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domenica 27 dicembre 2015

TV Sorrisi e Canzoni N° 43 dal 25 al 31 ottobre 1981 - "Goldrake... Goldrake... qui Pierino. Passo." di Paola Zivelli (i bambini telefonano a Malaspina/Actarus)



Parto con una premessa.
Questo numero consta di ben 180 pagine, ergo non l'ho scannerizzato in toto, altrimenti mi si fondeva lo scanner... ho omesso alcuni articoli, che magari a qualcuno/a sarebbero potuti interessare, ma che ho valutato sacrificabili, per concentrarmi di più sulle pubblcità, che in passato mi sono state esplicitamente richieste.
Comunque son sempre 85 scan :]
Rispetto al sommario, che metto appena più sotto, ho tagliato alcune rubriche e i seguenti servizi:
"George Sand, romantica donna francese"; Vaticano: piccola città cuore della Terra; Trent'anni di costume; Fate festa con Sorrisi; Sheila a scuola da Borg; Enea rivive con Giulio Brogi; Il cineraconto: solo per i tuoi occhi; I Genesis maghi del rock'n roll.
Mi rendo conto che sono molti articoli, però il resto della rivista non è che sia da buttare, specialmente la chicca di questo numero, cioè le telefonate dei bambini al nostro eroe giovanile: Actarus!!!!
E chi rispondeva al telefono? Ma ovviamente Romano Malaspina!
Questo articolo fa parte di una bella iniziativa di TVS&C che permetteva ai bambini di entrare in contatto direttamente con i loro eroi ed eroine, oltre a questo numero con Actarus, ne ho altri due in cui si poteva telefonare a Bia/Cinzia De Carolis e a Mazinga/Claudio Sorrentino.
Le domande dei bambini non sono scontate e banali come si potrebbe pensare, tanto per rimarcare che non eravamo così idioti come ci si voleva far passare la stampa...


Certo che poter parlare con Actarus... gli avrei chiesto di gridare "Alabarda Spazialeeeeeee!!!"  ^_^ dopo aver "pacificato" tutte le guerre del mondo, ovviamente :]
A Malaspina bisogna veramente riconoscere che ne aveva di fegato, in una delle poche occasione che aveva di mostrarsi con il suo viso su una rivista nazionale a grande tiratura, non si faceva problemi a denunciare il malaffare del mondo dei doppiatori.



Per prime metto proprio le scan delle telefonate ad Actarus/Malaspina, poi riprenderò con il normale ordine delle pagine.
Cavoli, è proprio vero che in Italia non cambia mai nulla... nel 1981 non funzianava niente, invece ora...


giovedì 24 dicembre 2015

"Star Wars Official Collectors Edition" - 1977 - SECONDA PARTE



Con ancora negli occhi le immagini di "Guerre Stellari VII", che ho visto ieri sera, posto la seconda ed ultima parte della rivista "Star Wars Official Collectors Edition" del 1977.
Benchè da bambino non mi facesse difetto la fantasia, mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi al cinema nel 2015 (e poi negli anni a seguire) per vedere il settimo episodio di un film che amai fin dai titoli. Basta dire che riuscì ad obbligare mia madre e mia nonna a portarmici per ben 10 volte!
Trascinate dalle belle sale di prima visione del centro di Milano, alle più infime sale di enne visione della periferia, fino a quando il film non scomparve...
Ricordo ancora le parole di mia madre quando le chiesi per l'ennesima volta di vedere "Guerre Stellari":
"Ma Stefano, non possiamo andare a vedere un altro film?" 
Ma mi ci portò ancora ^_^
Rispetto alla prima parte questa seconda contiene delle foto che io non avevo mai visto prima, non dico siano uniche, ma di certo non sono usuali, sono scene di backstage e sulla creazione degli effetti speciali, purtroppo solo una minima parte è a colori, ma sono comunque interessanti.
Eccone un esempio:
Obi-Wan Kenobi che festeggia il suo 62esimo compleanno con gli altri attori, il regista e la troupe.


Come ho già spiegato nella prima parte della recensione, purtroppo la rivista che ho recuperato ha degli evidenti segni di umidità, sarà finita sotto la piogia... comunque, come si dice in questi casi:
Piutost che nient l'è mei piutost!
E avere questa copia un po' rovinata non vuol dire che un giorno non ne possa trovare una intonsa :]
Ricomincio da dove avevo interroto:
"Luke, Ben, Han Solo and Chewbacca discuss their plans to leave Mos Eisley and head Towards Alderaan".



 "Fermateli tutti gli schiacciatori di rifiuti!"  ^_^


lunedì 21 dicembre 2015

Il corpo in una stanza, adolescenti ritirati che vivono di computer



TITOLO: Il corpo in una stanza, adolescenti ritirati che vivono di computer
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Franco Angeli
PAGINE: 300
COSTO: 34 €
ANNO: 2015
FORMATO: 23 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788891712752

“Eremiti metropolitani”, è così che i ragazzi vittime del “ritiro sociale” vengono ribattezzati nella prefazione del saggio. Libro che parla dei nostri hikikomori, non di quelli della lontana società giapponese, ed il modo di trattarne, nonostante la terminologia medica, comprensibilissimo. I vari capitoli riportano le esperienze dei terapeuti della Cooperativa Minotauro di Milano, che assiste gli adolescenti con varie problematiche, e supporta le loro famiglie. Una di queste problematiche è il rifiuto scolastico, con successivo ritiro sociale, che in Giappone viene chiamato, appunto, hikikomori.
Ma ci sono somiglianze tra gli hikikomori giapponesi ed i nostri?
Nell'introduzione a cura di Antonio Piotti si individuano in particolare tre similitudini:
la fobia scolare; il legame con la figura materna; l'interesse per il mondo dei videogiochi online, manga ed anime.
Ho molto apprezzato che si sottolinei che alcuni hikikomori non facciano uso del computer, e che per tutti il saggio non si scarichi mai nessuna colpa sul web, anime o manga. Mentre si spieghi più volte che il web funga, per l'adolescente auto reclusosi nella sua stanza, come difesa attiva, una valvola di sfogo per i rapporti umani che sono stati troncato nella vota “reale”.
Nella prefazione e nella introduzione viene sostanzialmente spiegato che gli hikikomori, che non soffrano nel contempo di nessuna altra problematica psicologica grave, si ritirano per un senso di inadeguatezza sociale e di vergogna per il proprio corpo. In pratica la stessa motivazione nipponica, dove in Giappone è spesso il bullismo a scatenare l'autoisolamento. Una volta interrotti i rapporti con l'esterno e reclusosi nella propria stanza, parte dei ragazzi italiani (ogni 4 maschi una è femmina) sostituiscono la socializzazione diretta con il web, i manga e gli anime. Come ho già scritto poco sopra, ma ci tengo a ribadirlo perché non è una cosa scontata, per tutti il libro, prefazione ed introduzione compresa, non si accusano mai web (o il computer), i manga o gli anime di essere la causa della sofferenza di questi ragazzi. Specialmente l'uso del computer ed i giochi online vengono considerati, dai terapeuti che hanno scritto questo libro,una importante ciambella di salvataggio del giovane, quella che forse potrà portarlo di nuovo sulla scena sociale assieme ai suoi coetanei.
Prima di passare alla mia classica illustrazione del contenuto dei singoli capitoli ci tengo ad affrontare qualche altro concetto generale inerenti questo scritto, in primis il suo costo: 34€.
Prima di acquistare questo libro, visto, appunto, il prezzo un po' esoso, avevo il dubbio di ritrovarmi poi un libro illeggibile, pieno di terminologia psicologica. Ovviamente ci sono parti un po' tecniche, con termini un po' ostici (ma basta fare qualche ricerca web almeno per comprenderli a grandi linee), ma nel totale il libro è accessibile a tutti, anche perché se l'ho capito io...
E' sottinteso che il lettore che conosca almeno un po' l'argomento hikikomori sarà più agevolato nella lettura, comunque gli autori spiegano anche la situazione nipponica, oltre a quella italiana.
Ritengo importante sottolineare che, come si può leggere dal sottotitolo, il saggio si occupa essenzialmente degli adolescenti, quindi non di adulti, e di adolescenti che utilizzano massivamente il computer. Non tutti gli hikikomori sono adolescenti, e non tutti, adolescenti compresi, fanno uso del computer.
Mi auguro che in un prossimo futuro sia possibile pubblicare un secondo libro che ci permetta di capire anche la situazione dei “non più studenti” che non usano il computer.
Concludo con una considerazione sull'ottimismo dello scritto. Infatti, rispetto alla saggistica che illustra la situazione degli hikikomori in Giappone, che è sempre molto fosca e con poche speranze per il futuro degli hikikomori, questo libro racconta per la quasi totalità un'esperienza finale positiva.
A quanto pare la situazione italiana (o solo milanese?) lascia molte speranza di un happy end, pur con modulazioni differenti per ogni soggetto.

L'adolescente ritirato
1)
Antonio Piotti, Alessandra Lupi, Sull'orlo della vergogna: il trauma in Campo narcisistico

domenica 20 dicembre 2015

"Sesamo Apriti CTW" n° 1 - Rivista quattordicinale 21 gennaio 1978



Questa rivista dei Muppets risale all'epoca pre-Goldrake, personalmente non ricordo per nulla d'averla vista in edicola, ma dimostra come le polemiche sui prodotti di consumo legati al robottone pilotato da Actarus erano chiaramente in malafede, forse dettati più da invidia. Anche per "Sesamo Apriti" vennero pubblicati libri, album e riviste, ma questo materiale editoriale non fece nessuno scalpore. In parte questa assenza di proteste fu ovviamente dovuta al minor successo del programma dei Muppets rispetto a Goldrake, in parte, a mio parere, semplicemente perchè era un prodotto statunitense, quindi "buono" a prescindere. Mentre Goldrake, che ebbe un successo debordante, e quindi più sotto i riflettori, proveniva dal misterioso Giappone, e poi era fatto col computer!!!(sigh...)
Come tutti i bambini della mia generazioni ci siamo cresciuti con "Sesamo Apriti", però non poteva reggere il paragone con i cartoni animati giapponesi, non poteva altro che essere messo da parte.
La rivista veniva pubblicata a sabati alterni, forse anche per questo mi sfuggì, c'è da dire che il target era per bambini fino ai 5 o 6 anni, ed io nel 1978 ne avevo già quasi 9.
Il suo contenuto è carino, una storia più lunga, ed altre tre molto più brevi, tutte trame molto elementari con finale umoristico, qualche giochino, un paio di pubblicità di altri prodotti dei Muppets.
Ho recuperato questo numero più i successivi 8 alla fiera di Lucca, ed in assoluto era la prima volta che li vedevo in vita mia, nove numeri consecutivi non me li sono fatti scappare, e ad un prezzo più che onesto, strano che capiti ancora a Lucca  :]



Chiamarsi Ernesto in quegli anni era un vero dramma, tra il personaggio di "Sesamo Apriti" ed l'Ernesto Sparalesto di Hanna & Barbera la presa in giro era sempre dietro l'angolo, ed i bambini sanno spesso essere crudeli...
La prima storia la mostro per intero, le successive solo con la prima tavola.


venerdì 18 dicembre 2015

"Atlas Ufo Robot - Goldrake all'attacco" - Giochi Mattel 1978



Era proprio il Natale del 1978, quando mi arrivò il regalo più gradito:
"Atlas Ufo Robot - Goldrake all'attacco"!

Poteva un bambino sano di mente resistere al triplo richiamo, per nulla subliminale, generato dalla doppia effigie di Goldrake + Actarus + il nome della serie a caratteri cubitali?!
Poteva?
No.
Come in altri casi la felicità per il desiderio esaudito andò di pari passo con la delusione per la scarsa giocabilità del balocco...
Dopo il gioco in scatola di "Guerre Stellari" e "L'Uomo Ragno e i Fantastici 4!" , ci ero cascato di nuovo... o meglio, ci avevo fatto cascare i miei genitori...
La memoria non arriva a ricordare le motivazioni di quella delusione, non so se mi fece storcere il naso di più il ritrovarmi davanti il solito simil gioco dell'oca, oppure vedere quei quattro scialbi ed anonimi segnalini... forse il mio giudizio si sarebbe capovolto di fronte a quattro belle miniature di Goldrake dentro lo Spacer!!!!
Invece no, quattro birillini senza nessun appeal ...
Il tabellone è bello, ci sono un po' di carte con Goldrake, ma manca il divertimento e la sfida.
Eravamo tutti Goldrake, quindi nessuno era Goldrake.
Non si sarebbero potuti elaborare dei combattimenti tra i bambini?
Qualcuno avrebbe impersonato Vega ed uno dei suoi ministri, altri Actarus e Alcor (cioè nessuno...), il tutto con  relative miniature, più qualche bel minidisco!
La volta dopo ci si sarebbe scambiati i ruoli, in sana e simpatica armonia (seeeeeee...), ed invece no. Il politically correct imperava anche nel 1978, tutti eravamo gli eroi, nessuno i villain.
Probabilmente avrò visto la pubblcità del gioco su qualche Topolino, come questa del numero 1203 del 17 dicembre 1978.
La descrizione è perfetta ed invitante, peccato che il gioco non sia divertente.




Mi sono imbattuto in questa confezione ad una fiera, scatola intonsa. Aperta, ma mai giocata, prezzo 35 euro. Nella medesima manifestazione c'era chi la vendeva ad 80 euro  T_T non l'avrei mai ricomprata a quella cifra. 
Può mancare un video da colpo nostalgico?
(spero che Youtube non riconosca l'audio...)

       


Il Tabellone è proprio bello  :]

mercoledì 16 dicembre 2015

Go Nagai Robot Collection 77 Nuova Nave Madre




Con il numero 77 la GNRC torna settimanale (forse...), e questa uscita aggiunge un altro piccolo tassello alle astronavi di Vega.
Ora manca la navicella di Zuril e la nave di Vega (quella orrenda a forma di sigaro...), senza contare che mancano e i minidischi, sia nella prima che nella seconda versione, e i minidischi sono i minidischi!
Spero non escano alla 200entesima uscita...  T_T
A proposito di numero di uscite, il retro del fascicolino-ino-ino-ino contiene un avviso ai lettori (ma lettori di cosa? O_o) che fuga ogni dubbio (più o meno) sul numero totale di modellini:
ne verranno pubblicati altri 70 (quindi in totale 147?) più un numero indefinito di uscite speciali.
147? E' la vostra ultima risposta? L'accendiamo?  :]



Inoltre stavolta vengono pubblicate le uscite fino alla numero 86 (11 o 18 febbraio 2016), la scan alla fine.
Il modelino non è colorato malaccio, nella parte superiore, mentre in quella inferiore è un mezzo disastro, ma tanto non si vede :]
Il pezzo è molto leggero, motivo per il quale consiglio di maneggiarlo con cautela, se vi cadesse penso si romperebbero subito le zampette verdi, il cui scopo reale mi è sempre sfuggito.
Ho notato solo ora, cosa che mi è già capitata con altri modellini, l'imbarazzante corpo di ape (o vespa) posizionata nella parte posteriore. Sinceramente non ci avevo ma i fatto caso, ma questi particolari nei modellini risaltano, ed è veramente pacchiana come particolare tecnologico in una astronave :]


martedì 15 dicembre 2015

Candy Candy Speciale, collana Manga Classic



TITOLO: Candy Candy Speciale, collana Manga Classic
AUTORE: Claudia Rossi
CASA EDITRICE: Edizioni Lo Vecchio
PAGINE: 56
COSTO: 5 €
ANNO: 1997
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:


La “Edizioni Lo Vecchio” era una delle fonti informative sui cartoni animati giapponesi pre-era internet, ed anticipava anche le prime pubblicazioni saggistiche sugli anime o i libri più di carattere nostalgico (sempre in senso buono). Questi speciali erano pubblicazioni a basso costo (4500 lire) fatte da appassionati, che contenevano quasi sempre notizie corrette, e che in seguito vennero spesso usate anche come fonti per pubblicazioni più professionali.
Ogni tanto mi imbatto in qualche numero monografico che mi manca, come questo su Candy Candy, e non me lo faccio sfuggire.
Al suo interno non ci sono scoop incredibili, ormai tutto quello che si può leggere in questi speciali lo si trova sul web, in siti monografici o generalisti, senza contare la massa di pubblicazioni grandinate negli ultimi due decenni. Nonostante questo, se lo confrontiamo con libri recentissimi, come quelli della collana “Ultra Shibuya”, per esempio con quello proprio su Candy Candy, possiamo notare che uno spillato del 1997 contiene quasi le medesime informazioni di un libro con pretese saggistiche del 2015. Con la differenza sostanziale del prezzo, poche migliaia di lire contro venti e passa euro, e delle fonti. Gli speciali della “Edizioni Lo Vecchio” avevano come fonte fondamentalmente la visione dell'anime e la lettura del manga, più qualche chicca appresa su le riviste originali, tradotta da chi aveva il dono della conoscenza del giapponese. Il prezzo bassissimo e il fatto che erano scritti da appassionati come noi mette in secondo piano eventuali errori, ammesso siano presenti.
Con pubblicazioni recenti è difficile essere altrettanto indulgenti.
L'indice dimostra, se confrontato con altre pubblicazini recenti, che il contenuto è più o meno il medesimo.



La lettera della redazione ai lettori ci fa tornare un po' indietro nel tempo, quando si scriveva per gli appassionati e per approfondire una tematica, non per vendere qualche copia in più in barba ai contenuti.

lunedì 14 dicembre 2015

"Stacca Incolla, gioca... colora... leggi" n° 1 "Lo straordinario Uomo Ragno" - gennaio 1979



Nonostante siano tanti anni che accatto le cagate più assurd... ehm... colleziono chicche editoriali... si, chicche editoriali...
Quindi, stavo dicendo...
Nonostante siano tanti anni che colleziono chicche editoriali, mi sorprendo sempre di trovare materiale mai visto prima. Questa volta mi sono imbattuto negli "Stacca Incolla, gioca... colora... leggi" dell'Uomo Ragno (non Spiderman, l'Uomo Ragno), che furono pubblicati in 4 numeri.
In pratica è una settimana enigmisitca per bambini a tema tessiragnatele, qualcosa da leggere, qualcosa da tagliare ed incollare, qualche quiz.
I fogli da cui staccare le figure sono del tipo pre-incollato, tipo la busta da lettere, non sono adesivi o figurine, che ne avrebbero aumentato l'attrattiva, almeno per me.
In tutto l'album è formato da 14 pagine (più la copertina ed il retro), nulla di eclatante, ma il soggetto è l'Uomo Ragno, fatto che lo rende automaticamente prezioso :]
Ho trovato delle copie praticamente nuove, fondi di magazzino, appena appena ingialliti, del tutto intonsi.
Se li avessi posseduti 35 anni fa non sarebbero durati 30 minuti ^_^




I fogli con i soggetti da staccare ed incollare sono posizionati all'inizio e alla fine dell'album, in mezzo tutto il resto.


sabato 12 dicembre 2015

"Seicento genitori sfidano l'invincibile Goldrake: ci sta rovinando i figli", di Marco Marozzi - "La Repubblica" 10 aprile 1980



Dopo aver pubblicato numerosi articoli a colori di settimanali e mensili torno al classico bianco e nero di un quotidiano, e al classicissimo scontro "Genitori di Imola" vs Goldrake & Mazinga, che infiammò le pagine dell'aprile 1980.
Stavolta è "La Repubblica" a lanciarsi a pesce sull'argomento, e lo fa dando il meglio di se :]
Oh, magari, considerando che a 46 anni la sto ancora menando con i "cartoni animati giapponesi", il giornalista aveva ragione: Goldrake mi deve aver rovinato...
Sinceramente non avrei mai pensato che una lettera di 600 poveri cristi (in senso buono) potesse mai catalizzare l'attenzione dei mezzi di (dis)informazione in maniera così eclatante.
Basta dare una scorsa alla cronologia degli articoli pubblicati dall'8 aprile 1980:
"Indice degli articoli della "Emeroteca Anime" divisi per anno "

“I genitori dichiarano guerra agli Ufo Robot” - “La Stampa” 8 aprile 1980
"Mazinga batte Pinocchio solo perché armato", di Renato Minore - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
"Guerra agli Ufo-Robot", di Roberto Pesenti” - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
"Se i bambini non leggono di chi è la colpa?”, di Franco Ferrarotti - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
"Oreste Del Buono: quei genitori non hanno il gusto del divertimento”, di Marcello Sorgi - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
"In principio fu Goldrake; poi...” - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
"Il robot vince anche contro bambole e giochi didattici”, di Paola Pisa - "Il Messaggero" 9 aprile 1980
“A Imola continua la guerra stellare. Senza scampo Goldrake Mazinga & C. ”, di Lidia Golinelli - “Il Resto del Carlino” 9 aprile 1980
"Non vogliamo figli storditi", di Roberto Pesenti - "Il Messaggero" 10 aprile 1980
"Per chi li ha portati in Italia è una crociata contro i fantasmi", di Marcello Sorgi (intervista a Nicoletta Artom) - "Il Messaggero" 10 aprile 1980
"Corvisieri: c'è una crisi di idee” - "Il Messaggero" 10 aprile 1980
"Il neuropsichiatra infantile: bisogna aiutarli a guardare e criticare”, di Pietro M. Trivelli - "Il Messaggero" 10 aprile 1980
"Il fenomeno in Usa: è la tv mania il vero problema”, di Rina Goren - "Il Messaggero" 10 aprile 1980  "Bambini, tenete duro. Arriva Goldrake contro i genitori babbalei" - "Lotta Continua" 10 aprile 1980 

“Topolino è lettura sana, ma Goldrake è il diavolo”, di Lidia Golinelli - “Il Resto del Carlino” 10 aprile 1980
“Riusciranno Goldrake e Mazinga a battere i genitori di Imola?”, di Giorgio Martinat - “La Stampa” 10 aprile 1980
“Si spara contro Goldrake, ma l'imputata vera è la tv”, di Lidia Golinelli – “Il Resto del Carlino” 11 aprile 1980
“Ma nell'800 Pinocchio era come Mazinga”, di Renato Minore - "Il Messaggero" 11 aprile 1980
“In 15 anni, 3 e mezzo al video”, di Piero Vigorelli - "Il Messaggero" 11 aprile 1980
“Roma: criticano chi accusa, i dirigenti delle tv private” - "Il Messaggero" 11 aprile 1980
“Parlano i videoti Usa”, di Rina Goren - "Il Messaggero" 11 aprile 1980
“Goldrake da Tokyo con amore”, di Carlo Morlondo - La Stampa 12 aprile 1980
“Goldrake contro i bambini?”, di L. Lombardo Radice – l'Unità 13 aprile 1980
“E io sono pronto ad andare in televisione per battere quei robot”, di Dario Fo – l'Unità 13 aprile 1980
“Volete vincere Goldrake, non ce la farete mai!” - l'Unità 13 aprile 1980
“Avete paura della guerra e ve la pigliate con noi”, di Marina Maresca – l'Unità 13 aprile 1980
“Mazinga e Tekkaman droghe d'iniziazione per telebambini soli”, di Alberto Bevilacqua - Corriere della Sera 14 aprile 1980
“Cinque anti-Mazinga parlano oggi in tv”, di Lidia Golinelli - “Il Resto del Carlino” 18 aprile 1980
“Goldrake e Mazinga rovinano i nostri figli? Ecco due pareri opposti” - l'Unità 19 aprile 1980
“Vincono in televisione i genitori anti-Goldrake”, di Lidia Golinelli - “Il Resto del Carlino” 20 aprile 1980
"Mazinga, Dragun, Goldrake" – Topolino 1273 del 20 aprile 1980
"Mazinga, il suo regno è finito: le televisioni private lo espellono" - di Florido Borzicchi - Il Resto del Carlino 20 aprile 1980
"Il cretino elettronico", di Silvana Bevione - Panorama 28 aprile 1980
"Questo Mazinga robotizza i nostri ragazzi", di Duilio Tasselli - Oggi aprile 1980


 E questi sono solo gli articoli fino ad aprile... sui quotidiani se ne parlerà fino all'autunno/inverno 1980!
Marco Marozzi inizia il suo equilibrato articolo illustrando i protagonisti della vicenda, cioè gli accusatori e i potenziali giudici.


Anche il sindaco comunista conferma che i figli erano "invischiati in questa rete"!
Gioco d'azzardo? Droga? Web? Consumismo sfrenato? Prostituzione minorile? Spaccio di figurine Panini? Analfabetismo? Povertà?
No, la rete dei "cartoni animati giapponesi"!
Penso che oggi quegli stessi genitori, ormai diventati nonni e nonne, credo che rimpiangano lo sbandierato presunto pericolo all'acqua di rosa di Goldrake e Mazinga.
Se quelli erano problemi, allora queli a cui sono esposti i bambini ed i ragazzi oggi, cosa sono?




Ecco la parola magica:
"Tutti uguali, tutti assurdi. Li ha prodotti un calcolatore elettronico"!!!!!!
Dice un padre davanti ad una scuola.
Ma, soprattutto, chi sono Asterganga, Daican III (sob...) e Tekkam?!
Ma se uno deve scrivere un articolo, non può informarsi un minimo almeno sui nomi che deve scrivere nell'articolo?
Così, tanto per non fare figure...
Ma a quale multinazionale si riferisce il giornalista? Fonte? Dove lo ha letto? Ha fatto un'inchiesta?
Mistero...

venerdì 11 dicembre 2015

Go Nagai Robot Collection - Uscita Speciale 10 Mazinger Z con Ali e Scuri Atomiche



Da che parte iniziare?
Parto con quello che dovrebbe essere il fattore più importante della recensione: il modellino.
Devo dire che, considerando le ormai consuete sbavature di colore (la prossima volta che imbiancherò casa non sarò più così pignolo!), non è brutto, la posa è carina e non ho notato errori nel pezzo, forse la testa è un po' piccolina del giusto? Soprattuto rispetto al torace.
Costa 16 euro e 99 centesimi, per alcuni troppo, per altri troppo lo stesso, ma ormai siamo in ballo...




Altra questione che sta calamitando l'attenzione di chi porta avanti questa collezione, e nel contempo svuotando il loro portafoglio, è: quando durerà ancora?
Sarebbe stato troppo bello che i signori a cui devolviamo i nostri risparmi si sfossero sforzati un pochino nella comunicazione, magari aggiungendo qualche parola chiarificatrice sulla durata della GNRC, tipo:
"Collana in 150 uscite (comprensive di quelle già pubblicate) + 30 Uscite Speciali (comprensive di quelle già pubblicate), ergo, cari clienti, per evitare equivoci, vi diciamo chiaro e tondo che mancano 74 uscite ordinarie (76 già pubblicate) e 20 Uscite Speciale (10 già pubblicate).

Questo sarebbe quello che io avrei scritto, ma io la GNCR la compro, non la vendo... questa sotto è la scan dell'avviso presente nel fascicolino-ino-ino-ino.
La mia interpretazione, e speranza, è quella di cui sopra in neretto, poi ognuno avrà la sua.



Ultima questione è: che fine ha fatto l'uscita numero 77 "Nave Madre" del 10 dicembre?
Mistero...

Riparto con "Mazinger Z con Ali e Scuri Atomiche", che poi, visto che la GNRC si vantava di pubblicare solo versioni del manga, perchè non si chiama "Mazinger Z con Jet Scrander e Iron Cutter"?
Altro Mistero...

mercoledì 9 dicembre 2015

"Star Wars Official Collectors Edition" - 1977 - PRIMA PARTE



Il 16 dicembre, fra solo una settimana(!!!), sarà il giorno più importante dell'anno da tanti, tanti, tanti anni ad oggi, ovviamente solo per i fan di "Guerre Stellari", ma anche per i più recenti fan di "Star Wars".
Come festeggiare questa imminente giornata epica?
Ma con una bella sfilza di scan, proveniente direttamente dal 1977, da una pubblicazione, guarda il caso, della Marvel, che oggi è un tutt'uno con "Guerre Stellari", grazie (o a causa) del medesimo padrone waltdisneyano...
La rivista è statunitense, ergo in stretto inglese, quindi vi saranno risparmiate mie eventuali battute, dato che non me la sento di arrischiarmi a fare ironia su una lingua che non padroneggio.
In gran parte lo speciale è costituito da foto, belle foto, in questa prima parte sono immagini abbastanza classiche, ma nella prossima "seconda parte" posterò foto che non ho mai visto in giro.
Il testo è abbastanza minoritario, comuqnue non difficile da comprendere, ma grazie alla vostra conoscenza della lingua inglese potrete goderne più di me :]
Purtroppo la rivista ha preso umidità, probabilmente direttamente dell'acqua, quindi risulta in parte macchiata ed ondulata, ma sul suolo/web italico è l'unica copia che sono riuscito a recuperare.
Su siti inglesei e americani la si trova praticamente intonsa, ma non sono così pratico di acquisti e spedizioni dall'estero, quindi mi sono accontato di una versione un po' "vissuta", vista la bellezza delle immagini.
Le prime pagine contengono un'introduzione ai racconti e ai film di fantascienza o avventura che hano un qualche nesso con "Guerre Stellari", da pagina 20, con il "Star Wars Glossary" iniziano le immagini del film ed il commento scritto alle scene e personaggi.
Aver avuto questa rivista nel 1977!!!  ^_^

P.S.
Se qualcuno avrà piacere di commentare il post mi faccia la cortesia di non spoilerarmi nulla del film che esce mercoledì prossimo, mi sono tenuto all'oscuro di tutto per mantenere intatto il mio "sens of wonder".
Grazie  :]


 "Publisher Stan Lee"!  ^_^



martedì 8 dicembre 2015

Lupin III, storia e mito del ladro gentiluomo



TITOLO: Lupin III, storia e mito del ladro gentiluomo
AUTORE: Giorgio Giuliani e Carlo Mirra
CASA EDITRICE: Ultra
PAGINE: 223
COSTO: 22€
ANNO: 2015
FORMATO: 25 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788867763832




No, non è un autocritica degli autori o della casa editrice, è un brano del libro riferito alle fonti inerenti il personaggio storico del ladro Goemon Ishikawa, però rendeva meglio di tutto il concetto che più volte esprimerò e che ho già espresso nelle recensioni dei precedneti titoli della "Collana Ultra Shibuya", ed in più mi fa ridere ^_^  
A pagina due c'è una avvertenza inerente l'uso delle immagini coperte da copyright. 
Io spero tanto che un giorno, se capitasse qualche lamentela verso questo blog, anch'io possa appellarmi alla convenzione di Berna, ma anche a quella di Ginevra ^_^

 

Non è molto simpatico copiaincollare parte di una recensione precedente per una nuova recensione, ma visto che la collana “Ultra Shibuya” persevera nel suo modus horrendus operandi, io mi adatto:

Quinto libro della collana “Ultra Shibuya”, ormai il modus operandi è chiaro, come è chiaro il target della collana: adulti che incrociano la copertina sul bancone di qualche libreria, e colti dalla nostalgia canaglia cedono all'acquisto compulsivo, complice il Natale imminente.
Le caratteristiche di questa collana sono:
una straripante e superflua presenza di immagini, che riducono lo scritto a meno della metà delle pagine comprate;
la presenza di informazioni prese (talvolta palesemente) dal web, di norma Wikipedia, ma non solo;
l'assenza di qualsiasi bibliografia o webgrafia, che spinge a pensare che la precedente ipotesi sia corretta;
a fronte di notizie grandemente corrette, occasionali errori abbastanza banali per autori appassionati di anime e manga (se me ne sono accorto io erano tutte cose abbastanza evitabili);
autori ed autrici che prima di questa avventura editoriale mai si erano occupati di manga ed anime (vedi punto precedente), poi magari sono dei fan, ma alla loro prima assoluta sugli scaffali delle librerie sezione fumetti.

Io conosco solo la prima serie, quella con la giacca verde, ergo se nelle parti inerenti la seconda e la terza serie ci sono degli strafalcioni non mi è stato possibile notarlo. 
Delle 223 pagine pagine totali nessuna è completamente scritta, cosa che per un libro dovrebbe essere la norma. 
Ben 65 pagine contengono solo di immagini, ergo senza manco una parola. 
Altre 51 pagine contengono massimo 10 righe di scritto. 
Tutto come gli altri quattro libri.
Ho letto sul web che la casa editrice di questa collana fa riferimento alla Castelvecchi. Nel dicembre del 1999, ormai 18 anni fa, la Castelvecchi pubblicò il saggio “Mazinga Nostalgia” di Marco Pellitteri, dispiace vedere che ha abbandonato completamente quella filosofia, preferendo pubblicazioni a dir poco commerciali come queste, senza nessun valore saggistico. Sia chiaro, un libro può anche essere “commerciale”, ma magari è pure bello e valido. Non è il caso dei titoli di questa collana, ovviamente è un mio parere di lettore e cliente (che paga).
Gli autori di questo libro su Lupin III, ad ora il primo libro sul ladro nipponico, sono i medesimi della biografia di Go Nagai (rece): Giorgio Giuliani e Carlo Mirra.
Il problema di questa collana è sempre lo stesso, leggi delle informazioni e hai sempre il dubbio che non siano farina del sacco degli autori. Questo non vuol dire che siano errate, ma il dubbio che tu abbia pagato 22 euro per leggere cose che erano gratuite sul web è sempre molto presente. 
Gli autori hanno letto il manga di Monkey Punch? Hanno visto i film? Hanno visto tutte le serie tv? Almeno la prima con la giacca verde? Hanno intervistato Monkey Punch?
Si, perché per gran parte del libro si citano brani di interviste a Kazuhiko Kato, e quasi sempre dopo la citazione del brano si può leggere una frase del genere: “... ha spiegato il maestro giapponese in una intervista”.
Quale intervista? Quando? A chi? Su quale rivista o sito?
Ho fatto qualche ricerca e ho trovato sul web alcuni siti che riportano interviste al mangaka con le medesime risposte presenti nel libro:


Mi pare di aver contato 3 o 4 casi in cui si citano le fonti, e sono tutti siti semi professionali, oppure, in un caso, personaggi di una certa importanza nel settore, come i Kappa Boys. Per il resto si può solo intuire da dove provengano quelle informazioni, ma certezza non c'è mai. 
Forse i forum, i blog o i siti di fan non meritano di essere delle fonti? 
E tutte queste persone avevano trovato informazioni per metterle a disposizione del web in maniera gratuita. Oa le loro informazioni sono diventate parte di un libro a pagamento, e nessuno sa che hanno contribuito alla stesura del libro, neanche loro!
Nessuno di loro avrebbe chiesto alcunché alla casa editrice, solo la piccola soddisfazione di essere citati come fonte. Per noi appassionati può essere abbastanza.
Faccio un lampante esempio presente a pagina 130, dove gli autori riportano le istruzioni, trovate su un forum, per avere la sigaretta alla Jigen.
Qui sono gli stessi autori ad ammettere che quello che stanno riportando lo hanno letto su un forum, dove un povero cristo di ragazzo scrisse questa cosa. 
Quale forum? Il nick del ragazzo? Cosa sarebbe costato agli autori citare la fonte?
Mancanza di spazio? Non credo, visto che ci sono 65 pagine solo con immagini a pagina piena...



A pagina 8 c'è il solito brano tratto da una intervista, che rivela a cosa si ispirò Monkey Punch per ideare Lupin III.



Guarda caso il libro riporta una frase identica a quella dell'intervista del primo link:
"Il primo spunto è naturalmente l’Arsenio Lupin originario, ma lo spunto principale è 007, e in più un vecchio film italiano, Sette uomini d’oro (di Mario Vicario, 1965, ndr)"

lunedì 7 dicembre 2015

L'Italia e l'imperialismo giapponese in estremo oriente, la missione del partito nazionale fascista in Giappone e nel Manciukuò



TITOLO: L'Italia e l'imperialismo giapponese in estremo oriente, la missione del partito nazionale fascista in Giappone e nel Manciukuò
AUTORE: Alessandro Vagnini
CASA EDITRICE: Aracne Editrice
PAGINE: 241
COSTO: 15€
ANNO: 2015
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788854882713

Questo saggio si concentra sulla missione del PNF in Giappone, Corea e la tutta Cina occupata dai giapponesi nel 1938. Lo scopo della missione era quello di affermare il nuovo ruolo internazionale dell'Italia anche in oriente. In altre recensioni riporto scritti di questa missione “trionfale”, talvolta sono soltanto accenni, comunque fu un viaggio ufficiale che ebbe molta importanza propagandistica, seppure non sortì materialmente nessun effetto, come accordi industriali o economici.
Al link sotto le recensioni di libri e riviste del periodo, che possono contenere accenni a questa visita:
 Libri pubblicati prima del 1950

Le prime 80 pagine del libro sono occupate dall'analisi storica di Vagnini riguardo questa missione, e sono la parte più interessante del libro, in quanto il resoconto ufficiale è infarcito di propaganda, molto faticoso da leggere, almeno per me.
Segnalo la pessima idea della casa editrice di scegliere un carattere di scrittura abbastanza piccolo, che diventa minuscolo per la parte più cospicua in cui si riporta il rapporto della missione. Le mie pupille ringraziano per lo sforzo loro procurato...
Nel primo capitolo si fa un riepilogo storico sulle mire nipponiche verso i territori cinesi della Manciuria, riportando i dissidi interni ai governi giapponesi, e le posizioni dei militari e dei nazionalisti su quale atteggiamento avere in Cina. Viene spiegato il ruolo pro invasione della “South Manciuria Railways” e della famigerata armata imperiale del Kwantung, con tutti gli accadimenti storici.

domenica 6 dicembre 2015

Go Nagai Robot Collection 76 Professor Yumi



Doveva essere pubblicato il 26 novembre, invece è arrivato ieri, in perfetto ritardo di più una settimana, un giorno qualcuno rivelerà i misteriosi segreti che si celano dietro questi cambi di date.
Ma forse è solo banale disorganizzazione...
Comunque alla fine è arrivato anche il Professor Yumi in versione Groucho Marx :]
Non che l'idea di dargli una postura non statica sia cattiva, l'ho scritto per altri modellini, e lo confermo. In fondo non possono stare tutti piantati come se stessero aspettando l'autobus... e il professor Yumi stava sempre a riparare Mazinga Z, che si rompeva più spesso di una Duna di terza mano... quindi immortalarlo mentre da indicazioni su come riparare quel ferrovecchio di robot è stata un'ottima idea.
Pare quasi che dica: "No no no, non gli montate i "Pugni a Razzo" bianchi... che poi sul web dicono che coloriamo male la serie nelle prime puntate per colpa degli scioperi...".


Poi si sa che i visi umani non sono così facili da ricreare in un modellino, rispetto ad una maschera di un mostro/nemico o al casco di un pilota.
A me pare che assomigli a Groucho Marx, gli manca solo il sigaro :]



La postura mi ricorda anche un predicatore americano mentre legge ai fedeli la bibbia...
"Ho visto la luce! Ho visto la salvezza! Ho visto la fine della GNRC!!"  ^_^
Ovviamente sorge immediatamente la curiosità di sapere cosa stava leggendo il professor Yumi:
progetti segreti per migliorare il Catorcio Z?
la Bibbia?
il manga de "Il Grande Mazinga" della Fabbri Editore?
Niente di tutto ciò, anzi, proprio "niente"... zero... nada... pagine bianche... è un analfabeta?
Questo mi fa capire molte cose sulle disfunzioni di questo robottone...

venerdì 4 dicembre 2015

Indice completo degli articoli della "Emeroteca Anime" divisi per anno, compresi quelli che non ho ancora postato (aggiornato al 09 luglio 2024)

Era già un po' che mi ero reso conto che a forza di aggiungere articoli giornalistici sugli anime iniziavo a non raccapezzarmi più... anche perché spesso mi capita di inserire in un singolo post più articoli, magari inerenti un'unica tematica, oppure pubblicati il medesimo giorno sullo stesso quotidiano, settimanale o mensile.
Quindi ho pensato di stilare un indice con tutti gli articoli che ho postato fino ad ora.
Ovviamente se nel post di origine sono presenti più articoli bisognerà scorrere il post per trovare l'articolo desiderato, e non escludo che ci siano alcuni link errati.
Nel caso segnalatemi gli errori ;)

L'aver stilato questo indice mi ha permesso di notare alcune cose interessanti, come i mesi in cui ci fu un boom degli articoli, di solito in concomitanza con le polemiche più aspre sulla diseducatività dei "cartoni animati giapponesi". Tipo nel gennaio 1979, con l'articolo dell'onorevole Corvisieri sulla violenza in Goldrake, oppure nell'aprile del 1980, con la petizione dei genitori di Imola.
Da notare che l'articolo di Gianni Rodari su Rinascita in favore di Goldrake arriva nell'ottobre del 1980, dopo le violente polemiche della prima parte dell'anno. E questo vale anche per altri articoli pro-anime, scritti da alcuni giornalisti più ragionevoli dopo chilometri e chilometri di righe di contumelie ed invenzioni ad opera di colleghi.
Ovviamente d'ora in poi terrò aggiornato questo indice man mano che aggiungerò articoli ad articoli, ne ho ancora una caterva! (questa pare una minaccia...)
Spero che questo post possa tornare utile a qualche lettore e lettrice ^_^


Dato che non riuscirò mai a postare tutti gli articoli in mio possesso, un po' perché sono molti, un po' perché alcuni si limitano a piccoli trafiletti, che comunque hanno, a mio avviso, un certo valore di cronaca, ho deciso di inserire in questo indice l'elenco completo di tutto il materiale da me raccolto.
In questo modo, chiunque dovesse/volesse fare una ricerca simile alla mia, saprà già dove andare a reperire gli articoli.
Ho aggiunto un descrizione didascalica del contenuto degli articoli che non ho ancora postato, nei casi in cui dal titolo non sia chiaro di cosa trattino. Questo perché, rispetto a quelli già presenti qui sul blog, non li si può leggere è rendersi conto dell'argomento, che comunque è, ovviamente, sempre inerente la prima invasione degli anime.

Edit del 09 luglio 2024

Ad oggi gli articoli totali ammontano a  1553, così suddivisi numericamente per anno:

1961 = 1
1962 = 1 
1965 = 5
1968 = 1
1969 = 1
1970 = 7
1971 = 1
1972 = 5
1973 = 2
1974 = 1
1975 = 11
1976 = 7
1977 = 1 
1978 = 125
1979 = 297
1980 = 534
1981 = 244
1982 = 191
1983 = 51
1984 = 48
1985 = 6
1986 = 9
1987 = 6
1988 = 1

9 luglio 2024 aggiunti 202 articoli:

giovedì 3 dicembre 2015

Candy Candy - Primo album figurine Panini 1980


Dell'eroina, in quanto dava dipendenza(...), tutta lentiggini vennero pubblicati dalla Panini ben due album di figurine, cosa abbastanza rara, forse unica.
Non è facile riportare in un album di figurine la trama di una serie tanto lunga, ma mi ha sbalordito notare che ci sono parecchi buchi in questo primo album:
manca la fondametale apparizione a Candy del principe della collina!
manca il primo incontro con Anthony;
manca la morte di Anthony;
manca il primo incontro con Terence;
manca il bacio di Terence rubato a Candy.
Praticamente all'inizio si passa dalla carognata di Annie, che si fa adottare dai Brighton dopo che Candy aveva fatto in modo di farsi rifiurare per restare assieme all'amica del cuore (meglio non averle amiche così...), a vedere Candy nelle scuderie dei Legan.
Trovo assurdo che non sia stato mostrato il principe della collina, fondamentale della storia di Candy, che ritorna regolarmente in tutto l'anime, infatti nel secondo album viene mostrato, ma solo come ricordo, senza aver mai fatto vedere la scena orignale.
La cosa comica è che il principe della collina appare nella copertina, e mai più!
Ho notato una certa somiglianza tra la copertina di questo album e la confezione del gioco in scatola di Candy Candy della Clementoni, il gruppo mostrato è il medesimo, quasi nelle stesse pose, seppur di età un po' differenti, ma i due principi hanno le capigliature di colore diverso!
Decidetevi...



Altra particolarità è che nella prima storia Klin viene considerato l'animale di compagnia di Annie, che lo affida a Candy quando la pianta in asso per diventare la figlia dei Brighton.
A me non pare che Klin fosse di Annie, ma magari sbaglio.
Antony compare quasi per caso una volta, per aiutarla a riprendere la cavalla Cleopatra, che le due merde umane di Iriza e Neal avevano fatto fuggire.
Dato che non sono così ferrato nell'anime di Candy Candy, non escludo che ci possano essere altri adattamenti strani.
Resta comunque una di quelle pubblicazioni che ogni bambina voleva avere, con ben 240 figurine a colori, come recita il bel incipit di pagina due.



martedì 1 dicembre 2015

"Così Goldrake disintegra Topolino", di Daniel Jarach - "La Domenica del Corriere" 10 gennaio 1981 - SECONDA PARTE



Seconda parte dell'inchiesta giornalistica di Daniel Jarach ( PRIMA PARTE ), che metteva a confronto l'animazione nipponica con quella statunitense, errore di base. Un'inchiesta che nella sua prima parte non è particolarmente "disinformativa" o scandalistica, tranne per i titoli alla "Studio Aperto", mentre il contenuto resta abbastanza valido. Fanno eccezione l'annosa questione dell'uso del computer, un super-computer che l'inviato de "La Domenica del Corriere" riesce fin a vedere, e l'aver voluto paragonare gli anime televisivi fatti in mezza animazione con i lungometraggi Disney in full-animation.
Entrambe le questioni si ripropongono in questi due ultimi articoli, viene addirittura mostrato uno di questi mega-computer usati per gli anime(!), infine l'ultimo articolo viene scritto dopo una visita alla Disney negli Stati Uniti. Dove, di nuovo, il giornalista chiede direttamente al disegnatore della Disney se loro usano il computer come i giapponesi, visto che ormai questa favola era diventato un fatto incontestabile. Comunque anche l'articolo sulla Disney è interessante, in quanto riporta un periodo della casa produttrice di Topolino in cui l'animazione era stata quasi soppiantata dai film dal vivo, e non super produzioni con effetti speciali come quelle di oggi, ma filmetti tipo "The devil and Max Devlin" ( "Il diavolo e Max" ) e Condorman...
Nel precedente post venivano proposte numerose serie animate in anteprima, ed un articolo intero viene ora dedicato ad un gatto robotico alieno che in Giappone era famosissimo, più di Hirohito, secondo il giornalista italiano, mentre in Italia sarebbe giunto in tv solo nel 1982 nella trasmissione della Rete 2 di Fabrizio Frizzi (quando era simpatico) "Tandem": "Doraemon".



Che l'anime di Doraemon potesse avere successo in Giappone era abbastanza prevedibile, visto che il manga spopolava fin dal 1969. Nel saggio "Storia del fumetto giapponese, primo volume dall’era Meiji agli anni ‘70 " Maria Teresa Orsi riporta che nel 1979 erano stati venduti 14 milioni di volumi singoli!
Da notare che era riportato quasi correttamente, cosa non scontata, anche il nome della casa produttrice nipponica: Shinei Doga.
Penso che il film a cui si riferisse il presidente Daikichiro Kusube fosse "Doraemon esplora lo spazio", del 1981.
Sul fatto che Daikichiro Kusube fosse il presidente della Shinei Doga (più corettamente "Shin-Ei Animation") ho trovato questa fonte che pare confermarlo, considerando la mia scarsità nella comprensione dell'inglese:
http://www.pelleas.net/aniTOP/index.php/a_production


venerdì 27 novembre 2015

Getta Robot (Space Robot) DVD 1 Yamato Video/Gazzetta dello Sport


Talvolta mi pare di essere tornato tra il 1978 ed i primi anni 80, visto la grandinata di robottoni che stiamo avendo, ci manca solo una collezione da edicola di modellini di Go Nagai!
Ah, no... c'è pure quella  ^_^
Questa è la volta dello Space Robot, cioè, del Getta Robot, che io preferisco chiamare nel vecchio modo non corretto, altrimenti faccio confusione O_o
Rispetto alla prima uscita di Mazinga Z, che aveva perso l'espositore cartonato ed il prezzo a buon mercato in virtù del suo essere una "prosecuzione" del Grande Mazinga(!), siamo tornati alla consuetudine delle altre prime uscite in DVD: espositore cartonato e prezzo basso.
Anche se il prezzo è stato incrementato di un euro in più rispetto a Goldrake , Jeeg e il Grande Mazinga:
2,99€ invece che 1,99€.
Un euro oggi, un euro domani, e i milioni di euro si accumulano, ma non siamo ad inflazione zero? :]
Tanto io non preseguirò la collezione da edicola, quindi posso spendere anche un euro in più, in futuro magari prenderò i box, prezzo permettendo.
Ribadisco per la millamillesima volta che non sono un esperto di audio-video, non capisco nulla di frame e tracce audio. Per quanto mi riguarda la qualità video è eccelsa, basta vedere i numerosi fotogrammi che posto più sotto, e anche l'audio è ottimo.
Poi ci sarà sempre chi avrà da ridire, e a questi super esigenti fan ricordo che alla prima trasmissione di questi robottoni li guardavamo su una tv a tubo catodico, spesso in bianco e nero (come nel mio caso), con l'audio meno che mono...
Ovviamente chi paga ha diritto di lamentarsi, e chi non gradisce ha diritto di non comprare, ma qualche volta accontentarsi potrebbe essere la terza opzione.
Alla fine la Yamato e la RCS stanno facendo uscire tutto quello che non era mai stato pubblicato, non mi pare poca cosa. Certo, una parte della serie avrà il doppiaggio italico originale, mentre il resto della serie sarà ridoppiata ex novo, visto che non l'avevano mai terminata, e qualcuno si lamenterà di questa mancanza di uniformità di doppiaggio, ma vale il discorso sopra: accontentarsi, oppure non comprare.
Come per gli altri DVD usciti fino ad ora sono presenti i sottotitoli fedeli ai dialoghi originali giapponesi, e devo dire che la prima puntata, l'unica che ho visto, ebbe un adattamento praticamente identico ai dialoghi nipponici.
Fanno eccezione tre frasi che un po' alterano il senso originale dei dialoghi, tra l'altro modificandole senza nessun motivo, potevano essere tranquillamente riportate correttamente come tutto il resto della puntata. Più sotto ci sono i fermo immagine "incriminati", e sono tutte e tre frasi del professor Saotome.
Tornando al packaging, pure satavolta ci sono le custodie in cartoncino, che, per quanto mi riguarda, apprezzo. Non ripeterò tutto il panegirico scritto nelle precedenti recensioni degli altri DVD, chi vuole può andare a leggerselo, la mia opinione resta la medesima.
Ecco il bel espositore cartonato.


IL DVD con il muso del Getta 1 stilizzato.