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sabato 20 giugno 2020

“Sventole cosmiche e lacrimoni”, di Bruno Ferrero - “Mondo Erre” marzo 1981



Secondo articolo sui cartoni animati giapponesi dalle pagine della bella rivista per ragazzi "Mondo Erre", due anni dopo quello presentato nel precedente post (aprile 1979), come sarà cambiato il punto di vista dell'autore dei due articoli e della redazione della rivista?
Ma sarà cambiato?
Direi di no, dato che nell'articolo dell'aprile 1979, nonostante che lo spazio dedicato a Goldrake fu minore rispetto allo scritto totale, la valutazione complessiva mi era parsa negativa. Comunque più negativa rispetto a Fonzie e Superman, gli altri due soggetti dell'articolo.
Bruno Ferrero fu l'autore dei due articoli, e si nota abbastanza, nonostante il tempo intercorso tra i due scritti.
Sia chiaro, ai tempi non era agevole reperire informazioni in generale, men che meno su argomenti così poco importanti. Come facevi a sapere il nome esatto di un robottone andato in onda un anno prima?
Per un adulto cambiava qualcosa sapere se era Mazinga o il Grande Mazinga ad essere stato trasmesso sulla Rete 1?
Nella sfilza di titoli elencati poteva capitare che ci si infilasse anche uno di Hanna & Barbera, "Joyce & le Pussycats", oppure che si cannasse qualche titolo.
Il problema, secondo me, è che questa pubblicazione era indirizzata ai ragazzi/bambini, quindi loro forse se ne sarebbero accorti delle inesattezze. Io le avrei notate.
La redazione non avrebbe potuto far revisionare l'articolo ad una decina di undicenni?  ^_^




Se proprio si vuole dare una primogenitura italica alle serie "strappalacrime", questa dovrebbe essere affibbiata ad Heidi, non a Remi...
Apprezzo che questa volta non sia stata tirata fuori la fake news degli anime fatti al computer, mentre ci si è attenuti al basso costo dovuto all'esternalizzazione del lavoro attuata dalle case di produzione giapponesi. Nella spiegazione dell'autore mancano altri fattori, ma almeno non è citato il fantomatico megacomputer che faceva tutto a gratis  ^_^
Si capirà chiaramente da questo blog che io i cartoni animati giapponesi li guardavo (e li guardo anche oggi), detestavo il Dottor Inferno, ma sapevo descrivere una mucca e avevo tenuto in mano un grillo, anche più di uno... 
Sinceramente non comprendo su quali basi si facessero tali affermazioni...
Che poi era così negativo che un bambino del 1981 "odiasse" il Dottor Inferno?
Un tale che assoldava i nazisti... altro che odiarlo... ero solo dispiaciuto di non averlo visto crepare in televisione, visto che la serie non venne mai trasmessa fino all'ultima puntata.
C'è un aspetto che tutti questi adulti del tempo pare non considerassero, cioè che molto spesso i cattivi avevano sembianza politiche note a noi europei, si ispiravano al fascismo e al nazismo, ed erano personaggi totalmente negativi.
Neppure questo pareva essere un motivo di merito... 
Io non avevo bisogno di sentirmi narrare cose negativa su nazismo e fascismo, visto che in casa mi raccontavano di casa succedeva prima e durante la guerra, ma comunque quei personaggi animati cattivi nazi-fascisti di matrice nipponica erano una conferma della loro spietatezza.
Eppure questa rivista, nei soli due numeri in mio possesso, dedicava largo spazio alla liberazione dal nazi-fascismo, abbastanza incredibile che non si rendessero conto che avevano un alleato nelle serie robotiche televisive.
Forse, semplicemente, non lo sapevano, scrivevano l'articolo, ma non perdevano tempo a seguirsi 4 puntate di seguito.
L'articolo si chiude, come altri di quel periodo, con la notizia che Mazinga e Goldrake furono "tolti dalla circolazione" in Giappone ben 12 anni prima, mentre Heidi e Remi 7 anni prima.
Goldrake termino in Giappone nel 1977, per arrivare al 1981 non fanno 12 anni.
Mazinga Z terminò in Giappone nel 1974, un po' meglio, ma non fanno 12 anni.
Heidi termino in Giappone nel 1974, e fanno giusto 7 anni!
Remi terminò in Giappone nel 1978, farebbero 3 anni.
Quindi, su quattro informazioni date ai giovani lettori, tre erano grandemente errate, probabilmente l'autore le avrà lette a sua volta su altre testate e date per certe.
Le fake news che alimentavano altre fake news   :]


10 commenti:

  1. Mi fa sorridere lo "spunto di riflessione" della seconda immagine "perché i grandi registi non fanno film per ragazzi"... uhm, un certo Steven Spielberg avrebbe dato una risposta decisa a questa domanda. :P

    (Segnalo refuso: la serie è "Josie e le Pussycats" e non "Joyce".)

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    1. Penso che intendesse registi italiani, film impegnati per ragazzi.
      Film che probabilmente non avremmo mai guardato ^_^

      (ho voluto copiare il nome dell'articolo)

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  2. Non c'entra nulla con questo post, ma voglio riportare una cazzata enorme che riporta oggi il corriere riguardo il dramma di Alex Zanardi, ecco il titolo: Alex Zanardi, l’Ufo Robot che tutti noi vorremmo essere
    https://www.corriere.it/sport/20_giugno_21/alex-zanardi-l-ufo-robot-che-tutti-noi-vorremmo-essere-f38d0f34-b32d-11ea-8839-7948b9cad8fb.shtml
    Mi chiedo come si fa a scrivere certi articoli banali speculando sulle situazioni drammatiche delle persone e tirando in ballo l'anima giapponese di robot più celebre.
    Sfido chiunque a dire che vorrebbe essere nelle condizioni di Zanardi! Ma quando mai?

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    1. Articoli per commuovere.
      Il nesso tra Zanardi e Goldrake non lo vedo.
      E dopo 40 e passa anni leggere che ancora lo chiamano Ufo Robot...

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    2. Una volta era un quotidiano serio. Ora a quanto pare anche loro si sono buttati sul sensazionalismo delle situazioni drammatiche. Mi ricordano quei settimali che acquistava mia mamma tipo STOP o Gente. Un passato glorioso buttato al vento con le ultime gestioni.

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    3. Hai detto giusto! La cosa triste è che tutto il mondo dell'informazione è diventato feccia. Almeno negli anni 80 prendevano posizioni sulla politica e davano i loro pareri che potevano essere discutibili o meno (ma anche su argomenti vari, come ad esempio le anime giapponesi). Invece adesso scrivono articoli da rivista gossip, che ci può stare sé si tratta di riviste, ma scrivere articoli come questo su un quotidiano mi sembra fuori luogo. Pazienza, si vede che sto invecchiando e non riesco più a comprendere le situazioni attuali.

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    4. Il problema, ammesso lo sia, che prima del web c'era solo la carta stampata e i telegiornali. Oggi chiunque (vedi questo blog) può sparare minkiate su ogni cosa.
      E quando le informazioni e commenti si moltiplicano esponenzialmente, la qualità scende esponenzialmente.

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  3. E sapessi quante altre ce ne sarebbero! ^_^

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