E' già qualche anno che mi ripropongo di leggere questo libro antico (dal mio punto di vista) che narra del viaggio del nobile, poi Senatore, infine podestà(...) di Napoli, Giovanni De Riseis, ma a forza di rimandare rischio che diventi più che antico, direi vetusto...
Sono due le problematiche che mi hanno frenato, in primis il numero di pagine, quasi 600, che non saprei bene come riassumere, in quanto ogni descrizione di un Giappone tanto trapassato può risultare interessante, riportarne un aneddoto, per tralasciarne un secondo, ha ben poco senso.
Inoltre le pagine sono veramente delicate, molto leggere, tanto che nello sfogliarlo c'è sempre il rischio che si rompano, senza contare che alcune parte interne al libro si sgretolano, lo si nota pure dalle scan. Mentre la rilegatura regge ancora bene, considerando che lo scritto, risalente al 1895, fu pubblicato del 1900, ergo 118 anni fa!
Quindi, alla fine, ho pensato che aveva molto più senso scannerizzare per intero lo scritto, ovviamente diviso in più post, in questo modo ognuno potrà fruire di questo documento storico senza dover pendere dal mio punto di vista.
De Riseis in questo capitolo girovaga da Osaka (chiamata anche Naniwa), passando per Nara, Kobe, e Shimonoseki, fino a Nagasaki, da dove fuoriesce dal Giappone.
In questo finale del capitolo l'autore svolge una breve analisi sui passi in avanti fatti dal Giappone, sui rischi che avrebbe potuto correre, su ciò che avrebbe perso in tradizioni seguendo la modernità occidentale.
Per De Riseis, con la fine della prima guerra sino-giapponese e la vittoria nipponico, non si sarebbero arrestati i nuovo avvenimenti per questa giovane nazione, purtroppo questi "avvenimenti" sarebbero stati sempre più aggressivi verso i vicini asiatici.
Queste considerazioni sul "futuro" del Giappone iniziano da pagina 439, le ho trovate molto interessanti e purtroppo molto ottimistiche.
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