Una premessa è d'obbligo per inquadrare meglio le due lettere al quotidiano, con relative risposte del Direttore, pubblicate da "Il Giornale" il primo ed il cinque maggio 1980, che riguarda il clima da caccia alle streghe che si era scatenato nell'aprile del 1980:
600 genitori di Imola 1
600 genitori di Imola 2
600 genitori di Imola 3
600 genitori di Imola 4
600 genitori di Imola 5
Alla fine di questo post inserisco tutti gli articoli del solo mese di aprile del 1980 (ben 39) presenti nel blog (ma ne ho altri), e quasi tutti derivano dalla petizione anti Goldrake e Mazinga dei 600 genitori di Imola. Non tutti e 39 gli articoli sono anti Goldrake, c'era anchi chi lo difendeva, seppure una minoranza.
Questi genitori di Imola, alla fine, chiedevano solo un minor bombardamento di anime robotici, non la loro censura, però non sempre i loro toni furono moderati, e sappiamo che il giornalismo italico adora la santa inquisizione a tempo determinato, possibilmente contro obiettivi non potenti, che non si possano vendicare a medio o lungo termine. In particolare i cartoni animati giapponesi parevano il bersaglio ideale per scatenare le ataviche paure italiche del diverso.
Quindi le due lettere della rubrica "La parola ai lettori" vanno ben contestualizzate, e bisogna, a mio parere, notare il leggero cambio di opinione di Indro Montanelli, il Direttore.
Intanto gli autori delle due lettere sono una ragazzina di 13 anni (Lorenza Cordovani) e un adulto (Flavio Nucci), e benchè entrambe difendano Goldrake e Mazinga io tenderei a dare più credito a quella della mia coetanea Lorenza, perchè scevra da interessi politici.
Lei difendeva Goldrake e Mazinga perchè era arrabbiata per le ingiuste critiche mosse da gran parte degli adulti, come lo ero io.
La prima risposta, quella alla ragazzina tredicenne, quasi giustifica le polemiche di aprile, il Direttore, pur ammettendo di non conoscere l'argomento, le fa un discorsino sul fatto che la violenza è violenza. Cosa vuol dire che se prendi uno schiaffo reale è peggio che vederlo in televisone?
Io credo che Lorenza e noi altri, seppur piccoli, ci arrivavamo da soli che la violenza reale fosse diversa da quella irreale...
Eppure Lorenza aveva scritto cose assolutamente logiche, forse avrebbe meritato che la sua/nostra opinione fosse presa più seriamente.
C'è da dire che già il fatto che un direttore di un quotidiano rispondesse ad una tredicenne, era una cosa inconsueta.
Più attenzione ebbe la lettera dell'adulto.
Flavio Nucci, invece, coglieva l'occasione, di certo in buona fede, per
togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro le contraddizioni della
parte politica avversa. Infatti, secondo me, compie anche qualche errore
nella sua arringa difensiva, a dimostrazione che, invece analizzare con attenzione i contenuti di
quei cartoni, era partito con il suo pistolotto politico.
Il punto 1 poteva andare bene per Actarus, ma per Tetsuya Tsurugi o Haran Banjo? E cosa dire di George Minami in Tekkaman?!
Neppure il punto 2 corrispondeva al vero, al contrario furono proprio gli anime a mostrarci che anche i cattivi potevano avere dellle motivazioni valide, magari non lecite o buone, ma comprensibili. In più capitava che i buoni si facessero prendere la mano da sentimenti di vendetta (vedi George Minami), commettendo atti ingiusti.
Il punto 3 non era sempre vero, in quanto spesso i cattivi erano
totalmente terrestri (Mazinga Z, Danguard, Gundam), oppure erano alcuni dei buoni ad
essere dello stesso pianeta dei cattivi, o comunque degli alieni.
Il punto 4 probabilmente era corretto.
Il punto 5 sono seghe mentali politiche che nulla avevano a che fare con gli anime, o almeno io quelle cose non ce le ho mai viste.
Nella seconda risposta, ad una lettera un po' più politica di quella di Lorenza, Montanelli prende in totto le difese di Goldrake, ma il motivo, dal mio punto di vista, fu quello sbagliato:
Se a sinistra danno addosso a Goldrake, allora a destra lo difendiamo.
Magari Montanelli, che di certo aveva cose un pelino più importanti su cui scrivere, venne informato da qualche collaboratore su come si stavano schierando i vari opinionisti politici, e quindi prese una posizione più precisa (mia ipotesi basata sul nulla).
I 39 articoli dell'aprile 1980: