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lunedì 3 maggio 2021

Heidi un'icona pop dalle Alpi al Giappone (catalogo della mostra)



TITOLO: Heidi un'icona pop dalle Alpi al Giappone (catalogo della mostra)
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Arcana
PAGINE: 95
COSTO: 15 €
ANNO: 2018
FORMATO: 27 cm X 21 cm
REPERIBILITA': online
CODICE ISBN: 


Con un po' di ritardo ho scoperto che dal 23 settembre al 21 ottobre 2018 venne allestita in quel di Tenno una mostra su Heidi:

Curioso che il nome del comune sul lago di Garda sia lo stesso usato per identificare la figura dell'imperatore giapponese.
Chiaramente la mostra è terminata, ma è rimasto il catalogo, una bella pubblicazione.
Purtroppo non sempre gli organizzatori delle mostre preparano anche un catalogo, per esempio delle tre che si possono vedere al link sotto, solo quella di Treviso lo fece:

Un vero peccato che la rassegna di Torino (Manga Impact) manchi di un catalogo... invece gli organizzatori di questa mostra su Heidi ne pubblicarono uno, magari non corposo, come immagino non sia stata enorme l'esposizione di Tenno, ma che contiene più contributi:
Heidi, un'icona pop nel cuore dell'Alpe (Roberta Bonazza);
Il mito delle Alpi, la particolarità della Svizzera (Annibale Salsa);
Heidi nelle Alpi (Marco Albino Ferrari);
La prima Heidi illustrata (Roberta Bonazza);
"Carissimo signor Pfeiffer". introduzione alle prime illustrazioni (Peter O. Buttner);
I volti letterari di Heidi;
Heidi cartoon (Roberta Bonazza);
La storia della musica introvabile di Heidi (Piero Trellini).

Gli autori dei contributi non mi sono parsi sempre a loro agio con l'animazione giapponese, e se questo non è un problema per chi si è occupato delle Alpi e delle illustrazioni delle prime edizioni, per le parti più collegate all'anime la cosa si è notata. Nulla di clamoroso, sia chiaro, ma scrivere per primo il nome di Miyazaki e poi quello di Takahata riguardo all'anime di Heidi, grida vendetta  ^_^
Il tema del catalogo, e quindi immagino anche della mostra, è il romanzo di Johanna Spyri, il personaggio di Heidi ed il suo rapporto con la montagna, infine quanto la Heidi nipponica ha reso famosa la pastorella svizzera alla fine del secolo scorso.
Non mancano le dissertazione sulle differenze tra il romanzo e l'anime, di cui mi occupai al link qui sotto:




Il contributo più interessante è quello a firma Piero Trellini, che si può leggere al link qui sotto:

Su YouTube si trova facilmente il canale del maestro Francesco Cecilia dove poter ascoltare le BGM perdute di Heidi. Le ho ascoltate, ed avendo sia quelle nipponiche che quelle tedesche, non posso altro che concordare con l'autore e complimentarmi per il lavoro di Francesco Cecilia.
Forse la qualità audio non sarà eccelsa, ma vale per le BGM  quello che io affermo per le pretese di qualità video di anime anni 70 ed 80, e che è ben riassunto da Trellini:

"È vero, queste composizioni non c’entrano nulla con l’alta fedeltà. Sono la colonna sonora della nostra infanzia. Quando non sapevamo nemmeno cosa fosse una traccia audio. Quando bastava ascoltare poche note per sognare."

Sulle BGM di Heidi avevo scritto qualcosa nella rece di un libro del novembre 2020:




Come ho accennato sopra non tutti gli autori paiono appassionati di animazione giapponese. Per esempio in "Heidi delle Alpi" per ben due volte si cita prima Miyazaki rispetto a Takahata, che fu il regista e l'ideatore della serie. MI chiedo perché non succede mai il contrario... nonostante Isao Takahata diresse due episodi di "Conan il ragazzo del futuro" nessuno lo cita assieme a Miyazaki, mentre succede per Heidi (e non solo), quando Miyazaki si occupò "solo" (non paragonabile alla regia) dei fondali.
Poi, a voler essere pignoli, Heidi non esordì in televisione nella primavera del 1978, ma in inverno:

Considerando che è il catalogo di una mostra, mi sarei aspettato più pignoleria  :]


Se non fosse stato per Takahata dell'orfanella Heidi si sarebbe parlato solo in Svizzera. Probabilmente la sua autrice non avrebbe gradito l'opera di de-religionizzazione operata dal regista nipponico, ma se di Heidi ancora parla e scrive, è solo merito suo.
L'immagina presa dal catalogo rende bene questo fatto, è il pupazzetto della Heidi animata nipponica che guarda la sua mamma letteraria.

Potevo non averli?  ^_^



Sono presenti le immagini di alcuni manifesti cinematografici dei film tratti dalle puntate della serie, per chi vuole ne trattai (assieme ad altri) in questi tre post:



Nel catalogo non c'è alcuna immagine delle locandine di "Heidi diventa principessa", una truffa vera e propria, ma che rende l'idea del successo che ebbe l'anime, tanto da inventarsi di sana pianta uno spin-off di genere fantastico.
Meriterebbe un post apposito!  ^_^




 

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