CERCA NEL BLOG

lunedì 29 settembre 2014

La storia dello Zecchino d'Oro - 1973



Questo volume faceva parte di una piccola enciclopedia ("Enciclopedia dello Zecchino d'Oro") di sei volumi, ma solo il primo si riferiva alla manifestazione del Piccolo coro dell'Antoniano, gli altri cinque trattavano altri argomenti (vedi scan alla fine del post). Il periodo a cui fa riferimento il libro è dal 1959, l'anno del primo Zecchino d'oro, fino al 1973, il 15esimo concorso musicale.
Trovo interessante questa pubblicazione, oltre al fatto che mi ricorda qualche stupenda canzoncina, perché rende bene tutta l'organizzazione della manifestazione, la sua storia, che nasce all'inizio indipendente dal coro dell'Antoniano, cosa che non sapevo.
Tante sono le foto, sia dei protagonisti adulti (il mago Zurlì e Mariele Ventre) che dei bambini, questi paiono arrivati da un altro pianeta, non solo paragonandoli ai bambini di oggi, cosa abbastanza ovvia, ma facendo un raffronto tra le foto dei primi anni 60 e quelli dei primi anni 70 presenti nella pubblicazione..
Quando ho letto il libro mi è venuta voglia di andarmi a cercare online le varie canzoni, alcune le ricordavo bene (44 gatti, Il caffè della Peppina; La sveglia biricchina), altre mi erano proprio sconosciute, però mi son reso maggiormente conto del perché quando arrivarono le sigle dei cartoni animati giapponesi, ma specialmente le musiche di sottofondo (le BGM), divennero tanto popolari.
Le canzoni dello Zecchino d'Oro, anche quelle del 1973 e le successive, erano carine, ma per nulla coinvolgenti emotivamente. Riascoltare "La sveglia biricchina", che resta la mia preferita, riesce fin a commuovermi, ma non mi trasmette la medesima carica di "Shooting Star" o della sigla giapponese di Tekkaman, non c'è dubbio che la musica fu uno dei tanti fattori del successo degli anime dal 1978 in poi.
Nel libro viene citata anche la piccolissima Cristina D'Avena, ancora non in versione "canto tutto io", ma di semplice bimba canterina del "Valzer del moscerino".
Ogni capitolo del libro affronta un aspetto del concorso canoro per bambini più famoso al mondo, iniziando dalla sua storia.





























Mariele Ventre, la direttrice del Piccolo coro dell'Antoniano, che tanto volte ho ammirato in televisione dirigere quei miei coetanei e coetanee che erano tanto bravi e perfetti, spesso molto di più dei cantanti.




Immagino che da bambino fossi un fan del mago Zurlì, non ho ricoordi in merito, però rivedendo qualche filmato della Rai ho notato una certa tendenza a fare dell'ironia verso i bambini, che mi è parsa abbastanza superflua. Come nel video de "La sveglia biricchina", in cui mi è sembrato si prenda in giro la bambina che non è venuta a cantare perché aveva solo 37 e 8 di febbre. Forse per Cino Tortorella era ben poca cosa, ma il padre non era lui... senza contare quanto ci sarà rimasta la bambina ammalata...





Questa sotto è la foto della premiazione del primo Zecchino d'Oro.



La didascalia della foto mi lascia il dubbio di chi sia la vincitrice, che nel 1959 aveva 12 anni, mi pare che la seconda da sinistra (quella con la scatola in mano) sia un po' troppo grande... forse è la bambina col tamburo?




Premiazione del 1960... quanto son contento di essere nato 9 anni dopo!





Il capitolo dedicato a Mariele Ventre.





Uno dei protagonisti di quel primo decennio dello Zechino d'Oro fu Popoff, ovvero Walter Brugiolo, che vinse del 1967 con Popoff.




Popoff "oggi" del 1973.





Come avveniva la selezione dei piccoli cantanti?
Senza voler essere cattivo, oltre a questa interessante versione ufficiale, immagino che essere figli di qualcuno di importante poteva aiutare.
Ecco un bimbo sottoposto al terzo grado:
"Quanti anni hai? I tuoi genitori sono comunisti?"






Il capitolo sul coro dell'Antoniano, i veri protagonisti, a mio avviso.









Essendo il tutto organizzato da frati non poteva mancare la beneficenza.





Riporto integralmente la parte riguardante i cantanti del concorso canoro (fino al 1973), che ho trovato interessante quanto la storia iniziale.





Il bambino non sta piangendo, ma cantando con foga: La nave Gelsomina dirindirindina.




"44 gatti" di Barbara Ferigo resta un mito, e riuscì pure a battere "Il valzer del moscerino" di Cristina D'Avena!
Grazie Barbara Ferigo!  ^_^






Qui in basso (e nella pagina dopo in alto) la parte in cui si parla di Cristina D'Avena, effettivamente è diventata dottoressa, se non sbaglio, è andata a San Remo?




In fondo la foto (a colori) di due mie eroine, le cantanti de "Il caffè della Peppina": Marina d'Amici e Simonetta Gruppioni, vincitrici nel 1971.








Il capitolo sul 15esimo Zecchino d'Oro.








A sinistra la bimba che aveva cantato originariamente "La sveglia biricchina", che poi si sente un pelino sfottere da Tortorella perchè è ammalata. A destra la bambina che la sostituisce, la cui voce mi pare fosse quella del disco che avevo io, quindi la piccola ammalata s'è giocata, oltre alla finale in video, pure l'incisione del disco...













L'intera enciclopedia dello Zecchino d'Oro.




Nessun commento:

Posta un commento