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mercoledì 31 luglio 2013

Emina, orfanirobot



TITOLO: Emina, orfanirobot
AUTORE: Davide Tarò
CASA EDITRICE: 001 Edizioni
PAGINE: 256
COSTO: 16€
ANNO: 2012
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788896573143

Come prima cosa ringrazio gli amici che me lo hanno regalato, e l'amica che lo ha scelto (Grazie Susy!).

Come si può leggere dalle mie letture non sono un divoratore di romanzi e letteratura, sono un lettore di saggistica (non solo sul Giappone!).
Quindi non mi permetterò di entrare nella valutazione di come è scritto il libro, solo un giudizio finale e personale su di esso: mi è piaciuto.
Però bisogna, secondo me, far parte del target giusto (come per tutti i libri, film etc).
Io ho amici che sono appassionati di anime e che non sanno neppure cosa siano. Ho amici che si interessano di politica ed altri che non la seguono per nulla.
Dal mio punto di vista il libro è indirizzato ad appassionati di animazione giapponese (in primis quella degli anni 70/80, ma che conoscano pure quella recente) che sappiano cosa sia successo in Italia negli ultimi 40 anni. Non che si debba sapere tutto a memoria, però, per fare un esempio, se pensate che Andreotti combatté la mafia, oppure che Alcor, Ryo e Koji Kabuto fossero tre piloti distinti, probabilmente il libro non farà per voi.

lunedì 29 luglio 2013

Noi siamo i Fantastici Quattro - Luciano Secchi - Editoriale Corno (1978)


I cartoni animati presenti nel contenitore per bambini/ragazzi Supergulp, oltre all'Uomo Ragno, conteneva i Fantastici Quattro, ergo il passaggio in edicola per acquistare i fumetti della Editoriale Corno fu consequenziale.
Personalmente non stravedevo per il quartetto, solo per la Torcia Umana e il suo imperioso "Fiamma!" (unica cosa decente dei film della Marvel a loro deeicati...). Mi irritava il sarcasmo di Ben Grimm, l'atteggiamento da superuomo di Reed Richards, la remissività du Sue Storm, però tutti e quattro assieme, novelli moschettieri di una New York cinta d'assedio da infiniti pericoli, avevano il loro perchè.
Questo libro/guida sui Fantastici Quattro, oltre a riepilogarne la storia iniziale, spiega nel dettaglio i singoli super poteri dei quattro, e presenta alcune storie non in ordine cronologico.
Ultima nota riguarda l'autore di questa pubblicazione, ma anche degli altri due libri (una sull'Uomo Ragno e una su più supereroi), che fu Luciano Secchi, alias Max Bunker.


domenica 28 luglio 2013

Giappone. Ieri oggi, domani (Eroi di terre sconosciute)


TITOLO: Giappone. Ieri oggi, domani (Eroi di terre sconosciute)
AUTORE: Edgar Lajtha
CASA EDITRICE: S.A Editrice Genio
PAGINE: 210
COSTO: 20€?
ANNO: 1936
FORMATO: 23 cm X 16 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:

Una considerazione sul titolo. In copertina compare “ Eroi di terre sconosciute”, sulla costina il cognome dell'autore più “Giappone, mentre all'interno il titolo è “Giappone. Ieri oggi, domani”. Questo mi fa ipotizzare, anche in base al disegno della copertina, che lo scritto di Edagar Lajtha fu usato per una qualche tipo di collana su nazioni molto lontane e poco conosciute.
Questo non è il primo libro che leggo (e recensisco) scritto prima della seconda guerra mondiale, ma è il primo scritto da un non italiano (un ungherese credo), infatti si nota l'assenza totale di lodi al fascismo e citazioni entusiastiche di Mussolini. Posso immaginare che l'autore non fosse di ideologia fascista, infatti riporta i fatti abbastanza in maniera neutra, non volendo convincere il lettore di alcunché. Trovo che di questi libri che ho letto sia uno dei migliori, probabilmente conterrà anche delle imprecisione, lo stesso autore avverte che prima del suo viaggio non conosceva il Giappone, ma è scritto in maniera equilibrata. La struttura del libro è quella degli appunti di viaggio, con tanti aneddoti e numerose divagazioni, ma anche con analisi politiche che spesso, e purtroppo, si son dimostrate veritiere.

venerdì 26 luglio 2013

Io sono l'Uomo Ragno - Luciano Secchi - Editoriale Corno (1978)



I miei coetanei ricordaranno di certo con piacere le pubblicazioni dell'Editoriale Corno, che negli anni 70 e 80 stampava i fumetti della Marvel in Italia.
Grazie a questa casa editrice di Milano (se non sbaglio) entrai in contatto con l'universo supereroistico Marvel, la Corno non si limitava a pubblicare i singoli fumetti (che posterò prossimamente), ma pubblicava queste guide sui personaggi principali. E non v'è dubbio che l'arrampicamuri fose la stella incontrasta anche per i bambini/ragazzi del periodo.
Personalmente gli eroi Marvel arrivarono prima di quelli nipponici, ma i secondi soppiantarono i primi. Solo nelgi ultimi 15 anni ho potuto rivalutare quesi fumetti, e trovare questi libri/guida veramente unici (in mio possesso ci sono altri 2 libri).
Ultima nota riguarda l'autore di questa pubblicazione, ma anche degli altri due libri, che fu Luciano Secchi, alias Max Bunker.

mercoledì 24 luglio 2013

Giappone, istoria della Compagnia di Gesù


TITOLO: Giappone, istoria della Compagnia di Gesù
AUTORE: Daniello Bartoli
CASA EDITRICE: Spirali
PAGINE: 287
COSTO: 10€?
ANNO: 1985
FORMATO: 23 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788877700131

Daniello Bartoli nasce a Ferrara nel 1608, scrisse la storia della Compagnia di Gesù, che in questo libro trova un sunto dei cinque libri dedicati al Giappone. Bartoli, che non si recò mai in Giappone, rielaborerà gli scritti dei missionari nell'italiano di allora, mantenendo, comunque, una descrizione storica degli eventi, pur riempiendoli, come era consuetudine d'allora, di riferimenti religiosi. Fatto, quest'ultimo, abbastanza normale per un appartenente anch'esso alla Compagnia di Gesù.
Bartoli fu il primo scrittore che si occupò in maniera organica del Giappone, facendo conoscere un paese totalmente sconosciuto all'intera Europa del 1600.
L'opera inizia con l'arrivo nell'agosto del 1549 di Francesco Saverio a Kagoshima nel Kyushu, e si conclude con la cacciata degli stranieri e le persecuzioni verso i cristiani un secolo dopo.
Ognuno dei cinque libri originari sul Giappone riguardava uno dei cinque grandi signori che ebbero le redini del potere in quel secolo: Oda Nobunaga; Toyotomi Hideyoshi; Tokugawa Ieyasu; Hidetada Tokugawa; Jemitsu Tokugawa.

lunedì 22 luglio 2013

Petropolis - Editrice Giochi (1976)



Edit del 21 ottobre 2019:
Ho recuperato un articolo su "TV Sorrisi e Canzoni" del dicembre 1976 proprio su Petropolis:
"Impariamo a giocare coi miliardi degli sciecchi", di Paolo Cucco - "TV Sorrisi e Canzoni" dal 28 novembre al 4 dicembre 1976


Di cloni del Monopoli è pieno il mondo dei giochi in scatola, Petropolis era uno di questi cloni. Personalmente lo preferivo all'inflazionato Monopoli, in fondo il soggetto era il petrolio, e le nazioni che lo estraevano, quindi un qualcosa che in quegli anni apprendevamo a scuola (e ascoltando  qualche TG) essere di importanza fondamentale per il mondo.
In cortile non era l'unico ad averlo, penso ci fossero almeno altri 3 bambini che lo possedessero, ergo ci giocammo parecchio.

La meccanica di gioco è praticamente identica a quella del monopoli. Al posto delle case e degli alberghi ci sono le torri petrolifere di trivellazione e le piattaforme, al posto di "Vicolo Corto" e "Vicolo Stretto" ci sono l'Arabia Saudita e l'URSS, al posto delle carte Probabilità e Imprevisti ci sono le carte del Telex.

                               

domenica 21 luglio 2013

Gli dei hanno tradito



TITOLO: Gli dei hanno tradito
AUTORE: Mirko Ardemagni
CASA EDITRICE: Garzanti
PAGINE: 400
COSTO: 20€?
ANNO: 1948
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:

Mirko Ardemagni faceva parte del corpo diplomatico italiano in Giappone, vi visse proprio nel periodo che racconta, quindi il suo scritto è pieno di aneddoti in gran parte vissuti direttamente (e spesso nell'alta società nipponica), ma è anche pregno di parecchi pregiudizi razziali e valutazioni storiche errate. I primi sono da ascriversi ad un alto livello di snobismo borghese/nobile verso il popolo, oltre ad un vero e proprio razzismo, che traspare da certi suoi giudizi sia sui giapponesi e, per esempio, sugli ebrei (che non sarebbero in alcun modo il soggetto di questo libro...). Inoltre si intuisce che l'autore fosse in primis un anticomunista viscerale, ed appena di meno antiamericano, ergo scrive tutto in funzione di questi suoi orientamenti politici. Le valutazioni storiche errate sono in parte da addebitarsi alla non conoscenza di alcuni fatti storici venuti alla luce negli anni e nei decenni successivi, ed in parte ad una grande mancanza di obbiettività sui fatti storici che avrebbe dovuto conoscere, sovente neppure citati.
Spesso ho avuto l'impressione che l'autore rimpianga un Giappone che era, probabilmente, il luogo ideale per un ricco nobil uomo con servitù, in quanto questa viveva per il suo padrone, servendolo e reverendolo come principio di vita.
L'autore passa da dei giudizi agiografici sul Giappone e i giapponesi ad dei veri propri insulti razziali, tanto che pare siano due gli autori...
Infine il tema del capitolo è spesso trattato un po' caoticamente, saltando da un argomento all'altro, da un aneddoto all'altro, senza un filo ben preciso.
Il libro resta interessante, ma è preferibile leggerlo se si ha una minima infarinatura dei fatti storici tra il 1900 e il 1948, ed anche sulla vita comune nella società giapponese dello stesso periodo, perché talvolta rimane il dubbio di leggere delle castronerie.

domenica 14 luglio 2013

La vendetta dei 47 ronin, Edo 1703


TITOLO: La vendetta dei 47 ronin, Edo 1703
AUTORE: Stephen Turnbull
CASA EDITRICE: LEG
PAGINE: 127
COSTO: 15€
ANNO: 2013
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788861022102

Il racconto della vendetta dei 47 ronin è ormai un classico, personalmente l'ho letto in vari libri, ma pare contenga alcune imprecisioni, dovute al fatto che ci si è sempre basati sulle rappresentazioni del teatro kabuki, e non ai fatti storici. Secondo i quali il codardo ed avido maestro di cerimonie Kira Yoshinaka non era poi così codardo ed avido, e si chiamava in realtà Kira Yoshihisa. La morte del daimyo Asano Naganori non fu diretta colpa di Kira, inoltre la decisione dello shogun Tokugawa Tsunayoshi di condannare sia Asano che i 47 ronin (che probabilmente furono 46 o 48) fu legalmente corretta. Infine anche la data normalmente citata è errata, non il 1702, ma il 1703.
Lo scopo del libro, oltre ad illustrare i fatti storici appurati, è quello di esaminare l'azione dei 47 ronin come un'operazione militare su piccola scala, aspetto che io ignorerò volontariamente, concentrandomi sul racconto storico.
Il libro è piacevole, contiene numerose belle immagini, ma lo scritto è molto ridotto, anche per le citate numerose immagini. Il che mi permette di affermare che il prezzo finale di 15 euro è abbastanza esagerato, specialmente se si pensa che il racconto ha più di 300 anni...

Viaggio nell'Atlantic. Atlantic, appunti di viaggio: un tuffo nel passato, ricordando una delle più importanti industrie italiane del giocattolo



TITOLO: Viaggio nell'Atlantic. Atlantic, appunti di viaggio: un tuffo nel passato, ricordando una delle più importanti industrie italiane del giocattolo
AUTORE: Mauro Menghini; Giuseppe Berselli; Dario Carlotto; Roberto Testa
CASA EDITRICE:
PAGINE: 124
COSTO: 20€
ANNO: 2012
FORMATO: 30 cm X 24 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet a questo link
CODICE ISBN:

Il quarto ed ultimo volume de “Il viaggio nell'Atlantic” consta del minor numero di pagine rispetto agli altri tre, ma sono le pagine più interessanti dal punto di vista saggistico, perché riguardano “l'azienda Atlantic”. E' veramente raro che ci si soffermi sulla storia di una azienda (e dei suoi lavoratori), ancora meno che si cerchi di illustrare il suo processo produttivo, dall'ideazione dei giocattoli, passando per le fasi produttive, e finendo con le campagne pubblicitarie e il circuito delle vendite all'ingrosso/dettaglio. La storia dell'Atlantic è precisa e completa, descritta anno per anno, talvolta mese per mese.
Il testo è costellato di continue citazioni ed aneddoti narrati dai vari protagonisti, io ne riporterò un limitato numero a titolo esplicativo dei momenti topici che affrontò l'azienda.



L'epopea Atlantic nasce agli inizi degli anni 60 nel retrobottega del negozio di giocattoli “Zia Gin” (madre di Sandro Compagnoni, patron della futura Atlantic) in via Paolo Sarpi n° 25 a Milano. Furono Sandro Compagnoni (proprietario del negozio) e Piero Guerra (modellista per diletto) ad iniziare la creazione dei primi giocattoli artigianali: Barche e motoscafi, plastici e fortini, questi ultimi due tutti in termoformatura (vacuform).

giovedì 11 luglio 2013

Viaggio nell'Atlantic. Atlantic risponde: aspetti, considerazioni e curiosità... il sogno continua


TITOLO: Viaggio nell'Atlantic. Atlantic risponde: aspetti, considerazioni e curiosità... il sogno continua
AUTORE: Mauro Menghini; Giuseppe Berselli; Dario Carlotto; Roberto Testa
CASA EDITRICE:
PAGINE: 176
COSTO: 30€
ANNO: 2012
FORMATO: 30 cm X 24 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet a questo link
CODICE ISBN:

Il terzo volume, oltre a contenere le consuete splendide immagini, è più di carattere saggistico rispetto ai primi due volumi (incentrati più sugli articoli, quindi più somiglianti a due enormi cataloghi giochi). Infatti si nota subito che scompaiono le pagine coi bordi colorati, sostituite (anche nel quarto volume) dalle classiche pagine bianche.
L'autore, anche in base alla sua esperienza di collezionista Atlantic, svolge alcune considerazioni sul valore ludico/storico degli articoli Atlantic, contestualizzandoli nel panorama del settore giocattoli del periodo. Sono affrontati i motivi di un successo italiano nel mondo dei giocattoli, quando ancora eravamo una nazione manifatturiera che inventava prodotti.


Capitolo 1: Atlantic, nella tradizione del giocattolo
E' illustrato brevemente il mondo del giocattolo negli anni 60 e 70.

Capitolo 2: Atlantic, tra finzione e realtà (le fonti di ispirazione)
L'atlantic produceva giochi per bambini, non articoli da collezionismo, quindi i suoi prodotti non volevano essere storicamente e stilisticamente perfetti, ,a dovevano colpire il bambino, essere “giocabili” (come si usa dire nel mondo dei videogiochi). Per far ciò gli articoli Atlantic si ispiravano sia alla storia, che ai film o telefilm che andavano in voga al momento, oppure ai fumetti. “Rubando” un suggerimento qua ed uno là allo scopo di creare il giocattolo che avrebbe subito attirato il bambino. Il capitolo ripercorre tutte queste “citazioni” Atlantic. Ne riporto una sola, che mi ha colpito, e che, ovviamente, ai tempi non avevo notato. Riguarda l'articolo “Carro Comando”, che si ispirava al carro intercettore di ufo nella serie Ufo Shado (ne ho fatto una scan è ho evidenziato la somiglianza nei video). Effettivamente in due mezzi sono simili, e quella serie ebbe un notevole impatto sui bambini dell'epoca, essendo il primo telefilm di fantascienza trasmesso dalla Rai.

lunedì 8 luglio 2013

Viaggio nell'Atlantic. Il catalogo Atlantic, dalle creazioni artigianali, agli ultimi anni. Seconda parte: dal soldatino agli anni '80


TITOLO: Viaggio nell'Atlantic. Il catalogo Atlantic, dalle creazioni artigianali, agli ultimi anni. Seconda parte: dal soldatino agli anni '80
AUTORE: Mauro Menghini; Giuseppe Berselli; Dario Carlotto; Roberto Testa
CASA EDITRICE:
PAGINE: 384
COSTO: 50€
ANNO: 2012
FORMATO: 30 cm X 24 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet A questo link
CODICE ISBN:

Subito un breve video che illustra il contenuto del libro dal primo al quarto capitolo, cioè tutta la parte finale della serie militare:



Il secondo volume mantiene la divisione delle pagine in colori differenti in base ai capitoli/articoli I primi capitoli continuano l'esposizione delle serie legate ai soldatini, e i successivi sono sugli altri articoli non militari.

Il primo capitolo è quello sui “Plastici, fortificazione e diorami” (color verde), che erano articoli venduti solo dalla Atlantic. Solo l'Atlantic mise in commercio questi scenari di guerra, fino ad allora ci si inventava il campo di battaglia. L'immaginazione restava, ovviamente, il motore di tutte le battaglie anche coi plastici Atlantic, ma questi ti permettevano di allestire qualcosa di originale.

Il secondo capitolo riporta tutti i “Mezzi Terrestri” (capitolo di colore viola). Come per altri articoli militari l'Atlantic non sempre era rispettosa del contesto storico e dei mezzi originali, infatti per l'azienda questi modellini dovevano servire per giocare, non per essere collezionati. Quindi veniva data priorità all'aspetto ludico, ne è un classico esempio il “Carro Comando”, che assomiglia al carro della serie fantascientifica televisiva “Ufo Shado”, trasmesso dalla Rai Tv in quel periodo.

domenica 7 luglio 2013

Viaggio nell'Atlantic. Il catalogo Atlantic, dalle creazioni artigianali, agli ultimi anni. Prima parte: dagli anni '60 al soldatino


TITOLO: Viaggio nell'Atlantic. Il catalogo Atlantic, dalle creazioni artigianali, agli ultimi anni. Prima parte: dagli anni '60 al soldatino
AUTORE: Mauro Menghini; Giuseppe Berselli; Dario Carlotto; Roberto Testa
CASA EDITRICE:
PAGINE: 461
COSTO: 60€
ANNO: 2012
FORMATO: 30 cm X 24 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet a questo link
CODICE ISBN:

Prima della recensione alcune premesse sono d'obbligo:
Mauro Menghini ha portato avanti queste quattro pubblicazioni a livello amatoriale, senza scopo di lucro. Mi ha personalmente spiegato che, a seguito del rifiuto di alcune case editrici da lui contattate di pubblicare i libri, si è deciso a far stampare a proprie spese i volumi in una tipografia. Per questo il costo è alto e non figura nessuna casa editrice, inoltre manca il codice ISBN.
Tutte le scan che posto sono state autorizzate dall'autore, che mi ha anche inviato le immagini degli indici (che ho dovuto “ritagliare” per renderle visibili) e gli stessi indici in file “word” (agevolandomi di molto la stesura della recensione).
Le mie scan sono riconoscibili dal fatto che non presentano la pagina intera, il motivo è dovuto al tipo di rilegatura del libro/catalogo, che impedisce di aprirlo completamente.
Sfogliare queste pagine è un continuo tuffo al cuore, e leggere il testo ti fa apprezzare con quale impegno (e logica commerciale/produttiva) furono prodotti quei giocattolini di plastica. Affermare che è un libro dettagliato non rende bene l'idea del numero di immagini e dei precisi commenti con cui sono accompagnate. Il collezionista di articoli Atlantic troverà la guida totale per la propria passione, e il lettore nostalgico (in senso buono), come posso essere io, scoprirà una marea di informazioni e riscoprirà un mondo dimenticato.

Per meglio far apprezzare la minuziosità e la qualità dell'opera ho girato tre piccoli video, oltre ad aver inserito qualche scan delle immagini.