L'ho scritto molte volte, ma l'accuratezza che le aziende giapponesi mettevano nei prodotti per bambini era millemila anni luce più avanti dalla consuetudine italica.
In campo editoriale ho già postato molti prodotti sia italiani che giapponesi degli anni 70 e dei primi anni 80, e non credo che ci sia dubbio che, tranne sparute eccezioni, gli editori italiani li consideravano prodotti di serie c... solo la Disney metteva in vendita libri e fumetti in edizioni di qualità.
In particolar modo i cartoni animati giapponesi erano quasi sempre trasposti in edizioni fatte al risparmio, sia come materiali che come idea di oggetto da presentare ad un bambino/a.
Sul versante dei giocattoli non è che la cosa cambiasse molto, basta vedere le recensioni del materiale nipponico:
Il piacere per il dettaglio dell'industria nipponica del giocattolo faceva un po' a pugni, almeno per quanto riguarda le licenze dei cartoni animati giapponesi, con l'approssimazione dei colleghi italiani. In alcuni casi si andava ben oltre l'approssimazione, ma si sarebbe potuto inquadrarla come una vera e propria truffa aggravata...
Truffa perché le aziende italiane non si sforzavano di metterti nella confezione neppure il segnalino con il robot o la navicella della serie... senza contare che la trama del gioco era spesso senza senso e priva di collegamento con la serie animata televisiva... oltre al fatto che la qualità dei disegni oscillava tra lo scarso e l'immondo >_<
La controprova della bellezza dei giochi in scatola nipponici la ottieni quanto hai la fortuna di accaparrarti il gioco di società dei due Mazinga, che solo a livello grafico è una gioia per gli occhi!
La persona che ha tradotto gli ideogrammi visibili sulla confezione (grazie Andrea!) mi ha anche spiegato che il disegno di Mazinga Z è preso direttamente da un rodovetro, mentre tutti gli altri disegni provengono da illustrazioni della rivista giapponese "TV Magazine".
Ok, forse le aziende italiane (Mattel e Mondadori, ma anche Clementoni) non potevano ottenere un materiale di così alta qualità (sarebbe stato veramente così difficile?), però un piccolo sforzo per dare ai bambini dei disegni leggermente migliori era fattibile.
Come datazione ho messo il 1974/75 perché dai disegni del tabellone direi che sia ambientato alla fine della serie con l'avvento del Grande Mazinga. Per esempio è presente la base del Duca Gorgon che nel Grande Mazinga mai si vede. Inoltre è visibile sia l'Istituto di Ricerca per l'Energia Foto Atomica che la Fortezza delle Scienze, c'è Kenzo Kabuto ma non il dottor Yumi Infine ci sono sia i mostri meccanici del Dottor Inferno che i mostri guerrieri del Generale Nero, ma questi ultimi mi pare siano solo quelli che si vedono nell'OAV "Mazinga Z contro il Generale Nero".
Quindi mi azzarderei ad affermare che il gioco in scatola sia stato messo in vendita tra la fine della serie di Mazinga, la proiezione al cinema del cortometraggio Toei e l'inizio del Grande Mazinga.
Stupendo! ^_^
Devo dire che sarebbe stato un po' inquietante vedere su una confezione italiana un pigmeo innestato su un watusso, un nazista con la testa sotto al braccio, una mummia ermafrodita, un simil centauro centurione/tigre, in mezzo a cui il Dottor Inferno pare quasi normale ^_^
Più che un gioco in scatola pare un film dell'orrore, ma si sa che i bambini giapponesi avevano un rapporto con mostri, fantasmi ed esseri mitologici più consueto dei pari età italici.
Quando apri la scatola rimani un po' interdetto, vedi un cartone rigido con Mazinga Z ed il Guretto, non comprendendo subito che questo fa parte del piano di gioco, che non si presenta nella classica conformazione a libro, ma ha piegatura su un lato che lo rende stupendamente asimmetrico. Una volta che lo estrai dalla scatola ti ritrovi tabellone in cartone molto rigido che misura 50 cm X 60 cm (non grandissimo), con una moltitudine di disegni colorati dei personaggi della serie e quella bellissima roulette centrale. Anche nei giochi in scatola nostrani al posto dei dadi talvolta era presente la roulette, ma questa ha la magica caratteristica che non si ferma mai a metà di due settori, nessuna discussione con gli avversari!
O si ferma da una parte oppure dall'altra, mai in mezzo: tecnologia nipponica!!! :]
Sorgono un paio di domande:
Cosa conterranno i due scatolotti con Mazinga Z ed il Grande Mazinga?
Ma, soprattutto, cosa diavolo c'è scritto sulla confezione?! ^_^
Ho posizionato la traduzione del testo nei medesimi punti degli ideogrammi, usando quasi sempre lo stesso colore.
Grazie agli ideogrammi sono presenti un numero ampio di concetti, che nella nostra lingua scritta avrebbero reso la confezione inguardabile, mentre in giapponese la rende graficamente ancora più bella.
Come faceva la Clementoni, l'unica altra azienda che fino a metà degli anni 70 scriveva molto sulle scatola dei suoi giochi di società, la Popy si premurò di tranquillizzare il genitore nipponico sulla semplicità del gioco ("PER PRINCIPIANTI", ossia è un gioco per tutti) e che era un gioco per tutta la famiglia, anche se dubito che un padre nipponico, come uno italiano, a metà degli anni 70 si mettesse a giocare con i giochi di società...
Non mancava una breve illustrazione della modalità di gioco:
TROVATO IL BRACCIO DESTRO! TROVATO IL BRACCIO SINISTRO!
CHI RIUSCIRA' A COMPLETARLO PER PRIMO?
UN GIOCO DIVERTENTE IN CUI COMBATTERE I MOSTRI MECCANICI E COMPLETARE IL TUO MAZINGA
Edit del 27 dicembre 20202:
Ho aggiunto una parzialissima traduzione delle regole.
Quando rimuovi il coperchio vedi doppio, due Mazinga Z e due Grande Mazinga!
Nel video li avevo tolti, ma nella confezione sono presenti due cartoncini a protezione del tabellone e della roulette.
Del regolamento posso dire poco ^_^
Tranne che occupava dai ai 2 ai 4 giocatori, una informazione che si può ragionevolmente desumere sia dal numero di segnalini che dalla scritta sotto al titolo.
Faccio presente che il regolamento consta di sole due pagine!
Da quello che ho potuto intuire si doveva effettuare il giro del tabellone (immagino usando il punteggio della roulette) per cercare di completare i 4 Mazinga (2 Zeta + 2 Guretto) presenti sul tabellone, ognuno dei quali ha un pezzo di un puzzle alla base delle gambe.
Per il resto nulla posso dire, se non il fatto che mi lascia il dubbio che siano presenti 4 segnali del Brian Condor e 4 del Jet Pilder: 2 gialli; 2 azzurri; 2 verdi; 2 rossi.
Ci sono due possibilità:
1) ogni giocatore gestiva contemporaneamente le due navicelle del suo colore;
2) ogni giocatore poteva decidere quale dei due mezzi usare, e quindi di quale robottone prendere il comando;
3) se si giocava solo in due si potevano usare due colori.
Edit del 27 dicembre:
Un'amica (grazie Valeria) mi ha reso edotto dell'esistenza di "Google Lens", che permette una traduzione, seppur approssimativa, dei testi presenti nelle immagini. Quindi ho proceduto a sezionare le due pagine delle istruzioni per rendere più agevole al programma tradurre gli ideogrammi, e la succitata amica ha proceduto con la traduzione automatica.
Tra l'altro mi ha fatto notare che usando device differenti (prima lo smartphone poi il tablet) la traduzione cambiava, quindi il tutto bisogna prenderlo con le molle, ma è comunque una informazione in più.
Direi che questa prima parte sia tradotta benino, a parte quel "fare pipì" lassù... "Google Lens" è stato traviato dal nome "Popy" :]
Secondo le istruzioni dovrebbero essere presenti 5 puzzle di ogni robottone, ma questa non è la prima confezione del gioco che io vedo, ed in entrambe c'erano 4 pezzi per tipo.
Qui è un po' più confuso :]
Intuisco che i pezzi del puzzle potevano essere dati (non scambiati) agli avversari, che comunque tenevano gli eventuali pezzi eccedenti.
Ecco, la testa (come ipotizzavo nel resto del post) si poteva prendere solo nella casella dell'Istituto di Ricerca per l'Energia Foto Atomica.
Per entrare nella casella del Generale Nero dovevi avere il tuo Mazinga completo, immagino per combatterci.
Bisognava anche agganciare la navicella nella testa del tuo Mazinga, lo avevo detto! ^_^
Molto interessante questa ultima parte, che i fa comprendere che parte integrante del gioco, quindi non presente nelle due pagine del regolamento, sono le scritte in hiragana e katakana presenti nelle caselle del piano di gioco.
L'età consigliata dalla Popy variava dai tre anni all'asilo!
Quindi i bambini giapponesi del periodo erano molto più svegli di noi loro coetanei italiani... ^_^
A quanto pare c'erano giochi in scatola di diverse serie robotiche, almeno una del Getter, con maggiori gradi di difficoltà. Sarebbe bello anche solo poter vedere le confezioni.
I due scatolotti con Mazinga Z ed il Grande Mazinga contengono quattro puzzle ognuno.
Da notare che ogni pezzo del puzzle è indicato sulla scatola.
Il puzzle del robottone è formato da:
2 gambe; 2 braccia; 2 ali; il torace, il Raggio Gamma; la testa.
I 9 pezzi del puzzle andavano incastrati sul tabellone nel punto del colore del proprio robottone, chiaramente partendo dalle gambe, ergo immagino che per ultimo si posizionasse la testa, e forse alla fine il proprio segnalino/navicella si agganciava al robot?
Il piano di gioco presenta le caselle in cui si possono ottenere gambe, braccia ed ali, ma non il torace, il Raggio Gamma e la testa, quindi questi ultimi tre pezzi devono essere conquistati in altro modo.
Inoltre le due coppie di Mazinga hanno queste caratteristiche:
un Mazinga Z con il primo puzzle rosso;
un Mazinga Z con il primo puzzle giallo;
un Grande Mazinga con il primo puzzle verde;
un Grande Mazinga con il primo puzzle azzurro.
Ne consegue che non c'è:
un Mazinga Z con il primo puzzle verde;
un Mazinga Z con il primo puzzle azzurro;
un Grande Mazinga con il primo puzzle giallo;
un Grande Mazinga con il primo puzzle rosso.
Solo che i segnalini rappresentanti il Brian Condor e il Jet Pilder ci sono di tutti i colori, mistero...
Perché nei giochi in scatola italiani di Goldrake, Mazinga Z, il Grande Mazinga (ma anche Jeeg) c'erano nella confezione degli segnalini anonimi? T_T
Ci sarebbe voluto così tanto a costruire uno stampino che ci facesse muovere un vero mezzo visto nella serie tv?
Di seguito ho scannerizzato o fotografato le varie parti del piano di gioco, sia per farne apprezzare i disegni (e gli ideogrammi), sia per cercare di far comprendere la meccanica di gioco.
I sei personaggi della roulette sono:
1 = Mazinga Z;
2 = Grande Mazinga;
3 = Tetsuya Tsurugi;
4 = Bosso Robot;
5 = Kenzo kabuto;
6 = Generale Nero
Chiaramente Mazinga Z vale la metà del Guretto e Koji Kabuto manco è presente :]
Giochiamoloooo
RispondiEliminaQuando finisce il pandemiaonio venuti e qui ci facciamo una partita ;)
EliminaPandemia onion venuti
RispondiEliminaTi serve un correttore di bozze, si offre kuro
Pandemiaonio era voluto, una crasi tra pandemia e pandemonio ^_^
Elimina"venuti" un errore :]
Comunque un'amica mi ha detto una volta che l'ideale sarebbe rileggere uno scritto dopo un giorno, ciò permetterebbe di notare maggiormente gli errori. A me ci vorrebbe una settimana ^_^
Veramente spettacolare, le illustrazioni sono stupende.
RispondiEliminaTi dico, dal vivo è ancora più bello che nel video o nelle immagini, ma di molto ^_^
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