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martedì 5 gennaio 2016

"Il tesoro del castello senza nome" 5 e 6 (Les Galapiats - 1969) - Yamato Video



Tanto per cambiare passerò per ripetitivo, e probabilmente lo sono anche, ma "Il tesoro del castello senza nome" è un "I Goonies" all'ennesima potenza, con l'unica differenza nei toni umoristici. Nel film di Spielberg ci sono di certo più battute, in pieno stile commedia americana, mentre Jean-Loup e soci ne fanno ben poche, e quando le fanno sono poco riuscite, ma in fondo questo non era un telefilm comico!
Era un telefilm d'avventura, con la "A" maiuscola!
Il mito dei film degli anni 80, e di tutto ciò che venne prodotto in quel decennio, nasce anche dalla religiosa opera di santificazione dei fan degli anni che vanno dal 1979 al 1990. Per loro tutti gli anni 80 sono stupendi ed irripetibili, ne ho conosciuti parecchi con questa fissa, sarà che io sono cresciuto a cavallo di due decenni, quindi non ho il medesimo imprinting, però "Il tesoro del castello senza nome" è la prova lampante di come un telefilm del 1969, trasmesso in Italia negli anni 70, sia ben superiore ad un film di cassetta del 1985.
Per chi volesse la recensione delle prime quattro puntate sono nei due post sotto:
"Il tesoro del castello senza nome" 1 e 2 (Les Galapiats - 1969) - Yamato Video

"Il tesoro del castello senza nome" 3 e 4 (Les Galapiats - 1969) - Yamato Video

Avevamo lasciato Bruno e Jean-Loup mentre pedinavano il capo della banda, con la scoperta di un misterioso appuntamento notturno, cosa faranno ora i ragazzi?
Chiameranno la polizia?


Ovviamente no, si dividono in gruppi per controllare i movimenti al castello.
Inutile dire che Jean-Loup si piazza con Marion :]






I brutti ceffi escono dal castello.
Alla fine della puntata precedente era stato detto che l'appuntamento era per le due di notte, io direi che al massimo sono le 21. Cosa ammessa da Marion, mi pare.


 Si piazzano per fare delle segnalazioni.


Ma se devono farsi vedere dall'alto, perché usano dei lampeggianti che illuminano orizzontalmente?
Vabbè, bisogna pur risparmiare su qualcosa.



Dall'elicottero vengono sbarcati dei pesanti contenitori in legno (veramente pesanti, non vuoti, basta vedere le espressioni di chi li porta...), ma scendono anche una donna ed una bambina.



 La bimba scappa, o per lo meno cerca di farlo...


... viene ripresa e...



Si becca un sonoro ceffone, in realtà viene mostrato solo il gesto, la bimba non viene picchiata, almeno spero...


Vorrei far notare quanto gli attori passino vicino al rotore posteriore FUNZIONANTE dell'elicottero, per di più con una illiminazione scarsa. Sarebbe bastato un errore del pilota o una folata di vento per trasformare il telefilm in un horror splatter!
Nel video il pericolo è ben più chiaro.



Questa è l'espressione degli attori che trasportano le casse su un sentiero scosceso, per me le casse erano veramente pesanti.


Contrabbandieri? Traffico di droga? Di armi? Rapitori di bambini?
Alen fa sensatamente notare che forse sarebbe il caso di chiamare la polizia, ma viene zittito da Bylock  ^_^


Ormai è giorno, e i ragazzi si sono divisi in due gruppi per tenere sotto controllo gli abitanti del castello. Ovviamente Jean-Loup sta con Marion :]
I ragazzi commentano che non hanno visto nessuna news ai TG sul rapimento di una bimba, quindi non possono arrivare a conclusioni affrettate.




Vedono la bimba, che si chiama Vanessa, che gioca con una bambola.


Patrick, senza controfigura, si precipita gù da una scala di una decina di metri con il metodo che si vede sotto, questo perchè deve andare a cercare un modo per contattare Vanessa.




In questa sua ricerca Patrick usa, in sequenza: cavallo, auto e bici.
Quest'ultima non è ben specificato a chi la prenda, o la rubi.






Finalmente raggiunge suo cugino, il signor Bernard, il dialogo non si sente.
Cosa gli avrà chiesto?



Un aereo radiocomandato!
Altro che i droni di oggi!



Marion scrive un messaggio per la bambina.



Ecco, magari se Patrick evitasse di giocarci, col rischio di attirare l'attenzione... ma che bello il giro della morte!



 La bambina pare un perplessa dall'atterraggio del modellino.



Come era anche immaginabile il rumore del motorino dell'aereo attira l'attenzione del più simpatico dei cattivi, l'energumeno, che strappa il biglietto a Vanessa.


Lo legge e...




... si fa prendere da un leggero scatto d'ira :]
Sarà assai contento il cugino Bernard ^_^


Prende la bambina con ben poca delicatezza, la trascina su per le scale, e poi la getta letteralmente nella cella.


Ok, essere realisti... immagino che i genitori della bimba non fossero presenti al momento di girare la scena.



L'energumeno avvisa il capo del tentativo dei ragazzi, e considerando che li avevano già avvertiti una volta, propone una missione puntiva. Ma il capo è assai british, e non si scompone molto, ma l'energumeno si...


 Infatti esce di volata e va a cercare i ragazzi.


E gli spare pure!
I Goonies sono delle mezze calzatte...


Li insegue pure nel bosco, ma Patrick gli aizza contro Ringo (non Gattuso...), che mette in fuga l'energumeno, facendogli cadere pure la pistola!



Jean-Loup la raccoglie, ora i ragazzi sono pure armati!
Finisce così la quinta puntata.


 Sarà giunto il momento di chiamare sta cacchio di polizia belga?


Manco per sogno!
Questi sono dei duri, mica i Goonies!
La puntata si apre con un Jean-Loup che si lancia in un discorso altamente paritario:
non è un'impresa per donne!
Marion non si scompone neanche un po', e gli risponde:
"Se fossi un maschio avresti obbiezioni?"
Quindi nasconde i suoi stupendi capelli biondi sotto un cappello.



Ora è anch'essa un maschio...

T_T
Giammai!


Dopo questo scempio il gruppo riparte, ma per fare cosa?


 Nulla di particolarmente rischioso, prima scalano le mura esterne del castello.


 Poi, visto che un portone è chiuso dall'interno, Bruno e Jean-Loup si occupano di scalare la torre...


 Almeno in questa scena mi auguro abbiano usato una controfigura...


 Mentre Jean-Loup sale, Bruno sta ispezionando la torre.



 Ora Bruno e Jean-Loup hanno fatto entrare tutto il gruppo, ma cosa faranno?


 Intanto tirano fuori la pistola.


Poi da una grata vedono la banda intenta a fondere dell'oro, il contenuto delle casse di legno arrivate in elicottero.





Jean-Loup spiega al gruppo la sua intuizione basata su quello che aveva letto sui quotidiani:
quelli non sono i lingotti dei templari che cercavano loro, ma quelli rubati da una banda alcuni giorni prima a Londra, durante una rapina in cui vennero uccisi tutti gli agenti del furgone tranne l'autista.
A questo punto anche Bruno propone di rivolgersi alla polizia.


 Mentre stanno per uscire vedono la donna che scende dalle scale.



E a Jean-Loup viene in mente che forse la donna aveva portato del cibo alla bambina, quindi nella torre ci dovrebbe essere la sua cella. Ergo l'idea di chiamare la polizia passa in secondo piano, ed il gruppo si lancia al salvataggio di Vanessa.


 Bylock viene lasciato da basso a fare la guardia.


 Trovano Vanessa.



La bimba piange... e bella forza... sola in una cella dentro una torre oscura...



 La tranquillizzano e poi iniziano la fuga.


Devono percorrere un lungo tratto allo scoperto. Passare uno per volta impiegando molto tempo, oppure tutti assieme con il rischio di essere scoperti?



Ovviamente tutti assieme :]



La povera bimba è portata di peso per tutto il tragitto, non doveva essere molto a suo agio...


Arrivati ad un rifugio si fanno raccontare da Vanessa quello che le è capitato:
un giorno è stata rapita dalla sua casa di Londra.
Vanessa è la figlia dell'autista sopravvissuto, la banda l'ha rapita per obbligare il padre al silenzio.


Jean-Loup, che ormai è diventato il leader del gruppo, affida i nuovi compiti:
Bruno e gli altri andranno alla polizia e porteranno con loro Vanessa;
Lui e Patrick resteranno nascosti nel castello per sorvegliare la banda ed impedirne la fuga.
Da notare che la banda è colpevole, oltre che di furto e rapimento, di almeno un paio di omicidi.
Mica quelle schiappe della banda Fratelli dei Goonies...



La puntata si conclude con la bella Marion che pronuncia disperata il nome di Jean-Loup, terrorizzata per la sua incolumità.
L'amico Patrick può anche crepare :]


33 commenti:

  1. Primo, gli anni 80 nun se toccano :)
    Secondo, se vogliamo parlare di "chi ha copiato chi" il Castello ecc.. ricorda molto "the famous Five ", una serie di libri inglesi per ragazzi con protagonista una banda di medesimi intenti a ficcare il naso dove non dovrebbero .
    Ne fecero anche 2 film ( '57 e ' 64 ) e varie serie tv ( arrivate da noi ); probabilmente sono loro ad aver ispirato questa miniserie , che però non deve essersi cagato nessuno se non ha avuto seguito .
    E sinceramente non si fatica a capire il perché : nonostante il titolo suggestivo , le vicende sono blande, i personaggi scialbi e il mistero del castello poco attrente ( uno dal titolo si aspetta chissà che e invece...)
    Una buona idea usata male.
    Se i Goonies, che non è certo un capolavoro, è ricordato da milioni di persone, mentre questo telefilm è stato dimenticato dai più, un motivo c'è.

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    1. Ah, un mujaheddin degli anni 80!!! :]
      Inutile rammentarti che "I Goonies" avevano dietro Hollywood e Spielberg, questo telefilm è fatto in Belgio...
      Come sempre il proprio immaginario giovanile è più bello di quello degli altri, e quello mio, dei miei coetanei e coetanee è meglio di quello di tutti gli altri :]
      Ma il telfilm in questione lo hai mai visto?

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    2. Le definizioni date da Sam: "miniserie che non deve essersi ca***o nessuno" e "telefilm dimenticato dai più" trovano una smentita immediata nel fatto che il doppio DVD della miniserie è andato esaurito in tutti i siti in cui si vendeva (facilmente verificabile); è un segno tangibile della grande richiesta di molti nostalgici e cultori. Nessuna casa editrice pubblicherebbe in formato digitale un telefilm veramente "dimenticato dai più".
      Poi, è proprio vero che ognuno è convinto che i miti della propria infanzia e adolescenza siano qualitativamente, sociologicamente e artisticamente superiori a tutti quelli dei decenni precedenti o successivi. E' come una ruota.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Si che lo ho visto, tempo fa su You Tube ed è oggi discreto: si, ha quel fascino vintaggio, ma la storia è praticamente un episodio di Scooby Doo senza fantasmi, senza sketch comici, senza personaggi carismatici, senza vero divertimento.
    Non è che sia brutto in sè , ma non ha nulla per cui si faccia ricordare ( se lo hanno dimenticato tutti un motivo c'è) .
    Ora, è vero che i Goonies avevano un budget maggiore, ma volendo si poteva fare di più : anche gli inglesi non è che navigassero nell' oro, ma telefilm culto come il Dr. Who o Agente Speciale ( o i già citati Famous Five li hanno fatti.
    E' una questione di avere idee e di sapere i meccanismi narrativi per attirare la gente ( cosa in cui gli americani sono maestri).
    E un ultima cosa sugli anni 80 : è verissimo che spesso si tende a considerare la propria infanzia migliore degli altri e io stesso ho criticato certi atteggiamenti altrui ; ma a di là di questo, gli anni 80 sono stati oggettivamente mitici da un lato artistico/intrattenimento, visto che buona parte delle icone pop moderne ( di cinema, tv, musica, videogiochi, cartoni, fumetti ) sono nati in quel decenni e continuano ad essere sfruttate ancora oggi .
    E scusate se è poco. :)

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    1. Secondo me sottovaluti le scene girate dai ragazzi nel telefilm, non comuni, mai viste dopo.

      Scusami, ma i videogiochi come intrattenimento sono nati negli anni 70. Io giocavo ai cabinati da bar negli anni 70, e alla fine degli anni 70 sono arrivati i primi videgiochi casalinghi. Proto console e portatili.

      I cartoni (specialmente giapponesi) più rappresentativi sono quasi tutti degli anni 70, specialmente i robotici (Gundam?).

      I fumetti, per esempio Marvel, son tutti degli anni 60 e 70, da cui sono poi stati tratti i film di oggi.

      Per i film mi basta scrivere "Guerre Stellari", e non aggiungo altro.
      Fine :]

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    2. "Senza personaggi carismatici"?..."Personaggi scialbi?" E Marion allora? Tra la fine del 1976 e l'inizio del '77 noi ragazzini aspettavamo con ansia il mercoledì pomeriggio per estasiarci con quella sorta di apparizione Mariana adolescenziale in TV. Se questo non è carisma...

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    3. Marion... (segue sospiro d'innamorato) ^_^

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    4. Rileggendo il mio commento anonimo più in alto, mi rendo conto che forse ho confuso il carisma col fascino, ma resta il fatto che Marion era un personaggio tutt'altro che scialbo.

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    5. Le bastava uno sguardo per farci cadere cotti ^_^

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    6. Per Grazia Ricevuta: la mia fortuna fu il fatto che a neanche undici anni la vidi per la prima volta in bianco e nero (non c'era ancora la TV a colori) e meno male!... Altrimenti se avessi visto l'azzurro di quegli occhi ci sarei restato sul colpo e i miei mi piangerebbero da una quarantina d'anni! ;-D

      Angelo

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    7. Meglio ancora, aveva gli occhi grigi!!! :]

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  4. Ok, ma alcuni dei VG più famosi sono tutti anni 80 ( Street Fighter, Double Dragon, Supoer Mario, Castlevania, Pacman, Donkey Kong, Q-Bert, di cui ancora fanno nuovi giochi o vengono omaggiati al cinema.
    Vogliamo parlare dei miti cinematografici ( Freddy Krueger, Blues Brothers, Indiana Jones, Predator, Venerdì 13, Hellraiser, Poltergeist, i Goonies, ET , Rambo e mi fermo qui se no facciamo notte )?
    E i personaggi dei cartoni ( Ken, I cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball, i Transformer, i Masters, Jojo, Nausicaa, Creamy, Pollon , Macross, I Simpson, le Tartarughe Ninja ecc.. ) ?
    Glisso su fumetti e musica perché se faccio un papiro.
    E' vero che anche gli anni 70, (coem qualsiasi altro decennio ) ha sfornato la loro dose di miti, ma gli anni 80 sono ricordati con lepopardina malinconia ppropio perché la concentrazione di novità ( legata a qualità e innovazione) fu davvero altissima.

    Aggiungiamoci pure una situazione economica "rampante" rispetto alla depressione ciclica che c'è stata dagli ani 90 ad oggi e si capisce perché gli anni 80 sono considerati il nos plus ultra.

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    1. In ogni decennio trovi bei videogiochi, ma tutti questi nascono nel 1970.
      A me, per esempio, non garbano i film dell'orrore, ergo i titoli correlati sono film orrendi, ma vuoi mettere tutti quelli che hai citato con Alien?
      No dai, i Master no... T_T
      Pollon? :]
      Si vede che siamo di "epoche" diverse :]

      La musica è un caso a parte, c'è chi considera bella quella degli anni 90 T_T

      Eviterei la politica: Reagan, Margaret Thatcher, Craxi... no per carità... i danni di oggi nascono tutti dalla politica economica dei "rampanti anni 80"... una devastazione sociale che si protrae senza pietà.

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  5. Ma che c'entra che i vg nascono negli anni 70 ?
    Anche il cinema nasce ai tempi dei Lumiere ... ripeto: non nego che nelle altre decadi non nascessero opere seminali, ma appunto, gli anni 80 sono considerati mitici perché un gran numero di icone moderne ( che ancora oggi tirano) nascono tutte in quel decennio.
    Non 3 o 4, ma decine di decine di decine.
    Se poi vogliamo palare di fil m horror, , Alien, il primo era abbastanza noioso, si salva solo l' idea di partenza.
    Il vero mito , quello che ha marchiato a fuoco il personaggio nell' immaginario pubblico e che ha creato decine di imitazioni, è Alien 2 del 1986 ( diretto da quel James Cameron che creerà un altro capisaldo del cinema ottantino , Terminator)
    E poi gli anni 80 sono stati anche gli anni dell' emancipazione sessuale nel media televisivo ( almeno in Italia) .
    C'era un cliam di euforia artistica che spingeva i creativi a dare il meglio di se e a creare cose nuove e diverse non come oggi che si fanno solo prequel e remake di tutto perché non si sa più che cacchio inventarsi.
    Cavolo persino i film brutti degli anni 80 avevano idee innovative: guardati "robot Ninja " orrido film di cassetta che anticipa di quasi 30 anni l'idea alla base di film come Super e Kick Ass.


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  6. Ehi, capita di essere in disacordo, non c'è nulla di male :]
    Considerare il primo Alien noioso mi pare un po' esagerato, claustrofobico si, noioso no. Il secondo, per quanto bello, è già diventato la classica americanata.

    Come ho cercato di spiegare in questi post su "Il tesoro del castello senza nome", ma anche in altri, la forza di voi jihadisti degli anni 80 sta proprio in questo, aver trasformato la superiorità di quel decennio da un punto di vista legittimo, ma opinabile, in un dogma.
    Un esempio è il pretendere di trasformare una linea di giocattoli Mattel come I Master in mito unico ed irripetibile. Mi pare ovvio che a voi possano piacere, ma è come se io trasformassi il Big Jim o i soldatini Atlantic in un mito mondiale.

    Ribadisco, la vostra forza è la capillare opera esaltatrice degli anni 80, ne è un esempio il libro "Il mio primo dizionario degli anni 80":

    http://imagorecensio.blogspot.it/2015/01/il-mio-primo-dizionario-degli-anni-80.html

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  7. No aspetta: io non dico che i Masters siano chissà che capolavoro, ma è innengabile che hano fatto epoca: come hanno fatto epoca le tartarughe ninja, o i Transformers.
    O Voltron, ecc... poi stè cose possono piacere o meno, ma è innegabile che sono stati dei fenomeni del giocattolo non dico irripetibili oggi , ma quasi .
    E se oggi ci becchiamo nei negozi ancora i TF e le Tutles, o i my little pony , mentre Big Jim e i soldatini atlantic sono spariti nell' oblio , un motivo ci sarà , no ?

    E che He-man possa avere pietà di te, infedele ! :)

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    1. Come ho già scritto, "caèita di essere in disaccodo" :]

      Un giorno, quando io non ci sarò pià, qualche ex bambino di oggi ti magnificherà Peppa Pig, elevandola a mito imperituro. Tu ricordati di me in quell'occasione ;)

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  8. La definizione di Sam "telefilm dimenticato dai più" trova una smentita nel fatto che il doppio DVD della miniserie è andato esaurito in tutti i siti che lo vendevano (facilmente verificabile); è un segno tangibile della grande richiesta di molti nostalgici. Nessuna casa editrice pubblicherebbe in formato digitale un telefilm veramente "dimenticato dai più".
    Poi, tutti sono convinti che i miti della propria infanzia e adolescenza siano qualitativamente, sociologicamente e artisticamente superiori a quelli dei decenni precedenti o successivi. E' come una ruota.

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    1. Ma noi abbiamo ragione, i nostri sono il meglio!!! ;)

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  9. Per demolire completamente le definizioni "telefilm dimenticato dai più" e "con personaggi scialbi e poco carismatici" scritte dall'amico commentatore Sam, piuttosto soggettive e infondate, aggiungo un dato obiettivo e inconfutabile: appena si digitano in Google le prime tre lettere "béa...", la voce "Béatrice Marcillac" (l'interprete del personaggio di Marion) è la quinta suggerita automaticamente; se si aggiunge la quarta lettera "béat...", quella voce diventa addirittura la SECONDA più ricercata.
    Risultato evidente che siamo tanti, ma proprio tanti a ricordarci de "Les Galapiats" e di Marion in particolare.

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    1. Marion ha infranto un sacco di giovani cuori T_T

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    2. Aggiornamento di luglio 2016: digitando tre sole lettere "béa...", la voce "Béatrice Marcillac" è passata dalla quinta alla TERZA suggerita automaticamente per completamento da Google. Aggiungendo anche la quarta lettera "béat...", la voce è tuttora la SECONDA più ricercata.
      Siamo ancora tantissimi gli "infranti" (SIGH!)

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    3. Non è che, del tutto involontariamente, stai pompando il nome "Béatrice Marcillac"? ^_^

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    4. Può anche darsi, ma dubito che bastino le ricerche di una persona sola per far salire una voce tra le più ricercate.
      Giacché ci sono, segnalo a tutti gli appassionati (ancora numerosi) che il settimanale francese "Pilote" in quegli stessi anni pubblicò una parodia a fumetti della serie. Pochi lo sanno.

      Angelo

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    5. Hai qualche riferimento di questa rivista?
      Magari la cerco ;)

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    6. Un riferimento si trova in Wikipedia, alla pagina "Il tesoro del castello senza nome", con collegamento tra le note a piè di pagina. Tuttavia si tratta di materiale originale pressoché introvabile, pochissimi collezionisti avranno ancora quelle copie.

      Angelo

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  10. Due commenti alla quinta puntata ("L'aereo messaggio"): d'accordo in pieno sulla tragedia sfiorata nella scena dell'elicottero, con quelle teste così vicine al rotore di coda.
    Invece, nella scena dell'energumeno che scaraventerebbe a terra la bambina, in realtà l'inquadratura è stretta e mostra soltanto il bandito ripreso in piano americano, il pavimento non è inquadrato. Perciò, è verosimile che fuori campo ci sia un soffice materasso su cui viene spinta la bambina. Poi, con ovvio montaggio, nell'inquadratura successiva la piccola è ripresa già a terra, senza esserci stata gettata davvero.

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    1. Penso anch'io che non l'abbia lanciata sulla dura pietra, però la tirata per un braccio, ed il viso della bambina, così piccola, non mi pare molto ilare :]

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  11. ... E due commenti alla sesta puntata ("Prigioniera della torre"): è da notare il fantastico, strepitoso e pressoché impossibile lancio del lazo di Cow-Boy, che raggiunge in verticale un appiglio su una torre alta più di una trentina di metri. Che braccio doveva avere Marc Di Napoli!
    Comunque, anche con queste scene inverosimili, un mito televisivo rimane tale.
    Poi, non mi ricordo più come lo rese Simona Izzo negli anni '70 e non ho mai sentito come l'ha reso Paola Dal Bosco nel 1980, ma quel filo di voce suadente e trepida con cui Marion pronuncia il nome del "suo" Jean-Loup alla fine della puntata, be'... in audio originale fa quasi svenire!

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    1. Mi sa che sia arrivato il momento che concluda lo sceneggiato con le ultime due puntate ;)

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  12. Ho notato un altro particolare che ai nostri occhi odierni appare del tutto insolito, proprio d'altri tempi: i banditi nel castello e in tutte le loro illegali operazioni e azioni stavano elegantemente vestiti e stirati. Persino nella fucina dei lingotti, sotto le tute avevano le cravatte perfettamente annodate! Tutti tranne Mac Donnell, quello più pratico in dolcevita e giubbotto di pelle.

    Angelo

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