CERCA NEL BLOG

venerdì 13 settembre 2019

Dacci questo veleno! Fiabe fumetti feuilletons bambine




TITOLO: Dacci questo veleno! Fiabe fumetti feuilletons bambine
AUTORE: Antonio Faeti
CASA EDITRICE: Emme Edizioni
PAGINE: 250
COSTO: 10€
ANNO: 1980
FORMATO: 20 cm X 12 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN:


Altro saggio di quella che ho chiamato "Pre-saggistica sugli anime dal 1978 ai primi anni 90", i cui ritrovamenti recensiti qui sul blog ammontano a 18 titoli (compreso questo):

Topolino e poi, cinema d'animazione dal 1888 ai nostri giorni (1978)
Da Cuore a Goldrake, esperienze e problemi intorno al libro per ragazzi (1980)
La Televisione - Come si producono come si guardano le trasmissioni tv in Italia e nel nel mondo, le reti pubbliche e private (1980)
Mamma, me lo compri? Come orientarsi tra i prodotti per bambini (1980)
Capire la TV (1981) 
Il ragazzo e il libro: corso di aggiornamento (1981)
L'alluvione cine-televisiva, una sfida alla famiglia alla scuola alla chiesa (1981)
Età evolutiva e televisione - Livelli di analisi e dimensioni della fruizione
TV e cinema: Quale educazione? (1982)
Fare i disegni animati - Manuale didattico di cinema d'animazione (1982)
La camera dei bambini – Cinema, mass media, fumetti, educazione (1983)
Guida al cinema di animazione - Fantasie e tecniche da Walt Disney all'elettronica (1983)
Il bambino e la televisione, a cinque anni solo con Goldrake (1985)
Il libro nella pancia del video - Il bambino lettore nell'era dell'informatica (1986)
Ombre Rosa - Le bambine tra libri, fumetti e altri media (1987)
Fantascienza e Educazione (1989)
Il bambino televisivo, infanzia e tv tra apprendimento e condizionamento (1993)

Come scrivo ogni volta (chiedo venia per le ripetizioni), a mio avviso l'interesse per questi saggi che trattano gli anime anche in maniera approssimativa e superficiale, è quello di capire quale fosse il pensiero sedimentato sui cartoni animati giapponesi in analisi che potevano essere più ragionate e meno frettolose di quelle presenti sulla carta stampata, specialmente sui quotidiani.
Un libro non lo si scrive con le scadenze pressanti di un quotidiano o di un settimanale, anche se questa fretta ad uscire in edicola non avrebbe dovuto impedire i giornalisti di informarsi bene prima di scrivere tante assurdità sull'animazione giapponese.
Quindi i vari autori si presero il tempo per evitare di riportare nei loro saggi le medesime fake news?
Molto spesso no... in qualche occasione si, ognuno si faccia la propria idea leggendo ciò che scrivevano  ;)
Torno al saggio di Antonio Faeti.
Visto il nome dell'autore, l'anno di pubblicazione e la tematica del saggio, mi aspettavo che gli anime occupassero molto più spazio.
Di Antonio Faeti ho recuperato, fino ad ora, due articoli sulla carta stampata:
"Di Candy Candy parlano tutti", di Antonio Faeti - Manifesto 14 novembre 1980  
"Non sparate a Goldrake nel regno delle fiabe c'è posto anche per lui", di Antonio Faeti - Tuttolibri 28 marzo 1981 

A cui va aggiunto il libro del 1983:
La camera dei bambini – Cinema, mass media, fumetti, educazione 

Il 1980 è l'anno boom degli articoli su/contro i cartoni animati giapponesi, ne furono pubblicati quasi 400!
Infine pensavo che in questo saggio fossero citati spesso gli anime, perché furono proprio i cartoni animati giapponesi a lanciare in televisione, ed anche sui fumetti, una quantità mai vista prima in Italia di eroine, di tutti i generi, per tutti i gusti.
Dal mio punto di vista prettamente indirizzato sull'animazione giapponese, l'autore perse una bella occasione per dedicare un capitolo ai personaggi femminili degli anime, che, anche solo limitandosi a quelli che ebbero una trasposizione cartacea, non furono pochi.
Intuì che i personaggi giapponesi erano qualcosa di differente dal visto in Italia fino ad allora, ma forse non li considerò duraturi nell'immaginario giovanile del tempo, sbagliando alla grande  ^_^
Premesso tutto ciò, nel saggio ci sono solo due punti in cui si citano gli anime, il primo è di poche righe, il secondo di cinque pagine.



L'articolo a cui si riferisce Faeti è quello linkato qui sotto, lo si trova scorrendo il post:
I genitori di Imola colpiscono ancora! "L'altra Campana" vs Goldrake e Mazinga - articoli del 1980 

Poi si salta da pagina 61 a pagina 65.




Alla fine il problema era sempre il medesimo, che più che chiamarlo "problema", sarebbe corretto definirlo "errore di fondo":
chi citava gli anime nei saggi di quel periodo si basava sovente sugli articoli dei quotidiani, che ne scrivevano spesso a caso. Invece di fare essi stessi delle ricerche sull'animazione giapponese, avendone, probabilmente, il tempo e le capacità, davano per scontato che i colleghi della carta stampata avessero scritto il giusto.
Quindi l'articolo, magari erroneo, finiva citato nel saggio, che arrivava a conclusioni sbagliate avendo preso come fonte l'articolo inesatto, infine il libro veniva citato su un successivo articolo, chiudendo il cerchio degli abbagli   ^_^

Un fallace autocitazionismo autoreferente autoalimentato  :]

"Allegri che c'è da piangere", di Elena Doni - L'Espresso (settimanale) agosto 1979




L'articolo citato nella pagina di sinistra non l'ho ancora pubblicato, quello della pagina di destra lo si può leggere per intero scorrendo il post qui sotto:
Ultima apparizione di Goldrake (22 episodi: 11-12-1979/6-01-1980), articoli di Corriere della sera, Stampa, l'Unità 

L'articolo della pagina di sinistra:
"Se è il robot che fa il kung fu", di Gino Frezza + "Uomo, astronave e Dio", di Alberto Abruzzese - "La città futura, settimanale della federazione giovanile comunista italiana" 17 gennaio 1979


Nessun commento:

Posta un commento