Qualche consueta premessa ^_^
Intanto mi pare di essere diventato il gazzettino della "Sprea Editori", non è una critica, ma voglio solo evidenziare che la casa editrice ha forse trovato un canale, le edicole, per far giungere del materiale che può interessare i cultori del passato (non i nostalgici, e nel caso sempre nel senso buono del termine) di anime, fumetti e videogiochi.
Preciso che la rivista l'ho comprata in edicola, e a differenza di "Bim Bum Bam Story" che era incellofanato, questa lo si può sfogliare, tanto per capire se possa valer la pena spendere 12,90 euro.
Ne vale la pena?
Proseguo con le premesse...
Io non sono un esperto di videogiochi e neppure di computer (di quelle elencate ne ho una sola), benché qui sul blog di materiale di questo tipo ne posto (link 1 ; link 2 ; link 3; link 4), e quando ho letto che l'arco temporale dello speciale copriva 20 anni a partire dal 1980, quindi cancellando l'archeologia delle console, avevo storto parecchio il naso.
Il periodo preso in esame è troppo lungo (due decenni!) per dare una panoramica un minimo valida, inoltre mancano le primissime console:
Manca, per esempio, il Dreamcast, la console coeva della "Play Station 1" che, pur essendo più potente, perse la battaglia perché i videogiochi erano più difficili da piratare, mentre quelli della console Sony li copiava pure un bambino delle elementari... quando la pirateria fa comodo si chiude un occhio, anzi due ^_^
Chiaramente un lettore più esperto di me potrà annotare altre mancanze oppure, di contro, esaltarsi per la presenza di macchine che nessuno cita mai.
Nel numero 5 di "Anime Cult" il Ceo aveva annunciato questa pubblicazione sulle console e computer vintage (hanno mantenuto la promessa), spiegando che la pubblicazione era in origine inglese, quindi subodoravo che le informazioni presenti non fossero legate al nostro immaginario.
La morale finale di tutte queste premesse è che mi ero riproposto di non acquistarla, ma poi, come si vede qui, l'ho fatto :]
Ergo, vale la pena spendere 12,90 euro?
Personalmente, stante le premesse di cui sopra, no.
Poi il 15 giugno, quando uscirà il secondo volume, lo sfoglierò, tanto per capire se saranno presenti le tante console non inserite in questo primo numero oppure il secondo volume coprirà l'arco temporale dal 2000 ai giorni nostri. In questo secondo caso il tema non mi interesserà.
Ma le mie critiche si limitano a queste elencate qui sopra?
No ^_^
Io detesto consultare qualcosa che non procede in ordine cronologico, magari posso comprendere i motivi di questa scelta, ma mi viene l'orticaria... e in questo caso non ne capisco neppure il perché...
Come si può vedere sopra le console e i computer non solo non vengono elencati in ordine cronologico, ma non sono neppure stati divisi per i due generi.
Si crea una doppia confusione temporale e tematica.
Dato che la pubblicazione originaria inglese è stata comunque rieditata dalla redazione della Sprea, sono presenti accenni anche al mercato nostrano, cosa costava organizzarla con un minimo di raziocinio?
Come si può vedere dal riquadro a destra, il sommario rimesso in ordine di pagina (neppure le pagine sono in ordine crescente!) dimostra il caos temporale e di tematica che è stato scelto.
Non ho capito, tra l'altro, perché sia stato inserito il "Gamecube" che è del 2001...
Finito con le critiche?
Chiedo scusa, ma no >_<
Come si può vedere dal collage che ho fatto qui sopra per alcune console e computer è presente un mini box con dati tecnici ed informativi, ma per altre console e computer non è stato inserito, perché?
Immagino che le informazioni siano disponibili, quindi o le inserisce sempre oppure mai.
Oltre all'hardware lo speciale dedica alcune pagine ai videogiochi che si potevano giocare su queste console e computer.
C'è una prima doppia pagina (di cui inserisco solo quella di sinistra) con i primi 10 videogiochi, segue una doppia pagina con un numero variante dei successivi, che reca l'elenco con i titoli a sinistra e l'immagine di un quadro per il restante spazio.
Il tutto un po' troppo in piccolo.
Come era stato annunciato questa versione italica deriva da una pubblicazione inglese.
Peccato, immagino che ci sarebbe da scriverne di cose interessanti sull'era dell' 8 bit.
RispondiEliminaSolo il fatto che in edicola si potessero comprare a poco le cassettine con le versioni tarocche di giochi costosi meriterebbe un approfondimento.
E poi era l'epoca d'oro della pirateria, totalmente libera ... bastava copiare la musicassetta con un registratore double deck ... :D
Vecchi ricordi di un mondo perduto.
Però quel mondo penso fosse tutto italiano, lo speciale è di matrice inglese.
EliminaMagari facevano così anche nella perfida Albione :]
In Inghilterra offrivano addirittura dei soldi a chi denunciava i copiatori di cassette e dischetti come me.
EliminaSo che non ti piace troppo l'albionico idioma ma metto lo stesso un link che spiega tutta la storia. La parlata è abbastanza comprensibile, e in più fa morire dal ridere
https://www.youtube.com/watch?v=zFd60nCBygg
Non è che non mi piace l'idioma, è che non lo capisco ^_^
EliminaComunque la traduzione automatica dei sottotitoli di Youtube con l'inglese di solito funziona benino, proverò a leggerli ;)
http://selvy.altervista.org/Pagina_5.htm
RispondiEliminaStavo per mettere il link nello spam, forse è meglio aggiungere mezzo rigo di commento, altrimenti c'è il rischio che sia Blogspot a metterlo nello spam ;]
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