CERCA NEL BLOG

domenica 3 maggio 2020

"I Quindici: i libri del come e del perchè" - Volumi 1 e 2 (1968)



In giro per il nostro stivale esiste un fetta di popolazione che è cresciuta, a cavallo fra gli anni 60 e 70, con una enciclopedia dedicata espressamente ai bambini: I Quindici.

La mia edizione de "I Quindici" è datata 1968, come si può vedere sopra è in ottimo stato, tranne per la scomparsa di alcuni caratteri dorati della costa in alcuni volumi, volumi che non prendevo mai in mano... chissà com'è potuto accadere che si siano consumati... mentre il volume 14, che era il mio preferito, ha i caratteri intonsi... probabilmente la qualità dell'inchiostro in quei volumi era scarsa.
L'enciclopedia fu acquistata dopo la mia nascita da mia nonna, quindi nel 1969, e posso mostrare in questo post alcuni documenti abbastanza unici, cioè le fatture di acconto, acquisto e i singoli bollettini del pagamento delle rate.
Si, a casa mia non si buttava mai via nulla che comprovasse un pagamento   ^_^
Il prezzo non era per nulla popolare, a differenza di quello che pensavo fino ad oggi...
In questo primo post presento i primi due volumi, "Poesie e rime" e "Racconti e fiabe".
Il primo non lo avrò quasi mai aperto, la tematica non mi appassionava per nulla. Il secondo volume, pur essendo un bambino poco incline alla lettura autonoma (cioè leggevo quando me lo imponeva la scuola, altrimenti nulla da fare), l'ho leggiucchiato un po' di più. Alcune fiabe mi piacevano, specialmente se erano corte, diciamo che la scarsa lunghezza dello scritto era evidentemente un pre requisito per farmi apprezzare la storia. Questo mio grosso difetto non fu causato dai "cartoni animati giapponesi", come si iniziò a leggere sui giornali dal 1978 in poi, ma esisteva da prima. In pratica non amavo leggere e basta, non era colpa di nessuno.
Un vero peccato, perché "I Quindici" erano pieni di storie variegate, la cui matrice era statunitense ("Childcraft"), ma nell'edizione italica, grazie al contributo di una redazione apposita italiana, erano presenti scritti di nostri autori:
https://www.inuoviquindici.com/chi-siamo-casa-editrice-i-quindici-bergamo/

Nel primo volume è presente un piccolo editoriale che spiega bene il senso della pubblicazione, lo si può leggere più sotto tra le scan del volume 1.

Ho cercato di scovare informazioni sulle altre eventuali edizioni non statunitensi, ma da Wikipedia in versione inglese parrebbe di capire che solo dagli anni 80 ci furono versioni oltre a quella italiana:
https://en.wikipedia.org/wiki/Childcraft

In addition, by the 1980s the series had broadened its reach to a dozen foreign language editions, with editions shipped to over 50 countries around the world.
Inoltre, negli anni '80 la serie aveva esteso la sua portata a una dozzina di edizioni in lingua straniera, con edizioni spedite in oltre 50 paesi in tutto il mondo.

A me pare strano che l'editore statunitense negli anni 60 si limitò a pubblicare solo una versione italica di "Childcraft", ma sul web non ho trovato ulteriori notizie.
Nel caso trovassi news, le aggiungerò qui.


https://www.worthpoint.com/worthopedia/15-volume-complete-set-childcraft-1794207716

Questa sopra è la versione americana del 1965, si noterà che è identica a quella italiana del 1968.


Capitolo costi.
Sempre su Wikipedia ho appreso che questa enciclopedia veniva veduta porta a porta, un metodo di vendita che era poco usato quando andavo alle elementari, figuriamoci nel 1969, penso fosse abbastanza facile per un venditore mediamente abile piazzare un po' quello che voleva, una volta che riusciva a non farsi cacciare dopo il primo contatto.
C'è da ricordare che una enciclopedia negli anni 60 e 70 aveva un valore non paragonabile a quello di oggi, in cui puoi trovare quasi tutto on line gratuitamente (sperando non siano castronate...), al massimo pagando cifre più contenute per i file di una enciclopedia, ma senza il peso e l'ingombro della stessa.
Mia nonna sottoscrisse un contratto per un costo di 89 mila lire, che rivalutato fanno 866 euro, un prezzo che inizialmente mi è parso esagerato per una pubblicazione come "I Quindici", ma vedendo i prezzi correnti, e leggendo sul sito della casa editrice di come veniva pubblicato, forse potevano essere considerati ragionevoli.
Comunque quelle 89 mila lire furono spese da una moltitudine di famiglie italiane del periodo.
Ovviamente dai documenti ho cancellato il nome di mia nonna, il recapito della casa dei miei genitori etc etc  ^_^


Il contratto fu stipulato il 21 luglio 1969, di certo abbiamo fatto passi da gigante nel migliorare la chiarezza dei contratti, visto che il venditore manco appose il suo nome...
Appena sotto ci sono la prima (18 agosto 1969) e l'ultima cedolina (29 gennaio 1972), la grafia parrebbe quella di mia nonna.


                                                    

La prima fattura, con tanto di marca da bollo... chissà perché serviva la marca da bollo... oltre che per pagarci la tassa, ovviamente  ^_^






L'editoriale degli autori italici.
Mi pare che furono abbastanza chiari sulla matrice statunitense della pubblicazione, che evidentemente, ai tempi, era una garanzia di qualità educativa.




Per il primo volume inserisco solo l'indice generale e quello di ogni poesia e rima.








Come accennavo sopra, nonostante la mia endemica avversità alla lettura, alcune storie le apprezzai, una più di tutti:
"Riccidoro e i tre orsi"   ^_^





Lo scrivo sovente, e mi ripeterò anche stavolta, il cervello umano immagazzina un sacco di informazioni, specialmente da bambini, sono tutte lì da qualche parte, magari al posto di altre che sarebbero state più utili, tipo date storiche o geografiche, basta solo che qualcosa le faccia riemergere.
Quando ho girato pagina e ho visto questa bambola bionda vicino al tronco d'albero, un'immagine che mi piaceva un sacco e che avevo obliato, il piacevole (in questo caso) ricordo è affiorato.
Sia chiaro, io parteggiavo per gli orsi... Riccidoro mi stava sui maroni...






La validità de "I Quindici" è data dalla collaborazione anche di Gianni Rodari, di cui sono presenti due scritti.






L'autrice era una nippo americana.
















Nei commenti una lettrice, che non si firma, a fine febbraio (2022) mi ha chiesto la fiaba dal titolo "Quel che è stato è stato", eccola qui sotto.

10 commenti:

  1. Completezza dell'informazione: la marca da bollo sulle fatture è ancora in vigore. ^_-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si si, pensa che ho pagata più di una fattura nnegliultimi mesi, e mi pare ora ci siano i bolli "elettronici" o qualcosa del genere.
      Chissà perché ho scritto in quel modo, avrò avuto il cervello staccato, più del solito ^_^

      Elimina
  2. I quindici... anche noi ce l'avevamo, poi però avendoli portati in solaio per il poco spazio che avevamo in casa si sono rovinati con l'umidità. Ne ho un vago ricordo. Purtroppo con internet anche le enciclopedie sono sparite, forse per questo le nuove generazioni sono ottuse e senza speranza. Un'altro mensile molto interessante che in Italia non si pubblica più era Selezione, qualcuno se lo ricorda?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, certo. Sempre di matrice statunitense, ne ho alcuni numeri che trattarono il tema giappone, mi pare tutti autori americani.

      Elimina
  3. Da bambina i miei genitori li avevano acquistato e nel volume 2, c'era una fiaba straniera nella quale il marito, un contadino, invidia la moglie che rimane a casa. I due decidono di scambiarsi i lavori. Il marito accetta volentieri, ma a fine giornata,dopo aver compreso che non era così facile come aveva pensato ed apprezzerà molto di più il lavoro della moglie. Era una fiaba divertente, anche per i pasticci che il marito combinava in casa,ma, purtroppo, non riesco a ricordarne il titolo. Grazie a chi mi aiuterà, anche pubblicandola

    RispondiElimina
  4. Ciao. Ti ho scritto la scorsa settimana a proposito di una fiaba di cui non ricordavo il titolo. Mi è tornato in mente. Si intitolava 'Quel che è stato è stato' (da non confondere con 'Gudbrando il montanaro'). Non so come ritrovarla e ti sarei grata se potessi pubblicarla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao,
      con il titolo immagino la troverò prima, però devi capire che devo andare nel luogo dove ho immagazzinato I Quindici, portarli a casa, sballare lo scatolone etc.
      Dovrai avere pazienza, purtroppo devo anche lavorare ^_^

      Elimina
    2. Ho inserito la fiaba da te richiesta ;)

      Elimina