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lunedì 18 novembre 2013

Catalogo Subbuteo 1978



Una volta le uniche due simulazioni del calcio erano il biliardino ed il Subbuteo, ed io preferivo ampiamente il secondo.
L'odore del panno verde, non assimillabile a quello dei campetti di cemento o di terra in cui giocavamo da bambini.
L'allestimento del campo, comprensivo di scocciatura delle porte per tenerle ferme.
Lo schieramento della squadra ed  il suo acquisto in negozio tra una moltitudine infinita di possibilità, la cui prima scelta cadeva sulla propria squadra del cuore.
Il pallone enorme e i vari accessori.
Ma soprattutto le sfide infinite e i litigi sulle regole più o meno adattate!
Una delle cose che più mi affascinava erano questi cataloghini con tutti gli accessori disponibili al momento, dove vedevi il campo da gioco diventato un vero stadio, leggevi dei vari tornei internazionali, cercavi di imparare una tecnica di tiro che non fosse il tiro della biglia... ma se si chiam "il gioco in punta di dito" cosa cacchio continui a giocare come con le biglie?!?!



Questo catalogo si apre con un articolo di Italo Cucci, che dirigeva "Il Guerrin Sportivo", articolo che penso di non aver mai letto, ma che oggi acquista un valore di testimonianza.


Il mito Andrea Piccaluga, che invidiavo un po', ma che inorgoglì  tutti noi bambini che lo vedevamo sul catalogo del Subbuteo. Un mito degli anni 70!





Il mio Subbuteo era (ed è) assemblato un po' alla volta, ma c'erano anche le confezioni complete, tra cui la mitica "Monaco 74" (ancora in possesso di un amico)!






Qui ci sono anche le confezioni con cricket e rugby.






Bellissima!


Io avevo la confezione di sinistra, la "Football Express", che serviva per allenarsi, ed era comoda per giocare con gli amici, visto che si allestiva in poco tempo ed il pallone non scappava mai via.


Le prime regole le assimilavamo da questi cataloghini, anche se poi era arduo farle rispettare...










E poi apprendevi che c'erano i tornei NAZIONALI!




E financo INTERNAZIONALI!





E qui i vari accessori sciolti.






Ma chi è che comprava la terna (ora sestetto...) arbitraria?!







Da notare il "Dicer" o "Toto Subbuteo", ed anche il "c126" per gli allenamenti! E c'era anche la squadra (c103) in tuta di allenamento!



Esisteva anche il Subbuteo del rugby, ma a me il rugby non è mai piaciuto...




Però mi ha sempre incuriosito il meccanismo che simulava la mischia.



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