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lunedì 15 ottobre 2018

Nuovo Mondo vol 1 n° 12 - 27 agosto 1945



Mentre la rivista "Yamato, mensile italo-giapponese" era incentrato solo sul Giappone e soffriva della propaganda fascista del ventennio, la rivista "Nuovo Mondo" conteneva articoli su tutte le nazioni che avevano preso parte all'appena terminato conflitto mondiale ed era diretta emanazione dell'Ufficio Informazioni degli Stati Uniti d'America.
Sono in mio possesso due numeri di una testata simile, "Victory", che addirittura recava il prezzo in centesimi di dollaro (10 cent.).
"Nuovo Mondo" non la conoscevo, venne pubblicata dagli americani con la seguente motivazione, che riporto interamente da un altro numero:
"Rivista pubblicata a cura del governo degli Stati Uniti per il periodo provvisorio in ci non era possibile agli editori italiani far giungere al pubblico le loro riviste, cesserà le pubblicazioni con numero 16 del 15 ottobre p.v. Il Servizio Informazioni degli Stati Uniti d'America ritiene che la rivista abbia pienamente assolto il suo compito."

Benché sia "Yamato, mensile italo-giapponese" che "Nuovo Mondo" fossero espressione di propagande, seppur opposte, a distanza di tanti decenni le informazioni contenute acquistano un valore storico.
Nel caso di "Nuovo Mondo" veniva raccontato il Giappone che stava per crollare o che era appena crollato, dal punto di vista del vincitore americano.
In questo numero sono due gli articoli dedicati al Giappone.
Il primo, dopo una breve introduzione scritta, è formato da 29 fotografie che illustrano l'ascesa ed il crollo dell'Impero del Sol Levante.
Il secondo è un approfondimento di 5 pagine dal titolo: "I giapponesi di Okinawa".
In copertina il simpatico Tojo, che fece tutto di testa sua, senza avere mai l'avallo del buon pacifista Hirohito...



La cornice in rosso l'ho messa per sottolineare che la rivista non nascondeva d'essere un organo d'informazione degli Usa.





Ottimi buoni propositi, tutti da sottoscrivere, bastava seguirli anche nel proseguo...
Le foto hanno un valore storico, noto che non è stato considerato degno di nota il massacro di Nanchino, mentre l'ingresso a Shangai delle truppe nipponiche si.










Probabilmente non ci sono foto delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki perché era ancora vietato in quanto segreto militare.





Il secondo articolo è molto più approfondito.
Purtroppo non è riportato il nome del corrispondente, immagino statunitense, che lo scrisse dal fronte di guerra, in cui sono riportate le vicende di alcuni ryukyuani.







"Siguchi scrollava la testa a limone e sorrideva."







Questo è il racconto di una nippo-americana che tornò in Giappone prima dello scoppio della  guerra, e rimase bloccata ad Okinawa, pur essendo statunitense. Immagino, ammesso che il racconto fosse vero, come potesse essere stata trattata dai giapponesi.










Inserisco tre scan parziali di altri articoli della rivista, tanto per farne comprendere il taglio.
Uno è sull'Italia e la sua ricostruzione, le altre due su quanto bene vivessero i nativi americani negli Usa, e quanto erano onorati gli indiani che avevo servito in guerra. Mah...




Da leggere la didascalia.

2 commenti:

  1. "I pellirosse seminudi, con la testa ornata di penne, il viso dipinto e il tomahawk alla cintura, sono oggi nient'altro che personaggi da cinematografo"
    Ecco, appunto, la tragedia è tutta lì. E nemmeno si accorgevano di descriverla, pensavano di esaltare la civilizzazione degli "indiani".
    Eh, povero Hideki Tojo, vecchio militarista fascistone assassino... Hirohito salutandolo gli avrà detto qualcosa del tipo: "Scusate, eh... Ma io so'io... e voi nun sete un cazzo!"... :D

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    Risposte
    1. C'è da dire che era un'altra epoca, però se i nativi americani non sono molto integrati oggi, figuriamoci nel 1945!

      Il famoso Imperatore Del Grillohito! :]

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