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sabato 6 giugno 2020

“Contro Mazinga e company Pinocchio super robot di latta”, di Luciano Gianfranceschi - “Club piccoli artisti: il giornalino, periodico culturale mensile” luglio 1980



Come ho già rivelato più volte, nella mia ricerca (infinita) di articoli sui cartoni animati giapponesi, mi capita di fare acquisti al buio, quando le testate non sono disponibili in emeroteca, talvolta ci azzecco, talvolta mi ritrovo solo con un sacco di carta anni 70 e 80  ^_^
Quando ho scoperto l'esistenza della rivista per bambini/ragazzi "Club dei piccoli artisti: il giornalino, periodico culturale mensile", vista la sua assenza nelle biblioteche da me raggiungibili, mi sono messo alla ricerca on line, dopo molto tempo ne ho recuperati numerosi numeri consecutivi, e sono stato premiato da questo articolo   ^_^
Sulla testata nello specifico c'è da dire che è molto bella, ma penso di fare un post apposito, perché merita un approfondimento.
Di articoli sugli anime ne ho trovati solo due, più qualche citazione sparsa qua e là, ma ho notato il cambio di rotta redazionale. Inizialmente i cartoni animati giapponesi sono praticamente ignorati, poi visti non negativamente, infine, con l'accentuarsi delle polemiche nella primavera del 1980, la redazione si schiera contro gli eroi animati nipponici, specialmente quando ci sarà da scegliere se stare dalla parte di Mazinga o Pinocchio:
"Pinocchio contro Mazinga Z" - Articoli dal 23 febbraio al 26 aprile 1980 sul sondaggio della trasmissione "Game" su Rai 1

In quel periodo la confusione imperava, molti titoli sull'argomento mettevano Mazinga nel titolo, ma poi inserivano Goldrake come immagine/disegno... si vede che era troppo difficile capire per gli adulti di allora che erano due personaggi differenti   :]
Chi erano gli alleati di Pinocchio, schierati versus Mazinga/Goldrake e company?
Ma certo, sempre loro!
I 600 genitori di Imola!  ^_^

"Eran 600, eran genitori inermi, e contro Mazinga"...
Inermi fino ad un certo punto, volendo avrebbero potuto decidere di spegnere la televisione, sia per i figli che per loro stessi, come buon esempio di lotta alla violenza.
Impagabile il disegno del nostro Goldrake messo ko o scivolato a terra con tanto di onomatopee del tonfo:
SDREENG!
SCRAASSHHH!


L'articolo è pure in parte condivisibile, ma poi entra in scena la fake news della fake news:
l'uso del computer!!!   ^_^

Ma questa volta c'è una nuova rivelazione (la cui fonte resta misteriosa), non erano solo i giapponesi a creare cartoni animati a basso costo grazie al computer (computer che sarebbero costati miliardi di dollari solo per essere progettati, e che non sarebbero mai potuti essere costruiti perché mancava la tecnologia hardware e software), ma lo facevano anche i coreani!
I coreani!
Immagino quelli del sud   :]
In realtà i coreani producevano gli anime nel medesimo modo dei giapponesi, disegnandoli a mano, solo con un costo minore, rispetto a quello già basso dei giapponesi.
Ma per noi italiani dal 1978 in poi, i cartoni animati giapponesi erano e resteranno fatti al computer... e poi oggi ci si sorprende dei no-vax, dei no-euro e di chi citofona a casa di gente sconosciuta accusandola in diretta tv di spacciare droga... 






7 commenti:

  1. Si però allora trasmettevano pure un pinocchio disegnato dai giapponesi. Quindi non credo che ce l'avessero specificatamente contro le animazioni giapponesi, ma specialmente contro i robot spaziali perché a loro veduta inculcavano violenza negli adolescenti. Ma visto che le cose al mondo si sono evolute con violenza(vedi guerre al mondo, bullismo e baby gang, persino le donne sono diventate pericolose) mi chiedo come potevano delle semplici animazioni diffondere violenza. Le cose si sono evolute nel peggiore dei modi ma sicuramente non per colpa di Goldrake, Mazinga, Jeeg...tralascio la citazione degli altri perché non li ho mai visti.

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    1. Un Pinocchio che vedevo con piacere, ma che era ai livelli masochistici dell'ape Magà... ^_^
      E poi ne arrivò pure un secondo di Pinocchio giapponese!
      Quello che mi ha colpito nell'articolo è l'aver aggiunto alla fake news sugli anime fatti al computer dai giapponesi, una nuova fake news, quella che anche i coreani usavano il PC, nel 1980 ^_^

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    2. Per quanto evoluti fossero già nei primi anni 80 non mi risulta che giapponesi e sudcoreani utilizzassero già la computer grafica, che forse muoveva i primi passi negli US con il film Tron che però uscì nel 1982 o 1983? Comunque tornando a Pinocchio a me ha fatto sempre schifo, lo guardavo da piccolo (quello con Nino Manfredi) solo perché come dicevi tu allora con solo due canali non è che ci fosse tanta scelta per i bambini e la vera rivoluzione avvenne nel 1978 con Goldrake e Heidi. E poi Pinocchio siamo sinceri è sempre stata una storia scialba. Ho visto anche una ventina di minuti del film con Benigni e ho gettato la spugna... troppo noiosa e arcaica come storia.

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    3. Il bello di quella fake news, è che fu totalmente assurda, impossibile, ridicola, fuori da ogni logica, ma nonostante ciò, attecchì immediatamente e durò per decenni ^_^
      Guarda, concordo, Pinocchio non lo reggevo... guardai quello con Nino Mandredi/Geppetto perché me lo facevano vedere a scuola, non avevo scelta :]

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  2. Il vecchi robottoni non credo avrebbero ascolti oggi, solo sul canale di Sky, solo per appassionati.
    Comunque è vero che dopo quella campagna stampa contro gli anime della primavera 1980, i robottoni scomparvero dalla Rai, qualche replica di quelli già comprati, più nessuno nuovo.
    Il genere divenne appannaggio delle tv locali (e poi nazionali) private.

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  3. Difficile anche per me ricordare.
    Il problema delle tv locali degli anni 90 in Lombardia è che non erano più quelle degli anni 70 ed 80, erano infarcite di vendite promozionali, visto lo strapotere Mediaset, sopravvivevano 2 o 3 emittenti, che però ogni tanto qualche vecchio anime lo trasmettevano.
    Dovrei avere ancora la registrazione di Conan il ragazzo del futuro trasmesso su una piccola tv locale (che si vedeva pure malaccio) verso i primi anni 90(?).
    La cercherò...

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