TITOLO: Gli Ainu del Giappone
AUTORE: John Batchelor
CASA EDITRICE: Opuscola Defensiva
PAGINE: 171
COSTO: 10 €
ANNO: 2022
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN:
CASA EDITRICE: Opuscola Defensiva
PAGINE: 171
COSTO: 10 €
ANNO: 2022
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN:
In italiano sulla popolazione Ainu c'è veramente poco, al massimo se ne parla in qualche paragrafo della saggistica sul Giappone, quello che sono riuscito a trovare è al link qui sotto:
Un documenta abbasta interessante, specialmente per le immagini è lo speciale di "Atlante" del gennaio 1961:
Ergo, quando ho scoperto l'uscita di questo libro, l'ho acquistato subito, non avendo neppure compreso che fosse la traduzione di uno scritto del 1892 a cura del missionario cattolico John Batchelor, che visse con gli ainu per circa otto anni (non consecutivamente).
Nonostante non sia un libro recente, resta interessante, perché ci riporta quali fossero gli usi e i costumi della popolazione autoctona del Giappone in un periodo in cui l'influenza nipponica era già stata devastante, ma il popolo non era ancora stato assimilato del tutto.
Inoltre Batchelor studio approfonditamente la lingua ainu e redasse dei dizionari e dei libri di grammatica, e conosceva anche il giapponese.
L'autore era chiaramente influenzato dal pensiero Occidentale del periodo, che ci faceva pensare (come oggi) di essere i più civilizzati del pianeta, inoltre si era recato dagli ainu per convertirli, quindi tutti i suoi ragionamenti erano un po' obnubilati dal fondamentalismo religioso nella misura in cui la fede possa spingere un essere umano a spostarsi dall'Inghilterra per far cambiare credo religioso ad un popolo che se ne sta tranquillo dall'altra parte del pianeta...
Tanto per fare un esempio, a pagina 40 Batchelor scrive:
"quando (gli ainu) adorano i loro dei invisibili..."
Ma perché il nostro dio è visibile? >_<
Detto tutto ciò, e lo scritto risente parecchio dei giudizi di superiorità europea, Batchelor apprezzava gli ainu, e se non fosse stato per lui molti costumi, racconti ed abitudini forse si sarebbero perse del tutto, visto che questa popolazione non ha metodo di scrittura.
Tra le tante cose interessanti si apprende che, a differenze dei più civilizzati giapponesi ed europei, la coppia di ainu che decideva di sposarsi poteva farlo anche se le due famiglie (o una di esse) fossero contrarie.
Sono riportati numerosi racconti religiosi e mitologici ainu, che non ricordo di aver letto altrove.
Già quando Batchelor scrisse queste pagine la giustizia non la potevano più amministrare gli ainu, ma dovevano rifarsi ad un tribunale giapponese, forse non fu un grosso dramma ^_^
Sovente l'autore fa presente che gli ainu non si curavano dell'igiene personale, praticamente l'opposto dei giapponesi, per i quali anche gli Occidentali erano sporchi, figuriamoci come potessero considerare un popolo in cui gli insetti camminavano tra la folta barba degli uomini...
L'autore fa presente più volte che le donne ainu era al servizio degli uomini, si sobbarcavano tutto il lavoro ed erano considerane poco più che delle schiave.
E' chiaro che bisogna prendere tutto il libro così come fu pensato nel 1892, cercando di fare un po' la tara dei concetti espressi, ma comunque ne consiglio la lettura.
Qui sotto inserisco le scan con le due pagine che presentano la biografia di Batchelor e della sua opera di evangelizzazione degli ainu.
Questa sopra è il titolo del libro originale in inglese.
Omogeneo relativamente, se ci metti anche gli abitanti delle Ryukyu, anch'essi non nipponici.
RispondiEliminaDi certo i giapponesi sono più omogenei di noi europei, che siamo tutti mischiati da millenni di invasioni e contro invasioni (alla faccia degli aspiranti ariani), però anche loro hanno creato un po' questo miti di essere un unico popolo.