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lunedì 7 aprile 2025

"Candy Candy col disco - quindicinale del Gruppo Editoriale Fabbri": parte quarta (fine) numeri da 19 a 24 (settembre 1981/dicembre 1981)


Concludo l'escursione grafica dei volumetti allegati a "Candy Candy col disco" pubblicato dal "Gruppo Editoriale Fabbri" con gli ultimi sei numeri:


L'aver postato a raffica i 24 numeri della pubblicazione mi ha permesso di rendermi conto non a rate del livello abbastanza basso con cui vennero assemblati. Si, assemblati, in quanto mi son fatto l'idea che vennero messi assieme disegni provenienti da fonti differenti, creando un guazzabuglio grafico che sinceramente non ricordo di aver mai visto in tutto il materiale che ho in mio possesso.
Nei cartonati o negli spaghetti manga i disegni potevano essere belli o brutti, ma erano più o meno uniformi nel loro livello di cura, in questi 24 spillati c'è di tutto.
I disegni inseriti negli spillati direi che provenissero da queste quattro fonti:
il manga colorato della Fabbri;
fotogrammi dell'anime;
illustrazioni create all'uopo;
personaggi di altri anime!

Frullati, mixati, sovrapposti, il tutto senza curarsi di avere una resa estetica un minimo uniforme... la cosa che mi ha divertito di più, ed anche assai sbalordito, è l'aver rinvenuto visi di personaggi di altre serie animate del periodo:
Procton; la signora Milligan di Remi; Remi; Mattia di Remi; Arin di Danguard; Peter di Heidi; un contadino di Heidi; Anna dai capelli rossi; Diana Barry di Anna; Matthew Cuthbert di Anna.

Ancora più interessante il fatto che nessuno di questi personaggi era pubblicato dalla Fabbri e che non erano tutti trasmessi da un'unica emittente. Quindi non ho trovato un minimo comun denominatore che possa spiegare l'uso di questi visi, in alcuni casi pure l'abito è identico.
Alla fine, probabilmente, la spiegazione è fin banale:
avevo dei cartonati dei cartoni animati giapponesi, non sapevano come disegnare questo o quel personaggio e, invece che sincerarsi che quel personaggio fosse corretto, li presero a caso... tanto era roba per bambini...

Una delle tante prove di questo totale caos grafico è Terence, se nel precedente post avevo mostrato 15(!) versioni diverse di Terence distribuite in sei spillati, stavolta pubblicarono 6(!!) versioni diverse graficamente di Terence solo nel numero 19!!!
Segue un Terence isolato nel numero 20.
In Giappone c'è chi si occupa di controllare che i personaggi animati restino fedeli al proprio tratto grafico durante un episodio o un film, penso che alla Fabbri una figura editoriale del genere non fosse prevista in organico   ^_^

Anche in questo quarto ed ultimo post inserirò solo le scan delle pagine che mi son parte più curiose.

domenica 6 aprile 2025

"Candy Candy col disco - quindicinale del Gruppo Editoriale Fabbri": parte terza numeri da 13 a 18 (giugno 1981/settembre 1981)


Proseguo l'escursione grafica dei volumetti allegati ai dischi di "Candy Candy" pubblicati dal "Gruppo Editoriale Fabbri" dopo i primi sei numeri:


Prima di acquistare questi spillati allegati ai dischi di "Candy Candy" ero convinto che fossero di buona fattura grafica, mi son dovuto abbastanza ricredere, infatti il tratto di tutti personaggi non è mai il medesimo, neppure in un singolo numero...
Il chara (character designer) dei personaggi è un mix di varie fonti, che nel totale crea un cacofonia, anzi, una dodecafonia grafica straniante, la cui provenienza mi pare sia:
il manga colorato della Fabbri;
fotogrammi dell'anime;
illustrazioni create all'uopo;
personaggi di altri anime!

Quest'ultimo aspetto si nota nel secondo link, dove gli autori della Fabbri ci ficcarono a forza tre personaggi della serie di Remi di Osamu Dezaki: Remi, Mattia e la signora Milligan!
Lo scempio prosegue in questi terza sei numeri, dove ho notato, ma mi pare si possa affermare che non sia un parto della mia fantasia, che, oltre a Remi, la redazione della Fabbri prese spunto da Heidi e pure dal Danguard!!!   O_O
A questo punto immagino che sui tavoli da disegno ci fossero, oltre al manga colorato della Fabbri, vari cartonanti del periodo, che servirono agli illustratori per farsi un'idea della tipologia di tratto nipponica. Quando questi  autori avevano un dubbio, si ispirarono a questo o quel disegno, senza mantenere in nessun modo una coerenza grafica del character designer, ma senza sapere manco chi fosse il personaggio che stavano disegnando in quel preciso istante, quando, poche pagine prima o dopo, lo avevano ritratto in maniera completamente differente!
Mi chiedo se a Yumiko Igarashi, autrice del disegno originale, sia mai stato fatto vedere questo caos illustrato... c'è da dire che anche Kyoko Mizuki avrà avuto il suo bel infarto, visto quanto la storia originale venne piegata alle necessita di pubblicare un disco.

Ribadisco che non mostrerò tutte le pagine di tutti gli spillati, ma sono qualche scan rappresentativa e/o curiosa.


A titolo esemplificati di quanto cambi il tratto grafico di un singolo personaggio nei volumetti, ma anche solo nel medesimo numero, prendo spunto da Terence Granchester, che appare proprio dal numero 13, ma lo avrei potuto fare per qualsiasi altro personaggio.
Ogni disegno di Terence riporta il numero dello spillato in questione, come scrivevo sopra, le fonti paiono essere le quattro già citate:
il manga colorato della Fabbri;
fotogrammi dell'anime;
illustrazioni create all'uopo;
personaggi di altri anime!

Si consideri sempre che il manga pubblicato dalla Fabbri venne colorato, quindi la tinta dei capelli del nobile tenebroso furono già un'invenzione italica, infatti, nei disegni tratti dal manga, variano di continuo.
Direi che, come sempre, le immagini parlano più di mille parole   ^_^
Chissà quanto fu alto il livello di confusione delle piccole lettrici italiane nello sfogliare questi spillati...

Piccola nota a margine, oltre a vari uccellini che i disegnatori della Fabbri piazzarono un po' ovunque, l'altra onnipresente presenza fastidiosa animale è quella di Klin... si vede che la Fabbri ebbe un qualche feedback sul fatto che piacesse alle lettrici, quindi c'è anche quando non c'era nel manga e nell'anime oppure non ci poteva essere materialmente.

venerdì 4 aprile 2025

"Candy Candy col disco - quindicinale del Gruppo Editoriale Fabbri": parte seconda numeri da 7 a 12 (marzo 1981/giugno 1981)

Proseguo l'escursione grafica dei volumetti allegati ai dischi di "Candy Candy" pubblicati dal "Gruppo Editoriale Fabbri" dopo i primi sei numeri:

Negli spillati mostrati al link sopra si può ammirare(?) una certa confusione grafica, data da più stili accostati anche nella medesima pagina, la cacofonia estetica prosegue anche in questi successivi sei numeri.
Nei primi sei numeri l'anomalia a livello grafico era data anche dalla prematura presenza di Terence nel sesto numero, non chiamato con il suo nome, ma chiaramente il personaggio era quello.
In questi altri sei numeri ho trovato di peggio, o meglio, ho trovato qualcosa di più curioso, l'inserimento di personaggi graficamente identici o quasi a quelli di Remi!
Ribadisco, come già fatto nel post precedente, che non pretendo di essermene accorto io per primo, infatti la cosa salta subito all'occhio.
La trama di questi altri sei volumetti presenta un certo numero di libertà della sceneggiatura come i primi sei, ma la cosa è anche comprensibile, dovendo riassumere una trama per un disco.

Ripeto che non mostrerò tutte le pagine di tutti gli spillati.




Si noti il tratto dolce della signora Legan, normalmente disegnata come un personaggio sgradevole, quale esso è... in seguito questa annotazione tornerà utile.

Le rose "Dolce Candy" le avevo rimosse   ^_^
Nel disco ci devono essere un certo numero di canzoni registrate per la pubblicazioni, sarebbe interessante ascoltarle.

mercoledì 2 aprile 2025

"Candy Candy col disco - quindicinale del Gruppo Editoriale Fabbri": parte prima numeri da 1 a 6 (dicembre 1980/marzo 1981)


Era parecchio che ricercavo gli spillati allegati ai dischi di Candy Candy delle Fabbri, non mi interessava neppure che ci fossero i dischi, ero curioso di vedere la fattura dell'edizione, ma costavano sempre esageratamente... quando li ho trovati ad un prezzo sensato e tenuti bene, me li sono accattati.
Posterò sei numeri per volta, non completamente, solo qualche pagina ed eventuali curiosità che ho notato.
Non ho mai rivisto la serie di "Candy Candy", da bambino non mi perdevo un episodio fino a quando lei diventa infermiera, poi mi ruppi le scatole. Questa prima parte dell'anime lo vidi, ma ovviamente non ricordo i particolari, quindi nei fascicoli potrebbero esserci gravi strafalcioni e io non me ne accorgerei.
Chiaramente per pubblicare uno spillato di commento ad un disco, dovettero pur fare un certo numero di adattamenti rispetto all'anime. Non si può pretendere il rispetto preciso della puntata di riferimento.
Mi dolgo sovente che il materiale editoriale ispirato all'animazione giapponese di quel periodo era spesso fortemente deficitario, sia come fattura che come contenuti/grafica. Non posso valutare la parte audio-recitativa e della sceneggiatura dei dischi, ma lo spillato è un pochino claudicante...
Come già si può vedere nella copertina del primo spillato i personaggi di Candy, Annie e Tom risultano graficamente differenti rispetto sia alla tavola imbandita che ai tre bambinetti che si vedono spuntare.
Pur non essendo un candycandiano, mi azzarderei ad affermare che per allestire questi volumetti si presero immagini del manga, qualcosa dell'anime e pure disegni fatti al momento, creando un mix un pelino caotico graficamente...
Nei primi cinque numeri non ho notato nulla di particolare, se non un signor Brighton, il padre adottivo di Annie, che pare essere il dottor Procton, non ci avevo mai fatto caso  ^_^
Nel sesto volumetto, invece, ho scoperto un'incongruenza abbastanza colossale (non pretendo di essere stato il primo a notarla).
Purtroppo le pagine non sono numerate, ma a parte le due scan qui sotto, che sono della seconda e terza+quarta pagina, le altre che propongo non sono quasi mai in sequenza.