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sabato 30 aprile 2016
Go Nagai Robot Collection 93 Bani Bani
Con un giorno di ritardo sullo speciale di Goldrake con il Delfino Spaziale (chissà perchè non li hanno fatti uscire assieme...) ecco il mostro spaziale della puntata numero 54, Bani Bani.
Rispetto al Goldrake con il Delfino Spaziale non posso altro che commentare, benchè sia un po' scontata come battuta: Bani Bani? Bene bene!
Accettabile la coloratura, bella la posa aggressiva, ed il pezzo è abbastanza grosso.
Tra l'altro, immagino del tutto casualmente, mi sorprenderebbe il contrario, la Fabbri/Centauria ha pubblicato assieme (quasi) i due protagonisti robotici della puntata. Ovviamente Goldrake, ma agganciato al Delfino Spaziale, e Bani Bani, un mostro creato dal mix di un'aquila ed un serpente. Poi, volendo fare i pignoli con gli sceneggiatori della puntata, che senso abbia far combattere in mare un mostro mezzo aquila e mezzo serpente è tutto da capirsi, forse il rettile era un serpente d'acqua :]
Mi resta sempre il dubbio su quale sia la motivazione che faccia scegliere un mostro al posto di un altro, in puntate che non hanno particolare importanza, o sono memorabili per la potenza del mostro nemico.
Piccola richiesta alla Fabbri/Centauria:
No, non chiedo che i modellini siano colorati bene, nè che rispettino i colori degli anime di riferimento, neppure che siano colorati uniformemente tra pezzi già riproposti, men che meno che non abbiano evidenti difetti materiali di qualità, oppure che la distribuzione sia fatta con puntualità.
Chiedo solo un terzo raccoglitore per i fascicolini-ini-ini-ini.
Grazie.
C'è chi afferma, e non ne comprendo il motivo, che io mi accanisca contro il caso umano di Koji/Alcor, però non è colpa mia se anche in questa puntata fa le sue belle figure di palta :]
Appena il professor Procton ha spiegato al team di piloti di stare attenti alle nuove versioni dei mostri di Vega, che sono più potenti dei dischi spaziali, Alcor se ne parte per la tangente con una frase che non so descrivere se più da lecca piedi o da sbruffone, a cui Maria risponde irridendolo giustamente a dovere:
Alcor
"Benissimo signore (cioè Procton...), più è possente il nemico che affrontiamo e più si accende il nostro spirito!"
venerdì 29 aprile 2016
Go Nagai Robot Collection - Uscita Speciale 14 Grendizer + Marine Spacer
Quinta uscita con Goldrake come soggetto:
Go Nagai Robot Collection 02 Ufo Robot Grendizer
Go Nagai Robot Collection - Uscita speciale 1 Disco Spaziale
Go Nagai Robot Collection - Uscita Speciale 6 Grendizer + Double Spacer
Go Nagai Robot Collection - Uscita Speciale 9 Grendizer con Alabarda
Non vedremo nessuna delle due versione del Mekadon, neppure il professor Shiba in versione Windows, in compenso ben cinque Goldrake. E questo non sarà l'ultimo...
Avranno fatto il ragionamento che Goldrake tira, e quindi meglio pubblicarlo in tutte le salse, però sarebbe stato saggio che almeno fossero salse uguali, per lo meno nel colore. Infatti nei 5 modellini di Goldrake ci sono dei particolari che sono diversi in tutti, tipo le giunture delle ginocchia, oppure i pugni, ma anche il collo. E non cambiano solo le fattezze materiali, cosa che potrebbe anche essere accettabile a causa di una postura differente del modellino, ma sono diversi i colori... i colori... e usate gli stessi colori per i medesimi pezzi... cribbio... ma non vi rendete conto delle pessime figure che fate?
Qualcuno penserà che se i colori non sono uniformi, almeno questa uscita speciale sarà esente da sbavature, si si come no...
Intanto ecco "Grendizer + Marine Spacer", cioè, "Goldrake + Delfino Spaziale"...
Guardando un po' attentamente le quattro versioni erette di Goldrake si notano i pugni sempre di colore diverso e la parte inferiore delle gambe con colori sempre differenti, ma almeno i questi due casi cambia solo la tonalità, forse l'imbianchino avrà diluito male la tinta. L'assurdo è rappresentato dal colore delle giunture delle ginocchia, che in questa uscita speciale numero 14 è completamente diverso dagli altri, un violetto... Inoltre lo stesso colore è riproposto appena sotto la spalla, tranne che per il modellino di sinistra e destra, che hanno il bordo grigio.
Poi ognuno, come per la Settimana Enigmistica, potrà scovare le differenze di colore, sono veramente molte.
Capisco che ci prendano a pallate in faccia a noi che continuiamo la GNRC...
Per la cronaca in edicola c'era solo lo speciale, niente uscita numero 93... forse domani? Mistero...
Un ingrandimento delle ginocchia.
martedì 26 aprile 2016
"Conan, the boy in future" - Ghibli Roman Album
TITOLO: Conan, the boy in future
AUTORE:
CASA EDITRICE: Tokuma Shoten
PAGINE: 154
COSTO: 20/25€ circa
ANNO: 2002
FORMATO: 30 cm x 22 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet o alle fiere del fumetto
CODICE ISBN: 4197201532
Penso proprio che questa sia una ristampa di un roman album del 1981, perchè nel retro della copertina compaiono due date, 1981/11/25 e 2002/8/10 (/4?), oltre al fatto che in ultima pagina è riproposta la data del 1981. Inoltre sul web ho trovato delle immagini della copertina del roman album originale, e c'è qualche leggera differenza, non tanto del disegno di Conan e Lana, ma sulle scritte della testata e del prezzo.
Preciso che la copertina scannerizzata sopra è quella del roman album, la mia copia presenta una sovracopertina, della versione più recente, che non ho scannerizzato ( link amazon ).
Quando lo comprai mi resi conto che non era un pezzo vintage, ma era pur sempre di Conan, ergo l'acquisto era praticamente obbligato, anche perchè le immagini proposte sono veramente belle, e ripercorrono l'intera serie, proponendo i tanti momenti memorabili dell'anime.
Le prime tre parti le ho trovate più coinvolgenti: This is Conan; Prehistory of Conan; Conan's diary.
E sono quelle che propongo interamente, per i successivi capitoli mi sono limitato alla scan della prima pagina.
Molto particolari sono i capitoli "Stage Setting catalog" e "Properties catalog", in cui sono mostrati, penso tutti, gli accessori, mezzi, oggetti e luoghi della serie.
Abbastabza classico il capitolo "Characters profile", che oltre a mostrare le immagini dei singoli personaggi, ce li fa ammirare anche in coppia o in trio.
Da notare che i capitoli "Prehistory of Conan" e "Conan's diary" sono in carta patinata.
Eviterò commenti superflui, i fan di Conan e compagni non hanno certo bisogno di sentirsi dire cosa rappresenti una scena piuttosto che un'altra.
Su Youtube ho trovato questo video (finchè ci sarà) di un negozio nipponico, mostra la versione del 1981, viene fato vedere tutto il roman album, comprese le parti che io non ho scannerizzato.
Penso proprio che questa sia una ristampa di un roman album del 1981, perchè nel retro della copertina compaiono due date, 1981/11/25 e 2002/8/10 (/4?), oltre al fatto che in ultima pagina è riproposta la data del 1981. Inoltre sul web ho trovato delle immagini della copertina del roman album originale, e c'è qualche leggera differenza, non tanto del disegno di Conan e Lana, ma sulle scritte della testata e del prezzo.
Preciso che la copertina scannerizzata sopra è quella del roman album, la mia copia presenta una sovracopertina, della versione più recente, che non ho scannerizzato ( link amazon ).
Quando lo comprai mi resi conto che non era un pezzo vintage, ma era pur sempre di Conan, ergo l'acquisto era praticamente obbligato, anche perchè le immagini proposte sono veramente belle, e ripercorrono l'intera serie, proponendo i tanti momenti memorabili dell'anime.
Le prime tre parti le ho trovate più coinvolgenti: This is Conan; Prehistory of Conan; Conan's diary.
E sono quelle che propongo interamente, per i successivi capitoli mi sono limitato alla scan della prima pagina.
Molto particolari sono i capitoli "Stage Setting catalog" e "Properties catalog", in cui sono mostrati, penso tutti, gli accessori, mezzi, oggetti e luoghi della serie.
Abbastabza classico il capitolo "Characters profile", che oltre a mostrare le immagini dei singoli personaggi, ce li fa ammirare anche in coppia o in trio.
Da notare che i capitoli "Prehistory of Conan" e "Conan's diary" sono in carta patinata.
Eviterò commenti superflui, i fan di Conan e compagni non hanno certo bisogno di sentirsi dire cosa rappresenti una scena piuttosto che un'altra.
Su Youtube ho trovato questo video (finchè ci sarà) di un negozio nipponico, mostra la versione del 1981, viene fato vedere tutto il roman album, comprese le parti che io non ho scannerizzato.
lunedì 25 aprile 2016
"Superman il film" supplemento al mensile Superman n° 39 - Editrice Cenisio 1979 SECONDA PARTE
Con ancora nelle sale il terribile (così mi hanno detto) "Batman vs Superman: Dawn of Justice", infatti non sono andato a vederlo, posto la seconda parte dello spaciale che la Editrice Cenisio pubblicò in occasione del primo film su Superman. Sicuramente quel primo film di Superman è ormai datato, ingenuo e con una trama assai semplice, però non sempre complicando le cose queste risultano migliorate... mia opinione.
Penso proprio che questa pubblicazione fu la prima del genere in Italia, mentre negli Usa era una prassi, basti vedere lo speciale su "Guerre Stellari" del 1977:
"Star Wars Official Collectors Edition" - 1977 - PRIMA PARTE
"Star Wars Official Collectors Edition" - 1977 - SECONDA PARTE
La prima parte di questo speciale era più incentrata sul film e sulle differenze con il fumetto, questa seconda parte si concentra sui protagonisti, dal cast stellare, ai produttori, regista, etc etc etc.
Come ho scritto nel primo post, purtroppo il mio scanner è per il classico formato A4, cioè 30 cm x 22 cm, mentre la bella rivista della Editrice Cenisio misura 33,5 cm x 26 cm, ergo mi mancano 3 centimetri e mezzo in altezza e ben 4 in larghezza. Per fortuna ci sono dei bordi abbastanza larghi, ma, nonostante ciò, lo scritto è mancante di qualche lettera sui bordi, spero comunque leggibile. In alcuni casi ho fatto una scan orizzontale per mostrare la parte più importante della pagina, sacrificando alcuni disegni.
Avevo interrotto la rivista alla pagina centrale, con Christopher Reeve che volava per Metropolis, la successiva foto immortala Lex Luthor che fa coindolare un bello smeraldo, cioè, un enorme pezzo di kryptonite!
E l'espressione di Gene Hackman la dice tutta su quanto stia gongolando :]
domenica 24 aprile 2016
Heidi nel "Corriere dei Piccoli" - Ultimi 6 numeri (dal n° 15 del 13 aprile 1978 al n° 25 del 22 giungo 1978) - Probabilmente non il primo manga pubblicato in Italia ^_^
Seconda ed ultima parte delle avventure corrieredeipiccoliane di Heidi, che terminano con un finale parecchio diverso da quello dell'anime, eppure il 22 giugno (data del numero 25 del "Corriere dei Piccoli") la serie in tv era terminata solo da qualche giorno (6 giugno), quindi non comprendo questo sconvolgimento di trama. Infatti nel "Corriere dei Piccoli" Heidi rimane a Francoforte, sognando un futuro ritorno, ma restando a fare compagnia a Clara. Chissà, magari questioni inerenti i diritti di pubblicazione con la "Taurus Film GMBH", che fecero chiudere in fretta e furia la storia.
Nei primi sei numeri mi aveva sorpreso la fedeltà del disegno con l'anime di Takahata, in questi numeri, invece, alcune tavole sono un po' più bruttine, però sempre molto simili al cartone.
Come nel primo post ho inserito anche qualche pubblcità ed un paio di articolini sui programmi del periodo.
Queste sei storie finali le si possono trovare nei "Corriere dei Piccoli" numero: 15, 16, 18, 20, 23, 25.
Avevamo lasciato Heidi rapita dalla zia Dete e de-portata a Francoforte, allo scopo di fare la damigella di Clara, finendo nelle grinfie dell'arpia Rottenmeier, che qui sentiremo pronunciare parole contro Heidi che nell'anime, per quanto senza cuore, non era mai arrivata a proferire.
giovedì 21 aprile 2016
Go Nagai Robot Collection 92 Dokaider
Dokaider, assieme a Giran, sono i due mostri guerrieri che presenziano alla prima delle puntate finali in cui torna sul palcoscenico Koji Kabuto (episodio 53). In realtà i due mostri guerrieri neppure lo vedono Mazinga Z, perchè, come al solito, ci pensa Tetsuya Tsurugi a risolversi i guai, anche se, a dire il vero, è Giran a aiutare il Guretto a far fuori Dokaider... Infatti il soggetto di questa 92esima uscita dura per meno della metà della puntata. Fatto che mi lascia assai perplesso sulla decisione di onorarlo di un modellino, continuo a pensare che, per esempio, l'assassino delle tenebre Garaliya, sarebbe ben più meritorio come personaggio cattivo. Mi piacerebbe sapere se le persone che prendono le decisioni in questa GNRC, abbiano mai visto le serie animate, io dubito...
Quindi, perchè scegliere un Dokaider, che termina la sua comparsata al minuto 9 circa della puntata, dopo essere comparso circa al secondo minuto, ergo per una performance di 7 striminziti minuti?
Forse per permettermi di riguardare l'episodio 53 ed apprezzare l'esilarante telefonata iniziale tra Koji Pigiama Kabuto e Shiro Sveglione Kabuto? Non credo, però le imamgini sono più sotto ;)
Qualcuno, malignamente, potrebbe ipotizzare che il motivo vada ricercato nella colorazione al 90% gialla del modellino: se c'è solo il giallo difficile sbavare i colori!
Difficile, ma non impossibile per la GNRC!
Io, invece, credo che sia dovuto alla simpatia intrinseca di questo mostro guerriero.
Intanto lo sguardo beffardo di entrambe le facce, hanno il medesimo sorriso mezzo diabolico e mezzo da presa per i fondelli.
La simpatia la si coglie anche da come entra in scena:
"Ciao sono Dokaider, sono un simpatico mostro guerriero giallo, e mi diletto nello schiacciare inermi cittadini tutti uguali presi dal panico" :]
Questa è la prima cosa che fa Dokaider appena mette piede in città.
Il perchè poi, questi inermi cittadini tutti uguali presi dal panico, esplodano, resta uno dei misteri dell'animazione nipponica. Forse spatasciarli, con relativo spargimento di membra e sangue, era considerato un po' troppo crudo.
mercoledì 20 aprile 2016
"Kung Fu - Zendo l'invincibile" - Fumetti sulle arti marziali: Shi-Kai il ribelle; Zendo l'invincibile; Jeff Black (ottobre/novembre 1977)
Sinceramente non ho mai letto questo fumetto da bambino, e non l'ho mai neppure notato nelle edicole, nonostante che sulla copertina ci fosse Bruce Lee, quindi non ho aneddoti da raccontare, però, magari, ad altri ricorderà qualcosa :]
Questa pubblicazione è una raccolta dei primi tre numeri di "Kung Fu - Zendo l'invincibile", e in ogni numero ci sono tre storie distinte, oltre a Zendo sono presentate quelle di "Shi-Kai il ribelle" e "Jeff Black". Tutte e tre sono avventure di arti marziali, cambia solo l'ambiente ed il periodo in cui agiscono i tre eroi.
Zendo si muove ad Hong Kong all'incirca ai primi del 900, affronta le bande di criminali della mafia cinese, previo pagamento di cospicue ricompense da parte della polizia.
Shi-Kai combatte nella cina medioevale (ipotizzo), opponendosi ai soprusi dei potenti.
Jeff Black agisce nel classico west americano, mi ha ricordato il telefilm "Kung Fu" con David Carradine, solo che il protagonista è un cowboy.
Ovviamente la raccolta è succesiva, aprile 1978, alla pubblicazione dei tre singoli numeri, ottobre e novembre 1977.
Inutile dire che quando ero bambino, complici i film di Bruce Lee e quelli in costume di Taiwan ed Hong Kong, oltre agli anime, quasi tutti i bambini avevano fatto almeno un paio di lezioni di karate o judo. Quasi tutti, perchè io, pur essendo un fan di quei film e cartoni animati, ero già refrattario ad ogni impegno attivo :]
Immagino che l'editore (Ciarrapico... quel "Ciarrapico"?) pensò di cogliere una buona occasione per fare qualche soldino con le storie che andavano per la maggiore al cinema, ma anche sulle nascenti tv private coi film asiatici di arti marziale.
I tre numeri sono impreziositi(?) da dei brevi approfondimenti storico-marziali sul Giappone. Non mi esprimo sulle considerazioni inerenti le arti marziali, ma dal punto di vista storico, pur considerando l'estrema sintesi dello scritto, c'è più di un errore o semplificazione. Propongo le scan di questi approfondimenti alla fine di ognuno dei tre numeri. Per il resto ho scannerizzato per intero solo il primo fumetto di "Zendo l'invincibile", che per qualche motivo battezza anche il fumetto, mettendo in secondo piano "Shi-Kai il ribelle" e "Jeff Black".
Una cosa che si nota molto è la colorazione assai sbavata, cosa che capitava di frequente nei fumetti dell'epoca, si può dire che anticiparono di 40 anni la "Go Nagai Robot Collection" ^_^
Il primo numero di "Kung Fu - Zendo l'invincibile".
Presumo, dall'ultima riga della scan qui sotto, che il fumetto fosse di origine spagnola, "ex Seleciones Illustrada Barcellona Spagna", con adattamento italiano, non sempre molto chiaro.
lunedì 18 aprile 2016
Mistero Giappone – I quaderni speciali di Limes
TITOLO: Mistero Giappone – I quaderni speciali di Limes
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Gruppo Editoriale l'Espresso
PAGINE: 223
COSTO: 10€
ANNO: 2007
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9771124904130
Nonostante siano passati parecchi anni dalla
pubblicazione di questo speciale di Limes sul Giappone, era un pezzo
cercavo di recuperarlo, ben conscio che gli anni passati ne avrebbero
minato l'utilità. Visto che di saggistica nuova non ne sta uscendo ( post relativo ), mi son rifugiato in uno libro del 2007. Lo scritto cerca di lanciare uno sguardo su dove
arriverà il Giappone, ovvio che quando lo leggi col futuro già
arrivato, noti tutte le predizioni errate. Non è mai facili fare
analisi di geopolitica ed economia, però quasi sempre si mostrano
errate... ergo sarebbe più saggio evitarle, no?
Il libro è composto da 23 scritti, alcuni restano
interessanti anche dopo quasi 10 anni, e mi peprmetto di consigliarne la lettura:
LA SCACCHIERA MONDO
; IL MITO INFRANTO DEL PARADISO KANTIANO; OKINAWA RIVUOLE LA SUA
TERRA; PASSATO E PRESENTE DEL TENNŌ; PIANETA MANGA; I BŌRYOKUDAN
DALLA VECCHIA ALLA NUOVA YAKUZA; BRASILIANI DAGLI OCCHI A MANDORLA.
Sul web si può trovare questo libro ad un prezzo inferiore a quello di copertina.
Sul web si può trovare questo libro ad un prezzo inferiore a quello di copertina.
IL
RITORNO DEL GIAPPONE
di
Franco MAZZEI
Un
riepilogo storico, che giunge fino al 2007.
LA
SCACCHIERA MONDO
di
MATSUOKA Seigo
Viene
analizzato l'antico gioco di percorso dal nome “Sugoroku”, allo
scopo di comprendere le peculiarità nipponiche. Lo scritto vuole
evidenziare anche le differenze in campo ludico tra occidente ed
oriente.
sabato 16 aprile 2016
TV Sorrisi e Canzoni N° 14 dal 2 al 8 aprile 1978 - "Atlas Ufo Robot" (genesi della bufala degli anime fatti al computer?), di Paolo Cucco + prima puntata di Goldrake!
Alla fine sono quasi riuscito a recuperare tutti i numeri dei TV Sorrisi e Canzoni dell'esordio TV di Goldrake (primi 25 episodi: 4 aprile/6 maggio 1978), che partono da questo numero, in cui è presente il primo articolo di ben quattro pagine (assieme a quello del Radiocorriere TV 2/8 aprile 1978 ) su "Atlas Ufo Robot".
Il bello di questo breve scritto di Paolo Cucco è la prima apparizione della mega bufala sull'uso dei "cervelli elettronici" per gli anime, inizialmente lo sarà solo per i disegni e colori, ma poi la colpa inventata si allargherà anche alla creazione della storia.
Per il resto il giornalista non è per nulla ostile verso questa nuova serie animata nipponica, compie qualche strafalcione giornalistico, ma il suo giudizio è positivo, però si inventa, forse per rendere più strano il cartone animato, la balla sul computer e gli anime, balla che verrà ripetuta a pappagallo da tutti gli altri giornalisti d'Italia!
A quanto pare questo primo articolo fu la fonte informativa per tutti i successivi, mancando le informazioni su questi nuovi prodotti giapponesi, piuttosto che andarsi a cercare notizie certe, i giornalisti italici si rifecero quasi tutti a ciò che aveva scritto Paolo Cucco T_T
Sarebbe bello capire in base a cosa il giornalista di Tv Sorrisi e Canzoni scrisse dell'uso del cervello elettronico per disegni ecolori in Goldrake :]
Leggendo l'articolo del link sopra di Teresa Buongiorno, sul Radiocorriere TV, si nota subito che la giornalista non scrive mai dell'utilizzo del cervello elettronico, ed in generale pare meno informata sulla trama, rispetto a Paolo Cucco, che però si lancia in più affermazioni errate.
Oltra a questo storico articolo (che non ho la pretesa di presentare in prima mondiale ^_^), la rivista contiene più servizi interessanti, tra cui uno bellissimo e lunghissimo su Portobello, in cui sono riproposti i concorrenti più famosi della stagione appena conclusa. Tra questi spicca tal Piero Jacono, il tizio che voleva spianare il monte Turchino per eliminare la nebbia in Val Padana, un mito!
Molto interessante è una cartina con la posizione delle varie tv locali di Milano e provincia, a cui seguono i palinsesti delle emittenti private. Una cosa assai curiosa è la scoperta che il cartone di "Kimba il leone bianco" arrivò prima di Goldrake!
Veniva trasmesso da Telealtomilanese, e anche Bergamo TV, alle 18,55!
La bella doppia pagina dedicata ad "Atlas Ufo Robot", non mi è chiaro cosa ci facesse lì a destra il Grande Mazinga ^_^
Da notare che era sbagliato anche l'orario di programmazione, le 21,45!
Paolo Cucco inizia tranquillo, facendo anche numerosi complimenti alla serie, ma dalla succesiva pagina si scatena in una serie di colpi da KO :]
venerdì 15 aprile 2016
Go Nagai Robot Collection 91 Elmetti di Ferro
Probabilmente suonerà nuovo, ma io non sono mai stato un fan dell'inutile robot pilotato dall'inutile Koji Kabuto :] ergo non saprei proprio cosa scrivere su questi Elmetti di Ferro, a parte che sono elmetti, e che sono di ferro... ai tempi non penso di aver neppure mai visto una puntata con i soldati del Conte Blocken, neanche con il conte Blocken, a dire il vero.
Io sono rimasto alle Maschere di Ferro, che poi, era necessario specificare negli anni 70 che un elmetto fosse di ferro?
Di cosa poteva mai essere, di pongo? O_o
Passo, quindi, al modellino, che in realtà mi rammenta immediatamente una cosa, anzi, un ordine:
Presentatàrm!!!
E non sono bei ricordi...
Inutile precisare che trovo odiosissima l'uniforme e cosa rappresentano questi soldati del Conte Blocken...
L'Elmetto di Ferro dalle solite svariate posizioni.
mercoledì 13 aprile 2016
"Stan Lee Mostri e Meraviglie" - DVD con due interviste a Stan Lee (2002)
Tra i personaggi elencati dalla rivista c'è anche l'Hulk del telefilm, il cui alter ego non verde era stato chiamato David Banner, mentre nel fumetto si chiama Bruce Banner, e non rammentavo il perchè, ricordavo che fosse una scelta della casa di produzione, che fosse una cosa assai assurda, ma non il fatto specifico.
Quindi mi sono andato a riguardare il DVD, e mi sono reso conto che fu una motivazione veramente ridicola, ma oltre a questo aneddoto Stan Lee ne racconta tantissimi altri, inoltre spiega svariati aspetti del suo rapporto con tanti disegnatori che lo hanno accompagnato nella sua carriera.
Il DVD è composto da più contenuti, ma la parte più interessante sono le due interviste fatte a Stan Lee dal regista Kevin Smith, mega fan della Marvel. Consiglio vivamente di recuperare questo DVD a tutti i fan, merita veramente parecchio, oltre ad essere interessante è anche divertente, non c'è dubbio che Stan Lee, che magari non sarà sempre attendibilissimo nei suoi ricordi/racconti, è una bella sagoma :]
Ho estrapolato i fermo immagine delle sue dichiarazioni che mi son sembrate più interessanti, ma il DVD ne è strapieno, impossibile metterle tutte. Poi, magari, c'è che mi dirà che sono cose trite e ritrite, mai io non ne sapevo la gran parte.
Inizierò, però, dalla fine del DVD, dove Stan Lee svela il perchè Bruce Banner fu ribattezzato Davide Banner, che poi è il motivo per cui l'ho ripescato.
Tutto parte dalla domanda di Kevin Smith sul perchè lo scienziato televisivo dei raggi gamma non avesse le inziali di nome e cognome uguali, come quasi tutti i supereroi Marvel targati Stan Lee.
Avviso che quasi sempre ho fatto qualche salto nel proporre i sottotitoli (non per l'aneddoto su David/Bruce Banner!), altrimenti al post di 100 immagini ne sarebbero saltate fuori mille, ma il senso del discorso resta immutato.
lunedì 11 aprile 2016
Libri (e librettini) su anime e manga (cosplay e modellismo) dal 1980 ad oggi: un inizio 2016 in forte calo...
Forse qualcuno/a avrà notato la scarsità di recensioni inerenti anime e manga in questi ultimi mesi, questo perchè, semplicemente, non è stato praticamente pubblicato più nulla, oppure, ovviamente, sono stati pubblicati dei titoli ma io non ne sono venuto a conoscenza :] ed in questo caso fatemelo sapere ;)
La scarsità di titoli riguarda anche, stranamente, la saggistica sul Giappone in generale. Qualcosa è stato pubblicato sul lato storico, ma non ho acquistato questi titoli perchè, a mio avviso, sono poco interessanti.
Di solito tra i libri su anime e manga, la saggistica storica e quella sociologica, ogni mese facevo almeno un paio di acquisti, se mancava un genere di argomento, gli altri compensavano. Questo inizio del 2016, invece, è stato molto carente di pubblicazioni, specialmente riguardanti anime e manga, solo il "I mondi di Miyazaki, percorsi filosofici negli universi dell'artista giapponese della Mimesis, più "Tokyo, la guida nerd", che non tratta espressamente di manga ed anime, ma del loro "mondo giapponese".
Fine.
Probabilmente è solo un fatto casuale, so per certo che almeno 3/4 titoli dovrebbero essere pubblicati in questo 2016, però, ad ora, siamo fermi solo ad un paio.
Partendo da questa considerazione, che magari verrà subito smentita da qualche lettore/letttrice che mi linkerà dei libri che mi sono sfuggiti, come è già successo in passato, ho pensato di stilare un elenco del libri pubblicati su anime e manga fino ad oggi. Devo precisare che la maggioranza dei libri che ho inserito in questa mega lista di ben 174 titoli sono chiaramente inerenti manga o anime, altri li ho inseriti perchè, secondo me, possono rientrarvi anche se non trattano precisamente di questo argomento. Come i libri sul cospaly o le gothic lolita, oppure il modellismo, tipo "Tokyo, la guida nerd". Comunque questi titoli "periferici"/"paralleli" in tutto sono 4 o 5, quindi non è che cambino molto il senso di questo mio approfondimento sulle pubblicazioni saggistiche e non saggistiche sui "cartoni animati giapponesi".
Devo dire che 174 titoli non è che siano pochi, è vero che il mio conteggio parte dal 1980 con "Da Cuore a Goldrake, esperienze e problemi intorno al libro per ragazzi", che in realtà non è propriamente un saggio sugli anime, però è chiaro che dal 1999 in poi c'è stato un continuo aumento del numero di pubblicazioni, non sempre di uguale valore ed interesse, però in questa sede non ho fatto distinzioni tra belli e brutti, validi e meno validi, o peggio inutili o dannosi...
La considerazione più banale è che gli ex bambini e bambine, che guardavano Goldrake, Heidi e Candy Candy, sono cresciuti, e hanno voluto testimoniare la loro passione con varie tipologie di pubblicazioni, che vanno dalla più dotta saggistica fino al semplice libro con curiosità o di carattere nostalgico (sempre in senso buono), passando per i libri monografici o le biografie, più o meno professionali.
E questo credo che valga anche per gli editori, probabilmente anche loro guardavano i nostri stessi "cartoni animati giapponesi".
Purtroppo in Italia la saggistica, o comunque il libro di approfondimento, non è che abbia molto successo, e questo disinteresse vale anche per gli otaku/nerd. Si potrebbe pensare che, essendo "noi" un qualche tipo di setta un po' di nicchia, ci potrebbe essere maggiore interesse all'approfondimento, in realtà non è per nulla così.
Il passaggio dal manga/anime/modellino all'approfondimento cartaceo non è per nulla automatico, alcuni affermano che tanto sul web si possono trovare tutte le informazioni che servono ad un fan. In realtà questo non è del tutto vero, per due motivi:
i siti web, purtroppo, scompaiono, i libri restano;
spesso sui siti web mancano le fonti, si leggono le notizie, ma non si capisce da dove esse vengano.
A dire il vero la questione dell'assenza delle fonti riguarda anche molte pubblicazioini cartacee...
E' forse per questa mancaza di interesse da parte di noi fan di anime e manga, che c'è stato questo calo di pubblicazioni nei primi mesi del 2016?
Ovviamente non posso rispondere alla domanda, mi limito a porre il quesito.
La tabella, che ho diviso in più parti per renderla leggibile, è abbastanza elementare: titolo, anno e, infine, una colonna che rende esplicito il numero di pubblicazioni in quello specifico anno.
Per rendere più immediata la consultazione ho alternato il blu ed il rosso per ogni anno editoriale.
Si noterà subito che nei primi anni le pubblicazioni sono praticamente di carattere amatoriale, questo non implica che fossero brutte o inattendibili, questo tipo di pubblicazioni c'è fino al 1997. Dal 1998 in poi iniziano ad essere pubblicati i primi libri più "professionali", che continuano ad alternarsi a pubblicazioni in stile fanzine.
Dal 2001 queste fanzine, di solito degli spillati, quasi scompaiono, lasciando spazio alla saggistica. Questa seconda fase mi pare che duri fino al 2008, quando la Iacobelli inizia a pubblicare un nuovo formato di libro, un'evoluzione delle vecchie fanzine spillate, una via di mezzo tra il saggio ed il libro nostalgico, ma non di carattere amatoriale, in quanto gli autori sono parecchio ferrati nella tematica:
Collana “I love anime”
Collana “Japan Files”
Quindi dal 2008 si alternano alla saggistica questi libri, non solo della Iacobelli, meno complessi, ma che non significa non siano validi.
Nel 2012 la Iacobeli pubblica un solo ed ultimo titolo su Creamy, con annesso calo di pubblicazioni totali, e viene in parte sostituita nella sua opera editoriale dalla collana "Il caffè dei filosofi" della Mimesis, ed infine dalla collana "Ultra Shibuya".
In questo elenco di libri e case editrici merita una menzione d'onore la casa editrice "Società Editrice La Torre", che oltre alla collana "Manga Academica", che prosegue ininterrottamente dal 2008, ha pubblicato numerosi altri titoli.
Considerando che, assieme alla Iacobelli anche la Tunuè, che aveva iniziato nel 2005, hanno smesso di pubblicare titoli su anime e manga, la "Società Editrice La Torre" è diventata un Highlander editoriale.
Metto qui sotto il link all'indice dei libri, nel caso si voglia risalire alla relativa recensione:
Indice in ordine alfabetico libri su Giappone, anime, manga, enciclopedie, monografie etc
domenica 10 aprile 2016
"L'Apemaia" - Clementoni 1980
Anche se l'ape Maia non è totalmente un personaggio giapponese, in quanto di derivazione teutonica, è comunque uno degli anime che ancora oggi riscuote un notevole successo, venendo replicato regolarmente. Questa celebrità, quasi quarantennale, nasce all'inizio degli anni 80, con 52 puntate che mossero un merchandising molto cospicuo, tra cui questo gioco in scatola della Clementoni, che aveva già iniziato con Remì ad investire risorse in giochi legati a serie animate nipponiche.
Il gioco è chiaramente indirizzato ad una fascia di età abbastanza bassa di bambine, e con una trama ludica elementare, inoltre il contenuto della confezione è minimale, infatti non ho neppure preparato il classico mini video, perchè le immagini sono sufficienti per illustrarlo.
Sulla confezione, oltre alla nostra bionda eroina, c'è l'immancabile Willi, assieme a Flick e alla mosca Puck (ammetto che il nome della mosca l'ho cercato sul web), ma nel gioco c'è solo l'ape Maia. Immagino una certa dose di delusione da parte dei giovani acquirenti, che non trovarono all'interno della confezione ciò che era mostrato fuori.
La prima traccia che ho trovato in un catalogo di giocattoli è quella del link sotto, verso la fine, dove ci sono i giochi in scatola:
Catalogo giocattoli Standa allegato a Topolino - Natale 1980
Scopo del gioco è quello di riempire il proprio fiore del polline preso dall'alveare centrale, un po' il contrario di quello che succede in natura :] e per far ciò ci si limita ad affidarsi alla semplice "dea bendata", nel senso che le bambine dovevano bendarsi ed azzeccare il colore giusto del fiore.
Il cartoncino con la sorridente ape Maia servirebbe a coprire la vista della giocatrice, sarebbe una maschera.
Qui il tabellone preparato per il gioco.
Il breve regolamento.
sabato 9 aprile 2016
"Science Fiction Heroes" - Starlog photo guidebook (1980)
Questa rivista della collana "Starlog Photo Guidebook", pubblicata dalla "Starlog" nel 1980, contiene immagini e testo (in inglese) di gran parte delle serie e film sci-fi che hanno caratterizzato la mia infanzia. Nonostante la lingua non mi sia usuale, è scritta inmaniera comprensibile anche per me, non che vi siano contenuti chiassà quali segreti, però il mix immagini e testo mi ha obbligato ad impossessarmene (non nel senso di rubarla...). Oltre a questa ho trovato altre interessanti pubblicazioni della "Starlog", che posterò in futuro.
E' un peccato che nei primi anni 80 questo tipo di materiale non venisse pubblicato in Italia, magari tradotto, penso che avrebbe avuto un buon mercato.
La rivista si concentra sui singoli personaggi eroistici di film e telefilm, gran parte di quelli mostrati sono stati (e sono ancora) miei eroi, e spesso hanno goduto, più o meno recentemente, di remake in film o nuove serie di telefilm, quindi alcuni di questi eroi ed eroine non sono caduti nel dimenticatoio. Altri, invece, sono stati obliati, e in questo post mi pare giusto riesumarli dalla nostra memoria :]
In ordine di apparizione:
James T. Kirk; Mr. Spock; ; Pierre Aronnax (film della Disney "20 mila leghe sotto i mari"); l'uomo di Atlantide; John Koenig; Dr. Helena Russell; Clayton Forester ("La guerra dei mondi"); Klaatu ("Ultimatum alla Terra"); Ripley; Wonder Woman (sempre sia lodata Lynda Carter!); Paul Atreides (romanzo "Dune"); George Challenger (romanzo "Il mondo perduto"); Number Six ("Il prigioniero"); Apollo ("Battlestar Galactica"); Starbuck (Scorpion in Italia - "Battlestar Galactica"); Superman; David Banner (telefilm); Logan ("La fuga di Logan"); Jessica ("La fuga di Logan"); The Doctor (Il Dottor Who); Obi-Wan Kenobi ; Steve Austin ("L'uomo da sei milioni di dollari"); Jaime Somers ("La donna bionica"); Flash Gordon; Buck Rogers (telefilm); Luke Skywalker; Han Solo; Princess Leia Organa; John Carter (romanzo); Starman Jones (romanzo).
Stranamente non c'è Ed Straker di Ufo Shado... un sacrilegio O_o
Alcuni personaggi non li ho ancora trattati qui sul blog, ma prima o poi lo farò, come nel caso dei (vecchi) film e telefilm di "Battlestar Galactica", la prima serie arrivata in Italia del Dottor Who, Steve Austin e Jaime Somers, Wonder Woman (sempre sia lodata Lynda Carter!) e Hulk.
giovedì 7 aprile 2016
Go Nagai Robot Collection 90 Minidischi
I minidischi, anzi, il minidisco, anzi, il minimaxidisco è atterrato anche nella mia edicola. Io pensavo che Alcor lo avesse intercettato, visto che tardava, ma era ovvio non potesse essere così...
Che dire, non è malaccio, anche se alla fine non è che sia un modellino troppo complesso, proprio per questo non ci sarebbe voluto molto per evitare qualche solita magagna.
Le sbavature non mancano, per essere tondo è tondo, per essere un disco spaziale è un disco spaziale, e considerando che non credo ci siano molti altri minidischi in commercio, chi fa collezione di questi pezzi penso ne prenderà almeno uno. Certo che se poi uno vuole una flotta di minidischi... la Fabbri ne sarà solo contenta :]
Mi è capitata una cosa strana, ad un certo punto il mio TFO della GNRC è partito a razzo all'inseguimento del minidisco!
Alcor si era svegliato dal suo torpore quarantennale!
Vai Alcor! Ce la puoi fare!
Spara un paio di supposte, non puoi mancarlo!
No... vabbè... figuriamoci...
Urca, ed ora il minidisco ha virato ed è in coda al TFO...
lunedì 4 aprile 2016
"Sono mie le lacrime di Remì", di Raffaele Garinei - "Domenica del Corriere" 19 dicembre 1979
Anche le voci dietro i cartoni animati giapponesi suscitavano un certo interesse, magari non a livello del Giappone, dove i doppiatori sono delle stelle, con tanto di foto in artbook e roman album, però non mancavano gli articoli, di solito abbastanza corti, che svelavano i visi e qualche curiosità sul doppiatore o doppiatrice di un personaggio animato che aveva raggiunto una certa notorietà.
In questo caso la "Domenica del Corriere" riserva una pagina al doppiatore di Remì, Fabrizio Vidale, ovviamente figlio di doppiatori, parente di doppiatori, forse anche i vicini di casa erano doppiatori :]
Non è che Malaspina avesse tutti i torti: "... fra i doppiatori esistono mafie vere e proprie...".
Cosa farà mai oggi nella vita il doppiatore di Remì? :]
Fabrizio Vidale aveva solo 9 anni quando doppiava Remì, e questo ruolo gli diede una certa notorietà, specialmente fra le coetanee :]
L'articolo in sè non ha nulla di stravolgente, però è una simpatica testimonianza di quanto un personaggio di un anime potesse portare fama a doppiatori piccoli o adulti.
In questo stesso numero della "Domenica del Corriere" c'è un piccolo trafiletto anche su Goldrake, ospitato nelle pagine dei programmi tv, lo presento alla fine di questo articolo su Vidale/Remì.
domenica 3 aprile 2016
"Star Wars - Dal fumetto al cinema... e ritorno" - mostra al museo del fumetto Wow - Milano fino al 5 giugno 2016
A parte il nome sbagliato, non "Star Wars", ma "Guerre Stellari"... per il resto questa mostra è molto bella. Probabilmente non espone singolarmente molti pezzi unici o introvabili, però offre una bella panoramica sull'universo di "Guerre Stallari" per chiunque sia della zona di Milano e, nel contempo, un fan della quasi quarantennale saga fantascientifica. Onestamente non so quanto possa valere, invece, una trasferta da luoghi fuori Milano, in quanto il tempo necessario per girare l'esposizione è inferiore ad un'ora, e volendo ci si impiega meno tempo, poi dipende da quanto si commenta ogni pezzo esposto. Comunque non manca la parte da leggere, ci sono un sacco di panneli esplicativi, specialmente sui fumetti e le parodie.
Gli spazi del museo Wow non sono ampissimi, ed anche se vengono stipati di materiale, come in questa occasione, i metri quadri restano sempre gli stessi. Inoltre, se trovate una giornata con una affluenza medio alta, farete un po' difficoltà a muovervi, anche perchè il tasso di bambini piccoli è, comprensibilimente, molto alto.
Per esempio ci sarebbe la possibilità di fare un duello con delle spade laser (una rossa ed una blu), che quando si toccano riproducono il rumore originale, peccato che c'erano sempre i bambini a giocarci T_T cattivi... non mi hanno fatto giocare nemmeno una volta T_T
Fatte queste puntalizzazioni, devo dire che mi sono divertito molto, e se avessi potuto giocar... duellare con le spade laser mi sarei divertito di più :]
Ho diviso le foto per gruppi omogenei, in realtà non sono distribuite nello stesso modo all'interno del percorso espositivo, e non ho dato molto risalto a due aspetti assai presenti: i fumetti originali e le parodie.
A dire il vero, mentre i vecchi fumetti un po' mi interessano, i fumetti nuovi e, soprattuto, le parodie non suscitano in me nessuna curtiosità. Ognuno ha i suoi gusti.
Bellissimi i costumi a grandezza naturale, tra cui ho notato solo una grave assenza: Chewbecca.
In realtà al pianoterra c'è un suo cartonato, probabilmente avere il costume peloso di Ciube è un po' difficile e/o costoso.
Tantissimi sono i gadget, e qualcuno ce l'ho anch'io, ma ho apprezzato molto, dal punto di vista sentimentale, i manifesti cinematografici, specialmente quelli del film del 1977 T_T
Ampio spazio ai giocattoli(?) della Lego, e qui bisogna avvertire i genitori che c'è il pericolo di uscire dalla mostra con svariate decine di euro in meno, visto che all'ingresso sono in vendità un sacco di confezioni di "Star Wars Lego", che i vostri figli avranno visto pochi minuti prima in uno stupendo e colossale diorama (più sotto c'è un breve video, che non gli rende giustizia).
Per chi lo desidera viene venduto anche il catalogo della mostra, che recensirò più avanti, 10 euro mi sono parsi un po' troppi per quello che contiene.
A guardia dell'ingresso c'è Yoda :]
Queste sono le belle e piccole idee che impreziosiscono una mostra, effetto inversamente proporzionale al costo della scenografia.
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