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martedì 26 agosto 2025

Telepiù dal 31 gennaio al 6 febbraio 1981 - "Candy Candy si deve sposare" + 4 "Teleproteste"


Nel precedente post ho recensito un saggio su "Candy Candy", in cui viene trattata la questione del cambio di finale in Italia, in cui Candy viene buttata tra le braccia di Terence per un futuro matrimonio, mentre il finale nipponico resta aperto, senza alcun vincolo sentimentale certo per la biondina tuttalentiggini:

Ma perché e come in Italia il finale venne modificato in modo da far credere alle giovani telespettatrici e giovani telespettatori che Candy e Terence potevano rimettersi assieme?

Nelle settimane precedenti la redazione di "Telepiù" aveva indetto un concorso per far scrivere il proprio finale preferito alle appassionate e agli appassionati della serie, con questo numero di fine gennaio ed inizio febbraio venivano pubblicate alcune lettere e le vincitrici/vincitori del concorso.
Ci metto anche il maschile, perché anche i maschietti scrissero le proprie lettere con il finale alternativo/preferito (io non ne avrei mai avuto il coraggio...).
In un primo momento volevo inserire solo l'articolo su Candy e il suo matrimonio, ma poi mi è sembrato più interessante postare tutto il numero di "Telepiù", comprese quattro "Teleproteste" inerenti la programmazione televisiva dei cartoni animati giapponesi.
Il numero in questione presenta vari articoli, tra cui uno sul telefilm "Dallas" ancora alla "Rai", uno su una trasmissione "Rai" condotta da Pippo Baudo e Barbara D'Urso, un'intervista alla coppia Vianello e Mondaini, infine un paio di articoli su trasmissioni delle tv private locali, tra cui uno sulle sigle televisive disegnate dai bambini.



La rubrica "Teleproteste" aveva lo scopo di esprimere il proprio dissenso rispetto ai palinsesti delle tv private e della Rai, nel numero ne sono presenti ben quattro:
Cara, crudele mamma Rai...
Liti in famiglia
Daitarn III a grande richiesta
Ufo Robot in estinzione?

Il primo dimostra che alla fine, per quanto non fosse facilissimo da seguire in quanto a trama e ritmo, Capitan Harlock aveva un suo zoccolo duro di appassionati, una bambina, tra l'altro.
Il secondo ci ricorda che lo streaming è una manna, come lo è stato il videoregistratore prima e le VHS/DVD dopo. Chi non c'era davanti alla televisione non può capire le scelte drammatiche che ci trovavamo a fare ogni santo giorno
Il terzo mi fa sorgere un dubbio sul tasso di natalità di Belvedere nel mantovano, 100 ragazzi in un paesello di 700 anime?
L'ultimo dimostra che pure noi ci eravamo accorti che la Rai, all'inizio del 1981, aveva un po' molato le serie robotiche. Molto bello il disegnino   :]


Parafrasando Manzoni: "Questo matrimonio s'ha da fare!"  ^_^

Chissà se il secondo lungometraggio italico di "Candy Candy", con il finale che vira sul legame affettivo tra Candy e Terence, venne approntato ed impacchetto a causa di queste lettere/desideri:


Si noti che il primo è un maschietto, è anche l'unico tra quelli presenti.




Concetta Di Prisco, pur essendo in minoranza, forse ci azzeccò più di altri.


La lettera Sabina Nanni + altre 25 compagne di classe, tutte 15enni, oggi le 15enni guardano K-drama  :]

Già che c'era la rivista informava (pubblicizzava) dell'uscita di "Candy Candy con il disco":

(al link sopra ci sono anche le altre tre parti)


Tra i vincitori mi pare di aver contato due maschietti.



I film di Franco e Ciccio non me li perdevo mai   ^_^


Se si cerca nel blog, ho già inserito vari contenuti su "Dallas".


Se la Rai aveva un po' abbandonato il genere robotico, sulle tv private restava abbastanza in auge, comprese serie che non ebbero mai un finale, ai tempi...


La programmazione domenicale di "Telepadova" sembra quella di un canale tematica di anime, la stessa cosa capitava per alcune emittenti del milanese.


Il fatto che io non abbia nessun ricordo del programma "Scelti da voi" presentato da Katia Svizzero, non vuol dire che non lo seguissi, anche perché era trasmesso da "Antenna Nord".
Lo scritto ci informa che la trasmissione nasceva proprio contro le polemiche scatenatesi sull'influsso negativo dei serials sui giovani telespettatori.


Non ho pubblicato questo numero di "Telepiù" perché è mancato Pippo Baudo, ma l'articolo c'era, quindi mi pareva avesse senso mostrarlo.


Un po' di cattivo gusto le domande sui possibili tradimenti...

 

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