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venerdì 19 giugno 2020

“La calata degli eroi”, di Bruno Ferrero - “Mondo Erre” aprile 1979



La bella rivista per ragazzi "Mondo Erre", su cui tornerò in un post apposito, era di matrice religiosa, penso legata a Don Bosco. Nell'aprile 1979, quando ancora le critiche verso gli anime non erano strabordanti, dedicò un articolo ai nuovi eroi dei giovanissimi di allora. Uno di questi tre era, ovviamente, Goldrake, l'altro Fonzie, che io non ho mai digerito... il terzo era un eroe che lo era già stato e lo sarà per diverse generazioni, Superman.
Mi ha colpito la parte finale dell'articolo, in cui l'autore fa notare, dopo la chiosa sull'allontanamento da Dio da parte della nostra civiltà, e lo sfruttamento massimo delle multinazionali dello spettacolo dei nuovi eroi virtuali, che l'italiano del 1979 era disposto a credere nel Lotto e nel Totocalcio, quindi poteva credere anche in Superman e soci.
Oggi crediamo ancor di più nei giochi d'azzardo che promettono di cambiarci la vita, ma mi pare che, nel contempo, si creda molto anche ai chiacchieroni populisti che promettono di risolvere ogni problema con dirette Facebook e mangiando ciliegie, non pagate da lui...
Restano i tre eroi dell'articolo, che a mio avviso erano solo due, perché di "Fonzie" nel mio cortile ultra popolare ne vedevo a pacchi ogni giorno, e gli spacconi non li ho mai considerati né eroi né super...
Forse è solo una mia impressione, ma dei tre quello trattato un po' peggio, mi è parso proprio Goldrake, Superman era comunque un eroe ben radicato nell'immaginario di più generazioni, Fonzie era considerato un simpatico smargiasso.
Goldrake no, era implacabile... per colpa sua alle sette di sera le famiglie italiane erano obbligate a seguirlo (per un totale di 8 milioni di spettatori! per un cartone animato!!!), aveva contaminato anche i cugini francesi, aveva fatto guadagnare un sacco di soldi ad industriale e alla Rai (con accezione negativa, mi pare), era ripetitivo, era violento (secondo il deputato Corvisieri), era una macchina, ma, soprattutto, era fatto al computer   ^_^
Per lo meno l'autore riconobbe ad Actarus di essere un immigrato sfuggito da una guerra, cosa che oggi alcuni politici che tirano fuori Goldrake a caso, pare non abbiano capito...
Ma è sempre la parte che veicola la fake news sui cartoni animati fatti al computer che trasmette le maggiori soddisfazioni  ^_^





"Goldrake non ha un ideatore preciso. I tecnici giapponesi della Toei Animation che l'hanno creato, inseriscono i disegni-base nel computer, che provvede a realizzare i movimenti. Da bravo robot, insomma, Goldrake è figlio di un computer.".

E per un famoso pedagogista, di cui non viene purtroppo citato il nome, l'essere creato dal computer era un mostro di "gelo tecnologico", peccato che non fosse vero   ^_^
Probabilmente, passando in rassegna gli articoli del periodo, troverei anche la testimonianza del pedagogista, alla fine erano quelle 4 o 5 dichiarazioni a caso che poi venivano ricitate fino alla morte...
tipo l'articolo di Corvisieri:

La cosa che mi ha colpito è che questa pubblicazione era indirizzata anche al target di questi eroi, compreso Goldrake, quindi un bambino apprendeva che il suo robottone preferito, era fatto al computer, era falso, violento e creava dipendenza...
Ma quindi, se non andava bene Goldrake, non andava bene Fonzie e non andava bene Superman, cosa cavolo potevamo vederci in pace?  ^_^



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