TITOLO: Inferno
nella stratosfera
AUTORE: Peter Isaja
CASA EDITRICE: Profondo Rosso
PAGINE: 158
COSTO: 29€
ANNO: 2012
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788895294643
Tanto quanto i “cartoni animati
giapponesi”, “Guerre Stellari” o “Star Trek”, i film di
Inoshiro Honda fanno parte dell'immaginario fantascientifico di chi è
cresciuto negli anni 70 e 80 (anche anni 60). Negli anni 60 e 70 i
film di Honda venivano proiettati al cinema (nel mio caso negli
oratori), e nei primi anni 80 tutta questa filmografia nipponica ebbe
una nuova giovane platea grazie alle nascenti piccole tv locali, che
ricercavano spasmodicamente film a basso costo con cui riempire i
loro palinsesti televisivi. Senza contare che gli anime di genere
robotico e Sci-Fi si sono ispirati ai film di Honda. Questo interesse
per quel mondo fantastico mi ha spinto alla lettura, previo acquisto,
del saggio di Peter Isaja.
In questo saggio, però, non vi
troverete nulla sui film di Godzilla, infatti l'autore ha
preferito illustrarci 9 film di Honda che non fanno parte del filone
godzilliano.
Non per nulla il lunghissimo
sottotitolo al libro, che ho omesso per non far appesantire il titolo
del post, recita:
“Gli uomini H, i funghi
antropomorfi, i Misteriani, le creature gassose ed altri mostri
semi-umani nel cinema di Inoshiro Honda”.
Devo ammettere che non ho capito il
senso dell'introduzione, incentrata su un riepilogo di vari film non
fantascientifici di registi di svariate nazioni, di certo colpa mia.
Segue una brevissima biografia di
Honda, più che altro una introduzione alla sua figura di regista,
dato che consta solo 2 pagine e mezzo di testo.
Ecco, le pagine di testo... il solito
annoso problema di un saggio.
Quanto deve essere scritto un saggio
per essere considerato valido, cioè per considerarne valido
l'acquisto?
Se si pensa che questo saggio costa
ben 29 euro, la parte scritta è troppo scarna, a fronte di una
interminabile sequela di immagini, anche belle, sia chiaro, ma
veramente eccessive. Un po' il libro si salva perché il carattere di
scrittura è assai minuto, ma solo in minima parte.
Delle 9 schede sui film di Honda
scelti dall'autore solo due sono particolarmente approfondite,
arrivando a 5 pagine l'una, le altre navigano dalla pagina e mezzo
alle tre pagine (mi riferisco solo al testo):
I Misteriani (5 pagine);
Rodan il mostro alato (2 pagine);
Uomini H (2 pagine e mezzo);
Half Human (5 pagine e mezzo);
Inferno nella stratosfera (2 pagine e
mezzo);
Atragon (3 pagine);
Matango il mostro (2 pagine);
Una nube di terrore (1 pagina e
mezzo);
Gorath (1 pagina e mezzo).
In chiusura del libro sono presenti
due contributi a firma Fabio Familiari (“Gli altri mostri di
Hishiro Honda. Uomini H e Matango”) e Riccardo Rosati (Le navi
indistruttibili di Ishiro Honda: la fantatecnologia giapponese”).
Il primo è in linea con il saggio di
Peter Isaja, solo 5 pagine, tra l'altro contenenti numerose citazioni
di altri autori, il che riduce ulteriormente la farina del sacco di
Familiari.
Il secondo contributo, quello di
Rosati, nonostante sia ben più lungo ed interessante (analizza i
film “Atragon” e “Latitudine Zero”), non riesce a
giustificare la spesa dei 29 euro.
Questo è il secondo libro della casa
editrice “Profondo Rosso” che acquisto, di certo prima di
portarne a casa un terzo valuterò meglio il rapporto
contenuto/pagine/costo. Perché temo che la scarsità di contenuti, a
fronte di un costo medio-alto, sia un marchio di fabbrica della casa
editrice.
Ipotizzo che il nome della casa editrice si riferisca alla situazione economica di un suo lettore affezionato...
L'indice del saggio.
Qualche scan per rendere l'idea del numero di immagini e di quanto sia sacrificato lo scritto.
Il contributo di Fabio Familiari.
Quello di Riccardo Rosati.
La seconda e la terza di copertina.
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