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martedì 7 febbraio 2017

"Il gioco del risparmio, un nuovo entusiasmante giuoco di società veramente educativo" - Clementoni primi anni 70



Nei primi anni 70 la Clementoni faceva spesso leva sull'educatività dei sui giochi in scatola, dato che, alla fine, i soldini li spendevano i genitori, pensando, in questo modo, di incentivare l'acquisto genitoriale. Purtroppo, sovente, ma non sempre, i genitori non comprendevano che, proprio allo scopo di ottimizzare i soldi da loro spesi, non contava se il gioco fosse educativo, ma se fosse giocabile, ergo divertente. I soldi spesi per un gioco super giocato sono ammortizzati dal divertimento dei figli, un gioco educativo mai giocato resterà solo ad occupare spazio in casa, ricordando ai genitori di aver speso denaro per nulla.
Un altro aspetto non da poco era (ed è anche oggi) che un bel gioco in scatola permetteva ai genitori di vedere i figli impegnati in una attività tranquilla (di solito), che lasciava loro il tempo di dedicarsi ad altro. Prima dei "cartoni animati giapponesi" e dei videogiochi, i giochi di società erano le prime baby sitter di noi bambini  ;)
Per tutti questi motivi, si può dire che i denari spesi per questo "Il gioco del risparmio" non furono buttati via, e quindi "risparmiati"?
Non ho esperienza sul campo di questo gioco in scatola, e quindi il mio è solo un giudizio da adulto, ma facendo leva sulla mia immaturità latente, direi che non fosse per nulla brutto.
Intanto era necessario fare ad ogni turno una scelta non facile, cioè decidere quale somma (non recuperabile per il percorso sul tabellone) destinare al risparmio, che sarebbe stata versata nel bel salvadanaio plasticoso colorato. Nel caso in cui si fosse scelta una cifra troppo alta da risparmiare, mancando i soldi per pagare le penalità, si sarebbe stati eliminati dal gioco. Di contro, risparmiando troppo poco, si poteva correre il rischio di vedere anche dimezzate in un solo colpo le proprie monetine di plastica. Mettere i soldini nel salvadanaio li avrebbe protetti da qualsiasi rovescio economico, un po' il contrario di quello che capita oggi con gli investimenti  >_< 
Forse i signori del Monte dei Paschi et similia a questo gioco non ci hanno mai giocato...
Un altro concetto, parecchio educativo, che aiutava il bambino/a a prepararsi per la vita da adulto, era che le occasioni di spesa erano sempre maggiori di quelle per risparmiare, infatti le caselle di penalità erano 9, mentre quelle di guadagno solo 6.
Inoltre il regolamento prevedeva una certa discrezionalità nell'obbligare gli avversari a spendere soldi, oppure per impedire che li guadagnassero, cioè aveva un ottimo livello di bastardaggine, che in un gioco di società deve essere sempre contemplata  :]
Mi è già capitato di scrivere che le confezioni della Clementoni di questo periodo erano tutte veramente belle, grazie all'illustratore Sergio Minuti, che in questo caso impreziosì anche il tabellone di gioco di ben 16 vignette.
Infine una picola nota sul formato esagonale delle monete, ovviamente il lire, che mi ha fatto scendere un lacrimuccia nostalgica, non per la lira in se(...), ma per i ricordi di quando mi venivano elargite per le prime spese autonome, sembravano tanto preziose...
Ai tempi penso fosse una consuetudine, non so se una regola dettata da qualche legge, fare in modo che le copie del denaro fossero chiaramente non realistiche, ergo o erano di formato più piccolo, oppure erano rese in forme geometriche differenti, come queste monete esagonali.
Non mi è stato possibile datare con precisione questo gioco, in quanto non è presente (salvo una mia distrazione) in nessuno dei cataloghi di giocattoli in mio possesso, neppure in quello ufficiale della Clementoni Giochi per il 1973.
Si può anche fare un gioco simil dell'oca divertente e bello esteticamente, e questo ne è un ottimo esempio.


Devo dire che il regolamente in un paio di punti mi è parso un po' lacunoso, proprio quando si deve descrivere le azioni da "bastardi", cioè quelle che, tramite le carte, obbligavano gli avversari a spendere soldi o impedivano loro di guadagnarne. Forse qualche riga in più la si sarebbe potuta spendere, ma magari, non avendoci mai giocato direttamente, non sono riuscito a comprendere bene il meccanismo di gioco.



Mi è tutto chiaro fino alle "Vignette", dove si spiega come fare ad entrare a gamba tesa contro gli avversari, nel mio cortile un regolamento del genere avrebbe provocato svariati traumi contusivi  >_<


Ci si poteva anche far prestare soldi, proprio come in banca vera, ah no... oggi le banche non prestato più soldi, ammesso lo abbiano mai fatto  :]


 Anche la confezione interna ha il suo bel fascino.



Mi è sembrato giusto focalizzarmi un po' di più sulle vignette del tabellone.



Interessanti gli schemi di gioco con cui si affrontano le due squadre:
i rossi giocano con uno spregiudicatoo 2-1-2-5, mentre i celesti con un più prudente 2-1-3-2-2.
Noi, in cortile, giocavamo sempre con il classico 2-tutti gli altri in attacco   ^_^


La mancia dei nonni è un classico ad ogni età  :]


La vita è dura quando si entra al Luna Park, specialmente quando ci mitteranno anche i videogiochi!
Non ho capito quel "Buona azione guadagni L. 200" all'ingresso del Luna park   O_o


Indubbiamente la spesa per caramelle e gomme era un esborso costante ed assai impegnativo.



Ovvio che i soldi incamerati per il compleanno andavano immediatamente investiti in azioni di giocattoli, altrimenti l'economia non gira!


Per "Spesa guadagni L. 200" probabilmente si intendeva che una faceva le commissioni (retribuite) per la madre.


Anche aiutare in casa faceva guadagnare soldini, mi sa che la Clementoni mise in mente ai bambini delle idee assai sovversive...


Non ricordo di aver mai visto una spettacolo di burattini in vita mia   >_<


La firma dell'autore sulla confezione del gioco.


Le carte riproponevano scene parziali delle vignette presenti sul tabellone.
Quindi 9 carte che obbligavano gli avversari a spendere soldi, o ti permettevano di non doverli spendere, se ne potevi rilanciare una identica.



6 carte che ti permettevano di guadagnare monete, oppure che gli avversari ti impedissero di farteli guadagnare.


I segnalini ripropongono i due bambini della confezione, un maschietto di due colori più una femminuccia di due colori.


I quattro salvadanai plasticosi.


La banca.


Ho notato che le monete da 10 £ hanno impresso l'anno 1968, quelle da 50 £ e 100 £ il 1966, però non credo che sia un indizio del fatto che il gioco sia stato messo in vendita nel 1968.
La moneta da 500 £ con le tre caravelle era una moneta per collezionisti, infatti non l'avevo mai vista in giro, l'ho appreso da dei siti di numismatica.


2 commenti:

  1. Uno dei miei giochi di società preferiti!

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    1. Aveva qualche particolarità che non ho menzionato non avendoci mai giocato?

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