TITOLO: Diritto e giustizia in
Italia e Giappone: problemi attuali e riforme
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Cafoscarina
PAGINE: 137
COSTO: 14 €
ANNO: 2015
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788875433772
Nella breve prefazione il curatore tocca due argomenti
che ritengo giusto commentare dal mio punto di vista di semplice
lettore interessato alla società giapponese. Il primo riguarda
l'interesse dei giovani giuristi italiani verso il sistema giuridico
giapponese. Forse questi “giovani giuristi”, a differenza dei
colleghi più anziani, si sono avvicinati allo studio del sistema
nipponico da un iniziale interesse verso anime a manga? Sarebbe un
aspetto curioso da approfondire, si passerebbe da Goldrake agli studi
comparati, alla faccia di quegli adulti che negli ani 70 e 80
consideravano diseducativi i “cartoni animati giapponesi”.
Il secondo punto riguarda il collegamento con la
precedente pubblicazione di Cafoscrina del 2011 ( link ), di cui questo
libro è la prosecuzione, a detta dello stesso curatore. Peccato che
il saggio del 2011 era scritto tutto in italiano...questo no... delle
137 pagine totali ben 71 sono in ideogrammi giapponesi...
“Giappone, un diritto originale alla prova della
globalizzazione” forse non lo avrò capito tutto, mancandomi le
basi giuridiche, ma almeno l'ho potuto leggere.
Mentre "Diritto e giustizia in Italia e Giappone: problemi attuali e riforme" sarebbe un libro bilingue, ma io ho sempre pensato che il bilinguismo consistesse nella doppia versione in due lingue di un medesimo scritto. In questo caso si sono limitati ad un breve riassuntino di massimo 10 righe alla fine del contributo. Fatto che ha aumentato la mia rabbia, visto che, nonostante abbia pagato il libro per intero, mi è stata negata la possibilità di leggerne parti interessanti.
Mentre "Diritto e giustizia in Italia e Giappone: problemi attuali e riforme" sarebbe un libro bilingue, ma io ho sempre pensato che il bilinguismo consistesse nella doppia versione in due lingue di un medesimo scritto. In questo caso si sono limitati ad un breve riassuntino di massimo 10 righe alla fine del contributo. Fatto che ha aumentato la mia rabbia, visto che, nonostante abbia pagato il libro per intero, mi è stata negata la possibilità di leggerne parti interessanti.
Forse alla Cafoscarina non hanno più traduttori in
italiano dal giapponese?!
Avrei anche speso 20 euro per poterlo leggere tutto,
mentre mi secca assai averne spesi 14 per leggerne la metà.
Passo quindi direttamente al quinto contributo di
Giorgio Colombo, il primo leggibile da un italiano che non conosce il
giapponese(...), sulle leggi per la risoluzione amichevole delle
dispute legali. L'autore inizia con una breve, ma interessante,
panoramica numerica, mettendo a confronto i dati di Italia e Giappone
in merito a numero di procedimenti, numero di giudici, numero di
avvocati, in rapporto alla popolazione e ai rispettivi PIL nazionali.
Viene più volte ribadito che è difficile comparare i
due sistemi conciliativi, ma che comunque ci sono alcuni punti in cui
convergono, per esempio l'inefficacia finale delle due legislazioni.
Tutta l'analisi è scritta in maniera più che comprensibile.
Nel sesto contributo Takeshi Matsuda motiva il perché
in Giappone si dovrebbe studiare il sistema giuridico italiano.
Sinceramente non avrei mai pensato che il nostro (volutamente)
disastrato sistema giudiziario potesse tornare utile a qualche
studioso, tranne che come esempio negativo...
Andrea Ortolani, nel settimo intervento, analizza i due
sistemi per il risarcimento del danno ambientale. Visto che sia
l'Italia che il Giappone (Tepco docet) hanno subito gravi disastri
ambientali causati dall'industria, l'analisi resta interessante.
Sull'argomento trattato da Masaki Sakuramoto non scrivo
nulla, non ho capito neppure il titolo...
L'indice del libro.
Visto che i primi quattro interventi non sono leggibili, inserisco direttamente il riassuntino della casa editrice, che mi è costato la metà del prezzo del libro... grazie ancora...
Ecco cosa non ho potuto leggere...
L'indice del libro.
Visto che i primi quattro interventi non sono leggibili, inserisco direttamente il riassuntino della casa editrice, che mi è costato la metà del prezzo del libro... grazie ancora...
Ecco cosa non ho potuto leggere...
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