TITOLO: Yoshiyuki Tomino & Gundam, il grande affresco animato dello Universal Century - Volume 1
AUTORE: Jacopo Mistè
CASA EDITRICE: Nippon Shock Edizioni
PAGINE: 387
COSTO: 27,90 €
ANNO: 2023
FORMATO: 24 cm x 17 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788897286752
CASA EDITRICE: Nippon Shock Edizioni
PAGINE: 387
COSTO: 27,90 €
ANNO: 2023
FORMATO: 24 cm x 17 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788897286752
Trovo giusto in primis illustrare il mio punto di vista:
esiste un solo Gundam, il primo, quello che vidi su Telemontecarlo all'inizio del 1980, ma trovo legittimo che ci siano esseri umani che si appassionino anche a storie sviluppate su vari media che con il primo ed unico Gundam ne condividono il nome ^_^
Affermare che il saggio è approfondito è dir poco, fin maniacale (nel senso buono), non solo sono presentate le sinossi di tutte le incarnazioni (anime, manga, romanzi, cortometraggi, videogiochi) gundamiche dal 1979 al film "G-Saviour", ma ognuna di questa presenta una sua analisi approfondita.
Poi si può o meno concordare con Jacopo Mistè sulle singole valutazioni, e le sue prese di posizioni talvolta un po' estreme tendono a renderlo difficile, specialmente in alcuni frangenti e per taluni punti di vista, ma è indubbio che lo sforzo di analizzare il fenomeno Gundam a 360 gradi è stato fatto e direi più che raggiunto. Non mancano le critiche dell'autore a numerosi aspetti, trame e decisioni editoriali riguardanti il mondo di Gundam, per questo in certi punti ho avuto il dubbio di uno sdoppiamento della personalità dell'autore, si passa da "il Gundam è il top" a stroncature feroci.
E questo è solo il primo volume! (pare quasi una minaccia...)
Ritorno un momento sulle sinossi.
Non è semplice riportare le sinossi di così tanti accadimenti e di una quantità così spropositata di personaggi, si rischia di rendere la lettura impossibile. Mentre le sinossi presentate scorrono via abbastanza facilmente, e se restano un po' ostiche è solo perché sono astruse già alla fonte.
Io conosco approfonditamente solo il primo Gundam, per averlo visto una moltitudine di volte in vari decenni, in seguito ho visto altra serie e film, quindi non sono del tutto a digiuno del mondo Gundam oltre al primo Gundam. Ovviamente posso valutare la sinossi solo della prima serie, che mi è parsa quasi sempre lineare e corretta, ma ci torneò più avanti.
Preciso che non ho letto il 100% del saggio, ho letto sempre le sinossi degli anime e dei film, ho saltato i romanzi e i manga, sia perché hanno per me un interesse pari a zero sia perché rischiavo veramente di finire nel marasma più completo con tutte queste trame che si intersecano più e meno correttamente o più o meno a caso.
E qui entra in scena il capitolo della "continuity", che Mistè propone come uno dei capolavori tominiani gundamici rispetto alle vecchie serie robotiche (altro tema che toccherò più sotto), per poi venire a scoprire man mano che poi tutta questa "continuity" non c'è.
L'autore spiega che molto materiale informativo non è disponibile per gli occidentali, le informazioni sul mondo di Gundam sono spezzettate in tanti rivoli sviluppatisi nei decenni, da qui l'impegno nel cercare di mettere assieme tutti i tasselli sparsi per serie animate, OAV, film, videogiochi, romanzi, foglietti esplicativi dei Gunpla(!), etc. etc. etc.
Senza contare i numerosi stralci di interviste agli autori, che illustrano vari aspetti delle produzioni e delle trame, tra cui in primis quelle a Tomino, che assieme al Gundam è il protagonista del libro.
Però, forse, sarebbe il caso che io cominciassi dall'inizio, cioè dall'introduzione:
"lavoro mastodontico"; "il più autorevole saggio mai pubblicato fuori dal Giappone"; "finalità del testo sono titaniche"; "testo fondamentale".
Ecco, magari sarebbero apprezzamenti che dovrebbero scrivere gli altri, non l'autore, ma è un mio punto di vista, e anche scrivere di se stessi in terza persona forse si poteva evitare.
Un altro aspetto che si poteva evitare, magari con l'aiuto dell'editore, sono le parolacce. Lungi da me fare o fingere di fare la persona che parla pulito, ma in un saggio non ha molto senso leggere termini poco saggistici...
Pagina 11 approccio Sunrise paraculo
Pagina 74 ancora più incazzato di prima
Pagina 96 Katz Kobayashi incazzoso
Pagina 101 è un ragazzo incazzato col mondo
Pagina 102 donne con i controcoglioni
Pagina 140 adulti stronzi
Pagina 143 anche nell'arco narrativo finale... le cazzate non mancano mai
Pagina 248 fugge via incazzato
Pagina 289 Tomino è incazzato
Pagina 289 (Tomino) prendendoli per il culo (alla Sunrise)
Pagina 290 stronze represse
E' probabile che qualche turpiloquio mi sia sfuggito, visto che qualche parte del libro l'ho saltata.
Nella parte ancora introduttiva viene ribadita la difficoltà a considerare valida la "continuity" ufficiale di Sunrise/Bandai, portando ad esempio l'intoccabilità di "Star Wars".
Tralasciando l'appunto che sarebbe "Guerre Stellari" e non "Star Wars", non è che la "continuity" sia poi così ferrea, sia quando la gestiva Lucas e ancor di più da quando è arrivata la Disney ad inventarsi cose da inserire in mezzo a storie già scritte... secondo me è un termine di paragone errato.
Dalla spiegazione dell'autore sulla non-continuity gundamiana si capisce quanto la Sunrise/Bandai abbiano fatto un sacco di casini.
Più volte nello scritto è riportato quanto Tomino fosse a disagio a lavorare di nuovo alle serie del Gundam, obbligato da Sunrise/Bandai, cosa che lo portò fino alla depressione.
Con il primo capitolo (che ho letto in toto) si parte, ovviamente, con il Gundam RX-78 pilotato da Peter... ah no... pilotato da Amuro Rey ^_^
Da sempre si considera che la filosofia tominiana in Gundam implica che non ci siano dei buoni o dei cattivi, perché la guerra crea solo cattivi. Questo è un aspetto su cui non mi sono mai trovato concorde. Sia nella realtà (pensiamo al conflitto tra Russia ed Ucraina) che in Gundam può anche essere che chi ha iniziato un conflitto possa avere delle ragioni, ma poi averlo iniziato e portato avanti con genocidi immani squalifica qualsiasi presunto alibi.
Già dalla sola introduzione che ascoltavamo prima di ogni episodio è Zion ad aver sterminato quasi tutta l'umanità, per quante colpe potesse avere la Federazione Terrestre, fu Zion a scagliare un Side sulla Terra...
Riguardo alle sinossi degli episodi viene riportato che Bright è l'unico ufficiale sopravvissuti sulla Base Bianca (no... non ce la faccio a scrivere "White Base...), invece per le prime puntate resta vivo il comandante originale del vascello, che, seppur ferito, mantiene il comando fino alla morte.
Nella sinossi manca qualche rapporto interpersonale tra i personaggi, tipo Char che informa Garma che lo sta tradendo (ho riguardato la puntata sia con vecchio che col nuovo doppiaggio), e mi pare un aspetto importante della trama.
Non viene spiegato che Mirai era fidanzata con il diplomatico di Side 6, un aspetto forse un po' secondario.
Più importante è la mancanza che Amuro opera delle modifiche all'elaboratore dei combattimenti del Gundam, inoltre non è riportato l'episodio del traditore dell'esercito federale durante l'Operazione Odessa.
Terminata la sinossi inizia l'approfondita analisi, purtroppo questa è preceduta da un certo numero di pagine in cui, per esaltare l'innovativo Gundam e le innovative trame di Tomino, non si perde occasione per spalare un sacco di pupù (mi permetto di usare anch'io termini saggistici) sulle vecchie, infantili, manichee e ripetitive serie robotiche pre Gundam (che inaugura il genere Real Robot o "mechamono"), cioè quelle di Super Robot o "robottomono", viste come il male assoluto dell'animazione mondiale :]
Qui mi toccherà dilungarmi per il solo motivo che è l'autore a dilungarsi un sacco su questo aspetto, che si sarebbe potuto spiegare in poche righe evitando di ridicolizzare le serie pre Gundam.
Bastava scrivere che tutto evolve, che Tomino introduce varie innovazioni nel genere robotico etc. etc. etc., invece Mistè non perde l'occasione (anche questa volta) di portare avanti la sua crociata contro i robottomono...
Mi tocca leggere che alle serie robotiche pre Gundam mancava la continuity, quando sia prima che dopo è lo stesso Mistè a spiegare che neppure in Gundam esiste poi tutta questa sacra continuity...
Ovvio che con gli occhi di una persona dell'età di Misté i vecchio robottoni possono mancare di questa continuity, ma per chi era cresciuto con nessuna continuity nei cartoni animati, anche nelle serie pre Gundam questa era presente.
Mistè non contestualizza il periodo, accusa le vecchie serie di manicheismo, come facevano i giornalisti dell'epoca, mentre in quelle serie era quasi sempre presente almeno un personaggio che si ravvedeva e si cercava anche di spiegare le motivazioni dei cattivi, per quanto tutto in maniera elementare, ma per il periodo era una novità assoluta!
Per Mistè in Gundam non ci sono cattivi a priori, peccato che Zion massacra l'umanità in poche settimane, lui stesso afferma che Gihren si atteggia a Hitler, e non si atteggia solo, mette in pratica.
Mi chiedo, ma Mistè tra Gihren e la Federazione, da che parte starebbe? >_<
Viene creato un prima e un dopo Gundam, niente evoluzione del genere robotico, che magari man mano ha portato ad una trama come il Gundam.
L'autore non si rende conto, proprio perché non era davanti alla televisione in quel periodo, che noi vedevamo tutte quelle serie mischiate, senza alcun ordine cronologico, prima Goldrake, poi il Grande Mazinga, Jeeg, Gundam, Mazinga Z... Ovviamente mi resi (ci rendemmo) conto che Gundam era differente, finiva le munizioni, si guastava e non veniva riparato in 10 minuti come il Grande Mazinga, ma alla fine era anche lui un samurai robotico, con tanto di kabuto e katana laser e posa finale in stile film di cappa e spada giapponesi (chambara). Guardavamo il Gundam e poi Gaiking, apprezzando entrambi per la novità che tutti quanti portavano contemporaneamente. Chiaramente in Giappone la percezione della novità gundamica fu differente (e non di successo inizialmente...), ma a quanto pare anche in Italia i più giovani hanno un approccio nipponico...
Quello che non comprendo è perché per incensare, anche giustamente, il Gundam, si debba spalare guano sui robottomono... fino a leggere a pagina 32 che "buona parte degli anime e delle robottomono fino a quel momento, ovviamente, sono dirette da mestieranti che trattano il media come una cosa da bambini"...
Ma come "mestieranti"?!
Mentre Tomino era un grande regista cinematografico...
Ma perché erano una cosa per bambini!
Col tempo le trame si sono evolute, ma sono e nascono come intrattenimento per bambini!
Già per noi che eravamo davanti alla televisione dal 1978 in poi erano TUTTE trame rivoluzionarie, quasi mai autoconclusive, con tematiche mai viste prima, dato che eravamo abituati a "Hanna & Barbera" et similia...
Finita (forse) la parte in cui pare era indispensabile spalare sterco sulle serie pre gundamiche, ci si concentra sulla storia della Sunrise e di tutti coloro che si occuparono del Gundam
A pagina 40 viene spiegato che Tomino si ispirò ad una serie libri, "Fanteria dello spazio" e "La luna è una severa maestra", e film di fantascienza, "Star Wars Episodio IV" e "Uomini sulla luna".
Non è citato il film che direi abbia ispirato Tomino sul versante degli Zaku, cioè il film e la serie del 1978 di Galactica:
Mentre la serie in Italia arrivò in televisione nel 1982 su "Canale 5", il film era al cinema già nel dicembre del 1978 (mi ci portò mia nonna a vederlo), quindi quando io vidi lo Zaku con quell'occhio rosso mobile polifemico pensai subito ai robot cyloniani.
Tanto per tornare alle grandi innovazioni gundamiche...
E' ben spiegato il senso dei "newtipe", anche se nella prima serie hanno una parte un po' secondaria e dal doppiaggio storico si capiva ancora meno...
A pagina 41, dopo 40 pagine di quasi agiografia del Gundam (non mancano le critiche), apprendo (probabilmente l'avevo letto già altrove) che i Side sono stati successivamente rinnegati da Tomino, in quanto realisticamente irrealizzabili per mancanza di risorse naturali. Questa informazione Mistè mi pare la butti un po' lì, la lascia scivolare via con nonchalance, come se sperasse che non ci accorga della cosa ^_^
Ma quindi il realismo gundamico, messo in contrapposizione con gli irrealistici robottomono, non era poi così tanto realistico?
Ergo il primo (ed unico) Gundam è uno schifo perché Tomino si è reso conto decenni dopo che i Side erano irrealizzabili?
No, resta una bella serie che in Giappone nel 1979 era più realistica delle precedenti, e i Side sono belli anche se diedero una cattiva informazione scientifica a milioni di bambini e ragazzini facendo passare per vera una trovata alla robottomono, ma un po' meno esagerata.
Vengono ben spiegati i motivi per cui la prima trasmissione televisiva nipponica non fu un successo.
A pagina 48 è narrata la riunione (non organizzata) dei fan del Gundam in occasione della proiezione del primo film di montaggio il 2 febbraio 1981, che differisce in parte da ciò che è raccontato in un recente saggio sulla cultura pop nipponica:
Manca la ressa davanti al cinema e l'intervento calmieratore con discorso di Tomino per evitare il rischio che qualcuno restasse schiacciato.
E' quindi illustrato tutto quello che concerne i tre film di montaggio con relativa impennata di vendita dei nuovi modellini Bandai, i gunpla.
Interessante la parte in cui si cerca di mostrare come sarebbe potuta proseguire la serie tv se non fosse stata ridotta per i bassi ascolti, con mini sinossi delle trace create ai tempi da Tomino per ogni episodio mai realizzato.
Sono analizzati altri medium video legati alla prima serie, si passa ai romanzi di Tomino scritti nel 1978, 80 ed 81 (per ogni romanzo c'è la sinossi ed analisi).
Mi pare che Tomino sia un po' un novello Nagai, sempre intento a rivedere cose già scritte...
Il secondo capitolo riguarda il "Gundam Z", che fa parte di quelle serie che ho visto, mi è anche piaciuta, benché ricordassi poco. Leggere la sinossi della trama mi ha permesso di ravvivare la memoria.
Anche per questa serie, oltre a lodare le parti che per Mistè restano meritorie, vengono evidenziate le carenze narrative e di continuity.
Segue l'analisi della serie, accurata come quella del primo Gundam e come saranno le successive.
Il terzo capitolo è sullo "ZZ Gundam", che non ho mai visto.
Dispiace aver appreso (anche se probabilmente lo avevo già letto altrove) della dipartita di Hayato, non poteva crepare Kay Shaiden?
Mistè esprime più volte il suo disappunto per una trama infantile, in quanto la Sunrise/Bandai decisero che il target doveva essere quello dei bambini, ma il Gundam non era l'unico universo narrativo emancipato da trame infantili?
Lo annoto solo per aver dovuto leggere innumerevoli pagine denigratorie verso i vecchi robottoni pre gundamiani :]
Alla fine per l'autore il Gundam ZZ fa abbastanza schifo, con critiche sempre circostanziate, questo perché Tomino non fu abbastanza coinvolto.
Poteva mai essere colpa del kami Tomino? ^_^
Il quarto capitolo è sul film "Il contrattacco di Char" (o più correttamente "Scia"), film che ho visto e che, come fa notare Mistè, può risultare ostico se non si conosco altri aspetti della saga.
Faccio notare, ma lo fa anche l'autore, che anche in questo film un corpo spaziale viene scagliato contro la Terra da parte di Zion, cosa che capiterà anche nelle serie successive, fatto che porta a varie domande:
ma veramente si può affermare che quelli di Zion non siano i cattivi?
ma quanti Side schiantati può sopportare il pianeta Terra prima di far estinguere la vita?
ma trovare qualche altro espediente narrativo?
A pagina 168 sono rimasto basito e anche un po' atterrito nel leggere che Tomino osteggiava lo stereotipo dell'eroina loliconeggiante "celebrata dai film di Hayao Miyazaki, Clarissa e Nausicaa"... non sono rimasto stranito perché Tomino osteggiasse lo stereotipo di cui sopra, ma perché le due eroine miyazakiane citate, ma anche le successive e precedenti, possono essere etichettate, valutate e criticate in qualsiasi modo tranne che in quel modo...
A pagina 171 e 172 viene riportata una intervista di Tomino in cui ci spiega il suo punto di vista sulle donne riguardo al perché loro tradiscono. Sono rimasto assai perplesso.
Il quinto capitolo è sull'OAV "La guerra in tasca", mai visto.
C'è poi il primo "Intermezzo" con i romanzi "I bagliori di Hathaway", mai letti.
Il sesto capitolo è sul film "Gundam F91", che fu un flop al botteghino causato da una trama impossibile da spiegare in quanto venne deciso di anticipare il film di montaggio rispetto alla serie (che poi non venne manco prodotta).
Vengono illustrati difetti, molti, e pregi, pochi, del film.
Il secondo "Intermezzo" è sul romanzo a puntate "Gaia Gear", mai letto, di cui vengono riportate le sinossi delle 26 parti.
Il settimo capitolo verte sull'OAV "Stardust Memory", che ho visto molti anni fa, e che mi era anche piaciuchicchiato, la sinossi mi ha rammentato vari sprazzi della trama.
Anche in questo caso un Side viene fatto schiantare sulla Terra, questa non è "continuity", è "ripetitivity" ^_^
Per Mistè la serie "non è scritta male, ma malissimo", va a suo merito non lesinare le critiche, manca, però, la presa di coscienza che alla fine i vecchi ed infantili robottomono per essere scritti male almeno avevano la scusa di essere pensati per bambini.
Nell'ottavo capitolo tocca alla serie tv "V Gundam", che non ho mai visto, in cui gran parte delle critiche ai mecha dei robottomono tornano indietro come un boomerang :]
A pagina 286 Tomino manda in frantumi tutta la superiorità dei Real Robot/mechamono rispetto ai Super Robot/robottomono, anche se anni dopo sconfesserà tutta questa sua opera scusandosi con tutto l'universo gundamico per averla creata.
Oltre ad essere brutta, almeno così leggo, la serie è stata accusata di misoginia (da cui il titolo del paragrafo un po' originale), in quanto Tomino decide di concentrarsi sulla personalità dei tanti personaggi femminili in guerra e visto che ipotizzo lui non fosse, in sequenza:
una donna;
una donna in guerra;
non avesse mai combattuto in battaglia;
Il profilo femminile risultante di tanti personaggi è sempre negativo, qualsiasi sia la fazione o età del soggetto.
Nonostante tutte le critiche riportate, più altre ancora, il paragrafo 8.4 ne esalta i pregi, ben tre pagine.
Il terzo ed ultimo "Intermezzo" riguarda il manga "Crossbone Gundam" e il romanzo "Avenir".
Il nono capitolo è sull'OAV "L'ottavo plotone MS", mai visto, anche in questo caso la famigerata (o chimerica) continuity vacilla non poco. La mini serie è considerata positivamente dall'autore, sebbene non manchino critiche.
Il decimo capitolo illustra il mini cortometraggio "Mission to the rise" di Katsuhiro Otomo, che nonostante abbia visto impegnato il famoso regista, è una ciofeca da ogni angolazione lo si valuti. Basta cercarlo su YouTube.
L'undicesimo ed ultimo capitolo è incentrato sul film live "G-Saviour", che non ho mai visto e pensavo pure che la "G" stesse indicare "Gundam", mentre indica un altro nome. Anche questo film è rinnegato dalla continuity ufficiale.
Ho chiesto ad un amico super fan di tutti i Gundam (non come me) se lo avesse visto e come lo giudicasse:
In sfondo verde sono io.
Nello stilare l'indice del saggio la casa editrice, dopo aver pubblicato ben 387 pagine, ha deciso di risparmiarne un paio non inserendo i paragrafi, ma solo i titoli dei capitoli. Scelta pessima perché i paragrafi illustrerebbero abbastanza bene come è stato impostato lo scritto e cosa esso contenga più nel dettaglio.
Ho rimediato io in maniera assai artigianale poco sotto.
Qui sotto l'indice artigianale dei soli paragrafi.
Si, il mio collage fa abbastanza schifo esteticamente, ma a Milano si dice, piuttosto che niente, è meglio piuttosto.
Pigliatevela con la casa editrice ^_^
Se posso fare un piccolo appunto io avrei iniziato questa recensione premettendo "sarò breve" ^^
RispondiEliminaDopo il Tenero Giacomo di settimanaenigmistichesta memoria, il Sagace Nicora :]
EliminaCiao, questa è la seconda volta che intervengo nel tuo blog. La prima fu con la tua recensione di Guida ai super e real robot.
RispondiEliminaApprezzo la tua onestà intellettuale nel cercare di valutare nel mio libro i punti di forza nonostante sia chiara la tua antipatia verso di me. Mi aspettavo una stroncatura ma tutto sommato ritengo equilibrata la tua analisi. Le tue insofferenze verso le mie traduzioni dei nomi, i miei gusti e il mio approccio di scrittura "forte" (è un eufemismo) lo fai bene capire ma cerchi comunque di mantenere il distacco nel dire cosa non sopporti di quello che scrivo (parere sacrosanto) e i pregi che comunque mi riconosci.
Sono orgoglioso della tua recensione. E posso anche dirti, come avevo già detto in interviste varie, che a posteriori riconosco che forse il cambio di registro da formale a informale (i famosi "turpiloqui") nel mio modo di scrivere è giusto criticarlo. Se tornassi indietro, forse lo alleggerirei.
Detto questo su alcune cose proprio non concordo e sento il dovere di dire la mia.
Nel testo mi pare di essere chiaro sul fatto che in Gundam Tomino cerca più realismo e verosimiglianza possibile. Ma non mi pare di aver mai detto che vengono raggiunti. In quegli anni non esistono prodotti anime sci-fi più verosimili di Gundam (anche perché i famosi bunch, poi rinnegati da Tomino, erano all'epoca considerati fattibili), ma non mi pare di aver mai detto che Gundam È in definitiva un anime realistico. Lo è più della quasi totalità degli altri sull'argomento, ma basta. Ho evidenziato così tanti difetti, nella "giocattolosità" dei mobile suit etc, che non mi pare il caso di tornarci sopra.
Buonasera, non mi stai antipatico...
EliminaPotresti starmi antipatico se esordissi una frase con "Berlusconi si è fatto da solo"... oppure "ha fatto anche cose buone"... ah no, quello era un altro.
Perdonami, neppure ci conosciamo...
Come ho scritto non concordo con il tuo estremismo anti Real Robot, dato che non tieni in nessuna considerazione la storia, nel senso del passare degli ani e dei decenni.
Quello che a te pare infantile non lo era nel 1978.
Ti assicuro che se provi a far vedere un qualsiasi Gundam a parecchi giovani fan di anime, o almeno a quelli che conosco io, riceverai un garbato rifiuto, in quanto non guardano robot, proprio perché li considerano infantili ^_^
Come c'è chi e nato e/o vive sempre più al nord di qualcun altro, c'è sempre chi considera più infantile qualcosa che altri considero più serio di altro... mi sono un po' perso...
Ma vale ciò che ho già scritto nella recensione.
Per il resto hai fatto bene a puntualizzare i punti dove ti è parso che io ti abbia appioppato valutazioni che tu non hai fatto, mi sarò un po' perso tra le oscillazioni dei vari giudizi negati e positivi dei vari Gundam
Anche se poi ne esiste uno solo di Gundam :]
Sono l'ultima persona al mondo da cui potresti sentire una qualsiasi difesa o esaltazione di B. Siamo buddies adesso?
EliminaIo non ce l'ho coi super robot. Mi piacciono allo stesso modo di come mi piacciono i real: quando sono utilizzati per raccontare storie che mi interessano. Con personaggi ben caratterizzati a cui affezionarmi. O avventure belle e intriganti che mi coinvolgano o, se possibile, arricchiscano o fanno riflettere. Se o l'uno o l'altro raccontano cose che ritengo insulse, mi fanno schifo allo stesso modo. Infatti lo dico sempre che a me piace la fantascienza, non la robotica. Che in Giappone però, salvo rari casi, coincide il 90% con le opere robotiche. O meglio i più grandi autori di fantascienza sono registi di opere robotiche. E non è un caso se i più grandi registi in assoluto dicono di odiare il genere (Tomino, Takahashi) o odiarlo nelle sue versioni di primi anni 70 (Imagawa).
I robot nagaiani di Toei penso che, visti da adulti per la prima volta, siano inguardabili. Un capolavoro o una bella storia rimangono tali visti a qualsiasi età. Per le mie valutazioni, i cult robotici nagaiani degli anni 70 sono inguardabili. Questa è una mia valutazione soggettiva. Ma che fossero bambinate questa non lo è, è un fatto storico, perché tutta l'animazione di quegli anni era per bambini piccolissimi. I robot nagaiani ma anche tutte le maghette, etc.
Per contro, posso dirti che pur facendo parte del genere dei super robot, Zambot 3, Voltes V, Daimos e anche Daltanious mi piacciono. A volte anche parecchio. Ma appunto, sono tutte opere post anime-Boom, post 1977, quindi fatte per un target adolescenziale/adulto, rispetto a quello che c'era prima che si rivolgeva unicamente ai bambini.
E Gundam è semplicemente stato lo step ulteriormente successivo.
Uno step che, per poterlo analizzare bene, sono per forza di cose costretto a metterlo a confronto con quello che è uscito prima, per far capire in quanto fossero importanti le sue rivoluzioni. Per questo tanta enfasi nel ribadire le differenze tra il prima di Gundam e il dopo, che ritieni sia una crociata.
Seconda cosa: sulla mancanza dei sottocapitoli nell'indice, è un errore di cui mi pento. Nella seconda edizione ho provato in tutti i modi di correggere facendoli inserire, ma l'editore mi ha detto di no poiché questo avrebbe sballato l'impaginazione costringendo ad aggiungere nuove pagine, quindi a dover risistemare la costina e altre cose tecniche.
A questo punto per amore della discussione analizzo altri punti della tua recensione su cui voglio dire la mia.
Sulle influenze di Battlestar Galactica. Possono tranquillamente esserci state, ma nelle milioni di fonti che ho scovato non ricordo di averla mai trovata scritta da nessuna parte. Al limite è una speculazione.
In Gundam ZZ la colpa di Tomino non è di averlo reso infantile. È (fonti ufficiali) averlo totalmente trascurato per mezza serie per lavorare su altro. Con molti dubbi successivi (tutti spiegati nel testo) se abbia davvero poi supervisionato il resto.
Prima che tu lo dica: anche nella sua infantilità, ZZ dà molta più enfasi ai personaggi e alla narrazione della totalità degli anime nagaiani dei primi anni '70. Per la solita questione: post Anime Boom. Anche i bambini vengono trattati con più intelligenza dagli autori.
Su V Gundam, che dalla tua rece non si capisce perché ne parlo molto bene e anche molto male: è una serie che Tomino si vergogna ancora oggi di aver girato e che è stata accusata, non del tutto ingiustamente, di misoginia. Ma a parte questo, e una trama che ricicla molte delle solite cose, è anche piena di momenti cinematografici ed emozionali fantastici, con una colonna sonora bellissima e un finale lirico. Per me, vale sicuramente la visione ed è nonostante tutto una gran serie d'autore.
EliminaUltima cosa:
"Mi chiedo, ma Mistè tra Gihren e la Federazione, da che parte starebbe? >_<"
Personalmente, io non ne posso più di vivere in una democrazia priva di morale come quella italiana retta di burocrati corrotti e incapaci, perfettamente equiparabile alla Federazione Terrestre. Capisco benissimo chi preferirebbe una dittatura (nella migliore delle ipotesi illuminata, nella peggiore dispotica) al posto del disastro morale che abbiamo.
Quindi le ragioni di Zeon le capisco benissimo così come la sua voglia di indipendenza da un organismo politico così platealmente viscido.
Ma non parteggerei mai per chi il nemico non vuole limitarsi a cacciarlo via, ma proprio estinguerlo fisicamente. Tutto qui. Infatti nell'analisi di 0083 dico che è difficilmente giustificabile il fatto che lo staff dell'anime dipinga come eroico l'atto di abbattere una colonia sulla Terra.
Quindi sì, a grande malincuore, nella Guerra di Un anno tiferei per la Federazione Terrestre. In altri conflitti, per altri.
Uot buddies? >_<
EliminaIo mastico a malapena l'italiano...
Se ti piacciono anche le serie dei Super Robot, forse o io ho grossi problemi di comprensione del testo (cosa basicamente non errata) oppure tu dovresti rivedere il tuo modo di comunicare l'apprezzamento verso le serie dei Super Robot :]
Ma a me non frega una cippa se Tomino, Takahashi, Kurosawa e Kitano odiano il genere robotico. Hanno diritto puro loro ai propri gusti.
Tutto perfetto, ma non per colpa tua non cogli il fatto che noi bambini e ragazzini (non solo bambini) italiani vedemmo tutto frullato assieme nell'arco di 4 anni. Non facevamo nessuna distinzione pre o post anime boom del 1977, manco sapevamo si chiamassero "anime".
Ovvio che si debba mettere a confronto qualcosa con altro, se si riesce, magari, a non spalare solo sterco sul prima, potrebbe essere un modo per non irritare oltremodo chi quelle serie le apprezza. Attenzione, non affermo che non si possano criticare, basta evitare di passare per il pasdaran dei Real Robot ^_^
Tanto per fare un esempio, io son sempre stato ironico su Mazinga Z, poi l'ho visto tutto, sono rimasto ironico, ma ne ho apprezzato molti aspetti che non conoscevo. Contestualizzandolo nel momento in cui venne prodotto in Giappone e adattato in Italia.
Di certo tu avrai spulciato più fonti delle mie, ma la speculazione è una cosa, un minimo di logica vulcaniana è un'altra cosa:
robot cylone con occhio rosso polifemico;
prima la serie e film Usa;
poi la serie animata nipponica;
Mobil Suite con occhio rosso polifemico.
Direi che è un 1+1+1+1 = Tomino ha fatto il furbino :]
Sul V Gundam, come in altri casi, ho cercato di fare una sintesi più sintesi possibile per serie che non conoscevo, ma su cui ho letto nel libro critiche feroci ed esaltazioni.
EliminaMah... quando leggo o ascolto (dal vivo) persone laureate che affermano che sia comprensibile (accettabile) preferire una dittatura illuminata ad una democrazia corretta, mi cascano le braccia e tutto quello che sta sotto...
Intanto qualcuno me la dovrebbe mostrare una "dittatura illuminata" moderna come esempio con cui poter fare un paragone.
Giustamente si leggono continue critiche al modus operandi delle nazioni democratiche Occidentali, in primis gli Usa, che di porcate ne hanno fatte tante (in Italia poi negli anni 50-60-70-80...), ma quale sarebbe l'alternativa?
La Cina?
La Russia?
L'India che è una nazione democratica in cui centinaia di milioni di persone sono meno che indigenti e vige ancora la divisione in caste?
Quando la Danimarca diventerà la nazione più potente del globo, di certo mi schiererò con le danesi ^_^
Comunque concordiamo che Scia e gli Zabi erano i cattivi ;)
Non democrazia "CORRETTA", ma ovviamente "CORROTTA ^_^
EliminaAh, quindi non conoscevi il vecchio Galactica?
EliminaPerò quella è fantascienza ;)
Concordo che certe disquisizioni politiche raramente sono fruttuose, anche perché io più di tanto non posso portare argomentazioni storiche e filosofiche.
Ricordati, però, di stare sempre dalla parte del dittatore illuminato, altrimenti si potrebbe finire male.
Perché la bolletta della "dittatura illuminata", di norma, la pagano gli oppositori ^_^
Ah!
EliminaMi ero dimenticato di ringraziarti per il ringraziamento ;)
Sappi che, ammesso conti qualcosa, commento, con tutti i miei limiti, quello che noto senza retro pensieri, a parte la Ultrashibuya :]
Perdonami Misté, ma non capisco il senso di aver cancellato il messaggio del 15 luglio ore 11,20...
EliminaSono prassi da forum, che già avevano poco senso nei forum, figuriamoci in un blog sperduto come questo.
Leggendo le mie risposte si comprende che manchi qualcosa, perché ti ringrazio del tuo ringraziamento?
Poi, ti dico...contento tu, buona camicia a tutti ^_^
Comunque nella vita, e qui entro in modalità semi paternalistica, cosa di cui mi scuso, non si possono cancellare le cose dette come quelle scritte sul web, e sinceramente non mi pare che tu avessi scritto nulla di cui vergognarti, dispiacerti o pentirti. Nessun insulto, nessun giudizio cattivo, solo un normalissimo commento.
Poi, magari, è stata una cancellatura involontaria o un bug di blogspot :]
Parte 2
RispondiEliminaDici che ho "nascosto" la cosa che Tomino abbia rinnegato il setting, ma è un'affermazione tendenziosa perché semplicemente poi riprendo in modo più approfondito l'argomento nel capitolo 15 del secondo libro e voglio evitare ripetizioni. Te lo copio-incollo pure in anteprima.
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Overman King Gainer (OVERMANキングゲイナー; Overman King Gainer) è una serie leggera, scanzonata e divertente, le cui atmosfere rieccheggiano opere antiche come Daitarn 3, Xabungle, L-Gaim e la prima metà di Gundam ZZ. Ha la curiosa particolarità di porsi come un rinnegamento di uno dei simboli per eccellenza di Gundam: i bunch. Nel corso della sua carriera, oltre a odiare la saga gundamica per i robottoni e i gunpla, Tomino ha sempre provato anche fastidio per i complimenti dei fan che riceveva per il realismo dello Universal Century, di cui, nel corso del tempo, iniziava a trovare il setting sempre più datato e irrealistico.i Più mandava avanti il franchise, più realizzava che l'incipit di partenza di tutto era poco credibile: non si sarebbero mai trovate le risorse per costruire cilindri artificiali rotanti lunghi chilometri da mandare nello spazio, in cui inserire mari, montagne, flora e fauna per inscenare una Terra fittizia!
Già in un'intervista ad Animerica del 2000 rispondeva, alla domanda se un giorno l'uomo avrebbe abbandonato la Terra per creare colonie spaziali:
«Sarebbe stupido pensarlo. Io per primo rimarrei sulla Terra. Ho pensato molto a come sarebbe vivere in una space colony come in Gundam, realizzando che le difficoltà tecniche sarebbero insormontabili. Le space colony possono esistere nei film, non nella vita reale. Se anche avessimo i soldi per crearne una, potremmo utilizzarli invece per rigenerare alcuni dei più invadenti deserti del mondo, tipo facendo tornare verde il Sahara o trasformando il mondo in cui viviamo in tante zone agricole.»
Il Cilindro di O'Neill insomma è stata un'invenzione, per Tomino, figlia dei suoi tempi. Per questo l'autore coglie l'occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa creando King Gainer, nei ritagli di tempo concessi nella produzione dei film riassuntivi di ∀ Gundam.
Tomino racconta una storia avventurosa e spiritosa ambientata in una Terra quasi completamente ghiacciata in seguito a sconvolgimenti climatici. Quello che resta della razza umana inizia a cercare rifugio nei più disabitati luoghi del pianeta e, insediatosi, vi costruisce enormi aree urbane racchiuse in una cupola chiamate Domepoli. Le amministra l'ultima autorità rimasta della Terra, la prepotente compagnia privata London International Management Authority. King Gainer narra l'esodo di svariate domepoli, letteralmente trainate da potenti macchine di un'organizzazione rivoluzionaria in un lungo viaggio, dalla rigida tundra siberiana a quella che, si spera, sarà la terra promessa: le incontaminate terre del Giappone, risparmiate dalla glaciazione. Ma la London IMA ovviamente farà di tutto per impedirlo e scoppieranno così numerose battaglie tra gli Overman - i robot tipici della storia - della compagnia e quelli degli eroi.
L'opera è quindi, da parte del regista, il tentativo di dare una nuova risposta alla ricerca dell'umanità di territori abitabili: le space colonies spaziali vengono aggiornate alle domepoli ubicate nei più desolati spazi del pianeta. Trasmesso sul canale a pagamento WOWOW dal 2002 al 2003 per un totale di ventisei episodi, King Gainer è un flop di ascolti ma sicuramente un'opera divertita e divertente che vale la pena vedere.
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Parte 3 finale
RispondiEliminaGli anime televisivi pre-Anime Boom erano interamente per bambini e fatti senza pretese da gente che li inquadrava come tali. Gli unici registi ad avere una vocazione cinematografica si contavano sulle dita di una mano: Takahata, Miyazaki, Tomino, Dezaki. Dopo il successo di Yamato c'è stato il boom, gli anime hanno avuto il riconoscimento artistico e si sono trasformati diventando sempre più autoriali, diventando un modo nuovo e alternativo di fare cinema usando disegni animati. Non mi sono inventato niente, è tutto scritto nei principali saggi italiani sull'argomento di Prandoni e Murakami.
Infine, su V Gundam e altri anime che elogio pur parlandone male in alcuni punti. Non c'è niente da capire: mi piacciono lo stesso, e molto (a parte 0083) al netto dei difetti.
Buona serata.
intervengo nella discussione per dire la mia, da persona sopra le parti: Gundam non è minimamente realistico , al massimo all' epoca poteva sembrare meno stupido ai suoi fan rispetto ad altri anime robotici, otaku adolescenti che nulla sapevano ancora della vita. E' assurdo pensare a robot giganti che corrono e saltano come lepri nonostante pesino centinai di tonnellate, giganteschi side che si schiantano sulla Terra senza troppe conseguenze per il pianeta, o il Gundam che disinnesca una bomba atomica tagliandola in due di netto! Purtroppo Mistè, pur preparato, per motivi anagrafici non capisce gli anime robotici pre- gundam, che non sono proprio per bambini, quanto "semplici" come impostazione, in modo da essere fruiti da un pubblico più vasto possibile ( tra cui appunto i bambini ) . Ricordo che pure il primo Gundam era pensato per bambini; che poi sia piaciuto agli adolescenti, quello è un altro discorso ( ma pure molti nagaiani avevano fan adolescenti ). Gundam fu inizialmente un fiasco perché , al contrario dei cartoni robotici del tempo, aveva decine di personaggi nel cast legati tra loro da vari sentimenti ( amicizia, amore, vendetta ecc,,) che, uniti a una trama in continuity che progrediva i un episodio a settimana, rendeva tutto un pò confuso allo spettaatore meno attento . Tomino poi non è certo il genio che molti dicono : è un buon mestierante con una spiccata personalità che lo eleva dalla massa, ma nulla più. Dopo Gundam , si è creduto di essere un genio, e ha fatto solo boiate complesse e pretestuose. E ha copiato parecchio dai manga robotici di Gosaku Ota per i suoi Daitarn e Zambot. Ultimo, si dimentica spesso che Tomino non ha creato Gundam da solo, ma con un nutrito staff di disegnatori e soggettisti, che hanno messo le loro idee. Gli Zaku vanno attributi a Kunio Okawara, così come Char Aznabul è una creazione di YAS, Pane al pane, vino al vino, grazie.
EliminaPerò "sopra le parti" non si è mai, anche perché io non mi sento l'anti-Mistè :]
EliminaUna parte cospicua dei mie amici ed amiche non sono appassionati di anime, ma neppure loro sarebbero "sopra le parti" nel commentare queste righe, proprio perché a loro non interessano, al massimo si può essere "fuori dalle parti".
Ciao Sam,
RispondiEliminaogni opinione è lecita.
Certo però che se Tomino per te è un semplice mestierante dopo aver diretto Ideon e Xabungle ed essere adorato per i suoi lavori da da Hideaki Anno, Hayao Miyazaki, Mamoru Oshii, Gen Urobuchi e tanti altri giganti dell'animazione ancora... Allora dev'essere il più grande mestierante di tutti i tempi! ;)
Saluti
Da persona sopra le parti dico: Tomino adorato da Miyazaki ? Scusa, ma dove lo hai letto ?
EliminaPosso capire che sia venerato da otaku marci come Anno e Urobuchi che sono cresciuti con i suoi anime, ma Miyazaki non credo proprio.
E poi ripeto, Tomino non è il genio che molti dicono: è un autore di genere rimasto confinato in quello robotico con alterne fortune, e legato a filo doppio al solo Gundam, che oltre a non essere tutta farina del suo sacco, unicamente idolatrato solo in Giappone , mentre viene snobbato nel resto del Mondo .
Insomma, come Anno, non è riuscito a slegarsi da quell' unico suo titolo di successo con cui continua a ripete le stesse formule narrative da 40 anni.
E questo oggettivamente dimostra che non è un genio .
Ma da sopra le parti in che senso?
EliminaForse sei particolarmente alto? Almeno 1,95 cm?
Oppure abiti in un attico di un grattacielo?
Non capisco, stai dibattendo con l'autore del libro, quindi non concordi con lui (come pure io per altri aspetti), come puoi essere contemporaneamente sopra le parti ed una controparte?
Non è cattiveria la mia, non comprendo quel "sopra le parti", una volta che scendi nell'agone, non poi più essere sopra le parti, hai già preso posizione.