TITOLO: Gulp! Supergulp! I fumetti in TV, 30 anni di una mitica trasmissione televisiva
AUTORE: Vito Lo Russo, Luca Boschi, Guido De Maria, Giancarlo Governi
CASA EDITRICE: Il Penny Edizioni
PAGINE: 94
COSTO: 15€
ANNO: 2003
FORMATO: 30 cm X 24 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: A000177766
Questo catalogo “Gulp! Supergulp! I fumetti in tv” è stato
pubblicato per la mostra omonima presentata nel 2003 a Modena, in onore del
trentennale della trasmissione Rai.
Il catalogo è stato realizzato da Luca Boschi e Vito Lo Russo, e contiene i ricordi degli autori di Supergulp, Guido De Maria e Giancarlo Governi.
Tra i realizzazione del programma c'era Bonvi, e le musiche erano di Franco Godi.
Supergulp fu una grande innovazione per la televisione italiana, con l'intuizione di De Maria e Governi apparivano in tv i fumetti o, come recita il titolo della trasmissione, “i fumetti in tv”.
Non si trattava, quindi, di animazione, ma di strisce disegnate riprese attivamente, allo scopo di rendere una simulazione cinematografica, a cui si sommava il doppiaggio sonoro e le musiche, oltre che l'inserimento delle nuvolette dei dialoghi, che furono sincronizzate alla musica e al parlato.
C'erano, comunque, anche serie in animazione totale, come i personaggi Marvel e Tintin (se non ricordo male).
Le edizioni di questa trasmissione per ragazzi, ma che attirava tutte le età di telespettatori (fino a 8 milioni di telespettatori nel 1977), furono due: la prima edizione vene trasmessa nel 1972 col nome “Gulp!”, e durò 12 puntate; la seconda edizione venne trasmessa dal 1977 al 1981 col nome “Supergulp!”, ed era a colori.
Nel catalogo Guido De Maria e Giancarlo Governi, oltre a raccontare della nascita di della trasmissione, rammentano molti aneddoti interessanti.
Gli autori e Bonvi crearono la puntata pilota, una storia di Nick Carter, e la sottoposero prima ai responsabili Rai, che la accettarono. In seguito si doveva decidere la collocazione nel palinsesto Rai, che a quei tempi aveva 2 reti. Quindi la stessa puntata venne fatta vedere allo stato maggiore della Sacis, che si occupava di questo aspetto. I dirigenti della Sacis non furono contenti della proiezione, uno in particolare disse a Giancarlo Governi: “Benedetto figliolo, come può pensare di fare passare tutta questa violenza...”. Questo perché all'inizio della puntata di Nick Carter si vedeva un personaggio trafitto da pallottole, frecce indiane e persino un'ascia in testa, il poliziotto presente s'interrogava: “Che si tratti di suicidio?”. Nonostante ciò Gulp! andò in onda sulla seconda rete Rai (l'attuale Rai 2).
Nel 1977 Supergulp creò una mezza sommossa tra i telespettatori, infatti era trasmesso in concomitanza con il quiz di Mike Bongiorno “Scommettiamo?” sulla prima rete della Rai (l'attuale Rai 1). Quindi nelle famiglie italiane, che non si potevano ancora permettere 2 apparecchi tv, ogni giovedì si generavano lotte intestine fra gli adulti, che volevano vedere “Scommettiamo?”, e i giovani, che preferivano “Supergulp!”.
Nel 1981 gli stessi Guido De Maria e Giancarlo Governi decisero di porre fine a “Supergulp!”, i tempi erano cambiate e i nuovi cartoni animati giapponesi lasciavano poco spazio a “i fumetti in tv”.
Dispiace, da telespettatore in erba di “Supergulp!” e anche dei primi cartoni animati giapponesi, leggere la motivazione che diede Giancarlo Governi (nel 2003!) per la chiusura della loro trasmissione:
“Li facemmo morire Guido (De Maria) ed io, di comune accordo, quando ci accorgemmo che il video si stava inondando di pessimi cartoni animati giapponesi e coreani, che stavano rovinando il gusto delle nuove generazioni.
Applicammo alla televisione una legge della circolazione della monetaria: in caso di circolazione di due monete, la moneta cattiva caccia sempre quella buona. E noi, che sentivamo di essere la moneta buona, non potevamo subire l'onta di essere cacciati da Ufo Robot. Quindi facemmo come Greta Garbo: ci ritirammo dal mercato prima di subire le ingiurie del tempo.”
Tralasciando il legittimo giudizio personale di Guido De Maria e Giancarlo Governi (ma anche di Bonvi, da quello che mi pare di aver letto altrove) sull'animazione giapponese di quegli anni, questa si basa, secondo me, su numerosi errori e sulla mancanza di comprensione della diversità dei due mezzi. Intanto ai tempi non esistevano cartoni animati coreani... affermare questa cosa nel 2003 implica una mancanza di informazione abbastanza grave, in quelli che dovrebbero essere esperti del settore e, di conseguenza, una forte ignoranza sul tema.
Inoltre “Supergulp!” non erano cartoni animati, erano “fumetti in tv”, mentre quelli giapponesi si, quindi i due prodotti non erano paragonabili, non capisco perché Giancarlo Governi li accomuni...
Per ultimo penso che non compresero, forse a causa dell'età (sia quella che avevano nel 1981 che quella del 2003), che i “cartoni animati giapponesi” davano ai piccoli telespettatori molte cose che il loro “Supergulp!” non dava e non poteva dare: azione, dramma, colpi di scena, valori morali, una storia complessa (per un bambino), una trama che si dipanava durante numerose puntate, la caratterizzazione dei personaggi. Senza dimenticare l'uso innovativo delle musiche, sia le sigle che le bgm (backgroundmusic), le musiche di sottofondo.
Proprio perché “io c'ero” come bambino e vissi il prima (Supergulp) e il dopo (l'animazione giapponese), posso affermare che, se “Supergulp!” avesse proseguito la programmazione, non avrebbe mai potuto reggere il paragone con i cartoni animati giapponesi, che gli autori ne diano la colpa a questi ultimi, invece di accettare la differenza dei due prodotti, rende tristi. Anche per il buon ricordo che ho, ed avrò sempre, di “Supergulp!”.
Il catalogo contiene le dettagliate schede di tutti i personaggi che apparirono nelle 2 edizioni:
Giumbolo
Nick Carter
Signor Rossi
Le ciccione volanti
La secchia rapita
L'incontro de li sovrani
La famiglia Spaccabue
Corto Maltese
I Fantastici Quattro
Tintin
L'Uomo Ragno
Alan Ford
Jak Mandolino
Jonny Logan
Cocco Bill
Mandrake
Cino e Franco
Lupo Alberto
Thor
L'Uomo Mascherato
Rip Kirby
Asterix
Tex Willer
Marzolino Tarantola
Beetle Bailey
Barney Google
Krazy Kat
Charlie Brown
Sturmtruppen
Nelle successive scannerizzazione il mini box informativo (una porzione della pagina) su ogni singola serie trasmessa negli anni di "Gulp!" e poi "Supergulp!", contenente qualche curiosità e giudizio del periodo.
Il catalogo è stato realizzato da Luca Boschi e Vito Lo Russo, e contiene i ricordi degli autori di Supergulp, Guido De Maria e Giancarlo Governi.
Tra i realizzazione del programma c'era Bonvi, e le musiche erano di Franco Godi.
Supergulp fu una grande innovazione per la televisione italiana, con l'intuizione di De Maria e Governi apparivano in tv i fumetti o, come recita il titolo della trasmissione, “i fumetti in tv”.
Non si trattava, quindi, di animazione, ma di strisce disegnate riprese attivamente, allo scopo di rendere una simulazione cinematografica, a cui si sommava il doppiaggio sonoro e le musiche, oltre che l'inserimento delle nuvolette dei dialoghi, che furono sincronizzate alla musica e al parlato.
C'erano, comunque, anche serie in animazione totale, come i personaggi Marvel e Tintin (se non ricordo male).
Le edizioni di questa trasmissione per ragazzi, ma che attirava tutte le età di telespettatori (fino a 8 milioni di telespettatori nel 1977), furono due: la prima edizione vene trasmessa nel 1972 col nome “Gulp!”, e durò 12 puntate; la seconda edizione venne trasmessa dal 1977 al 1981 col nome “Supergulp!”, ed era a colori.
Nel catalogo Guido De Maria e Giancarlo Governi, oltre a raccontare della nascita di della trasmissione, rammentano molti aneddoti interessanti.
Gli autori e Bonvi crearono la puntata pilota, una storia di Nick Carter, e la sottoposero prima ai responsabili Rai, che la accettarono. In seguito si doveva decidere la collocazione nel palinsesto Rai, che a quei tempi aveva 2 reti. Quindi la stessa puntata venne fatta vedere allo stato maggiore della Sacis, che si occupava di questo aspetto. I dirigenti della Sacis non furono contenti della proiezione, uno in particolare disse a Giancarlo Governi: “Benedetto figliolo, come può pensare di fare passare tutta questa violenza...”. Questo perché all'inizio della puntata di Nick Carter si vedeva un personaggio trafitto da pallottole, frecce indiane e persino un'ascia in testa, il poliziotto presente s'interrogava: “Che si tratti di suicidio?”. Nonostante ciò Gulp! andò in onda sulla seconda rete Rai (l'attuale Rai 2).
Nel 1977 Supergulp creò una mezza sommossa tra i telespettatori, infatti era trasmesso in concomitanza con il quiz di Mike Bongiorno “Scommettiamo?” sulla prima rete della Rai (l'attuale Rai 1). Quindi nelle famiglie italiane, che non si potevano ancora permettere 2 apparecchi tv, ogni giovedì si generavano lotte intestine fra gli adulti, che volevano vedere “Scommettiamo?”, e i giovani, che preferivano “Supergulp!”.
Nel 1981 gli stessi Guido De Maria e Giancarlo Governi decisero di porre fine a “Supergulp!”, i tempi erano cambiate e i nuovi cartoni animati giapponesi lasciavano poco spazio a “i fumetti in tv”.
Dispiace, da telespettatore in erba di “Supergulp!” e anche dei primi cartoni animati giapponesi, leggere la motivazione che diede Giancarlo Governi (nel 2003!) per la chiusura della loro trasmissione:
“Li facemmo morire Guido (De Maria) ed io, di comune accordo, quando ci accorgemmo che il video si stava inondando di pessimi cartoni animati giapponesi e coreani, che stavano rovinando il gusto delle nuove generazioni.
Applicammo alla televisione una legge della circolazione della monetaria: in caso di circolazione di due monete, la moneta cattiva caccia sempre quella buona. E noi, che sentivamo di essere la moneta buona, non potevamo subire l'onta di essere cacciati da Ufo Robot. Quindi facemmo come Greta Garbo: ci ritirammo dal mercato prima di subire le ingiurie del tempo.”
Tralasciando il legittimo giudizio personale di Guido De Maria e Giancarlo Governi (ma anche di Bonvi, da quello che mi pare di aver letto altrove) sull'animazione giapponese di quegli anni, questa si basa, secondo me, su numerosi errori e sulla mancanza di comprensione della diversità dei due mezzi. Intanto ai tempi non esistevano cartoni animati coreani... affermare questa cosa nel 2003 implica una mancanza di informazione abbastanza grave, in quelli che dovrebbero essere esperti del settore e, di conseguenza, una forte ignoranza sul tema.
Inoltre “Supergulp!” non erano cartoni animati, erano “fumetti in tv”, mentre quelli giapponesi si, quindi i due prodotti non erano paragonabili, non capisco perché Giancarlo Governi li accomuni...
Per ultimo penso che non compresero, forse a causa dell'età (sia quella che avevano nel 1981 che quella del 2003), che i “cartoni animati giapponesi” davano ai piccoli telespettatori molte cose che il loro “Supergulp!” non dava e non poteva dare: azione, dramma, colpi di scena, valori morali, una storia complessa (per un bambino), una trama che si dipanava durante numerose puntate, la caratterizzazione dei personaggi. Senza dimenticare l'uso innovativo delle musiche, sia le sigle che le bgm (backgroundmusic), le musiche di sottofondo.
Proprio perché “io c'ero” come bambino e vissi il prima (Supergulp) e il dopo (l'animazione giapponese), posso affermare che, se “Supergulp!” avesse proseguito la programmazione, non avrebbe mai potuto reggere il paragone con i cartoni animati giapponesi, che gli autori ne diano la colpa a questi ultimi, invece di accettare la differenza dei due prodotti, rende tristi. Anche per il buon ricordo che ho, ed avrò sempre, di “Supergulp!”.
Il catalogo contiene le dettagliate schede di tutti i personaggi che apparirono nelle 2 edizioni:
Giumbolo
Nick Carter
Signor Rossi
Le ciccione volanti
La secchia rapita
L'incontro de li sovrani
La famiglia Spaccabue
Corto Maltese
I Fantastici Quattro
Tintin
L'Uomo Ragno
Alan Ford
Jak Mandolino
Jonny Logan
Cocco Bill
Mandrake
Cino e Franco
Lupo Alberto
Thor
L'Uomo Mascherato
Rip Kirby
Asterix
Tex Willer
Marzolino Tarantola
Beetle Bailey
Barney Google
Krazy Kat
Charlie Brown
Sturmtruppen
Nelle successive scannerizzazione il mini box informativo (una porzione della pagina) su ogni singola serie trasmessa negli anni di "Gulp!" e poi "Supergulp!", contenente qualche curiosità e giudizio del periodo.
Nell'ultima scan tutti gli autori che parteciparono alla creazione delle puntate con personaggi italiani.
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