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domenica 2 giugno 2013

Berserk, un guerriero sanguinario nelle Terre di Mezzo, volume 12 della collana “I love anime”


TITOLO: Berserk, un guerriero sanguinario nelle Terre di Mezzo, volume 12 della collana “I love anime”
AUTORE: Piero Ciccioli
CASA EDITRICE: Iacobelli
PAGINE: 132
COSTO: 14,50€
ANNO: 2011
FORMATO: 21cm X 15cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788862521178

Inizierò con l'unica pecca di questa monografia su Berserk, che non è sui contenuti, ma sulla solita grafica. Il carattere dello scritto è piccolo, e quindi difficile da leggere (io ci vedo bene) specialmente con lo sfondo marrone (…), ma quando sono riportati alcuni passi di interviste a Miura o ad altri autori il carattere diventa microscopico.
In quasi tutte le recensioni riguardanti le due collane della Iacobelli ho sempre lamentato la problematica delle immagini, troppe, enormi, inutili e che toglievano spazio all'approfondimento scritto. In questo caso non ho nulla da eccepire, in quanto le immagini sono state rimpicciolite, la parte scritta (oltre ad essere valida) è grandemente maggioritaria e le piccole immagini sono sempre funzionali allo scritto, con didascalie esplicative. Non si ha mai l'impressione (come, per esempio, col numero su “Anna dai capelli risso”) che le immagini siano state messe solo per riempire le pagine in mancanza di cose da scrivere.
Mi permetto di dare un consiglio agli editori della Iacobelli (nel caso che leggano queste mie righe): molte monografie delle due collane sono state scritte da un numero ristretto di autori, forse sarebbe meglio affidare i prossimi numeri ad esordienti come Piero Ciccioli, che con il suo entusiasmo per una “prima” ha esaurientemente illustrato il mondo di Berserk in tutti i suoi aspetti.
Tutte le prossime uscite delle collane “I Love Anime “ e “Japan Files” dovrebbero prendere esempio da questo numero di Piero Ciccioli.
Detto ciò, passo ad illustrare i contenuti di questa monografia.
Si inizia con una analisi dei contenuti del Fantasy anomalo di Kentarou Miura, in quanto Berserk ha rivoluzionato il fantasy nipponico, e per meglio spiegare questo aspetto si da conto del panorama fantasy prima di Berserk (“Record of Lodoss War” e “Bastard!!”).
Si passa ad una analisi (molte tecnica) dello stile artistico e contenutistico di Miura, non solo di Berserk, ma anche dei non numerosi altri suoi lavori, in quest'ottica è ripercorsa la sua storia di mangaka.
Si valutano anche i videogiochi fantasy e degli RPG dell'epoca, oltre alla letteratura Heroic Fantasy ed Erotic Fantasy, comprensivi dei videogiochi e degli anime ispirati a queste due categorie.
Esauriente e dettagliata la parte in cui l'autore spiega come Berserk abbia “fatto a pezzi” il fantasy giapponese, creando un genere nuovo che si discostasse dalla consueta trama col party tipo Dungeons & Dragons (anche se poi Miura lo ha riproposto nella parte attualmente in fase di pubblicazione).
Altra dimostrazione dello sforzo di Piero Ciccioli di illustrare il mondo di Berserk in tutte le sue forme è il bel capitolo che illustra la maniacale ricerca iconografica di Miura sul medioevo europeo. Miura ha fuso aspetti reali dell'architettura, delle armi, delle ambientazioni e delle atrocità di un periodo storico che va dal XI° secolo al XVI° secolo in un unico nuovo mondo.
Ma Miura non ha usato solo il medioevo europeo, ma si è ispirato anche a artisti come Bosh, Esher e Pieter Bruegel il giovane, oltre ai pittori inglesi Froud e Lee. Il tutto ben spiegato in un lungo approfondimento.
Sono analizzati anche gli aspetti esteriori di Gatsu: lo spadone Ammazzadraghi, la balestra, il cannone nel braccio sinistro, l'occhio mancante, il marchio che Gatsu porta sul collo.
Il manga di Miura è formato attualmente da 4 archi narrativi, a cui va sommato il quinto ancora inedito in Italia:
Kuroi Kenshi (Lo spadaccino nero), che va dai volume 1 al 6;
Ougon Jidai (L'epoca d'oro), che va dal volume 6 al 27;
Danzai (Condanna). Che va dal volume 27 al 43;
Millennium Falcon (Il falco millenario), che va dal volume 43 al 68;
Fatasia, attualmente in pubblicazione in Giappone.
Di tutti questi cinque archi narrativi sono elaborate delle analisi molto dettagliate, sia sulla trama (spiegata per sommi capi) sia sui personaggi.
In particolare c'è un approfondimento su tutti questi personaggi: Gatsu (lo spadaccino nero); Pak; il Barone; Colette; il Conte; Vargas; Teresia; il Behelit; la Mano di Dio; Boid; Urbick; Slan; Conrad; Phemt; Gatsu giovane; Grifis; Caska; Judo; Pipin; Rickert; Kolcas; Gambino; Re delle Midlands; Yulius; Regina della Midlands; Zodd; Genon; Bascon; Adon; Charlotte; Shilat; Wiald; Cavaliere del Teschio; Godor; il bambino deforme; Lucine; Jill; Farnese; Serpico; Azan; Isidoro; Mozgus e i suoi adepti; Gatsu (Berserk); Shilke; Serpico; Isidoro; Farnese; Flora; Grifis rinato; Gurnbeld; Rocks; Arwain; Laqushas; Sonia; Ganishka.
E' presente un riassunto della trama e dei contenuti dell'episodio auto conclusivo di Berserk “Shin'en no kami” (Il dio degli abissi), inedito in Italia, in cui Miura fa dialogare lo spirito di Grifis con Dio. Il dialogo avviene in una dimensione parallela nel momento in cui Grifis si trasforma in Phemt. L'episodio non è stato incluso nei tankonbon ufficiali (e quindi neppure tradotto in Italiano) per volere dello stesso Miura, che riteneva svelasse troppo presto alcuni accenni futuri della trama.
Segue una valutazione critica dell'anime, che contiene delle interessanti considerazioni sulla trasmissione italiana ad opera di Italia 1, sul manga della panini, e sulla versione VHS e DVD della Yamato Video. Si accenna anche alla prossima ventura seconda serie animata.
Un approfondimento è dedicato anche alla colonna sonora di Susumu Hirasawa dell'anime e dei videogiochi, ai videogiochi di Berserk, ai modellini e al merchandising in generale.





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