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lunedì 4 agosto 2025

Oltre il mare di stelle



TITOLO: Oltre il mare di stelle
AUTORE: Elena Romanello
CASA EDITRICE: Anguana Edizioni
PAGINE: 298
COSTO: 18 
ANNO: 2025
FORMATO: 21 cm x 15 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9791256830145


Il saggio si occupa delle molteplici apparizioni ed influenze di "Capitan Harlock" in manga, film ed anime, con una estensione dello scritto inerente le altre serie di Leiji Matsumoto.
Vengono esposte anche le reazioni italiche alla messa in onda dell'anime, forse questa parte sarebbe potuta essere ben più corposa, è un pelino accennata.
Nel totale il libro lo si può considerare un buon compendio delle informazioni disponibili, forse non aggiunge molto nello specifico, ma ti permette di avere un'informazione minima in un unico libro sul pirata della galassia e sulle opere del suo autore. Peccato che non sia presente la sitografia dettagliata dei siti eventualmente consultati per il libro.

In particolare ci si sofferma abbastanza sul "famigerato "Leijiverse", che personalmente poco comprendo ed apprezzo, come poco comprendo ed apprezzo in generale i vari multiversi, se non pensati con un minimo di coerenza (un minimo...)... altrimenti il "multiverso" diventa un "nagaiverso", con continui remake a caso tanto per ririririvendere il medesimo personaggio a distanza di 50 anni.
Per quanto mi riguarda ho letto il manga di "Capitan Harlock" (Danguard e la Yamato) da adulto, non mi ha molto esaltato  :]
L'anime, ovviamente, lo vidi una prima volta nell'aprile del 1979, e come scrive l'autrice il target non era proprio adatto a chi era solo un bambino. Infatti, pur restando affascinato dal personaggio (facendomi comprare il modellino dell'Arcadia e il caccia + altro merchandising a caso), faticavo a seguirne la trama, troppo lento rispetto ad un classico robotico.
Quando da adulto ho avuto la possibilità (economica) di recuperare le vecchie serie, quella di "Capitan Harlcok" è stata tra le prime (o la primissima) che ho acquistato in DVD, ci tenevo veramente a cercare di capire perché ai tempi non ero riuscito a capirlo :]

L'indice del saggio lo presento (come sempre) a fine post, dato che illustra bene il suo contenuto, si può far riferimento a questo per capirne i contenuti al di là delle mie valutazioni a caso. 
La stessa autrice riporta ad inizio libro che si è già occupata di "Capitan Harlock" in altri due suoi titoli:


Si può ipotizzare, quindi, che una parte del materiale fosse già disponibile e sia stato solo necessario riorganizzarlo per inserirlo in questo terzo.

Il primo capitolo è la biografia di Leiji Matsumoti in sette pagine.
Nel secondo capitolo si danno delle informazioni base su un certo numero di altre opere di Leiji Matsumoto, sia manga che anime, fare riferimento all'indice.
Il terzo capitolo è un focus corposo sulle varie apparizione a fumetti di Harlock.
Nel quarto capitolo viene sviscerato il primo anime, sono presenti le sinossi di ogni episodio.
Il quinto capitolo raggruppa tutti gli altri anime su/con/di "Capitan Harlock", forse ogni singola serie è trattata in poco spazio.
Visto il loro legame diretto con Harlock, i capitoli sesto, settimo ed ottavo sono dedicati al "Galaxy Express 999", a "La Regina dei mille anni" e a "Queen Emeraldas".
Il nono capitolo illustra varie altre serie.
Il decimo capitolo contiene uno sguardo specifico sulla trasmissione nostrana di "Capitan Harlock", forse questa parte poteva essere più corposa, ogni paragrafo è un po' breve, specialmente sul versante del merchandising e sull'eco avuto sulla carta stampata.
Il paragrafo sui "Gadget", di neanche due pagine, presenta un paio di errorini, che se li ho notati io, che non sono un esperto di Harlock e di merchandising, forse si potevano evitare.
Infatti a pagina 190 si riporta che:
"La Atlantic produsse anche un pupazzo di plastica vuota che poteva volare legato a un filo e una maschera di Carnevale a tema"

Mi permetto di affermare che entrambi gli articoli non fossero della milanese "Atlantic", il primo mi pare della "Cosmec", mentre la maschera di Carnevale era della "Sarti".
Poco più di due pagine sono dedicate al risalto che la stampa diede a "Capitan Harlock", anche qui, forse, ci sarebbe stato molto di più da scrivere.
In apertura di paragrafo a pagina 210 si riporta un breve stralcio di dell'articolo di Ugo Buzzolan su "La Stampa":

Si afferma che la stampa "dedicò relativamente poco" ad Harlock, di certo non ebbe lo spazio riservato a Heidi, Goldrake o i Mazinga, ma "relativamente poco", direi di no.
I capitolo 11 e 12 sono dedicati al "Leijiverse" in Giappone e nel resto del mondo. Per quanto riguarda il "Leijiverse" in Francia (capitolo 11 pagina 225) si afferma che la "Atlantic" fosse un'azienda francese... no, era italianissima, milanesissima e poi bergamasca.
Il 13esimo capitolo riguarda il fandom, e come per i vari "multi versi", trovo relativamente poco interessante questi aspetti (in particolar modo la fanfiction), mio punto di visa personalissimo.
Nel 14esimo capitolo si lancia uno sguardo storico sulla figura del pirata. Capisco che ci può anche stare come idea, ma forse sarebbe stato meglio dedicare queste pagine ad un approfondimento maggiore del merchandising e degli articoli sulla carta stampata.
Nell'ultimo capitolo sotto effettuate delle considerazioni sulle varie tematiche trattate in "Capitan Harlock".



 

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