Il 16esimo numero da 82 pagine (come il precedente) di NSM presenta uno speciale sul primo "Getter Robot", il nostro "Space Robot", che ne occupa ben 44, poco più il 50% del totale. Penso che il prezzo ormai resterà di 9,90 euro anche se le pagine non sono più 140 come al suo esordio.
Il dossier sullo "Space Robot", mi permetto di identificarlo alla vecchia maniera, cerca di affrontare il robottone gonagaiano da punti di vista difformi dal solito, cosa meritoria di per sé.
Personalmente ho apprezzato in particolare alcuni degli articoli extra dossier, come il tema della rubrica "La bustina di Minerva X", la prima parte dell'approfondimento sul lungometraggio "Belladonna", la recensione del recente videogioco di Goldrake e l'articolo/testimonianza sulla serie di "Candy Candy".
In più ho apprezzato lo sforzo nello spiegare il film di Miyazaki, che campeggia sulla copertina di questo numero.
A scanso di equivoci, mi pare giusto precisare che il dossier sul Getter è solo sullo "Space Robot", la seconda evoluzione robotica posso immaginare che verrà trattata più avanti, in questo numero è solo accennata.
Nel piacevole articolo "Il giocattolo iconico" si annota che in Italia la serie non ebbe un successo pari agli altri robottoni del periodo, non viene spiegato, secondo me, il perché:
entrambe le serie mancavano della parte finale...
L'autore è del 1978 ed ammette che quando era bambino il Getter si vide solo forse una volta in tv, quindi, forse, rispetto alla mia generazione, pur sapendo di certo che le serie vennero mandate in onda non complete, non visse la seccatura di persona ^_^
Qualche anno fa avevo ricostruito, grazie ai palinsesti del quotidiano "La Sicilia", come vennero mandati in onda gli episodi delle due serie del Getter, mi fa ancora impressione il caos:
Di saggistica sul tema ne ho letta parecchia, quindi l'argomento mi è noto, però a livello di riviste o web è ancora proco trattata la "giapponesità negli anime", quindi le cinque pagine di approfondimento risultano importanti per chi magari non conosce questo aspetto.
Apprezzo moltissimo lo sforzo dell'autrice nel cercare di spiegare il
recente film di Miyazaki, un po' mi ha aiutato a capirlo meglio, resta che non mi è piaciuto lo stesso ^_^
Dovrò riguardarlo in DVD quando sarà disponibile, possibilmente da riposato e non da sdraiato :]
L'autrice, in questa prima parte (la seconda nel prossimo numero), analizza la trama, la produzione e ne illustra i rimandi artistici in film, letteratura ed opere d'arte.
Nel totale nove corpose pagine che dimostrano la passione dell'autrice per questo lungometraggio sconosciuto in Italia che, ovviamente, non ha mai goduto di una trasposizione in VHS o DVD.
Per la serie "sulle riviste su manga ed anime non per forza bisogna riproporre le solite cose, si possono trovare anche tematiche differenti" :]
Purtroppo o per fortuna non ho console per videogiocare, altrimenti rischierei di restare chiuso in casa per una settimana... specialmente se potessi giocare a "Goldrake, il banchetto dei lupi" ^_^
Sinceramente il titolo mi è parso bruttino, ma dalla recensione, che comprende anche critiche, il gioco pare accettabile, specialmente se si pensa che è indirizzato a noi, non alle masse ignoranti :]
Queste quattro pagine su "Candy Candy" forse non conterranno rivelazioni strabilianti (e non credo le volessero contenere), ma resta un articolo bello da leggere, contiene bei ricordi ed interessanti considerazioni. Ci sarebbe da capire perché le mie coetanee fossero attirate da Terence... ma qui si aprirebbe una polemica sterile ^_^
Sempre deprimente leggere della causa legale ed autolesionistica tra le due autrici, nel 2024 a che punto saremo arrivati? Speranze che una sentenza sui diritti renda disponibile una serie in DVD?
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