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sabato 11 luglio 2020

"Enciclopedia Pratica del Computer" volume 2 di 4 - Longanesi Periodici (1984/85)




Come ho scritto nel primo post di recensione di questa enciclopedia del computer datata metà anni 80, io non sono un esperto di informatica, ergo gli articoli che seleziono li scelgo sulla basa di una mia mera curiosità.
Gli aspetti che mi attirano, oltre l'incredibile evoluzione di hardware e software avvenuta dal 1985 ad oggi, sono gli articoli che cercavano di immaginare le future applicazione dei computer, da quelle lavorative a quelle più aleatorie, come l'economia, l'informazione e la sicurezza informatica.
L'articolo sul "Denaro elettronico" mi ha fatto una certa impressione... allora si parlava ancora di dipendenti della banca impegnati 24 ore al giorno a soddisfare le transazioni telematiche dei clienti, oggi fanno tutto i clienti e i dipendenti vengono pensionati. 
Da questo articolo risulta chiara la matrice statunitense della pubblicazione, in quanto nel 1984 non ho proprio memoria di Bancomat nelle filiali bancarie o utilizzo del pos nei negozi  ^_^
Poi ci sono le previsioni errate, tipo quella che immaginava uno sviluppo senza fine del Videotel o Teletext, tramite cui si sarebbe potuto, oltre a restare aggiornati sulle news, effettuare varie operazioni materiali. Peccato che ci fu l'avvento del web, ed il Televideo è rimasto lì per salvaguardare qualche posto di lavoro alla Rai.
Ho provato a cercare info sui "pirati informatici di Milwaukee", cioè il "gruppo 474", ma pare che le loro gesta non siano disponibili in italiano.
 Ho inserito qualche programmino per i videogiochi, nulla di trascendentale, ma fa sempre molto vintage, specialmente se pensiamo a quel livello di videogiochi possono ospitare i nostri telefonini. 
Mentre più serio è il simulatore di volo per il computer Apple lle
Per quanto riguarda l'hardware fa impressione l'articolo sulla stampante laser HP-2680, in pratica un paio di lavatrici affiancate... chissà quanto costava e chissà perché un articolo su un prodotto non acquistabile da nessun privato era presente in una tale pubblicazione. 




Secondo me si è perso memoria che il "modem" nasce da questi "accoppiatori acustici" per le cornette del telefono, che oggi non potresti neppure incastrarci in cordless   ^_^

























5 commenti:

  1. Molto interessante il tuo articolo. L'articolo sul denaro elettronico anticipava carte di credito (che credo in America si utilizzassero già da anni) e bancomat. Ma i bancomat quando hanno preso piede in Italia? Ho visto anche l'articolo sulla stampante laser HP. Io che ne ho una ti posso garantire che anche adesso sono molto voluminose.

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    1. Non escludo che da qualche parte in Italia si usasse il Bancomat anche del 1984, non dalle mie parti a Milano ^_^

      Così voluminose? :]

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    2. Anch'io ero a Milano, però visto che il conto corrente era intestato a mia mamma con la ex Cariplo banca Intesa lei l'aveva richiesto verso il 1998, ma immagino che li utilizzassero già da fine anni 80. Per quanto riguarda la stampante sì, le HP sono voluminose, ma anche quella che utilizziamo in ufficio (marca giapponese totalmente sconosciuta) è voluminosa. So che adesso hanno inventato perfino le stampanti tascabili per smartphone (forse polaroid) però questi oggetti sinceramente non mi riguardano, ci manca pure di andare in giro con la stampante pocket in tasca 🙂

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    3. Ai tempi avevamo solo il libretto postale in famiglia, poi a fine anni 80 il primo libretto in banca. Mi sa che il primo c/c della famiglia è arrivato con il mio primo stipendio, ma solo perché l'azienda lo accreditava, non pagava in contanti o con assegno.
      Quindi, per tutti questi motivi, credo che dalle mie parti il Bancomat sia iniziato a circolare nei primi anni 90, per le persone comuni.

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  2. Si, lo credo anch'io. Anche perché ancora negli anni 90 non c'erano questi megagruppi bancari di adesso,creati con fusioni che hanno rovinato molti dipendenti.😡

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