Proseguo l'escursione grafica dei volumetti allegati ai dischi di "Candy Candy" pubblicati dal "Gruppo Editoriale Fabbri" dopo i primi sei numeri:
Prima di acquistare questi spillati allegati ai dischi di "Candy Candy" ero convinto che fossero di buona fattura grafica, mi son dovuto abbastanza ricredere, infatti il tratto di tutti personaggi non è mai il medesimo, neppure in un singolo numero...
Il chara (character designer) dei personaggi è un mix di varie fonti, che nel totale crea un cacofonia, anzi, una dodecafonia grafica straniante, la cui provenienza mi pare sia:
il manga colorato della Fabbri;
fotogrammi dell'anime;
illustrazioni create all'uopo;
personaggi di altri anime!
Quest'ultimo aspetto si nota nel secondo link, dove gli autori della Fabbri ci ficcarono a forza tre personaggi della serie di Remi di Osamu Dezaki: Remi, Mattia e la signora Milligan!
Lo scempio prosegue in questi terza sei numeri, dove ho notato, ma mi pare si possa affermare che non sia un parto della mia fantasia, che, oltre a Remi, la redazione della Fabbri prese spunto da Heidi e pure dal Danguard!!! O_O
A questo punto immagino che sui tavoli da disegno ci fossero, oltre al manga colorato della Fabbri, vari
cartonanti del periodo, che servirono agli illustratori per farsi un'idea della tipologia di tratto nipponica. Quando questi autori avevano un dubbio, si ispirarono a questo o quel disegno, senza mantenere in nessun modo una coerenza grafica del character designer, ma senza sapere manco chi fosse il personaggio che stavano disegnando in quel preciso istante, quando, poche pagine prima o dopo, lo avevano ritratto in maniera completamente differente!
Mi chiedo se a Yumiko Igarashi, autrice del disegno originale, sia mai stato fatto vedere questo caos illustrato... c'è da dire che anche Kyoko Mizuki avrà avuto il suo bel infarto, visto quanto la storia originale venne piegata alle necessita di pubblicare un disco.
Ribadisco che non mostrerò tutte le pagine di tutti gli spillati, ma sono qualche scan rappresentativa e/o curiosa.

A titolo esemplificati di quanto cambi il tratto grafico di un singolo personaggio nei volumetti, ma anche solo nel medesimo numero, prendo spunto da Terence Granchester, che appare proprio dal numero 13, ma lo avrei potuto fare per qualsiasi altro personaggio.
Ogni disegno di Terence riporta il numero dello spillato in questione, come scrivevo sopra, le fonti paiono essere le quattro già citate:
il manga colorato della Fabbri;
fotogrammi dell'anime;
illustrazioni create all'uopo;
personaggi di altri anime!
Si consideri sempre che il manga pubblicato dalla Fabbri venne colorato, quindi la tinta dei capelli del nobile tenebroso furono già un'invenzione italica, infatti, nei disegni tratti dal manga, variano di continuo.
Direi che, come sempre, le immagini parlano più di mille parole ^_^
Chissà quanto fu alto il livello di confusione delle piccole lettrici italiane nello sfogliare questi spillati...
Piccola nota a margine, oltre a vari uccellini che i disegnatori della Fabbri piazzarono un po' ovunque, l'altra onnipresente presenza fastidiosa animale è quella di Klin... si vede che la Fabbri ebbe un qualche feedback sul fatto che piacesse alle lettrici, quindi c'è anche quando non c'era nel manga e nell'anime oppure non ci poteva essere materialmente.