TITOLO: Le voci dei cartoni animati, doppiatori a Cartoonia
AUTORE: Andrea Lattanzio
CASA EDITRICE: Felici Editore
PAGINE: 271
COSTO: 22 €
ANNO: 2018
FORMATO: 22 cm X 15 cm
REPEPRIBILITA': on line
CODICE ISBN: 9788860195678
Faccio alcune premesse prima di esprimere la mia valutazione del libro che ho acquistato e letto.
Prima premessa: Non sono un esperto di doppiatori di animazione.
Seconda Premessa: Dai primi film d'animazione della Disney ad oggi si sono susseguite più generazioni di doppiatori, impossibile scrivere un libro che li contenga tutti.
Terza premessa: dovendo fare una scelta su quali doppiatori inserire, ognuno di noi si sarebbe indirizzato su nomi differenti, in base all'età e al tipo di animazione preferita.
Quarta premessa: Il numero di pagine del libro sarebbero cresciute in maniera direttamente proporzionale all'accuratezza sui personaggi doppiati da ogni doppiatore, ergo probabilmente si sarebbero dovuti ridurre il numero di doppiatori presi in esame.
Quinta premessa: Non mi pare ci siano tanti altri libri che si occupano dei doppiatori prestati all'animazione.Ci sarebbe, per esempio, "Dubbing Cartoonia", ma non sono mai riuscito a reperirlo...
Sesta premessa: Ho comprato questo libro on line, senza poterlo sfogliare prima.
Premesso tutto ciò, sono rimasto colpito abbastanza negativamente dal titolo in questione...
Si può ben capire da ciò che io posto in questo blog che ritengo le serie animate arrivate dal Giappone dalla fine degli anni 70 il punto di svolta dell'animazione in Italia. Fino ad allora i cartoni animati erano roba per bambini, trame semplici, durata breve, puntate autoconclusive, colonne sonore limitate, etc etc...
Da Heidi e Goldrake in poi l'animazione è stata vista in maniera diversa, sia dai bambini che dagli stessi adulti di allora, basta dare una scorsa alle tonnellate di articoli del periodo:
Indice completo degli articoli della "Emeroteca Anime" divisi per anno
E' per questo che mi ero assai sorpreso nel vedere che in copertina non c'era neppure un personaggio dell'animazione giapponese, ma nonostante ciò ho proceduto lo stesso all'acquisto del libro, in fondo finché non lo leggi non puoi dare un giudizio.
Purtroppo l'animazione giapponese, o meglio, le voci che i doppiatori italiani diedero ai personaggi degli anime, sono sacrificate anche nel contenuto del libro.
Nel libro sono presenti più di 110 schede su doppiatori che si occuparono di animazione, per ogni nominativo c'è una breve biografia personale, la filmografia essenziale, i lavori televisivi ed infine i "doppiaggi". Per "doppiaggi" si intende quelli relativi all'animazione.
Un non esperto come me di doppiaggio si baserà sui personaggi animati doppiati per riconoscere il lavoro del doppiatore, ma sono stati inseriti pochi personaggi per ogni doppiatore...
Poco spazio nel libro?
No, perché come mostrerò per la scheda di Cinzia De Carolis (pagine 72, 73, 74) i titoli inseriti restano pochi anche se sotto di essi resta metà pagina vuota... ma non si potevano inserire in quella mezza pagina vuota tutti i personaggi doppiati dalla brava doppiatrice?
Sono presenti inoltre molte schede di doppiatori con un solo (o due) personaggio animato nel loro curriculum... posso capire quando questo era un protagonista di un film Disney o di una serie famosa della Warner Bros o MGM, ma non ne comprendo il senso quando si tratta di informarci che il doppiatore in questione doppiò il padrone del ristorante in "Lilly e il vagabondo".
In pratica sono stati scelti i personaggi doppiati senza alcun criterio comprensibile, o almeno comprensibile a me...
Quali personaggi doppiati inserire e quali omettere, in base a cosa?
Ma soprattutto, perché omettere alcuni personaggi?
Perché, una volta deciso di inserire un doppiatore in base ad un proprio legittimo criterio, non si è scelto di mettere tutti i personaggi che doppiò?
Il lettore leggerà il nome del doppiatore, poi scorrerà i personaggi animati doppiati, e non leggendo la voce a cui era affezionato, non troverà alcun beneficio informativo nello scritto.
Attenzione, questo fatto non vale solo per i doppiatori di animazione giapponese, ma random vale per tutti i generi.
C'è un "però" grosso come una casa che riguarda i cartoni animati giapponesi, e cioè che siamo stati stati proprio noi fan dei cartoni animati giapponesi ad "elevare" ad idoli i doppiatori delle serie animate degli anni 70 ed 80. Fummo noi "fissati" degli anime a riconoscere a quelle grandi voci l'affetto e la giusta considerazione per delle piccole produzioni che restarono nei nostri cuori.
Quindi, secondi me, i doppiatori degli anime avrebbero meritato un minimo di considerazione in più.
Qui sopra si possono leggere i nomi dei doppiatori le cui schede sono presenti nel libro.
Come ho già scritto sopra ognuno avrebbe messo un nome al posto di uno presente, però provate a consultare i link sotto con i nomi dei doppiatori di tre fondamentali serie animate arrivate in Italia alla fine del 1970, e verificate voi stessi quanti di quei bravi doppiatori sono stati lasciati fuori:
"Atlas UFO Robot" / "Ufo Robot Goldrake"
"Jeeg Robot, uomo d'acciaio"
"Candy Candy"
Manca Laura Boccanera, cioè Candy Candy!
Mancano Giorgio Locuratolo/Alcor, Gino Donato/Re Vega, Anna Teresa Eugeni /Lady Gandal e la Regina Himika!
Poi c'è la scheda di Romano Malaspina, che non si è dedicato solo agli anime, sia chiaro, ma è forse grazie a quegli insulsi cartoni animati giapponesi che ha ricevuto più tardi del dovuto i riconoscimenti, almeno quelli dei fan, che avrebbe meritato prima, e non c'è il nome di Actarus!
Non c'è Actarus...
E' riportato un solo personaggio degli anime, il generale De Jarjayes, padre di Lady Oscar.
E Actarus?
E Jeeg/Hiroshi Shiba? E tutti gli altri piloti di robottoni che ha doppiato?
Un non esperto di doppiaggio che leggerà la scheda di Romano Malaspina, non collegherà mai Actarus alla sua voce...
Non si poteva impaginare diversamente il libro, riducendo lo spazio vuoto sotto al nome ed inserendo più personaggi doppiati?
Mi son preso la briga di controllare, per ogni doppiatore inserito nel libro la scheda presente sul meritorio sito di Antonio Genna, quali altri personaggi degli anime non sono stati riportati nel libro? Ho focalizzato la mia attenzione solo sui personaggi animati nipponici di una certa importanza, sempre anni 70 ed 80, quindi non ho fatto il pignolo.
Antonella Baldini: Ha doppiato una caterva di vecchio anime, ma ci sono solo quattro righe, però c'é mezza pagina vuota sotto di esse.
Gianfranco Bellini: Manca Boss de Il Grande Mazinga.
Roberto Chevalier: Manca Kyashan.
Cinzia De Carolis: Mancano Sandybell, Patty in Candy Candy, Mosley in Conan il ragazzo del futuro, e manca Bia!!!
Vittorio di Prima: Manca Don Zaucker.
Massimo Giuliani: Mancano Koji Kabuto e Mucha in Il Grande Mazinga.
Loris Loddi: E' dato come doppiatore di Remi in "Remi - Senza Famiglia", un film? Anno?
Giani Marzocchi: Mancano Kenzo Kabuto in IL Grande Mazinga e Dobrai in Tekkaman.
Mario Milita: Doppiò numerosi personaggi degli anime anni 70 ed 80, nella schedo zero.
Elio Pandolfi: Manca Sherlock Holmes in "Il fiuto di Sherlock Holmes".
Riccardo Rossi: C'è solo Peter in Heidi.
Queste mancanze valgono anche per i cartoni di Hanna e Barbera ed altri.
Qui un esempio di uno doppiatore che di certo era bravissimo, non mi permetto di metterlo di dubbio, ma che doppiò solo il padrone del ristorante in "Lilly e il vagabondo". Questo non è un caso isolato, ci sono più doppiatori con due o tre personaggi animati nella scheda. Non avrebbe avuto più senso inserire Laura Boccanera, visto che il libro tratta di doppiatori ed animazione?
Sopra la scheda di Cinzia De Carolis, ma in tutta quella messa pagina vuota, non si potevano inserire i personaggi animati da lei doppiati?
Sono molte le schede che presentano larghi spazi vuoti, forse a 22 € di prezzo del libro, si poteva ottimizzare l'impaginatura, inserendo più scritto...
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