TITOLO: Au Nippon, studio su Salvatore Chimenz fra due secoli e due mondi
AUTORE: Riccardo Franci
CASA EDITRICE: Edizioni Del Faro
PAGINE: 99
COSTO: 13€
ANNO: 2014
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788865373729
Questo libro nasce dalla curiosità dell'autore sul traduttore della favola “Momotaro”, fatta tradurre in italiano dall'editore Takejiro Hasegawa nel 1899. Riccardo Franci parte con la sua inchiesta storica per dare un nome ed una storia a questo misterioso personaggio, che si scopre essere Salvatore Fioravanti Chimenz.
Questi era un commerciante ed
intermediario di marchi di aziende per il mercato giapponese,
esportava in Europa oggetti vari dal Giappone, ed inizialmente la sua
attività commerciale è a Port Said, per poi aprire una nuova
filiale a Yokohama. Accanto al suo lavoro imprenditoriale, si occupò
di traduzioni dal giapponese all'italiano, scrisse articoli e libri,
e per un breve periodo fu anche professore di lingua italiana presso
il “Collegio di Lingue Estere” di Tokyo.
L'autore è riuscito a scoprire
le attività di Chimenz per il periodo che va dal 1897 al 1922, prima
e dopo resta il mistero, tanto che non si conosce né la data della
sua nascita né quella della morte.
Il libro inizia con un accenno
al contesto storico giapponese in cui si muove Chimenz, per poi passare
all'attività commerciale a Port Said. “Au Nippon” era il nome
del negozio che Chimenz aveva aperto a Port Said, a dimostrazione che
già importava prodotti dal Giappone. E' raccontata l'attività
iniziale commerciale in Giappone, e i suoi sviluppi culturali,
l'incontro con l'editore Takejiro Hasegawa e la traduzione di
“Momotaro”.
Nel libro sono riportati altri
due libri di Chimenz: un dizionario giapponese-italiano; il romanzo
storico “Cuor di Samurai”, sulla guerra russo-giapponese.
In appendice è riportata
l'intera favola di “Momotaro” tradotta da Chimenz.
L'autore stesso ammette che le
informazioni sono spesso lacunose, a causa della difficoltà di
trovare fonti storiche, il suo augurio è che, anche grazie a questo
libro, si possa gettar luce sull'attività di uno dei primi italiani
che esportò in Europa e in Italia la cultura nipponica.
Nessun commento:
Posta un commento