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martedì 4 luglio 2017
"Famiglia TV" dal 19 al 25 ottobre 1980 - "Cacciati dal video i robot giapponesi", di Carlo Silvani + "Dopo Heidi e Remi ecco Anna dai capelli rossi", di B.C. + perla finale!
Dopo parecchi Tv Sorrisi e Canzoni, qualche Telepiù, un Radiocorriere TV, un Onda TV e un Telesette, allargo un po' la panoramica delle riviste televisive con questo "Famiglia TV", che personalmente non rammento in nessun modo. Di certo a casa mia non è mai stato acquistato.
I programmi televisivi venivano esposti in due tranche, nella prima i tre canali nazionali Rai più qualche tv locale divisa tra nord e centrosud, nella seconda parte una pagina per giorno di altre tv locali del nord e centrosud Italia. Ergo le tv locali presenti non sono moltissime, pur rappresentando un panorama nazionale delle televisioni private, che nelle altre testate non è presente, in quanto le tv locali sono di una sola zona specifica del paese.
Cambia la testata, ma l'attenzione per i cartoni animati giapponesi non diminuisce, infatti sono presenti ben due articoli sugli anime del periodo. Il titolo del primo articolo rende ben conto di quale fu l'epilogo in Rai della polemica suscitata dai 600 genitori di Imola dell'aprile precedente:
"Cacciati dal video i robot giapponesi"!
In realtà nello scritto di Carlo Silvani non ci si dilunga molto sulla polemica inerente la diseducatività degli anime, viene data per conosciuta ed assodata, spiegandone solo il risultato finale, cioè niente più robottoni, sostituiti da altri cartoni (italiani), programmi vari ed un nuovo cartone animato giapponese ^_^
Molto più interessante, dal mio punto di vista di ricercatore di castronerie sugli anime a mezzo stampa, è il secondo articolo, che dovrebbe limitarsi a presentare "Anna dai capelli rossi", ma dato che l'autore (o l'autrice) conosce solo il romanzo di Lucy Maud Montgomery, pensa bene di buttarci dentro il famigerato "segretissimo elaboratore elettronico"... Isao Takahata ringrazia...
La perla finale presente nel titolo è l'ennesima prova di quanto la baggianata sull'uso dei computer da parte degli animatori giapponesi fosse radicata....
In uno degli articoli viene dato conto dell'inchiesta televisiva fatta dal giornalista Carlo Sartori sulle televisione nel mondo. Quindi parliamo di un'inchiesta televisiva, non di un giornalista che scrive su un quotidiano pressato dal dover mandare in stampa il giornale, che ha visto vagare l'autore per mezzo mondo ed analizzare le tipologie di programmi prodotti dalle tv più importanti del pianeta.
Il giornalista parla del ritmo che gli statunitensi danno alle notizie, della qualità dei programmi storici della BBC, ed anche della tv giapponese:
"I giapponesi sono da parte loro i migliori dal punto di vista dello sviluppo tecnologico-produttivo. Nel montaggio dei filmati, a disegni animati e non, ad esempio, utilizzando un computer, realizzano in un giorno la mole di lavoro che un'altra TV del mondo svolge in una settimana.".
"A disegni animati e non", mi pare che le due categorie siano abbastanza differenti.
Quindi ciò che si poteva leggere su Anna dai capelli rossi a pagina 9, veniva confermato da Carlo Sartori a pagina 12.
Ricomincio dal primo articolo sulla sconfitta alla Rai degli invincibili robottoni giapponesi, che è fondamentalmente incentrato sulla programmazione autunnale/invernale di "3, 2, 1... contatto!".
Nella didascalia della pagina di sinistra si può leggere:
"Mazinga, il supereroe spaziale, lascia il posto alla tenera Anna dai capelli rossi...".
Io avrei scritto:
"Mazinga Z, non concluso... che non è un supereroe spaziale, in quanto non è mai uscito fuori dall'atmosfera terrestre, lascia il posto alla tenera Anna dai capelli rossi...", ma vuoi mai che i giornalisti conoscessero questi particolari secondari?
Per quanto io non sia un fan di Mazinga Z, è centomila volte meglio dell'ispettore Nasy... >_<
A voler fare i pignoli, Anna è nata in Canada, e poi è stata adottata dai giapponesi.
"Come loro (Heidi e Remi), infatti, è stata "realizzata" dai disegnatori giapponesi su indicazione di un segretissimo elaboratore elettronico, anche se la sua vera nascita risale a qualche decennio fa, ad opera di una semplice penna stilografica e molta fantasia".
Allora, tralasciando che Isao Takahata esegue a mano i propri disegni animati ancora oggi, figuriamoci negli anni 70... sarebbe chiedere troppo che il quasi anonimo autore faccia pace con il suo cervello?
Ma se l'anime è tratto da un romanzo del 1908, come poteva il "segretissimo elaboratore elettronico" indicarne la creazione ai disegnatori giapponesi?!
Ma si può scrivere una cosa ed il contrario di essa in sole 8 righe?! T_T
Avverto che ho scannerizzato solo alcuni degli articoli presenti nel sommario, erano poco interessanti.
Da leggere con attenzione la lettera di Anna Careddu, altro che lavorare in fabbrica...
L'articolo completo da cui ho estratto la perlata del computer per il montaggio dei disegni animati giapponesi.
Questa era una trasmissione che andava in onda sulla Rete 1 (il canale istituzionale!) della Rai in seconda serata, sarebbe interessante poterla vedere, almeno la parte inerente le tv giapponesi >_<
Quintarete ne trasmetteva di cartoni jappo!
Ho trovato molto più interessante i palinsesti delle sole tv locali.
Arriva la Yamato!
In tutta la rivista si può leggere spesso il telefilm Star Trek, sempre scritto correttamente, poi gli dedicano un riquadro e scrivono Star Treck... T_T
La puntata di Spock senza cervello ^_^
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Se non ricordo male, Famiglia TV era un approfondimento "televisivo" di Famiglia Cristiana (che aveva già una sua guida ai programmi). Però aveva un suo costo... boh, a me sembra di ricordarmelo. Poi la redazione è la stessa di Famiglia Cristiana, Roma via della Conciliazione...
RispondiEliminaInteressante davvero la lettera di Anna Careddu. Qualcuno con una mentalità un po' spregiudicata potrebbe riflettere così: "Ma se io ad Anna do tutto questo conforto solo con documentari, presentatori, quiz e telefilm, se lei mi è così grata... magari un giorno potrebbe anche votare per me... "
Ma no... il consenso fondato sulla televisione... ma chi vuoi che ci caschi...
A me aveva colpito la vita che conduceva questa signora: curava la famiglia, gli animali, l'orto... praticamente 20 ore al giorno...
EliminaRiprendo a leggermi alcuni tuoi post vecchi. Quanti ricordi leggendo i palinsesti e ha hit parade. Questa rivista però non l'ho mai letta.
RispondiEliminaTre Due uno contatto me lo ricordo ancora 😄
Sulla trasmissione ci devo essere articoli in vari post di riviste
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