La copertina di Panorama ci ricorda quale terribile periodo fu quello tra il 1969 e la metà degli anni 80, con il terrorismo di destra e di sinistra che colpiva con omicidi mirati e stragi indiscriminate la popolazione italiana, senza dimenticare l'endemica corruzione politica del Bel Paese, le 4 mafie e l'imperante crisi economica (siamo sempre stati in crisi economica...).
Ma appena dopo le BR, le trame nere, i tentativi di colpo di Stato, la P2, gli omicidi di Stato, i vari Banco Ambrosiano e la corruzione a tutti i livelli statali, cosa preoccupava di più i giornalisti italiani?
I "cartoni animati giapponesi"! In tv "Mazinga era contro i bambini"!
La copertina pare volerci mostrare e dimostrare che, se gli adulti dovevano avere a che fare con gli irriducibili ex soci di Peci, anche i bambini avevano il loro temibile nemico: Mazinga!
Come se non bastasse ai bambini lo stesso nemico degli adulti, visto che negli atti terroristici morirono anche minorenni, e per ogni adulto ucciso dai terroristi di destra o di sinistra c'erano bambini e bambine che restavano orfani di madre o padre.
Comunque l'articolo di Silvana Bevone, nonostante la solita disinformazione, non punta l'obbiettivo solo contro gli anime, ma molto di più sulla televisione e sui genitori che non controllano i programmi visti dai figli.
Resta da chiedersi, allora, cosa accidenti c'entri il povero Mazinga Z, che aveva già i suoi problemi con Koji Kabuto al suo comando, sbattuto in prima pagina come il classico Mostro Meccanico da dare in pasto ai lettori.
L'articolo contiene un'intervista fatta da Fabrizio Carbone al regista Marco Ferreri che, nonostante i continui tentativi del primo di accusare gli anime di ogni male del mondo, assolve totalmente Mazinga da ogni colpa: è solo un divertimento per i bambini!
L'articolo è concluso da una piccola intervista ad un piccolo telespettatore, tanto per mostrare al lettore adulto di Panorama quanto eravamo "rincitrulliti" noi bambini dei primi anni 80...
Il titolo dell'articolo di Silvana Bevione mi pare possa riferirsi sia alla televisione che a Mazinga Z, come il sottotiotlo, che tira in ballo anche i genitori.
Bella la didascalia :]
Inserisco per primo tutto l'articolo di Silvana Bevione, dopo di questo l'intervista a Marco Ferreri e al bambino rincitrullito.
Il Barone Ashura sogghigna felice al pensiero delle piccole vittime italiche.
Non potevano mancare i mitici 600 genitori di Imola (post 1, post 2, post 3), che gentilmente ci apostrofarono come violenti, cretini e strorditi... mavaffancuore!
Luciano Rispoli, conduttore anche simpatico, diventa esperto di anime, sparando la solita cavolata cosmica: "il bambino impara che esiste solo il bianco e il nero, mai il grigio".
Quando furono proprio gli anime a regalarci tanti personaggi in bilico fra bene e male.
Ha ragione l'educatore Mario Lodi di 32 anni: i bambini dell'impero romano non giocavano più al soldato babilonese, ma preferivano i gladiatori!
Fin comico che un educatore consideri educativo un gioco in cui gli indiani, di solito, erano sterminati dai pisoleri o dalle giubbe blu, senza contare che non era un gioco propriamente italiano...
Un po' alla volta l'eventuale colpa di guardare troppa televisione passa da Mazinga ai genitori, che erano quelli che avevano comprato la tv...
In soccorso di Mazinga Z arriva Oreste Del Buono, che un po', invece, ne capiva.
Non poteva mancare la bufala protonica dei "cartoni animati fatti col computer" (post 1, post 2), la tira fuori Bruno Bozzetto, il cui giudizio sugli anime è abbastanza negativo, senza demonizzarli, però.
Mi sa che Bozzetto ha un po' cambiato idea da quel 1980, visto che nell'aprile di quest'anno è stato il felice ed orgoglioso presidente del festival di animazione di Hiroshima: Animeclick news.
Pure il sito della manifestazione celebra il grande disegnatore italiano, chissà se avessero letto questi trafiletti...
Ma si, andate a cercare rane coi genitori di Imola, che io mi guardo una puntata di Ken Falco!
L'intervista di Fabrizio Carbone a Marco Ferreri è in box sovrastato dalla foto qui sotto, il bambino ha in mano un capitale, e non lo sa T_T
Il giornalista ci prova e riprova più volte, butta l'amo dell'accusa sensazionalistica contro Mazinga Z, ma il regista pare proprio non voler abboccare: molto peggio Woody Allen che Mazinga!
Dalle risposte il bambino, che non so se sia quello della foto con tutti quegli splendidi robottoni vintage, non mi pare tanto rinco. Se la giornalista, magari, ne avesse intervistato uno di 10 anni, avrebbe avuto qualche risposta più articolata.
Concludo il post inserendo le scan delle pagine intere dell'articolo di Panorama.
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