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domenica 17 aprile 2022

Ghiblioteca, la storia dei capolavori dello Studio Ghibli - Una guida non ufficiale



TITOLO: Ghiblioteca, la storia dei capolavori dello Studio Ghibli - Una guida non ufficiale
AUTORE: Michael Leader e Jake Cunningham
CASA EDITRICE: Magazzini Salani
PAGINE: 192
COSTO: 22,90 
ANNO: 2022
FORMATO: 24 cm x 19 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9791259570833


Parto con la recensione iniziando con quanto si può leggere nella prima riga della quarta di copertina:
"Nato dalla penna degli scrittori ESPERTI di Studio Ghibli Leader e Gunningham..."

Passo indietro con premessa.
Non mi considero un esperto dello Studio Ghibli (o di qualsiasi altra cosa), semplicemente ho iniziato a seguire i film di Miyazaki e Takahata inconsapevolmente da bambino, quando non sapevo chi essi fossero, manco mi interessava fossero giapponesi, erano solo belle storie ben animate, guarda caso erano tutte giapponesi e spesso del duo di cui sopra.
Non ero influenzato dal fatto che fossero film o serie di Miyazaki/Takahata/Studio Ghibli, non li guardavo per gli autori o lo studio di produzione, non era una questione di clan aprioristici.
Il mio è stato un lento imprinting di contenuti nati con i film Toei di Miyazaki e Takahata, come con "Gli allegri pirati dell'isola del tesoro" oppure "La grande avventura del principe Valiant" iniziato a metà degli anni 70 al cinema.
Questo lento assorbimento è continuato con le serie tv dei due autori, come Heidi e "Conan il ragazzo del futuro", poi nel 1987 guardai rapito Nausicaa sulla Rete 1 della Rai etc. etc. etc.



Quindi mi ritrovo in mano con questa Ghiblioteca, e leggo nell'introduzione che uno dei due autori del libro (Jake Cunningham) fino al 2018(!!!) non aveva mai visto un film dello Studio Ghibli!!!   T_T
Fu l'altro autore (Michael Leader) che gli fece colmare la lacuna, proprio per una questione di "clan", per il primo era assurdo che Jake non conosce i "capolavori" dello Studio Ghibli.
Quindi io nel 2022, dopo aver iniziato a vedere le opere di Miyazaki e Takahata dalla metà degli anni 70, mi ritrovo a dover "imparare" qualcosa da un libro scritto da uno che fino al 2018 non sapeva manco chi fossero i due autori nipponici...
A questo va aggiunto che in Italia abbiamo visto molto di più di quello che è stato adattato per il mercato anglosassone, quindi ai due autori mancano delle opere di Miyazaki e Takahata per il semplice motivo che non esistono in inglese.
Ho cercato informazioni sull'età del duo statunitense (penso), ma non ne ho trovate, immagino siano sulla trentina, cioè nati ben dopo che io vidi Hols, Heidi, Anna, Conan o Nausicaa.
Ovviamente il fatto che io sia più vecchio non fa di me un "più esperto" degli autori, bisogna valutare lo scritto. Per esempio è chiaro che l'autrice italiana del saggio italiano su Nausicaa, pur essendo più giovane di me, abbai una comprensione del film maggiore della mia:



Analizziamolo questo scritto.
Appena l'ho sfogliato ho capito che si trattava di una ultrashibuyata, cioè una presenza strabordante di immagini a discapito di uno scritto minimale.
Semplici numeri:
Sulle 192 pagine totali solo 5 sono formate totalmente da scritto;
Sulle 192 pagine totali ben 86 sono solo di immagini, quindi zero scritto;
Sulle 192 pagine totali lo scritto ammonta approssimativamente a 52 pagine, facciamo 55? Aggiudicato.

Il libro costa 22,90 euro, che diviso per 55 pagine di scritto mi paiono un po' eccessivi...
Il giudizio che davo per la collana "Ultrashibuya" vale anche per questo libro:
se volevo un libro pieno di immagini mi compravo un artbook, non un saggio.

Ha senso titolare un libro con così poco approfondimento addirittura "Ghiblioteca"?
Ha senso chiamare entrambi gli autori "ESPERTI di Studio Ghibli" quando uno dei due fino al 2018 ne sapeva quanto me nel 1975?
Se il titolo fosse stato "Ghibliaspanne" non avrei avuto nulla da contestare  :]
Inoltre lo scritto ha un carattere di scrittura minuscolo, forse togliere dieci pagine di immagini ed ingrandire lo scritto sarebbe stato sensato.
Per ogni film dello Studio Ghibli o pre Studio Ghibli ci sono un paio di pagine di scritto reale di introduzione più due pagine di scritto reale di recensione.
Ma puoi mai recensire Nausicaa, Porco Rosso o Mononoke in due pagine a testa?

Essendo i due autori statunitensi viene sempre trattato l'adattamento e l'esordio cinematografico nel loro paese, che per un italiano a mio avviso conta poco.
A pagina 15 sono un po' sussultato sulla sedia, quando ho letto:
"Torniamo al 1979, Hayao Miyazaki era già un veterano nell'industria dell'animazione giapponese, visto che i suoi primi lavori risalgono ai primi anni 60 e il suo curriculum includeva titoli come "Conan il ragazzo del futuro", Marco, Heidi."

Le serie televisive di Marco ed Heidi avevano la regia di Takahata, perché ascriverle a Miyazaki?
Forse si intendeva che Miyazaki vi partecipò? Ma a quante cose partecipò Miyazaki?
Sinceramente, se volessi regalare un libro sullo Studio Ghibli a qualcuno, non sceglierei questo, specialmente se non possiede dieci decimi di vista!   ^_^

P.S.
Il libro costa 22,90 ma è stampato in Cina, non in Italia, ergo avrà avuto un costo di produzione assai basso, oltre al fatto che sono per due terzi solo immagini...

 

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