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sabato 2 aprile 2022

TV Sorrisi e Canzoni n° 48 dal 29 novembre al 5 dicembre 1981 - “Pronto, Maia... perché sei così curiosa?”. Di Paola Zivelli


Con questa intervista a l'ape Maia ho terminato le telefonate ai personaggi dell'animazione giapponese, a cui sommare quella all'Uomo Ragno, in realtà ci sarebbe altri due servizi, uno con cui si poteva parlare con la voce di Shirley Temple a l'altro con Braccio di Ferro, ma non li ritengo molto interessanti. 
Il fatto che nel 1981 ci facessero ancora vedere i film di Shirley Temple e gli adulti la considerassero meritevole di intrattenere i bambini nati negli anni 70, la dice lunga sull'incapacità di capire l'animazione giapponese   :]
Quando la Rai trasmetteva un film della Temple, ricordo che mia madre commentava abbastanza ironicamente la cosa, la piccola attrice era più vecchia di lei!
Le interviste che ho postato:



Come sempre ho omesso qualche articolo, in quanto questi numeri di "TV Sorrisi" contenevano moltissime pagine, fare riferimento all'indice per vedere quello che non c'è, per esempio un'intervista di quattro pagine a Craxi...
Ci sono due articoli che meritano di essere letti, quello a firma di Ugo Pirro sulla dislessia del figlio e l'intervista a Fania Fenelon sopravvissuta ad Auschwitz.
Nei palinsesti delle tv private abbonda l'animazione giapponese, per fortuna mettevano i titoli delle serie animate, a differenza di quello che (non) si poteva nel 1978 e nel 1979. 



L'ape Maia era vista nella quasi totalità dei casi come il cartone animato giapponese buono da contrapporre a tutti gli altri brutti, sporchi, diseducativi e cattivi. 
In alcuni casi neppure era considerata animazione nipponica, proprio in virtù del fatto che era educativo.
Per questo motivo mi è fin diventata un po' antipatica, mentre in realtà da bambino la guardicchiavo ogni tanto e non mi dispiaceva, anche se era un po' monotona, probabilmente ero fuori target.
Il target è l'aspetto che gli adulti, esperti o meno che fossero, proprio non lo avevano compreso come concetto, infatti trasmettevano Lupin III con Fujiko Mine nel primo pomeriggio  ^_^




Per la serie "Una volta si stava meglio...", l'inflazione era al 16%... 
Chissà se poi la strana polemica sulla ginnastica unisex aveva un senso...



Per la serie "Una volta si stava meglio..." 2, nemmeno gli insegnati conoscevano la dislessia... forse qualche passo avanti lo abbiamo fatto.


La chiosa di Orlando sull'URSS pare attualissima...


Inflazione, inflazione e ancora inflazione!


Se non sbaglio R6 era una marca di sigarette, ma non sono certo.
Il divieto di pubblicizzare il tabacco obbligava i creativi ad inventarsi cose a caso.

 

2 commenti:

  1. Dicembre 1981... immagino che aria di Natale c'era in giro per le strade 😍

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