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lunedì 22 luglio 2013

Petropolis - Editrice Giochi (1976)



Edit del 21 ottobre 2019:
Ho recuperato un articolo su "TV Sorrisi e Canzoni" del dicembre 1976 proprio su Petropolis:
"Impariamo a giocare coi miliardi degli sciecchi", di Paolo Cucco - "TV Sorrisi e Canzoni" dal 28 novembre al 4 dicembre 1976


Di cloni del Monopoli è pieno il mondo dei giochi in scatola, Petropolis era uno di questi cloni. Personalmente lo preferivo all'inflazionato Monopoli, in fondo il soggetto era il petrolio, e le nazioni che lo estraevano, quindi un qualcosa che in quegli anni apprendevamo a scuola (e ascoltando  qualche TG) essere di importanza fondamentale per il mondo.
In cortile non era l'unico ad averlo, penso ci fossero almeno altri 3 bambini che lo possedessero, ergo ci giocammo parecchio.

La meccanica di gioco è praticamente identica a quella del monopoli. Al posto delle case e degli alberghi ci sono le torri petrolifere di trivellazione e le piattaforme, al posto di "Vicolo Corto" e "Vicolo Stretto" ci sono l'Arabia Saudita e l'URSS, al posto delle carte Probabilità e Imprevisti ci sono le carte del Telex.

                               



                              



 Il contenuto della confezione.













 Il tabellone.




















I petrodollari con l'effige del Cammello e l'intestazione della Banca del Mondo, o Banca Mondiale, che dir si voglia. Di certo soldi più "veri" di quelli del Monopoli.















I titoli di proprietà. Sotto i 2 verdi scuri di maggior valore.
E' curioso che in questi decenni alcune nazioni considerate povere produttrici di petrolio siano oggi tra le più ricche.
Se avete voglia fatevi il conto in quante di queste nazioni abbiamo fatto guerre in questi ultimi decenni, oppure ci sono state rivoluzioni.













Con grande lungimiranza gli autori del gioco misero l'Iraq e il Kuwait nel medesimo gruppo, anticipando di molto il tentativo di Saddam.
La Russia, pardon, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche valeva solo 200 mila petrodollari, un po' sottostimata.
Chissà perché la Cina era assieme all'URSS, per il regime comunista? E allora perché come terza c'era la Norvegia?












L'Argentina produce ancora petrolio?
Il Venezuela fu decisamente sottostimato...




















Tanto per fare un paragone tra le stime di allora del gioco e l'attualità di seguito vengono elencati i primi 20 paesi produttori di petrolio nel mondo nell'anno 2001 da Wikipedia:

Paese Milioni di barili   % sul totale
1 Arabia Saudita Arabia Saudita 4.073 13,2%
2 Russia Russia 3.752 12,8%
3 Stati Uniti Stati Uniti 2.861 8,8%
4 Iran Iran 1.577 5,2%
5 Cina Cina 1.492 5,1%
6 Canada Canada 1.285 4,3%
7 Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 1.212 3,8%
8 Messico Messico 1.072 3,6%
9 Kuwait Kuwait 1.045 3,5%
10 Iraq Iraq 1.021 3,4%
11 Venezuela Venezuela 993 3,5%
12 Nigeria Nigeria 896 2,9%
13 Brasile Brasile 800 2,9%
14 Norvegia Norvegia 744 2,3%
15 Kazakistan Kazakistan 672 2,2%
16 Angola Angola 637 2,1%
17 Algeria Algeria 631 1,9%
18 Qatar Qatar 628 1,8%
19 Regno Unito Regno Unito 401 1,3%
20 Indonesia Indonesia 344 1,1%
Resto del mondo 4.620 15,8%





Totale 30.505 100%




49 Italia 40,2 0,1%



Il contenuto dei Telex, che sostituivano nella meccanica di gioco le carte Probabilità e Imprevisti.
















Le azioni da compiere erano meno varie di quelle del Monopoli.































Quando si finiva in bolletta si poteva ipotecare i titoli di proprietà, si riceveva dalla Banca Mondiale la metà del loro valore, venivano girati sul retro, e non si poteva più ricevere le royalties.













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