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venerdì 31 maggio 2013

Hirohito


TITOLO: Hirohito
AUTORE: Karen Severs
CASA EDITRICE: Targa Italiana
PAGINE: 134
COSTO: 21000 £
ANNO: 1990
FORMATO: 23 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788871110417

Questo libro è una via di mezzo tra una biografia e un'esposizione delle vicende storiche accadute durante la vita di Hitohito, al suo interno sono presenti molte foto interessanti, anche se contengono errori nelle didascalie, in una di queste il padre di Hirohito diventa suo fratello...
Per quanto riguarda la parte che riguarda le responsabilità di Hirohito l'autrice tende sempre a deresponsabilizzarlo ed assolverlo. Hirohito non credeva alle origini divine degli imperatori giapponesi, anzi, da giovane se ne prendeva gioco. Hirohito aveva una cattiva opinione dei militari e non tollerava il loro fanatismo. Hirohito fu contrario all'invasione della Cina nel 1937 e alla guerra contro gli Usa, addirittura si spese (con brevi frasi duranti i consigli di governo cui partecipava) ad esortare i militari alla pace. Hirohito fu convinto dai militari che l'alleanza con Germania e Italia sarebbe servita a difendere la pace. Hirohito non sapeva del massacro di Nanchino e neppure delle atrocità commesse dai militari giapponesi in qualunque nazione assoggettata. La motivazione di questa sua innocenza è che il suo più stretto, fidato ed influente consigliere, Saionji Kimmochi (che era l'ultimo dei jenro dell'era Meiji) lo istruì sul concetto che l'imperatore “doveva regnare e non governare”.
Più interessante la parte sulla vita privata di Hirohito, anche se mi rimane il dubbio che sia stata scritta con lo stesso intento agiografico.
Hirohito era un bambino gracile, ma essendo la sua persona fisica di natura divina non era permesso visitarlo e, men che meno, fargli una puntura. Durante la scuola non eccelleva nelle attività ginniche, anche per questi motivi ci fu chi voleva sostituirlo col fratello minore Yasuhito, che era più sano ed aveva un portamento più regale. Inizialmente gli fu addirittura vietato di portare gli occhiali per la sua forte miopia, in quanto non sarebbe stato bene che il futuro imperatore li indossasse.
La tradizione imperiale prevedeva che il principe ereditario non solo non scegliesse la sua futura moglie, ma neppure l'avesse mai vista. Hirohito, invece, scelse (seppur vedendola da lontano una sola volta) la principessa Nagako. Inoltre Hirohito rifiutò i tentativi di una parte della corte di farlo recedere dalla sua scelta di sposare Nagako. In seguito comunicò alle concubine e alle cortigiane che non si sarebbe avvalso del loro “contributo”, rimanendo così fedele a Nagako e diventando il primo imperatore monogamo. Quando Nagako non riusciva a dare un erede maschio all'impero Hirohito dovette opporsi alle forti pressioni della corte di concepire un figlio maschio con una concubina.
2 curiosità:
La famosa frase “sopportare l'insopportabile” che Hirohito disse in occasione della resa nel discorso alla radio, riferita alla presenza dell'esercito statunitense sul suolo giapponese, era stata precedentemente detta da suo nonno, l'imperatore Meiji, per esortare i sudditi ad accettare la presenza degli stranieri dopo l'arrivo delle Navi nere dell'ammiraglio Perry nel 1860.
Quando Hitohito diventò imperatore scelse il nome del suo regno, Showa, che significa “Pace illuminata”...
Alla fine del libro l'autrice avverte che la figura di Hirohito è abbastanza enigmatica, e un giudizio storico valido potrà essere dato solo nel futuro, al momento della stesura del libro era passato solo un anno dalla sua morte.

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