Ufo Robot Grendizer"...
Tutto questo solo nelle prime otto righe!!!   :]
Segue il racconto del successo di Goldrake e soci, la prima polemica ad opera del deputato DP Silverio Corvisieri, poi si spiega il perché di questa protesta dei 600 genitori di Imola.



Ovviamente io posso solo riportare i miei ricordi, non ho fatto uno studio approfondito in materia, però tra i compagni di classe delle elementari e i compagni/e di giochi in cortile (ed in cortile eravamo una moltitudine da case popolari!), non ci fu nessun aumento della violenza, non di più della violenza già perpetrata da parte di alcuni bambini con gravi problematiche in famiglia... questi menavano anche prima di Goldrake...
Il cortile era sempre strapieno di noi bambini che giocavamo a qualsiasi cosa, tra cui anche ad imitare i robottoni, al massimo si scendeva 20 minuti dopo per poter vedere una puntata particolarmente importante, a cui seguiva il commento in gruppo!
Ergo gli anime erano anche un momento di socializzazione, non eravamo degli otaku alienati...
Cosa c'era di male a volersi travestire per Carnevale da Goldrake e soci?  >_<




Come scrivo sopra l'articolo è accompagnato da alcune foto e trafiletti  ^_^
Che poi Chiaki Imada non è che li inventasse, li produceva... da notare che l'anno della creazione di Goldrake viene anticipato al 1976, nell'articolo principale avevano riportato il 1977, che sarebbe il 1975...
In "Non più di due a casa mia" uno dei genitori spiega la regola imposta legittimamente ai figli.
Ottimo anche il virgolettato alla didascalia della foto con maestra ed alunni:
"Influenzano negativamente"


Sono solo due misere colonnine, ma quante perle vi si possono leggere!  ^_^
La "Toei Doga" diventa la "Toei Animation Dynamic Prodution", che "probabilmente"(?!?!) era collegata alla Zuyo e alla "Nagai Prodution", dico, "probabilmente"!!!
Ma prima di scrivere "probabilmente", non potevano informarsi?
Chiaki Imada diventa, quindi, presidente di questa mega conglomerata dell'animazione, da cui dipendono 600 persone.
Goldrake ha invaso mezzo mondo, ma non le Filippine!
A dire il vero io avevo un collega filippino quasi mio coetaneo, e parlavamo tranquillamente dei robottoni, anche di Goldrake,solo che lui li chiamava coi nomi originali... magari captava i canali sud coreani...
Il trafiletto si conclude con una frase che non permette repliche:
"Sugli otto canali della televisione di Tokio, comunque, ogni sera ci sono una quarantina di morti"!!!

Stante che non potevano essere veri morti di cronaca nera, visto il bassissimo tasso di criminalità presente in Giappone anche nel 1980 (nonostante il terrorismo rosso), vuol dire che erano morti da fiction televisiva, e quanti morti VERI, invece, c'erano nei nostri TG?



Premesso che un genitore mette le regole che ritiene più consone all'educazione dei propri figli, ma questo "regolamento familiare", visto che i genitori sono due ed i figli tre, fu approvato a minoranza?
Il solito autoritarismo stalinista  :]


Una delle insegnanti che è "insorta" contro i cartoni animati giapponesi in tv.


Ma l'effetto che gli anime robotici avevano sulla nostra scrittura era così negativo?
Grazie a quegli anime ho imparato una moltitudine di parole e concetti che mai e poi mai avrei scoperto a scuola: protonico, clone, elaboratore elettronico, computer, nomi di stelle e pianeti, cyborg, i danni da radiazioni sulle persone, i danni da inquinamento a livello planetario, le problematiche della vita nello spazio, etc etc etc... chi più ne ha più ne metta.



Trafiletto inoppugnabile, basta vedere i palinsesti delle "riviste TV anni 70/80".


Ed ecco i colpevoli!!!
Ma colpevoli di cosa?!   O_o
Devo dire che, tralasciando l'accusa di colpevolezza, è la parte più corretta di tutto l'articolo  :]



La copertina della "Domenica del Corriere".



Penso che sia il caso di far notare che nell'indice della rivista l'articolo è inserito nelle "Inchieste della Domenica", forse inteso alla stregua del "guidatore della domenica"?  ^_^


5 commenti:

  1. Pensa te.... non mi sembra di essere diventato uno psicopatico.... mentalità ristretta dell'epoca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa, Antonio, ma mica fai anche tu come me la GNRC?
      Mi pare che sia un, seppur piccolo, segnale di un qualche squlibrio mentale causato dai quei cartoni animati giapponesi violenti! :]

      Elimina
  2. certamente...colleziono da anni e mia moglie è pure giapponese :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Antonio, se sono troppo curioso non far caso alle mie domande ^__^ Tua moglie giapponese che ne pensa dei manga e dei cartoni animati giapponesi ?
      Alessandro

      Elimina
  3. Indifferente. Mi tollera e mi tradice le scatole e i testi :-)) santa donna:)

    RispondiElimina