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sabato 14 gennaio 2023

"Football Mondial Arcofalc" 1976 vs "Futbol Mundial Arcofalc" 1981


Perché una parte cospicua della mia generazione è rimasta legata al gioco del calcio quando sarebbe, probabilmente, ragionevole esserne ormai poco attratti?
La gioventù   ^_^
Non solo giocavamo a pallone in cortile tutto l'anno, quasi con ogni condizione atmosferica e di luce (rammento partite sulla neve, nella nebbia e nei tardi pomeriggi invernali praticamente al buio...), poi facevamo gli album dei calciatori Panini, infine c'erano i giochi in scatola e il Subbuteo, a cui seguirono i primi videogiochi e i cartoni animati giapponesi con i "Superboys"!
In pratica si può tranquillamente affermare che il rapporto tra calcio professionistico visto in televisione (o per i più fortunati allo stadio) e calcio ludico simulato in varie forme sarà stato del 90% o più a favore della secondo gruppo.
In televisione il calcio lo si vedeva per le competizioni della nazionale, gli incontri delle coppe europee per club, infine i gol di "90esimo minuto" o di "Domenica Sprint", in quanto la "Domenica Sportiva" veniva trasmessa troppo tardi la domenica sera. Al massimo ti potevi godere verso le 19,00 della domenica UN(!!!) tempo di una partita di serie A o B!
E questi intelligentoni della Rai magari non sceglievano l'incontro di cartello oppure la partita con più gol, ma un match a caso. Ricordo che poteva capitare che trasmettessero un tempo di incontro che era terminato con molti gol, ma ti sceglievano i 45 minuti finiti a reti inviolate!  T_T
Oggi si può fruire televisivamente del calcio professionistico per tutta la settimana, potendo guardare qualsiasi campionato del mondo, ma le nuove generazioni ne sono molto meno attratte.
Tra le tante recensioni che ho postato in questi anni non sono mancate quelle a tema ludico calcistico:

Chiaramente il calcio simulato non si esaurisce con i post sopra linkati, infatti esistevano anche i giochi che cercavano di dare una certa tridimensionalità al calcio, più vicini al Subbuteo come filosofia.
La mitica Arcofalc ne mise in commercio più di uno, tra questi c'era il "Football Mondial" e le sue successive varianti. In questo post metto a confronto la versione Arcofalc del 1976 con quella del 1981.
Come si può vedere nel raffronto dell'immagine sopra tra l'edizione del 1976, abbastanza spartana, e quella del 1981, con addirittura gli spalti dello stadio, c'è una certa differenza, ma non la disposizione in campo dei calciatori!
Ho già postato i due cataloghi di giocattoli da cui ho preso le immagini:


             

Più di una volta ho sottolineato che nella nostra mente sono immagazzinati una quantità mostruosa di file giovanili, che restano latenti finché non li riesca a far affiorare. Basti pensare all'odore dei fumetti o delle figurine Panini!
Il tutto non vale solo per le immagini dei fumetti o i video dei cartoni animati, e dal punto sonoro non sono solo le sigle dei cartoni animati a risvegliare i ricordi, ma possono esserlo anche singoli suoni, come quello del video qui sopra.
In cortile il gioco calcistico "Fooball Mondial" della Arcofalc era troppo complicato da nominare, quindi fu ribattezzato con la sua controparte onomatopeica, cioè "Meolo Meolo".
Secondo il bambino (Mauro) che lo battezzò "Meolo Meolo", questo era il suono del calciatore che oscillava, in particolare veniva gridato "Meolo Meolo" durante un tiro in porta   ^_^


Come si può ben vedere qui sopra dal 1976 al 1981, oltre all'aggiunta dello stadio, venne rimpicciolita l'area di rigore, ristretto un po' il campo da gioco con lo spostamento di alcuni calciatori, ma mantenendo intatto lo schieramento base. Inoltre il contagol viene spostato dal bordo a lato delle porte per trasformarlo in un vero tabellone, lo mostro in altre immagini più sotto.
Il campo da gioco del 1976 è più avvallato di quello del 1981, lo si nota bene dai riflessi della luce. Nella versione di sinistra, quella del 1976, era più facile che la sfera di metallo venisse "conquistata" da un calciatore.
La cosa più curiosa è il cambio del nome... da un nome anglofono ad uno ispanico, forse alla Arcofalc si preparavano al mondiale spagnolo.
Per parte mia trovo più bella la versione del 1976   ^_^



          


Ma com'era giocare a "Meolo Meolo"?
Non facile e divertentissimo!   ^_^
Si può notare come nel primo tiro in porta, nonostante il portiere resti avulso dal gioco, io prenda un doppio palo... ed in seguito altri due pali!
In pratica zero gol...

Il gioco era bellissimo, peccato per la maglia del Pisa mostrata sulla confezione...
Direi che il target dei bambini mostrato sulla confezione non era correttissimo, noi ci giocavamo anche da più grandi di quell'età.



Pur non esistendo ancora il VAR, i calciatori tenevano saggiamente le braccia conserte, per evitare falli di mano.


I gol si segnavano tramite la rotella, più di uno tentava di aumentarseli per mero errore...


La parte inferiore del gioco presenta un piano in legno con le teste delle viti a croce che bloccano le molle dove sono posizionati i calciatori.
Ovviamente fanno eccezione i due portieri che avevano un elastico per farli tornare sempre su un lato.


Il retro della confezione presenta questa enorme immagine di uno stadio olimpico anni 70, che è quello di Berlino   ^_^









La versione ispanizzata del 1981 è stata mio avviso peggiorata dal punto di vista ludico, seppur resa più moderna ed affascinante.
La versione piatta del 1976 permetteva di agire sui calciatori più agevolmente, questa con il finto stadio ai lati ostacola un po', c'è da dire che oggi ho le mani più grandi che nel 1976   ^_^


Vengono inseriti gli sponsor, reali.


Il contagol è stato spostato sul tabellone, con un effetto di certo più realistico e più difficile da alterare casualmente...
Chissà se oggi qualcuno avrebbe da ridire sull'aver messo lo sponsor di un alcolico in un gioco per bambini.

Cambia completamente la parte inferiore del gioco, scompaiono il piano di legno e le viti, per lasciare solo il piano termoformato, su cui, nell'altro lato, sono avvitate le molle a cui sono innestati i calciatori. Bel visibile il doppio elastico che manteneva centrali, a differenza della posizione laterale delle versione 1976, i due portieri. Di certo, in caso di rottura dell'elastico questa versione del 1981 era più facilmente riparabile.


4 commenti:

  1. Il Goleador, bellissimo, ma forse troppo fragile.
    Quando ne troverò uno in buone condizioni ad un prezzo ragionevole lo prenderà di certo ^_^
    Oh, Gianluca, penso tu abbia battuto il record di commento di un post appena postato ^_^

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  2. Si può fare un po' di confusione tra il Goleador, quello a cui ti riferisci tu, e il Goleador Derby, ancora più delicato, ma completamente differente.

    Certo che alla Harbert avevano poca fantasia...

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  3. Cerca qualche immagine e capirai il perché ;)

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  4. Delicati?
    Immagina di essere un bambino, di voler far gol, per far gol puoi fare il colpo ad effetto, possibile con il Subbuteo, ma non con gli omini del Goleador Derby.
    Cosa resta?
    La bordata, la stangata, la leppa, la legna etc. etc. etc.
    E come imprimi più forza possibile ad un meccanismo che permette di calciare premendo la testa del calciatore?
    Più premi forte = più tiri forte
    Risultato?
    Teste piegate o spezzate, gambe d'appoggio che non reggevano lo sforzo della pressione, una moria di calciatori...

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