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giovedì 23 ottobre 2014

Le campane di Nagasaki



TITOLO: Le campane di Nagasaki
AUTORE: Takashi Paolo Nagai
CASA EDITRICE: Luni Editrice
PAGINE: 137
COSTO: 16 €
ANNO: 2014
FORMATO: 21 cm X 14 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788879844246

Ci sono due tipi di libri inerenti Hiroshima e Nagasaki: quelli di taglio saggistico e quelli che riportano testimonianze dirette dei fatti accaduti.
Le conclusioni dei saggi sul bombardamento statunitense delle due città nipponiche si possono contestare o meno, ed il mio punto di vista (ammesso conti qualcosa) è quello contenuto nel saggio “Hiroshima e il nostro senso morale, analisi di una decisione drammatica”. 
Per questo ho trovato la premessa al racconto di Takashi Paolo Nagai totalmente scollegata dal periodo storico, quasi che gli americani si fossero svegliati una mattina a avessero deciso di nuclearizzare il Giappone per semplice diletto.
Mentre ritengo che le testimonianze dirette vadano solo lette ed apprese. Facendo tesoro di ciò che gli autori hanno cercato di trasmetterci, e cerando, per quel poco che è possibile, di capire cosa quelle persone dovettero affrontare.
In “Le campane di Nagasaki” il cattolico Takashi Paolo Nagai ci racconta il prima, il durante ed il dopo bombardamento atomico, avvenuto per mano di cristiani come lui.
Forse a livello psicologico il suo racconto è più coinvolgente proprio perché l'autore era cattolico, ed il suo nome è più italiano che italiano non si può.
Takashi Paolo Nagai era un medico radiologo dell'ospedale universitario di Nagasaki, quindi conosceva gli effetti delle radiazioni sulle persone, infatti sono riportati con tono quasi asettico i sintomi da irradiazione atomica.
Oltre al valore emotivo di queste testimonianze, trovo interessante leggere delle informazioni indirette di quel periodo, specialmente sull'appoggio che il popolo dava alla cricca militarista (in cui includo anche il “pacifista” Hirohito). L'indice del fanatismo di quel Giappone, coltivato nei precedenti 40 e passa anni, è che pure un cattolico si disperasse per la resa, per la sconfitta, per la vergogna di essere occupati dagli americani. Nello scritto di Takashi Paolo Nagai non si legge mai una critica all'operato del tanto amato Hirohito, che non solo fu a favore della guerra, ma non ebbe neppure il coraggio di imporre la resa dopo il primo bombardamento, attendendo il secondo.
All'inizio del libro viene raccontato di un ragazzo che esprime dubbi sull'esito della guerra, dubbi subito zittiti da altri suoi coetanei studenti di medicina.
Il racconto di Takashi Paolo Nagai contiene numerosi dialoghi, qualche volta un po' confusionari per come sono esposti, comunque sempre toccanti e tremendi.


L'indice del libro.




Il testo delle copertine.





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