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martedì 24 aprile 2018

Opuscolo sul volo Giappone/Roma (via Mosca - Berlino - Parigi - Londra) del 1925 organizzata dal quotidiano Mainichi Shimbum (+ rientro in patria)




Nel 1925 il Giappone non era ancora diventato "cattivo", cioè, si era annesso Taiwan e Corea e qualche altro territorio cinese... ma non era definitivamente indirizzato verso l'abisso. Anzi, ci teneva a far bella figura con noi occidentali, a dimostrarci che loro non era da meno rispetto ai nostri successi. E se nel campo prettamente militare della guerra, lo avevano già fatto, volevano essere considerati alla pari anche in altri terreni, tipo quello dei voli a lungo tragitto.
Nel 1920 l'aviatore italiano Arturo Ferrarin aveva compiuto il raid Roma-Tokyo, e nel 1925 il quotidiano di Tokyo/Osaka Mainichi Shimbum, con la collaborazione dell'aviazione militare imperiale, parti da Tokyo per arrivare a Roma, le tappe intermedie furono molte, tra cui Mosca, Berlino, Parigi e Londra.
In ogni città europea i quattro piloti furono accolti con tutti gli onori, e questo fu un successo propagandistico, ma anche al loro ritorno in patria non mancarono i festeggiamenti. Basandomi solo sulle fotografie, visto che non posso certo leggere lo scritto, direi che i quattro aviatori furono invitati a numerosi ricevimenti al loro ritorno in Giappone, compreso, ipotizzo dalla foto, una udienza dal prossimo futuro imperatore del Giappone, che nel 1925 era solo reggente.
Per quanto riguarda il contenuto scritto dell'opuscolo ho chiesto ad una amica con conoscenze in materia di darmi qualche informazione, ma mi ha fatto notare che i kanji sono in disuso, ergo faticava a comprenderne il significato.
Per me è anomala una lingua scritta che non si può leggere perché, col passare dei decenni (meno di un secolo, però) si è perso il significato dei caratteri di scrittura...
Nelle scan che qui propongo c'è tutto l'opuscolo, magari qualcuno/a potrà trarne qualche dato interessante.





Ho scartabellato tutti i miei libri anni 20 e 30 e le mie riviste dello stesso periodo, cercando qualche riscontro in foto d'epoca, ma non ne ho trovato alcuno. Poi ho scandagliato il web, nel limite delle mie possibilità linguistiche, sia chiaro. In Italiano non ho trovato nulla, però in inglese ho reperito poche righe di cronaca del fatto.
Il sito è quello del "Oxford Research Encyclopedias", sezione "Asian History", il link specifico è quello qui sotto:
 http://asianhistory.oxfordre.com/view/10.1093/acrefore/9780190277727.001.0001/acrefore-9780190277727-e-177

Sono solo tre righe, non ci sono i nomi degli aviatori, ma solo quello del quotidiano che promosse l'avvenimento.








A questo punto mi pare giusto rispondere, eventualmente, ad una domanda:
Perché ho comprato un opuscolo in giapponese su un evento dimenticato come questo?
Premessa, io non cerco di pagare il minimo ogni articolo che mi interessa, se mi sembra valido e tenuto bene sono tranquillamente disposto a pagare cifre mediamente alte (dal mio punto di vista economico, sia chiaro).
Nel gennaio di quest'anno, alla fiera del libro usato di Milano, ho trovato uno stand che vendeva solo materiale editoriale giapponese molto vecchio. Un bello stand con tutto il materiale imbustato e tenuto bene, addirittura ogni pezzo recava un foglio di accompagnamento in cui veniva specificato cosa esso fosse, visto che erano tutti in giapponese.
Leggo il foglio che accompagnava questo opuscolo, e scopro che è quello del viaggio in Europa di Hirohito nel 1921!
Costava 50 euro, però quello fu un avvenimento unico.
Era la prima volta che un futuro regnante giapponese usciva dal sacro suolo giapponese. Ci furono molte polemiche, i più tradizionalisti non volevano che il principe ereditario si contaminasse con gli usi e costumi occidentali. Per il giovane Hirohito fu il momento più bello e spensierato della sua vita.
Insomma, era un pezzo unico, tenuto bene, 50 euro ci potevano stare, ergo l'ho preso. Purtroppo, dopo una breve scorsa solo per valutarne la conservazione, mi sono fidato del foglio allegato, ed ho preso la fregatura   T_T
Cioè, l'opuscolo è comunque tenuto bene, è del 1925 (e non del 1921 come il viaggio di Hirohito), però a me interessava il viaggio di Hirohito in Europa nel 1921, non quello dei quattro aviatori nel 1925...
Ora aspetto la prossima fiera del libro usato del gennaio 2019, sperando ci sia il medesimo venditore, per fargli notare la cosuccia   ^_^
Detto ciò, ecco tutto l'opuscolo scannerizzato.



 La scritta presente in basso al centro sulla copertina, magari ha una qualche utilità leggerla bene  ;)








































































2 commenti:

  1. Molto interessante, peccato che solo con le immagini sia difficile comprendere una vicenda altrimenti decisamente interessante (anche perché di un volo del genere non ne sapevo assolutamente nulla).

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    1. Diciamo che si possono intuire le tappe, il sucesso di pubblico europeo, ed il trionfale ritorno in patria. Anche se, riguardo al ritorno in Giappone, le folle si infervoravano per poco, quando si trattava di manifestazioni di orgoglio nazinalistico. Oltre al fatto che le autorità nipponiche avevano buon gioco a mobilitare il popolo.

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