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venerdì 8 marzo 2024

Japan Magazine Sprea n° 1


Premessa d'obbligo:
sono stracontento che sia uscita un'altra testata su anime e manga.

Nonostante questa bella notizia, non credo che comprerò i successivi numeri. 
"Anime Cult" costa quasi 7 euro, "Nippon Shock Magazine" quasi 10 euro, gli speciali Sprea quasi 13 euro, questo "Japan Magazine" 6,90. Inoltre si paventano anche degli speciali "Nippon Shock Magazine"...
Il mese che escono contemporaneamente tutti, ti vanno via 40/50 euro. 
A qualcosa bisogna rinunciare, ed io ho già rinunciato allo speciale Sprea "Spokon", penso che mi limiterò solo alle prime due testate citate sopra.
Senza contare che è pressoché inevitabile una certa ripetizione delle tematiche, specialmente se gli autori degli articoli Sprea sono più o meno gli stessi, basta vedere alcuni temi trattati da questo primo "JM" rispetto agli ultimi numeri delle altre testate Sprea. 
Se fossero tutte riviste di editori differenti il dubbio lo avrei, ma qui ormai si nota una certa sinergia redazionale   ^_^
Certo, però, che leggere due editoriali al mese del Ceo, avrebbe il suo perché   ^_^
Infatti il Ceo di Sprea apre anche "JM", oltre che "AC", raddoppiando la sua presenza mensile. 
Questo suo primo editoriale, oltre ad illustrare bene il perché della sua decisione di riportare in edicola una testata storica come "Japan Magazine", ribatte alle polemiche web contro la storia di "JM".
Diciamo che, come sempre, le polemiche "buone" sono quelle che facciamo "noi", quelle che fanno gli altri sono becere  :]
Nel suo editoriale il Ceo racconta che "JM" dovrebbe essere incentrato più sugli anni 90 che sugli anni 80 (e anni 70, aggiungerei io), secondo me c'è un "più" di troppo.
Avrebbe senso che "JM", proprio perché nato negli anni 90, si concentrasse sul periodo dagli anni 90 in poi, altrimenti ti ritrovi a leggere l'ennesimo articolo su Go Nagai e i suoi robottoni, che, sinceramente, ha un pelino rotto i maroni  ^_^
Preciso che non ho letto tutti gli articoli che mi interessavano, per esempio quello su "Shonen Jump", quelli che non mi interessano non li leggerò, motivo per il quale non avrebbe molto senso proseguire nell'acquisto della testata.
Per la cronaca io non compravo "JM", ai tempi dovevo stare a stecchetto con le spese, quindi non nutro pregiudizio verso la testata, ma non ne sono neppure un fan.


Il corposo sommario, che comprende anche tre poster:
due sono una doppia pagina rigida della copertina ripiegata con tematica robottoni Nagai, il terzo, mi pare molto grande, di Lady Georgie, che mi si è rotto nel punto della piega appena ho cercato delicatamente di visionarlo... 
Sbaglierò, ma a me non pare molto sensato inserire dei poster per una rivista che ha come target almeno gli ultra trentenni.
Come nel vecchio "JM" c'è la rubrica "Dragon Mail", tenuta sempre dal Drago, che non ha abbandonato i toni di alcuni decenni addietro... torniamo sempre al discorso che quando le facciamo noi le polemiche va tutto bene, se le fanno gli altri...   :]

Per chi volesse confrontare i vecchi "JM" con questo nuovo, può buttare un occhio qua sotto:




Mikimoz apre la nuova testa con un articolo su "KOR", uno dei non tantissimi manga che ho pure letto.
Non metto becco nell'articolo per ché l'autore ne saprà di certo più di me.




Vi imploro... basta articoli riassuntivi su Nagai e i suoi robottoni, le ho imparate a memoria quelle quattro cose   :]
Come scrivevo sopra, forse sarebbe più sensato se su questa testata non si ospitasse vecchiume degli anni 70 ed 80, solo vecchiume degli anni 90 e 2000  ^_^


Ho provato a vedere il primo episodio di questa nuova serie su Lamù, a parte che ormai fatico a seguire gli anime in lingua originale sottotitolati, ma ho scoperto che è la riproposizione della serie originale, almeno il primo episodio. Non lo avevo capito, la cosa mi lascia un pelino perplesso.


Non l'ho ancora letto, ma lo leggero con interesse e piacere.


Una sola parola alla Luttazzi:
disgustorama...  >_<


Io faccio parte dei "vecchi" fan a cui i cosplayer non hanno mai dato fastidio, anzi, li ho sempre apprezzati tantissimo. Hanno portato una ventata di novità, arte e divertimento che nelle vecchie fiere del fumetto erano assenti... una tristezza... fa eccezione quando pretendono di girare per gli stand con costumi ingombranti... allora in quei casi parte qualche sacramento   ^_^
Questa è una rubrica fissa, in cui i cosplayers potranno inviare le proprie opere alla redazione.


La sinergia aziendale degli autori a cui facevo riferimento è questa:
Nicola Bartolini Carrassi in "Anime Cult" scrive articoli, in "JM" rilascia interviste.


Altra sinergia aziendale, dove la Sprea ha da relativamente poco pubblicato uno speciale sui viaggi in Giappone, tra l'altro pubblicizzato in basso.


Non sono un grande viaggiatore, se fosse per me le Americhe sarebbero ancora gestite dai legittimi autoctoni, ma a parte questo, se mai andassi in Giappone, mi rinchiuderei in un Mandarake e poi ci vorrebbe un container per portare in Italia tutto quello che avrei comprato.



Altro esempio di sinergia redazionale:
City Hunter era stato trattato giusto nel numero 16 di "Anime Cult", magari aspettare un paio di mesi? 


Non vedo l'ora di provare a completarlo, ma senza leggere la soluzione in ultima pagina!
Bellissima idea  ^_^

 Devo dirlo? Lo dico? I "Power Rangers" mi facevano cacare, ma io non sono il target della rivista.

2 commenti:

  1. E' incredibile (ma sono contendo dai) che possano uscire ancora riviste di questo tipo... ma hanno mercato? Mah... :D
    PS: power rangers mai guardati, ma io arrivo fino al 1987 , poi non ho seguito più niente

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    Risposte
    1. Io ho continuato a seguire da fan in incognito, ma non i Pauerangers :]

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